Anche se non ancora nella fase di dettaglio (inizierà nel 2011) prosegue in parallelo ad Ares I e CEV, lo sviluppo di Ares V e Altair.
Per Ares V il primo test in volo, Ares V-Y, rimane programmato per il 2018 e consisterà nel test completo del vettore (escluso Altair).
Attualmente le caratteristiche del vettore, permettono di avere come previsto un lander di 45ton, 20.1ton di CEV e un margine in TLI di 6ton con 4 giorni di permanenza in LEO.
La fase di studio terminerà il prossimo anno, quando si passerà a quella di definizione che si protrarrà fino al 2014, nel 2016 è prevista la fase di sviluppo e nel 2018 quella operativa.
Attualmente con la configurazione di fairing prevista è disponibile un volume di circa 860m3 per il payload con un diametro massimo di 8,8m e 17m circa di altezza.
Grazie a queste capacità e’ previsto un utilizzo speciale del vettore non solo nel programma Constelletion ma anche per scopi scientifici e di Sicurezza Nazionale.
Per quanto riguarda la permanenza in orbita, limitata a 4 giorni per i noti problemi di boil-off (evaporazione dei propellenti criogenici) l’EDS (Earth Departure Stage) sarà in grado di fornire 1.5kW per il mantenimento di LSAM prima dell’arrivo di Orion utilizzando dei pannelli solari montati su una copertura che verrà sganciata prima dell’accensione per l’immissione in orbita di trasferimento.
I due SRB a 5.5 segmenti avranno da subito le modifiche che ottimizzano la spinta per il profilo di volo del lanciatore pesante e consisteranno in una nuova elettronica e in una gola dell’ugello maggiorata.
Sono ugualmente allo studio versioni più leggere dei SRB realizzate anzichè in leghe metalliche in materiali compositi.
Lo scorso giugno è stata completata la Mission Concept Review per Ares V mentre questo mese è stata effettuata la System Definition Review.
Per quanto riguarda Altair sono stati focalizzati i punti che richiedono una fase di studio specifica perchè considerati sistemi chiave nella realizzazione del lander, fra questi: propulsore affidabile a modulazione di spinta, gestione dei propellenti criogenici con sistemi “zero boil-off”, propulsore LO2/LCH4, sistema di allunaggio con ricerca automatica di pericoli, sistemi di protezione dalle radiazioni, celle a combustibile di nuova generazione, batterie per lo stadio di ascesa ecc.
I requisiti tecnici principali sono: permanenza sulla superfie lunare in missioni “sortie” di 7 giorni e per missioni verso un avamposto di 210 giorni, 4 persone di equipaggio, capacità di copertura globale, airlock, stadio di discesa LH2/LOX e di risalita LOX/LCH4 o ipergolico.
Anche per Altair, come per Orion (dopo le difficoltà avute in precedenza con diversi approcci), si è preferito utilizzare una filosofia di progettazione “Zero Base Vehicle”, ovvero si comincia a progettare un modello (LDAC-1, Lander Design Analysis Cycle), del tutto fittizio del lander che preveda esclusivamente i sistemi necessari per il compimento della missione e null’altro, niente sistemi ridondanti, sistemi di sicurezza, sistemi di “comfort” ecc.
Dopo questa fase, che si è avuta a cavallo fra 2007 e 2008 si è passati alla messa in sicurezza del veicolo (LDAC-2), ovvero all’aggiunta di tutti i sistemi di sicurezza e di ridondanza necessari per l’equipaggio, con l’upgrade precedente alla nuova versione derivata dall’utilizzo del fairing di Ares V da 10m.
Si sta ora passando all’ultima fase di integrazione progettuale (LDAC-3) dove al veicolo vengono aggiunti ulteriori sistemi di sicurezza, tutti i sistemi non strettamente necessari, tutte le ridondanze per l’aumento di affidabilità e la capacità di copertura globale della Luna. Da metà del prossimo anno si passerà infine a rivedere il progetto per rientrare nelle specifiche richieste in fase di commissione (LDAC-4).
Nel disegno allegato si può vedere l’evoluzione che fino ad ora ha ricevuto Altair nel corso delle due fasi fino ad ora incontrate.
Il lander utilizzerà per l’approvigionamento energetico celle a combustibile di nuova generazione (PEM) e per lo stadio di ascesa batterie. Il payload sarà di 500kg in discesa e 100kg in ascesa per la versione manned con 4 astronauti e 14,5ton in discesa per la versione cargo.
Sono poi previste 3 differenti configurazioni base, una per le missioni di esplorazione che prevede il modulo di risalita e l’airlock, una per il supporto alla base permanente senza airlock e una tutto cargo automatizzata.
