Si rinuncia al vecchio per permettere lo sviluppo del nuovo che fa molta più scienza. Purtroppo ad alto livello questo conta, devono misurare la scienza prodotta e vendere cosa conviene. A nessuno piace interrompere le missioni solo per il gusto di esercitare il proprio potere, ci sono dei validi motivi dietro.
Quanto darlo ai privati… Possiamo provare qui in ISAA se riusciamo a fare una colletta di qualche milione all’anno, difficile trovare altri sponsor con interesse.
Vende servizi, quello che fanno tutti i privati… non mi sembra così assurdo pensare ai ricercatori e università pagare per del tempo-telescopio.
Ma magari mi sfugge qualcosa di banale
Le università non hanno così tanti soldi da poter comprare questi servizi. Al momento il telescopio è gestito per meriti, non per soldi, ci sono varie proposte di utilizzo e si sceglie quella migliore in termini di ritorno scientifico e compatibilità con le restrizioni tecniche.
Se un privato dovesse vendere il tempo telescopio alle università e trarne profitto, è finita. I gruppi di ricerca che lavorano in questo campo, almeno parlo di vent’anni fa quando ero familiare all’ambiente, hanno budget sufficiente per non fare morire di fame i ricercatori che ci lavorano.
Di per sé l’idea ha senso, ma il mercato dove viene applicata, a mio parere, non desterebbe tanto interesse.
Lanciare Hubble 2 oggi non costerebbe nemmeno tanto, ma non lo fa nessun privato.
Solo per chiarire che il mio mini-rant di poco sopra non aveva ad oggetto la razionalità della scelta della NASA ma il fatto che la NASA fosse costretta - forse, non sappiamo ancora - a sacrificare missioni in corso che ancora producono scienza (si vedano anche le recenti vicissitudini di New Horizons).
Tornando ad Hubble, ricordo che un anno fa era stato firmato un accordo tra NASA e SpaceX
to study the feasibility of a SpaceX and Polaris Program idea to boost the agency’s Hubble Space Telescope into a higher orbit with the Dragon spacecraft, at no cost to the government.
Volevo solo aggiornarvi sul fatto che 23 dei 45 giorni (and counting) di tempo presi per riuscire a trovare la quadra sul budget, sono stati sprecati senza nessun progresso perché manca lo speaker della Camera, visto che McCarthy si è dimesso il 3 ottobre.
Sui tagli ad HST e Chandra segnalo un nuovo articolo che conferma la notizia precisando che nessuna delle due missioni rischia di essere interrotta e riporta alcune dichiarazioni di Clampin da un incontro tenutosi il 19 ottobre, più un po’ di slide in bassa risoluzione.
Ensuring adequate funding for Roman, formerly called the Wide-Field Infrared Survey Telescope (WFIRST), is particularly important, Clampin said. “If we delay it, it will cost a lot more and we won’t make the schedule.” …
… Clampin agreed that he does not want to “disfranchise” the next generation and is also protecting existing Explorer programs and Research and Analysis (R&A) funding that includes grants to universities for academic research.
That leaves missions in extended operations like Hubble and Chandra as the most likely candidates for cutbacks. Neither is in danger of termination. “Frankly, there’s nowhere else to go,” Clampin said. “We’re not turning these two missions off, we’re just reducing the level of funding by what I consider a modest amount.” …
… Clampin invited committee members to weigh in on whether they agree with his priorities, but urged them to think about the “big picture” and where they want to see astrophysics in 5-10 years.
Sul sito di NASA non sono riuscito a trovare l’intervento integrale, anche perché l’evento in questione è ancora segnato come Upcoming Meeting e non è fornita documentazione al riguardo. Immagino verrà pubblicato qualcosa nei prossimi giorni su questa pagina:
La nuova data entro la quale va trovato un accordo è il 17 novembre, come si era deciso il 30 settembre scorso.
Sembra che non ci sarà tempo di stabilire tutti i dettagli sul budget federale statunitense, ma sembra anche che potrebbe esserci un accordo per spostare la data al 15 gennaio, senza andare in shutdown nel frattempo: https://www.axios.com/2023/10/29/mike-johnson-government-shutdown-appropriations
Dopotutto i lavori sono iniziati solo il 25 ottobre, perché prima lo speaker della camera aveva dato le dimissioni.
