Aggiornamento sulla Augustine Commission

Si sono conclusi ieri tre intensi giorni di meeting dello Human Space Flight Committee, noto anche come Augustine Commission, la commissione nominata direttamente dal Presidente Obama per condurre una investigazione approfondita ed indipendente sugli attuali e futuri progetti, comprese le alternative, per il volo umano USA nello spazio, al fine di perseguire, affrontare e sostenere la scelta migliore per il paese.

La Presidenza Obama vuole avere una visione completa dell’attuale situazione spaziale, infatti ha anche nominato un’altra commissione per analizzare le politiche spaziali sia interne che delle altre nazioni, sempre al fine di indirizzare verso un comune ed ottimale obbiettivo le applicazioni militari, commerciali, scientifiche e di sicurezza nazionale.

La commissione è presieduta da Norman Augustine, ex CEO Lockheed, che si avvale di grandi nomi del campo aerospaziale come collaboratori e consulenti dei vari sottogruppi, nonchè di due ex astronauti quali Sally Ride e Leroy Chiao.

Gli incontri in forma pubblica sono stati interamente trasmessi in streaming da NASA TV e si sono tenuti rispettivamente a Houston (TX), Huntsville (AL) e Cocoa Beach (FL), dove sono locati i tre maggiori centri spaziali NASA

Il risultato di questi tre giorni, verrà presentato verso la fine di agosto al Presidente Obama, nella forma di una mezza dozzina di opzioni che vanno dalla semplice presenza umana in LEO, al ritorno stabile sulla Luna fino ad una avanzata ed estrema missione su Marte.

Il presidente della commissione ha comunque voluto mettere subito in chiaro che sarà il budget il vero arbitro che detterà le scelte programmatiche che la NASA dovrà seguire nel prossimo futuro.
La commissione si è basata su una previsione di budget di 80 mld di $ per i prossimi 10 anni.

I fondi per l’inizio dell’operatività del nuovo programma Constellation (CxP) ci sono, ha detto Augustine, ma la NASA deve abbandonare secondo quanto già stabilito sia lo Shuttle che la ISS.
Infatti secondo gli attuali piani NASA lo Shuttle dovrà cessare i voli nel 2010 ed il supporto USA alla ISS dovrà finire nel 2015, anno in cui entrerà in servizio la nuova capsula Orion con il nuovo lanciatore Ares-I.

Il programma CxP è costantemente sotto esame sin dal suo avvio nel 2005 ed ultimamente si è parlato di un ulteriore slittamento in avanti di due anni, con il volo inaugurale di Orion con equipaggio previsto non prima del 2017.

Augustine ha però anche aggiunto che la maniera migliore per ridurre il vuoto dei voli umani USA, che si verrebbe a creare fino all’inizio dei voli Orion, sarebbe quello di prolungare la vita operativa degli Shuttle.
Sarebbe questo quindi il primo risultato concreto prodotto dalla commissione.

Questo aspetto, legato alla ISS, è fortemente supportato dal sottogruppo presieduto dalla Dottoressa Sally Ride che ha avanzato una proposta di prolungamento fino al 2014 per gli Shuttle e 2020 per la ISS.

Per sostenere lo sforzo economico, secondo alcuni esperti, la NASA dovrebbe immediatamente terminare lo sviluppo di Ares-I per passare ad un sistema realmente derivato dallo Shuttle, od utilizzare gli EELV.

Durante gli incontri di metà luglio, la commissione aveva ascoltato le proposte alternative al programma CxP, sia che fossero interne NASA che provenienti dal settore privato.

Le proposte riguardano l’utilizzo degli EELV già operativi, previa certificazione man-rating, quali Delta IV HLV della Boeing e l’Atlas V della Lockheed, entrambi gestiti dalla United Space Alliance (ULA).

Gli altri lanciatori di nuova concezione per il supporto alla ISS quali il Falcon-9 con la capsula Dragon di SpaceX, il Taurus-II con la caspula Cygnus di Orbital, entrambi sono già supportati da NASA quali vincitori del contratto COTS.

