Il titolo è volutamente provocatorio (nel giornalismo di oggi va tanto di moda), ma lasciate che spiego il contesto.
Prima del 1961, von Braun & C. proponeva di realizzare una Space Shuttle (ve lo ricordate il missilone conico nero con due grandi ali, icona di tutta la fantascienza degli anni '50?) che doveva volare verso una stazione orbitante toroidale, la famosa “ruota di bicicletta” (perché ruotando attorno al pignone centrale doveva ricreare la forza di gravità con la forza centrifuga)? Da lì poi si partiva verso la Luna e dintorni. Questo appariva come la logica strategia per la colonizzazione dello spazio.
Nel 1961, il Presidente Kennedy ufficializza l’avvio del Programma Apollo che porterà un pugno di uomini sulla Luna.
A quel tempo si volava con le capsule Mercury (tralascio i sovietici, che quello è un mondo a parte) e certamente non si poteva pensare seriamente di spedire uomini sulla Luna con quelle.
Le tecnologie e le conoscenze per realizzare il volo lunare in parte c’erano, ma andavano sviluppate di più, ed in parte erano da realizzare. Dopo 7 anni il Programma Apollo è pronto ma l’incidente dell’AS 204 comporta lo slittamento di un anno dei voli, così si arriva al 1968, con l’Apollo 7 e la 8 che anticipa il volo lunare. Fin qui non scrivo niente di nuovo e lo sapete tutti, forse anche meglio di me. Sapete anche che mentre l’Apollo 11 si apprestava a raggiungere la Luna, la mannaia presidenziale dei tagli alla spesa pubblica USA si stava abbattendo sul Programma Apollo e, per non lasciare la NASA solo con l’esplorazione spaziale, qualcuno s’inventò l’industrializzazione dello spazio, che necessitava di un habitat permanete in orbita bassa raggiungibile da un veicolo più economico di quelli esistenti: la Space Shuttle, realizzata sulle specifiche dei militari, che a quei tempi scalpitavano per avere un avamposto orbitale, ma da realizzare con le tecnologie già consolidate con Apollo.
Passata la febbre lunare gli USA tornano nello spazio solo quattro volte: tre per lo Skylab e l’ultima con l’inutile Apollo-Soyuz, mentre la Russia, abbandonato da tempo il programma Lunare fallimentare, ha iniziato un programma più proficuo di laboratori spaziali.
Nel 1981 la NASA lancia la prima navetta spaziale, ma già il Governo taglia i fondi impedendo l’evoluzione della Space Shuttle e di fatto bloccando molti progetti della NASA mentre crescevano spropositatamente le spese militari spaziali. Alla fine la Space Shuttle servì per fare cose che potevano essere fatte con veicoli più economici e solo dal 2000, vent’anni dopo, per mettere in orbita alcuni componenti della ISS, quindi finalmente utilizzata per il suo scopo originale.
Fin qui credo di non essere andato troppo fuori dalle righe della storia dell’astronautica.
La storia ci ricorda che i militari americani avevano avviato il Progetto Dyna Soar per una piccola navetta destinata ad una stazione spaziale militare. Dal momento che ai tempi militari e civili lavoravano a stretto contatto, la collaborazione sarebbe stata inevitabile. Il Dyna Soar si sarebbe evoluto così come la tecnologia delle stazioni spaziali.
La posizione dell’umanità in orbita bassa si sarebbe consolidata e con quella tecnologia si sarebbe poi, volendo, andati sulla Luna. Inutile dire quanti programmi di esplorazione spaziale automatica si sarebbero potuti realizzare con largo anticipo. Da qui, il passaggio allo spazio commerciale come si tenta di fare oggi, sarebbe stato anticipato.
Oggi saremmo incollati agli schermi del cellulare a guardare in diretta la missione Orion X che sbarca per la prima volta sulla Luna, o forse l’avremmo vista negli anni '80-'90 ed oggi penseremmo seriamente a Marte.
Se al posto d’andare sulla Luna si fosse investito nella Space Shuttle, dal momento che le tecnologie erano le stesse, l’impatto tecnico, scientifico, economico e sociale sarebbe stato lo stesso dell’Apollo, ma i tempi di sviluppo e penso anche i costi sarebbero stati molto diversi da oggi. Si sarebbe speso anche molto denaro in meno. Basti pensare alla doppia spesa degli USA per Apollo-Orion ed il ventennio sprecato della Space Shuttle.
Ovviamente questo è tutto un se. Se questo, se quello. Però dovrebbe servirci a riflettere per non commettere gli stessi errori nel futuro.