Ares V e Altair dettagli sullo sviluppo

Si certo, ma per forza di cose fra serbatoi e propulsori che non possono essere messi in qualsiasi posto, ma appunto lateralmente il volume (anche in sole due dimensioni) per il payload è limitato dal diametro del fairing, mentre con un design “verticale” il volume è estendibile verso l’alto “a piacere” e con tutto il diamentro disponibile.

Dalla tua risposta mi rendo conto di non essermi spiegato in maniera chiara.
Allora posto un disegno, che rappresenta l’alloggiamento dell’EAGLE all’interno della fairing di Ares V, sicuro del fatto che un’immagine valga piu’ di mille parole.

P.S. Alberto, per favore, non difendere le scelte della NASA “a priori” in quanto la configurazione “verticale” di un lander lunare e’ davvero indifendibile. Il risultato e’ che sembri fare, ogni volta, un’arrampicata sugli specchi che non fa onore alla tua intelligenza…

Io avevo capito la tua proposta (confermata dal disegno), ma credo anche Alberto…
Mi permetto di rispondere con quello che ho capito…
Alberto intende che così si è un po’ limitati nelle misure in volume perchè “perdi” la possibilità di sfruttare tutta la base!
Mentre con una configurazione verticale puoi sfruttare tutta la base e anche l’altezza.
Così ho interpretato io!

E’ essenzialmente quello che avevo capito anche io.
Semplicemente la mia risposta e’ che si tratta della stessa cosa, il diametro della fairing ti limita sia in un senso che nell’altro.
Non è che la configurazione verticale, di per se’, rappresenti un vantaggio in tal senso.

Come dimostra il disegno che ho postato l’EAGLE potrebbe essere anche piu’ lungo e sfruttare l’intera Fairing esattamente come se avesse un’architettura verticale.

L’intera Fairing in senso verticale, ma non la base che invece con un’architettura verticale si può usare e sfuttare di più.
Nel tuo disegno infatti “sopra” e “sotto” (visto in pianta) l’EAGLE c’è parecchio spazio vuoto poichè una configurazione verticale non ti permette si sfrutta quegli spazi pena una superficie di appoggio ridotta…

E’ quello che penso anch’io. Si potrebbe comunque attaccare del payload anche in quelle posizioni allungando di conseguenza le zampe del lander, ma il tutto si avvicinerebbe al design verticale attuale vanificandone (almeno in parte) i vantaggi.

Credo di non essermi spiegato neanche io, ci riprovo.
Quello che sostengo non è che EAGLE non ci stia, questo è certamente falso, ma che il payload che sta all’interno di EAGLE per volume è sensibilmente minore del payload che può stare sopra Altair.

Comunque senza voler istigare nulla, i lander a sviluppo orizzontale sono stati scartati ufficialmente e principalmente per questo, poco volume disponibile in rapporto al peso trasportabile (in certi casi maggiore di quelli a sviluppo verticale considerando anche la problematica del dover “calare” tutto al suolo) e poca flessibilità nei possibili alloggiamenti di esso.

Se riesco questa sera faccio un disegno esplicativo anche io… ovviamente senza pretese in confronto a quelle del maestro :stuck_out_tongue_winking_eye:

Il payload di EAGLE sarebbe sensibilmente minore, rispetto ad Altair, in ogni caso dal momento che il primo è stato concepito come recuperabile e riutilizzabile mentre il secondo no.
Il che, ovviamente, pone una serie di “constraints” per quanto riguarda il payload interno.

Ancora una volta, pero’, ci si scontra con due filosofie di lander radicalmente diverse.
Quella del Moonlight che prevedeva un’intera flotta di veicoli modulari che fossero diversamente specializzati, rispetto ai potenziali utilizzi, e riutilizzabili (almeno nella maggior parte dei casi).

La NASA, invece, ha scelto di proseguire (nel piu’ puro spirito Constellation) nello sviluppare quelle che erano le caratteristiche di base del LM originale, ossia “tutto dentro” cioe’ quanto piu’ payload possibile integrato nella struttura, assemblaggio verticale e non riutilizzabilità del sistema.

Per carità, lungi dal sostenere che una filosofia sia meglio o peggio dell’altra, si tratta di scelte e come tali difficilmente contestabili specie se inserite all’interno di scenari coerenti.

In ogni caso, giusto per rispondere al problema della fairing, non sta scritto da nessuna parte che uno - in sede di progetto - debba porsi il problema di dover “riempire” necessariamente la fairing del lanciatore, quanto il primo parametro che si tiene costantemente d’occhio e’ rappresentato dal peso.

Per quanto riguarda gli altrui contributi “grafici” sono non solo bene accetti ma anche sollecitati.
Come ho scritto prima un disegno, anche se non “artistico”, vale più di mille parole (e spesso anche di mille polemiche…).

Certo, ma è comunque sempre meglio avere la possibilità di poterla riempire se serve… un po’ come la stiva “stretta” dello shuttle che era una delle criticità della navetta.

Per il resto concordo… filosofie diverse… difficile dire quale sia meglio.

senza offesa ma a volte voi due mi sembrate il Peppone ed il Don Camillo dell’ astronautica.