Ed infine le due proposte Shuttle-derived quali il Jupiter proposto dal Team Vision Direct 3.0 e lo Shuttle Side-Mount Options (non Shuttle-C) proposto da un team interno alla NASA, entrambi propongono un lanciatore derivato dal sitema STS senza naturalmente l’utilizzo dell’orbiter.

I prossimi incontri pubblici della commissione si svolgeranno il 5 e 12 agosto a Washington (DC).

circostanziata presa di visione a 360 gradi dei problemi che affliggono chi raccoglirà l’eredità di STS.

Aggiungo i links alle presentazioni alternative del 17 luglio:

http://www.nasa.gov/pdf/361835main_08%20-%20ULA%20%201.0_Augustine_Public_6_17_09_final_R1.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361836main_09%20-%20EELV%20Considerations%20c%20Aerospace%20HSF.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361834main_07%20-%20EELV%20Cline%20Augustine%20Panel%20Launch%20Services%20Cline%20Presentation.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361837main_10%20-%20COTS%20Status%20Jun%2017,%202009%20r4.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361838main_11%20-%20SpaceX%20Augustine%20Briefing%20-%20Public%20Session.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361839main_12%20-%20Orbital_Augustine%20Commission%20Intro%20061709.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361840main_13a%20-%20UPDATED%20Augustine%20CRS%20final.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361841main_14%20-%20DIRECT_HSF_Commission.pdf
http://www.nasa.gov/pdf/361842main_15%20-%20Augustine%20Sidemount%20Final.pdf

mammabella, se ares i-x dovesse aggiungere alla lista altri problemi da risolvere, la vedo molto brutta per lui!

interessante e non priva di logica, l’idea di sfruttare il falcon 9…

ora mi gustro i link dei sistemi derivati dallo shuttle ( probabilmente la migliore soluzione a breve termine, cosi come lo sfruttamento della flotta shuttle fino al 2014 )

mi lascia invece perplessa questa fretta di abbandoanre la iss… dopo tutto il tempo che ce voluto per realizzarla, gia si vuol gettare la spugna? credo che iss abbia ancora molto da offrire, anche dopo il 2020.

Io pensavo che ormai a questo punto dello sviluppo si sarebbe andati avanti diritti con Ares I, invece mi pare che le possibilità di adottare altri vettori siano ancora alte.

Peccato se dovesse passare l’abbandono USA della ISS per il 2015… in questo caso starà agli altri partners gestire la stazione (non senza difficoltà) per gli anni aggiuntivi…

Solo una piccola nota che magari aiuta a “comprendere”, si stanno realmente vagliando tutte le possibilità come è stato scritto sulla news, credo che per ora sia difficile fare una qualsivoglia ipotesi sul cosa sia attualmente “prediletto” o “scartato”, credo che tutte le possibilità siano a livelli simili e tutto è ancora possibile, vediamo cosa ne uscirà, cosa deciderà Obama e cosa la NASA.

obama puntera sulla soluzione più economica… hlc o shuttle C, magari chiedendo di migliorare i sistemi di abort per le capsule ( cosi da scongiurare i problemi del pdf che mi hai mostrato qualche giorno fa )

Se avesse già deciso non ci sarebbe la commissione e che HLC o Shuttle C siano la soluzione più economica è tutto da dimostrare.

La mia speranza, che non poggia su nulla di solido sia chiaro, è che si proceda con il lavoro su Ares 1 e 5.
Riportare in vita lo shuttle non farebbe che allungare a dismisura l’introduzione degli Ares, visto che spesso non si sembra ricordare quanto costa mantenere la flottta degli orbiter e soprattutto quanto, pur essendo macchine meravigliose, siano complessi e intrinsecamente insicuri.
Soluzioni derivate dal programma STS sulla falsariga dello Shuttle C mi vedono contrario vista la sostanziale permanenza di diversi difetti dell’architettura STS, come, tra gli altri, il concetto di payload “side mounted” con relativi problemi di distacchi di schiuma e limitazioni agli scenari di abort.
Ribadisco, il tutto è imho. Sono davvero curioso di vedere cosa si deciderà.