Infine per la definizione del profilo di missione è stato definitivamente scelto di utilizzare il propulsore del lander per la LOI (Lunar Orbit Insertion) in quanto l’utilizzo di un propulsore diverso avrebbe richiesto un terzo stadio sul lanciatore con un aggravio dei costi di circa 1 miliardo di dollari in fase di progettazione e 150 milioni di dollari di costo in più per ogni singola missione, con l’unico beneficio di 500kg disponibili in più in TLI.
La progettazione sembra attualmente procedere come previsto e fino ad ora non si sono incontrati grossi problemi come è invece in parte avvenuto con Ares I/Orion.
Viene comunque specificato che il design che si vede nelle raffigurazioni non sarà obbligatoriamente quello che si sceglierà ma tutto verrà valutato in base ai requisiti e alle necessità del programma.
Bene bene le cose stanno prendendo sempre più forma…non vedo l’ora che questi 10 anni passino in fretta e così da vedere decollare questo bestione!! solo una cosa non ho capito e cioè quando inizia la costruzione del vettore? mi pare di avere inteso 2016, cioè solo 2 anni prima del primo volo, non è un po’ poco?
E riguardo ad Altair, qualè la differenza tra la versione cargo automatizzata e quella di supporto alla base senza airlock? non sono la stessa cosa? Altair in versione cargo sembra molto un revival del LM Truck, una delle versioni di sviluppo proposte per il LM ai tempi dell’Apollo.
Devo dire che Ares V è davvero impressionante, il degno discendente (perché tale è) dello Space Shuttle, specialmente degli Shuttle “da carico” (ossia Shuttle-c e Shuttle-Z).
Su Altair continuo ad avere, almeno da un punto di vista meramente configurativo, delle forti perplessità.
E’ sempre troppo simile a quel LEM da cui si doveva, almeno nelle intenzioni della NASA, discostare (contrariamente ad Orion che è dichiaratamente un discendente di Apollo), troppo “alto”, e con una sezione pressurizzata (almeno rispetto ai disegni iniziali) sempre più piccola…
La costruzione “reale” cioè se intendi quella “fisica” credo sia “giù di lì” non saprei di preciso, ma non mi sembra un tempo poi così anomalo, sopratutto per il fatto che la progettazione deve essere comunque quasi terminata e oggi non sono più necessari come anni orsono lunghi e ripetuti test di integrazione, oggi quando si comincia a costruire il grosso del lavoro è fatto…
E riguardo ad Altair, qualè la differenza tra la versione cargo automatizzata e quella di supporto alla base senza airlock? non sono la stessa cosa?
No, quello per la base permanente non ha appunto l’airlock.
Faccio mia la raccomandazione che più volte viene fatta nelle slide o nelle didascalie che accompagnano le immagini dei concept di Altair, questa NON è la configurazione definitiva, deve ancora essere scelta, ci sono ancora diversi studi in atto prima di prendere la decisione definitiva del design definitivo. Queste considerazioni se critiche verranno ancora analizzate per qualche tempo.
E riguardo ad Altair, qualè la differenza tra la versione cargo automatizzata e quella di supporto alla base senza airlock? non sono la stessa cosa?
No, quello per la base permanente non ha appunto l’airlock.
però se non ha l’airlock vuol dire che porterà solo materiale che gli astronauti scaricheranno dal lander e che servirà per opere di costruzione della base o per rifornimento. Di conseguenza il lander cargo avrà l’airlock è servirà per portare materiale di supporto ad una missione di spedizione. é giusta la mia interpretazione?
No…
Il lander per le missioni “sortie”, di esplorazione, sarà dotato di “cabina” e di airlock per gli astronauti, in pratica “vive” autonomamente e ha tutto quello che serve per una LEVA, quello per il supporto alla stazione (manned) sarà senza airlock (completamente depressurizzabile) mentre un terzo tipo sarà quello automatico, senza equipaggio, che rifornirà la Base.
Decisamente impressionante Ares V: spero il suo sviluppo renda possibile l’invio di grandi carichi nello spazio: penso a intere stazioni spaziali, anche non in orbita terrestre, grandi telescopi spaziali, etc… E’ davvero il degno successore del Saturn V, o almeno lo sarà
Su Altair penso si sia ancora all’inizio, il design è conservativo rispetto alle missioni Apollo ed al LEM. Forse si poteva osare di più in superficie abitabile. Questo renderà brevi le prime missioni lunari e necessari nuovi sviluppi per una base permanente…
Non sarebbe stato sufficiente per il Constellation… Ares V ha prestazioni di payload maggiori del 40% rispetto al Saturn V…
Confermo, anche se ovviamente allo studio c’è altro, parlo di Athlete e dei suo innumerevoli sviluppi possibili… per chi viene alla Con… ci sarà materiale interessante
saturn con due booster o più sarebbe stata la giusta evoluzione, tantopiù che il vettore gia è disponibile su carta con qualche piccolo aggiornamento tecnico…
per il lander, sono molto perplesso.