In generale, il clima è un po’ più disteso rispetto di quello di fine settembre (opinione personale). I tagli ci saranno comunque, ma lo shutdown sembra che si eviterà.
Giusto per fare un po’ di up, da quel novembre è stata approvata una Continuing Resolution che permette di arrivare fino al 19 gennaio con la stessa linea di budget del 2023, ma la discussione è ancora un muro contro muro:
Si discute sul budget da febbraio 2023. In teoria a febbraio 2024 si dovrebbe iniziare a discutere quello del 2025, ma se non finiranno per il 19 gennaio non potranno iniziare i lavori per il 2025.
Situazione che non promette nulla di buono, ma c’è anche dell’altro. La FAA deve essere autorizzata dal Congresso come ente che autorizza i voli spaziali commerciali con equipaggio, l’autorizzazione scade il 9 marzo 2024, la Camera l’ha approvata fino al 1 ottobre 2031, ma il Senato ancora no. Un mancato accordo su questo punto potrebbe avere impatto sui voli di SpaceX e Boeing (Starliner).
Il congresso ha ascoltato un parere sul programma Artemis, Griffin, il vecchio amministratore NASA. https://t.co/KuXgcVoKFd
Afferma che la soluzione scelta da NASA è irrealizzabile, e ha proposto un’architettura diversa. A pagina 5 c’è proprio la missione cinese, solo con SLS al posto di CZ-10
Niente accordo, ma niente shutdown, semplicemente è stato votato di spostare la scadenza al 1 o 8 marzo con una nuova CR.
La scadenza è divisa per agenzie, non so se la NASA rientri nel 1/3 o 8/3, ma poco cambia.
Se riescono a rimandare di due mesi per altre 3 volte, possiamo già andare al budget 2025 e saltare il 2024 (tecnicamente è anche possibile, anche se non mi pare sia mai successo).
Segnalo una intervista molto interessante (ma ahimè abbastanza deprimente) di Universe Today / Frase Cain a Casey Dreier, Chief of Space Policy at The Planetary Society, su cause, contesto ed effetti dei licenziamenti al JPL.
Un elemento interessante che fa notare Dreier è che, oltre a subire la politica di tagli generalizzati al budget civile, la NASA sconta anche la perdita di “supporter” nelle due camere.
This has been a perfect storm for NASA: a number of stalwart longtime and very influential supporters in Congress retired, so you had a huge turnover, almost a complete turnover of the leadership of Appropriations committees in both the Senate and the House and subcommittees that fund NASA specifically and of the people who came in, none of them have a NASA center in their state or district.
Edit 10.02. Se ne accenna nell’intervista ma penso che questa testimonianza possa rendere meglio l’idea: anche le modalità del licenziamento pare siano state “cruente”.
And in brutal fashion, too. All employees were instructed to stay home tomorrow to await a personalized email indicating whether or not they get to continue their career. […] Utter chaos at NASA JPL today. I’m about to throw up, waiting anxiously. […] I got the axe. Farewell JPL.
It’s dawn on the day after the purge. The situation hasn’t sunk in. I am in shock at the cruelty of this institution to which I devoted my life. Zero warning or explanation. Not a single manager has reached out, including some who are reading this. Why? Have we no humanity left? […] A few things are clear. This wasn’t based on performance. Decisions were made by division managers behind closed doors without consulting projects or direct supervisors. I’m hearing that projects will push back hard against all of this, but nothing will come of it.
il JPL è forse la sezione della NASA piu’ proficiente da decenni ormai. Se penso a tutta la scienza , e la scienza extra grazie alla straordinaria longevità, che è stata fatta grazie alle macchine create al JPL…
Notizia davvero deprimente. In generale il panorama budget spaziale sta entrando in una nuova era buia. Per qualche anno si è avuta l’impressione di budget in aumento ma adesso il forecast non mi sembra piu’ tanto roseo. Anzi…