Emh…mai paragone fu piu’ azzeccato (del resto il sottoscritto, con un paio di baffoni, potrebbe anche passare vagamente per il grande Gino Cervi, quanto ad Albyz - per chi non lo conoscesse di persona - vi garantisco che è molto piu’ bello di Fernandel…) :stuck_out_tongue_winking_eye:

Puoi dirlo forte!! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:
Capito la fuori? Non vorrete mica mettere in dubbio la parola di Archi! :stuck_out_tongue_winking_eye:

A questo punto se Kruaxi non fa uno dei suoi mitici fotomontaggi, mi offendo!!! :sunglasses:

il paragone non era per niente riferito all’ aspetto fisico ma ai continui contrasti così come avveniva nei film fra Gino Cervi e Fernandel.

Meno male che c’è qualcuno che movimenta il forum con energiche e costruttive argomentazioni… :stuck_out_tongue_winking_eye:

infatti, leggendo le due campane sviscerare fino alla divisione dell’ atomo le rispettive argomentazioni e punti di vista sull’ Ares e l’ Altair si fa in modo che anche un profano impari molto.

scusate, ma la storia dell’ogiva sa un pಠdi “scusa”.

siamo tutti dotati di intelletto, e come tali, perchè ci poniamo dei limiti?

ad esempio dire che il diametro delle ogive sia un parametro vincolante! quanto puಠvolerci per “allargare” la sommita del razzo? ( tipo ariane 4 )
(allego un primo shot del mark 0 puramente illustrativo)

il volume interno non viene “riempito” da eagle? qual’è il problema? non mi risulta che il volument interno dello shuttle sia sempre “al completo”

e poi, sopratutto, bisogna ricordare che stiamo paragonando due differenti categorie di mezzi!

i lander vanno lanciati e rilanciati, l’ealge ne basta uno e hai successivi lanci, si manda su solo il payload (il mio mark 0, evolve il concetto, traformando i veicoli classe eagle in traghetti orbitali-lunari, ove, il vettore spedisce il carico, che viene intercettato in orbita lunare e deorbitato, posato e si è pronti ad un nuovo viaggio)

Giusto… almeno per la forma dell’ogiva.
La sua sezione oltretutto potrebbe essere anche di sezione ellittica e non circolare.
Non penso ci possano essere grossi problemi.
Ho sentito con attenzione ed interesse le diverse “campane” (per rimanere in tema) e continuo a pensare che la soluzione verticale sia più semplice ed ideale per risolvere diversi problemi strutturali. Rimango invece dell’idea che ci si creino più problemi di accesso alla superficie lunare e allo scaricamento e caricamento dei materiali. Sono ancora indeciso sul considerare meglio l’una o l’altra… :thinking:

Invece i limiti sono molti, in peso, consumo maggiore, aerodinamica peggiore.
Con il passaggio del fairing da 8.4 a 10m si sono persi 0,5ton di payload in TLI

il volume interno non viene "riempito" da eagle? qual'è il problema? non mi risulta che il volument interno dello shuttle sia sempre "al completo"

Si ma se si volesse portare su qualche cosa di volume maggiore non si potrebbe… e probabilmente con quel volume 20ton sono tante, per cui sarebbe anche sprecato…

i lander vanno lanciati e rilanciati, l'ealge ne basta uno e hai successivi lanci, si manda su solo il payload (il mio mark 0, evolve il concetto, traformando i veicoli classe eagle in traghetti orbitali-lunari, ove, il vettore spedisce il carico, che viene intercettato in orbita lunare e deorbitato, posato e si è pronti ad un nuovo viaggio)

Calcolando che ad ogni “giro” devi portare il payload e il propellente e che insieme fanno gran parte del peso al lancio… il vantaggio non è eclatante… sono due soluzioni concorrenziali, nessuna molto meglio dell’altra.
Devi inoltre considerare il peso e il costo di un nuovo mezzo usa e getta che viene lanciato con il payload e alla fine risparmi poco o nulla…

i lander vanno lanciati e rilanciati, l'ealge ne basta uno e hai successivi lanci, si manda su solo il payload (il mio mark 0, evolve il concetto, traformando i veicoli classe eagle in traghetti orbitali-lunari, ove, il vettore spedisce il carico, che viene intercettato in orbita lunare e deorbitato, posato e si è pronti ad un nuovo viaggio)

Calcolando che ad ogni “giro” devi portare il payload e il propellente e che insieme fanno gran parte del peso al lancio… il vantaggio non è eclatante… sono due soluzioni concorrenziali, nessuna molto meglio dell’altra.
Devi inoltre considerare il peso e il costo di un nuovo mezzo usa e getta che viene lanciato con il payload e alla fine risparmi poco o nulla…
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il vantaggio è nel poter utilizzare un vettore più leggero, in quanto non il payload si riduce a 25-30 ton anziche le 75 circa previste per eds.
tra l’altro, anche se con una procedura un pò macchinosa, un tug su due, forse addirittura due su tre, possono esser riutilizzati… ( tra l’altro, io doterei il tug, degli stessi motori del lander riutilizabile… un pò di pezzi di ricambio non guastano mai! :slight_smile:


hai detto bene, sono due soluzioni concorenziali, che per dire se meglio una o l’altra, bisogna guardare oltre, ovvero a cosa si inten fare dei mezzi ora e successivamente, delle ambizioni del progetto luna ecc…

sotto questo punto di vista un “ealge” potrebbe esser visto con cattivo occhio se si considera una missione puramente esplorativa ( al contraio dell’altair) viceversa in un ottica di grande movimento intorno al nostro satellite, soluzioni riutilizzabili ( come ealge ) e più versatili ( come il mark 0 ), mostrano tutti i loro pregi.


la domanda è, che dobbiamo farci co sti “cosi” ?