Curioso anch’io :wink:

Ho letto un articolo sul New York Times che parlava dell’ultimo incontro, a Cocoa Beach, e che mi ha lasciato molto sorpreso su alcuni passi che vi cito (diciamo che l’uccellino mi ha sussurrato all’orecchio di avere letto un articolo, ma siccome non so l’inglese, l’uccellino me l’ha tradotto ;)):

Un pannello che esamina il futuro del programma spaziale umano degli USA suggerirà all'amministrazione Obama la possibilità di saltare la parte relativa ad atterrare su altri mondi.

Questo potrebbe, a detta del pannello, permettere alla NASA di mandare astronauti a più angoli del sistema solare più velocemente, mantenendo un bidget limitato. Tuttavia eliminerebbe la possibilità di lasciare nuove impronte sulla Luna o Marte nei prossimi decenni.

A un meeting pubblico a Cocoa Beach, Fl, il pannello da 10 membri ha discusso a lungo a proposito di dove la NASA potrebbe andare e di come arrivarci.

Un sottocomitato del pannello ha studiato diverse possibilità, includendo l’attuale programma NASA di mandare astronauti sulla Luna entro il 2020, un più ambizioso piano di saltare la luna per puntare direttamente a marte e infie quello che i membri hanno chiamato “sentiero flessibile”, che eviterebbe i “profondi pozzi gravitazionali” della Luna e di Marte, risparmiando tempo e costi per sviluppare lander per portare astronauti sulla superficie di questi corpi celesti.

Edward F. Crawley, un professore del MIT che era alla testa del sottocomitato, ha detto: "il percorso flessibile essenzialmente passa attraverso le stepping stones di missioni progressivamente più lunghe e complesse, attraverso cui la NASA imparerebbe come operare missioni lunghe nello spazio profondo.

Un flyby della luna potrebbe essere seguito da viaggi più lunghi verso i punti di Lagrange, prima nell’L1 del sistema Terra-Luna, e poi nell’L1 del sistema Terra-Sole. Ci potrebbero anche essere visite ad asteroidi o flyby di Marte che porteranno ad atterraggi su una o entrambe le lune a bassa gravità (Deimos e Phobos).

Questo approccio, secondo il Dr. Crawley, darebbe “la cadenza più stabile di uno stabile avanzamento”.

Questo approccio potrebbe anche migliorare la capacità degli esploratori robotici su Marte. Le istruzioni dei controllori sulla terra ora necessitano di molti minuti per raggiungere i robot su Marte. Invece gli astronauti, su una luna di Marte, potrebbero operare i robot su Marte in real time.

Il sottocomitato ha anche raccomandato alla NASA di stabilire depositi di carburante nello spazio. “Puoi fare missioni molto più grandi con lo stesso booster” lanciando un’astronave vuota e rifornendola in orbita, ha detto Jeff Greason, CEO di XCOR Aerospace e membro del pannello. “sarebbe veramente una cosa che cambia il gioco”.

Questo potrebbe anche rendere inutile il potente razzo Ares V.

Che ne dite? A me sembra un po’ visionario su alcuni punti. A malapena forse riusciremo a tornare sulla Luna e questo parla dei punti di Lagrange Terra-Sole o delle lune di Marte… E’ vero che si risparmierebbero i lander, però… :astonished:

Questo invece, sempre ascoltato da un uccellino di New York, riguarda quanto detto dall’Augustine Commission, martedì a Houston:

I membri del pannello governativo che stanno rivedendo il programma spaziale NASA hanno detto Martedì che la vita della ISS dovrebbe essere estesa oltre al 2016. .... Parte dell'incarico che Obama ha dato alla commissione era di sutdiare una possibile estensione della vita della stazione. Ma il pannello deve anche considerare come la NASA deve andare oltre la LEO nei prossimi anni e tutto ciò rispettando i constraints finanziari piuttosto stretti. ... "Pensiamo a tutte le opzioni per continuare l'estensione della ISS in qualche forma" ha detto Sally Ride (la ricordiamo bene nei TFNG, ndr.) Il Dr. Ride, a capo di un sottocomitato che studia la ISS, ha detto che la schedule per i rimanenti 7 voli STS probabilmente slitterà fino al 2011, a un costo addizionale di 1.5 miliardi di dollari.

