AiutoTesi ingegneria aerospaziale

Ciao a tutti, sono una studentessa di ingegneria aerospaziale e sto preparando una tesi sui sistemi di navigazione satellitare GPS e GALILEO ed, in particolare, essa è incentrata su GALILEO. Parte del lavoro di tesi è finalizzato allo studio di un ricevitore GNSS mediante l’uso di Matlab. Poichè l’argomento è piuttosto recente, non ho abbastanza materiale a disposizione e quindi volevo chiedere se qualcuno avesse materiale riguardo la simulazione del calcolo della posizione di un ricevitore in Matlab.
Ringrazio in anticipo per ogni risposta ed ogni eventuale informazione inerente all’ argomento.

Ciao PieMme,

Più che roba da aerospaziali mi sembra un lavoraccio da telecomunicazioni!

Ad ogni modo, io con Matlab mi sono fermato al prodotto tra matrici, quindi non ti posso aiutare, ma l’elaborazione di dati GNSS mi pare sia affrontata in matlab anche con toolkit dedicati

Se vuoi vedere un approccio diverso invece esiste un progetto opensource che implementa un ricevitore GNSS con gnuradio

Avevo provato ad usare il secondo a casa, ma non ho purtroppo tempo da dedicarci.

La tua domanda è piuttosto generica (non so se saprei rispondere a domande specifiche :slight_smile: ) quindi ti posso offrire solo risposte generiche…

Tienici informati, sono molto interessato.

Mike

Ciao, vi siete messe d’accordo tu e GPanic?

Qualche topic fa: https://www.forumastronautico.it/index.php?topic=26784.0. Non è granché, ma potrebbe essere un punto di partenza…

Ciao Micheal, ti ringrazio per i link che mi hai mandato, in effetti, e mi riferisco al primo dei due, mi sto occupando proprio dello studio di Matlab GPS Toolbox con il quale ho analizzato una generica versione di ricevitore software GALILEO. In particolare, ho analizzato, genericamente, i risultati della fase di acquisizione per 8 satelliti acquisiti e quelli della fase di tracking. Ora vorrei cercare di analizzare il processo in maniera più pratica. Ovvero, cercare di applicare ciò al calcolo della posizione in qualche esempio pratico.

Per il secondo link, invece, non credo di seguire questo approccio, seppur credo sia interessante.

Per quanto riguarda il topic di Gpanic, l’ho letto, ma credo che quei files non siano utili per me, poichè avevo pensato ad un qualcosa di più “reale” (il calcolo della posizione della mia università ad esempio) in base a dei dati che io fornisco.

Aspetto notizie o magari se avete un’idea alternativa vi prego di farmela sapere.

Grazie, PieMme.

Sono interessata anche io all’argomento. Sono ad un punto morto del lavoro e ho bisogno di qualunque spunto possibile.

Grazie, G.

Io ho “scritto” dei fogli Excel che risolvevano la posizione di un ricevitore in base ai valori di pseudorange che registravamo dai satelliti del GPS.
Metto le virgolette perché non sono opera mia, ma mi sono limitato a farli funzionare nel mio caso di studio. Se non li avessi avuti a disposizione, avrei sicuramente usato MATLAB. Se siete interessate, ve li posso inviare, credo si possano decifrare abbastanza facilmente e riscrivere in MATLAB con non troppo sforzo…

Ho letto anche l’altro post ma non sono sicuro di aver capito cosa intendi, in questo caso, per pseudorange.
Hai interpolato l’orbita da da una serie di fix del satellite, o hai usato i fix della tua posizione+ quelli del satellite per “fingere” di avere una serie di pseudo ranging tra te e il satellite, e poi calcolare l’orbita da quelli?
(nel secondo caso direi che lo sforzo è decisamente accademico, ma affascinante, per quello chiedo)

No Michael, ci sono in gioco due studi diversi. Nel primo abbiamo “simulato” ciò che calcola un ricevitore GPS; questo determinando l’orbita dei satelliti tramite effemeridi broadcast, quindi avevamo note le posizioni istantanee dei satelliti. Poi con i valori di pseudorange (range geometrico + c*tof segnale) registrati ad ogni istante abbiamo “triangolato” la posizione del ricevitore utilizzato per registrare lo pseudorange.
Nel secondo studio ho inizialmente fatto praticamente la stessa cosa usando i ricevitori localizzati su ICESat e SAC-C rispettivamente. Poi, calcolando più punti sulla stessa orbita, ho fittato i parametri orbitali dei due satelliti (era un fit molto spannometrico, anche perché non teneva conto delle perturbazioni).