Oggi intanto c’è un’altra audizione pubblica, ha appena finito di parlare Zubrin.
Non è difficile immaginare quello che avrà detto, qualcosa del tipo “Marte o morte!!!”…
Zubrin mi è simpatico ma, a volte, pare un invasato.
Non ci sei andato molto distante:
“Mars direct - the Moon is for Cowards”
E’ sicuramente una persona iper-passionale, ma per alcune cose non è neanche così “invasato” come sembra…
Certo.
D’altra parte dissento, e molto, dal suo approccio.
Il cosidetto “Mars Direct” che propone lui, nella migliore delle ipotesi, diverrebbe una replica (molto più costosa ed inutile) del Programma Apollo che, in cambio di una cifra astronomica, lascerebbe all’Umanità una bandiera su Marte, qualche campione di suolo e poco altro (nonostate i suoi piani prevedano anche degli avamposti semipermanenti).
La Luna è il nostro “esame di maturità”, se impariamo a vivere sulla Luna potremo farlo ovunque nell’Universo.
Con la mostruosa comodità che la Luna è letteralmente sulla soglia di casa nostra (intesa nel senso della Terra).
Marte è oggettivamente lontano, anche se interessante, e richiede uno sforzo tecnologico non indifferente per poterci arrivare in maniera abitata. Molto più comodo, ed economico, limitarsi (almeno in questa fase) alle sonde che stanno dando degli ottimi risultati piuttosto che rischiare voli pindarici “manned”.
Meglio la Luna, molto meglio.
E qui andiamo sull’alta filosofia… e rischiamo di far scoppiare il burdello!
Oggettivamente, servirebbe così tanto andare sulla Luna, al di là di avere un testbed per le successive missioni su Marte?
Dico questo perchè secondo me andare sulla Luna è fondamentale per testare le tecnologie, il supporto missione e tutto quello che serve per andare su Marte… ma se non consideriamo questo, dal punto di vista puramente scientifico secondo me il gioco non vale la candela…
D’altro canto mi facevano notare un paio di giorni fa che con le tecnologie attuali non abbiamo assolutamente modo di arrivare su Marte, solo solo per il fatto che al momento non siamo in grado di far entrare in atmosfera marziana una massa “sensata” per la sopravvivenza dell’uomo (già, perchè non basta mica una capsula per sopravvivere su marte…)
Ci sono scienziati lunari pronti a incenerirti se dici che dal punto di vista puramente scientifico non c’è ancora molto da fare sulla Luna Vedi il recente thread sull’articolo di Bignami su Wired con le sue 10 ragioni per non tornare sulla Luna. La discussione più completa sulle ragioni per il ritorno alla Luna è sul blog The Once and Future Moon di Paul Spudis.
Paolo Amoroso
Assolutamente d’accordo.
Poi chi dice che non c’è ragione di tornare cosa propone,altri cinquant’anni in LEO?
Perchè parliamoci chiaro,per Marte e probabilmente anche per gli asteroidi non ci sono nè soldi nè volontà politica.
Parziale OT
Avete ascoltato la settimana del 40° su radio2 la trasmissione “Alle otto della sera”?
Si leggeva il libro di Guidoni. Fra le varie proposte formulate circa cosa sia più utile nel futuro spaziale si paventava più utile la colonizzazione dei punti di Lagrange come base per le future esplorazioni.
Utile per meditare; qui di seguito come riascoltare le puntate in podcast.
Fine parziale OT
Ma non vanno in ferie? Proprio il 12 Agosto? Per sapere gli eventuali sviluppi dovrò aspettare fino a Settembre.
Con questo penso di riuscire a rispondere anche a Michael.
Giusto quanto scritto da biduum, però in questo caso gli SRB, l’ET e l’unità motori non dovrebbero essere ne modificati, ne testati poichè non variano assolutamente in niente dato che sono pari, pari quelli utilizzati per lo Shuttle.
Sicuramente bisognerebbe effettuare delle prove in galleria del vento e strutturali per quel che concerne la maxicarena però…penso che sarebbe come testare una nuova oguiva di un vettore qualsiasi.