Lo shuttle può portare in orbita molto più di ogni altro lanciatore, e può anche portare a terra carichi molto grandi. “Se ritiriamo lo shuttle, mettiamo la ISS in una situazione davvero fragile”, ha detto Sally Ride.
“Con un ET aggiuntiva a disposizione, un volo shuttle in più potrebbe volare nel 2012, al costo di 2.7 miliardi di dollari.”

Un’altra possibilità, sarebbe di far volare uno o due shuttle nel 2014, ma riatticare le linee manufatturiere usate per lo shuttle avrebbe senso solo se la NASA cancellasse i suoi piani per i razzi della prossima generazione deviando verso un design shuttle-derived.

Un altro membro del pannello, E. F. Crawlery, professore del MIT, ha ricordato però che continuare i programmi attuali ritarderebbe i piani per tornare sulla Luna e puntare a Marte.
“Questo è il massimo livello dell’enigma NASA”, ha detto, “ovvero che l’agenzia non ha al momento nel suo budget le risorse per continuare un porgramma di livello mondiale (la ISS, ndr.) e simultaneamente sviluppare i passi successivi”

Questo, detto un giorno prima di quello che ho postato sopra, mi sembra già molto più assennato…

PS: mi sono accorto che la spiegazione dell’acronimo ET dice “eSternal tank”. Non ci andrebbe una X al posto della S?

Certo che se non costasse troppo renderli manned forse la soluzione migliore sarebbe di utilizzare o il Delta IV HLV o l’Atlas V, continuando (e portando a termine, ovviamente) lo sviluppo di Ares V.

fatto salvo che esaminare tutti gli allegati richiede molto tempo.
Leggendo http://www.nasa.gov/pdf/361842main_15%20-%20Augustine%20Sidemount%20Final.pdf

E ragionando per assurdo: si opta per questa soluzione e mi balza subito un problema; gli SME verrebbero persi, quindi ci sono due vie

  1. si costruiscono riutilizzabili, cosi come si fa adesso e si perdono dei motori
    adattia più voli (costo finale?)
  2. si riqualificano a perdere col tempo che si vuole a ridisegnarli e certificarli
    nuovamente (oltre al costo penso anche che allora era inutile discutere su
    quale motore utilizzare su Ares V).

Spero di essere stato chiaro.

Se si dovesse utilizzare una versione derivata dello Shuttle, in versione logicamente cargo, non sussisterebbero tutti quei problemi e neanche problemi riguardo gli abort. Questo perchè trattasi di versioni cargo a perdere.
Io personalemnte ritengo che sarebbe la miglior soluzione per poetr portare in orbita carichi di vario genere ed eventualmente carichi o “lem” da trasposrtare sulla Luna, sempre però tenendo le capsule ORION come mezzo per il trasporto di equipaggi.

Forse attualmente per l’ARES I ci sono certezze però, visti gli anni che mancano, rimango un poco dubbioso per l’ARES 5.
Senza alcun dubbio un bellissimo vettore cargo però… se dovessero esserci ulteriori tagli di bilancio e si decidese di accantonarlo o rimandarlo a tempo indeterminato?

Non dimentichiamo che la stessa cosa è successa per la stazione spaziale; avrebbero dovuta realizzarla in parallelo con lo Shuttle poi, anno dopo annno, si è arrivati al 1998.

Pero,mi affascina il Shuttle “Side-Mount Options”

Mi associo al 100%

Quello nelle immagini è Jupiter del DIRECT non il “side-mount” :wink:

[quote author=albyz85 link=topic=11395.msg114081#msg114081 date=1249132664]

Ops,e vero…lol
Pero tutti e due gli studi sono affascinanti…