gia come altri hanno fato notare, è alto!
non oso immaginare una situazione di emergenza che richiede la risalita immediata dell’equipaggio con magari qualche elemento ferito!
e poi c’è veramente tantisimo materiale sprecato che poteva esser cosa accettabile negli anni 60, ma che oggi come oggi fa venire il panico pensare che ogni quarantotto ore si buttano via decine di milioni d’euro di hardware non “usurato” ( come gettare un auto dopo averci fatto 500km e ricomprarne un altra! )
posso esser favorevole allo sviluppo di ares V anzi gli faccio gli auguri di massimo successo.
ma devo stendere una croce su altair, pessima pessima idea.
(p.s. sfogiando le pagine dei disegni di sviluppo del lem, nutro ancora qualche barlume di speranza che si riesca a fare le cose con più coscenza… i primi lem mettevano orrore!)
Beh non è proprio così… un vettore deve essere progettato per poter accogliere booster aggiuntivi… e un paio di booster non danno sicuramente il 40% in più di prestazione…
Tutto il resto del vettore sarebbe stato da rivedere, l’avionica, le strutture, i materiali… caspita ma sono passati 40 anni, qualche passo avanti lo si sarà fatto no?
per il lander, sono molto perplesso.
gia come altri hanno fato notare, è alto!
non oso immaginare una situazione di emergenza che richiede la risalita immediata dell’equipaggio con magari qualche elemento ferito!
Mi auto quoto tre mex più su…
e poi c'è veramente tantisimo materiale sprecato che poteva esser cosa accettabile negli anni 60, ma che oggi come oggi fa venire il panico pensare che ogni quarantotto ore si buttano via decine di milioni d'euro di hardware non "usurato" ( come gettare un auto dopo averci fatto 500km e ricomprarne un altra! )
Lo spreco sarebbe buttare via miliardi di dollari per ostinarsi a costruire un mezzo riutilizzabile solo per dire che non è usa e getta (ma intanto molto più costoso).
ma devo stendere una croce su altair, pessima pessima idea.
(p.s. sfogiando le pagine dei disegni di sviluppo del lem, nutro ancora qualche barlume di speranza che si riesca a fare le cose con più coscenza... i primi lem mettevano orrore!)
Scusate se vado un po’ OT, ma vorrei cogliere l’occasione per farvi una domanda alla quale non sono riuscito a darmi un risposta esauriente. (soprattutto ad Alberto… è poco che sono qui, ma ho mi sono reso conto subito che ne sai a pacchi )
Ma in tutto questo, l’ARES IV, come si colloca?
Cioè, è solo un’idea alternativa per un concettuale velivolo ibrido ARES I + ARES V, o prima poi svilupperanno realmente anche questo razzo da utilizzare per missioni di un certo tipo?
Trovai, tempo fa in un file PDF della NASA, questa immaginine che salvai…dimenticata…
La rispolvero, perché mi sembra, rappresenti meglio la soluzione a certi problemi di Altair.
Sembra l’Altair LDAC1 ma ne differisce in alcune cose sostanziali.
Il file PDF che non trovo più, trattava il problema del surriscaldamento durante la lunga giornata lunare e perciò vengono rappresentati i radiatori (ed i pannelli solari? )
La cosa più interessante mi sembra l’accesso basso, un airlock? Ma non solo, viste le dimensioni…
che probabilmente verrebbe abbandonato sulla superficie!
Vai tranquillo, non sei l’unico a cui succedono queste cose! Anche se è ancora presto per vedere la configurazione finale, dal mio pto di vista, questa potrebbe essere una buona soluzione.
Questo è uno dei 7 design di lander in corso di valutazione e proposto dal JSC, si chiama Habitank in quanto dopo l’atterraggio 2 serbatoi di idrogeno vuoti vengono adibiti a locali utilizzabili.
E’ realizzato su due livelli e l’ingresso è vicino alla superficie lunare.
E’ possibile unirne in maniera modulare diversi per realizzare un unico habitat come in figura.
A sinistra mi sembra quello dell’immagine che ho postato…
Per ora, con il design che hai postato, mi sembra la configurazione più convincente che ho visto!
Se i 4 lander sono identici, una infatti mi sembra addirittura la stessa coppia ma ruotata di 180°, se ne deduce che l’airlock prenderebbe la metà inferiore del tank grigio.
Questa figura che ho ritoccato rende meglio l’idea!