Per il resto, ne VAB, ne MLP, ne torre di lancio dovrebbero subire grandi rimaneggiamenti.
Per iul resto, aspettiamo e vediamo cosa si deciderà; speriamo solo che, qualsiasi cosa decidano, in futuro non ci si debba pentire.
Esatto!!
Considerando che la Vision nata post Columbia aveva molte indicazioni dettate dalla emotività.
ma la flotta shuttle, è al capolinea solo per motivi “di calendario” o potrebbe continuare ad “esercitare” ancora per qualche anno? (intendo almeno 5 anni)
p.s. ricordiamoci anche che la nasa rischia di arrivare dopo i cinesi…
E allora?!? spendere centinaia di miliardi di dollari solo perche’ sulla Luna potrebbero (ed e’ un condizionale grande come una casa, perche’ non c’e’ nessuna indicazione che ci stiano lavorando davvero…) andarci i Cinesi e’ una follia. poteva funzionare nella guerra fredda ma sarebbe l’ora di svegliarsi. il mondo e’ cambiato.
Da quello che ho capito per ora hanno un solo ET spare, e le linee di produzione credo che siano ferme. Se volessero andare avanti (magari!) credo che dovrebbero riprendere la produzione e cacciare un altro po’ di soldi…
Sembra che i cinesi non stiano interessati a una gara verso la Luna.
Paolo Amoroso
Ciao a tutti! E’ da parecchio che non ci si sente, ma mi farà piacere dire la mia ogni tanto qui dentro e magari riannodare qualche vecchia amicizia.
Innanzitutto, ho una notizia che personalmente mi colpisce non poco: il mio vecchio amico Gregory, tecnico TPS presso la USA e membro della squadra che “coccola” Discovery, mi scrive proprio questo pomeriggio per dirmi che lascerà la USA a ottobre, dopo il volo della sua amata navetta. Dice che secondo lui il “caro leader” e i suoi amichetti al congresso passeranno la spugna su tanti progetti e sulle cose che si stanno provando e tutto rallenterà a tal punto che saranno più numerosi gli show in Powerpoint che i test e i lanci… e su questo non ho il minimo dubbio nemmeno io dato che in NASA è sempre stato così dopo gli anni Sessanta. Ma devo dire che pensandoci bene, e riandando a quello che sto vedendo da tanti anni, c’è anche del bene se tutto dovesse andare male… e mi spiego per punti.
Per quanto riguarda i nuovi veicoli, anch’io penso che sarebbe “meglio” proseguire nello sviluppo, ma ci sono dei “ma” che da tempo mi girano nella testa. Innanzitutto penso che l’intero programma Constellation sia minato alla base da una visione troppo grandiosa. Se l’intento era quello di costruire un nuovo sistema di lancio per persone e cose, certamente è diventato troppo ambizioso e… costoso. Uno sviluppo di quindici anni sarà prudente e sicuro, ma certamente costosissimo e non è detto che si sviluppino poi le cose migliori. Di sicuro da anni e per altri anni sarà la palestra di gente con tante idee in testa ma con poco senso pratico.
Lo shuttle sarà il sistema pessimo che tutti abbiamo visto. Fa paura a ogni lancio e non c’è più il sostegno per farlo volare, meglio chiudere prima che se ne perda un altro con altre sette vite umane che peraltro non passerebbero nemmeno più alla storia. Ma consente di portare in orbita, come un camion, centotrenta tonnellate ogni volta, utilizzandone solo duemila al decollo. Nemmeno il Saturn V faceva così bene, a parte quello di Skylab. Per eliminare i pericoli per gli astronauti, basterebbe considerare il sistema come un ottimo mezzo di trasporto di COSE. Per sviluppare correttivi, guida automatica e miglioramenti basterebbero pochi anni e frazioni dei costi attualmente in corso di spesa per i nuovi veicoli. Personalmente sono stufo di missioni orbitali con astronauti che nemanco mi ricordo chi siano, e la ISS, appena sarà completata, sarà già vecchia… perchè è in orbita dal 1996! Anche se gli ultimi moduli sono nuovissimi, ce ne sono alcuni che dovrebbero essere considerati a termine di vita. Piuttosto che impiegare quindici anni per costruire un simile oggetto ingombrante e sottoutilizzato, vedrei bene fare qualcosa di simile allo Skylab, un laboratorio usa e getta da sostituire ogni tre o quattro anni, lanciato da un solo vettore. Miracolo di economia e di efficienza, grazie ancora Saturn V!
Gli SSME sono motori stupendi, ma delicatissimi e al limite delle loro possibilità. Non sono mai esplosi ma hanno sempre dato problemi e qualche volta li si è fatti andare in barba agli allarmati sensori… preferirei quindi realizzare motori meno delicati e più spartani, qualche cosa di simile… agli F1, che andavano a cherosene e le temperature non erano mai un problema. D’accordo, li vogliamo molto più efficienti… allora avanti con altre prove e affinamenti e perdiamo altri anni.
Sviluppare i SRB allungandoli per aumentare spinta e durata è palesemente una stupidaggine: come dice Kraft nel suo “Flight”, quando si arrabbiò contro il nuovo serbatoio di ossigeno del SM di Apollo in seguito all’incidente di Apollo 13, si tratta di una totale perdita di esperienza acquisita. Che bisogna ricostruire con altri… centotrenta lanci. Chissà che in centotrenta lanci di Ares, non capiti MAI un problemino al primo stadio? Diamo per scontato che si stanno facendo le cose per bene e vedremo un sacco di missioni felici, a partire dal 2017. Astronauti felici e al sicuro! John Young, molti non si ricordano di te e di come sei andato sulla luna e sullo shuttle al primo volo…
Come avete detto, in questo momento, e siamo già a sei anni di sviluppo del programma, mica pochi… il veicolo verrà sviluppato! Abbiamo ancora un sacco di tempo. otto anni! Certo, diamine, in altri otto anni lo sviluppo sarà perfetto! FORSE nel 2015 o 2017 gli americani lanceranno Ares I e sarà un bellissimo volo orbitale! In tutto questo tempo, CERTAMENTE, noi appassionati sbaveremo di fronte a simulazioni, filmati di prove, presentazioni eccetera… ma il VERO risultato è che un sacco di gente in NASA avrà ricevuto stipendi per simulazioni e per presentazioni. Ci troviamo nel 2009, anno cinquantaduesimo dell’era spaziale. Nell’anno cinquantadue dell’era del volo, vale a dire il 1955, nel mondo c’erano già milioni di velivoli, compagnie aeree e aerei a reazione. Nello spazio stiamo facendo un bel giro su noi stessi e tra otto anni ripeteremo quello che faceva nel 1965 un tranquillo ed economico Saturn I a soli quattro anni dal suo progetto iniziale. Metteremo in orbita un modulo di comando e un modulo di servizio! Certamente, pieni di elettronica e di tecnologia avazatissime!
La NASA, per dirla con G. Stine, che già nel 1993 diceva queste cose e sosteneva le ricerche per i veicoli completamente riutilizzabili come il DCX, sta solo perpetuando se stessa, magari non del tutto consapevolmente e volontariamente. Ma se davvero qualcuno avrà il coraggio di tagliare questo stato di cose, ebbene, ne sarò contento. Però, come tutti, anch’io sarò in trepidante attesa del primo volo di Ares I… e del primo volo di Ares V per la luna. Poi basta, perchè probabilmente dovrò preoccuparmi di cose più reali e concrete.
Quelo che manca è, soprattutto, una motivazione. Dubito che la NASA la trovi… ma sarò lieto di vedere nuovamente gli USA mettersi a lavorare di chiave inglese e meno di computer per andare sulla luna, prima che ci pensino i cinesi.
ciao
Cristiano
Ne approfitto per darti il bentornato, Cristiano!
E’ dagli albori di Astronauticast che non ci si legge!
Una gradita sorpresa.