Ci Risiamo...

Ma sarà la stessa puntata che hanno già trasmesso qualche mese fa, giusto? :roll_eyes:

Se così sarà, credo che si possa affermare placidamente “Sbagliare è umano, perseverare …”

Visto e registrato.
Insomma, se mi posso permettere un’insolenza a danno di Minoli, direi che si è trattato di uno spettacolo davvero di poca qualità:

  1. Il difetto principale del programma è di non difendere apertamente la verità;
  2. Il contesto in cui vengono presentate le varie parti dell’inchiesta non è documentaristico ma spettacolare. Questo tipo di inchieste meriterebbero un format stile “60 seconds”, e non una riedizione di “Enigma” o “Stargate”;
  3. Non vengono presentate le credenziali degli intervistati, per nessuna delle due controparti. Questo sarebbe fondamentale per far si che lo spettatore possa valutare la credibilità degli intervenuti;
  4. L’intervista a Vittori è totalmente fuori contesto. A che serviva nella logica del programma?
  5. La produzione RAI, sono convinto, avrebbe potuto trovare un accordo economico molto vantaggioso per poter acquisire e usare le riedizioni digitali dei filmati lunari realizzata dalla SpacecraftFilms. Avrebbe pure potuto farne un punto di forza dell’inchiesta. Invece i redattori sono scesi sullo stesso povero tavolo dei complottisti, commentando il solito materiale di pessima qualità.
  6. Siamo nell’era di Internet. Ad un certo punto viene mostrato il sito di apolloarchive.com, ma morire che al termine della trasmissione venga offerto un qualsivoglia riferimento alle fonti cui lo spettatore potrebbe attingere.

Immagino che i due “scrittori scientifici” chiamati a impersonare la parte dei complottisti avranno riscontrato un certo aumento di vendite dopo la proiezione della trasmissione negli States…

Insomma, una trasmissione “riempitiva” tipica dell’estate, deludente, la cui caratteristica saliente è certamente la superficialità.

Consideriamo che Minoli è anche un bravo giornalista televisivo,ma se la bravura nn si accompagna alla conoscenza dei fatti serve a poco.L’idea della lettera nn è male,anche perchè di materiale ne abbiamo molto,soprattutto per far fare una trasmissione seria.Certo potrebbe esserci (nel senso che c’è) molta malizia in questo tipo di trasmissioni soprattutto nello staff di persone che gli procurano il materiale per la trasmissione e ovviamente un’ignoranza di fondo della materia trattata.Non so una nostra lettera che effetto possa avere su queste persone…magari nessuno,però potrebbe anche far ricordare a questi signori che per essere dei bravi giornalisti si deve essere degli ottimi professionisti in tutte le tematiche affrontate,ricercando la spettacolarità nel modo di esporre i fatti,nn distorcendoli,per farli diventare misteriosi/spettacolari.Penso che la parte di Vittori, per quanto nn attinente al tema del programma,sia l’unica che valesse la pena di vedere (anche se niente di eccezionale con le domande che gli ha fatto).

è quindi l altro servizio già menadato in onda mesi fa…

Solita solfa, in ogni singolo punto, anche il più stupido viene sempre lasciato a metà… senza risolverlo mai!

L intervistaa Vittori è invece molto bella!

Anche qui si è voluto evitare di affrontare l argomento con Vittori in quanto avrebbe smontato ogni tesi in 4 parole per cui si è preferito optare per un intervista più generica(comuqnue molto interessante).

…Io però la lettera la spedirei lo stesso… che dite??? si fa??? :smiley:

In verità, la puntata di Enigma del 2003, che penso tutti avrete visto, pur riguardando solo marginalmente il Moon Hoax, fu decisamente molto più dettagliata, ed efficente, nello smontare le teorie dei complottisti ( a parte la presenza del solito Pinotti, del tutto inutile e coreografico). Le considerazioni del fotografo professionista furono tutt’altro che banali, e con poche parole furono efficenti nel ridicolizzare le ‘anomalie’ evidenziate dai sostenitori della ‘truffa lunare’.
E poi c’éra la faccia del presentatore Andrea Vianello, che ogni qual volta se ne sentiva una grossa … ‘parlava da sola’ (da buon partenopeo). Al contrario, il malizioso volto del sig. Minoli (che peraltro spesso apprezzo), sembra strizzare l’occhio a chi considera i complottisti degni di qualsivoglia nota…

Salute e Latinum per tutti !

...Al contrario, il malizioso volto del sig. Minoli (che peraltro spesso apprezzo), sembra strizzare l'occhio a chi considera i complottisti degni di qualsivoglia nota...

Ecco, Kruaxi, è proprio questo atteggiamento “ambiguo” che mi ha infastidito, considerato che anche io ho sempre apprezzato Minoli, questa mi pare una caduta di stile…

In effetti, dalla Rai ci si dovrebbe aspettare qualcosa di più.

Meno male che Minoli nn ha intervistato Ed Mitchell,guardate la sua reazione ad un intervistatore che gli chiedeva perchè nn ammettesse che l’apollo 11 nn era allunato,la reazione è simile alla reazione di Buzz,ma avviso,con più parolacce (ovviamente in inglese),penso però che sia una reazione naturale in persone che si sono impegnate tanto e a cui oltre nn essere riconosciuto il lavoro svolto gli si dice che sono dei bugiardi.

Meno male che c’era scritto Rai Edu in un angolino dello schermo… :cry:

Sono d’accordo con tutti voi!!

Ma che senso di tristezza…

Secondo voi, la riproposizione di questa puntata, ha a che vedere, almeno dal punto di vista mediatico, con il discorso dei presunti filmati persi dell’Apollo XI???

Luca,
sono convinto di si.
Cosa non si fa per accaparrare audience alla pubblicità… :frowning:

Vorrei citare nuovamente il blog di Paolo Attivissimo, grandissimo antibufalista! Sono un suo fan, perché ogni cosa che fa (dalle anti-bufale alle richieste di rimborso) denota un metodo scientifico fenomenale.
Forse qualcuno (caro Admin?) dovrebbe invitarlo sul forum…

Ecco quello che ha prontamente scritto quasi in diretta sulla trasmissione di ieri.

Minoli parla di Luna, lo bloggo in diretta

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “fabrizioproc****” e “g2000it”. L’articolo è stato scritto di getto durante la trasmissione e successivamente integrato e riveduto aggiungendo note, link e foto.

Stasera La storia siamo noi si occupa di complottismo lunare (Raidue, 22.45 circa), così lo bloggo in diretta e me lo registro per poi recensirlo con più calma. Qui trovate i primi appunti scritti di getto durante la trasmissione e ripuliti quanto basta per renderli presentabili.

Inizia il programma. Complimenti al traduttore per la “cintura di Van Allen” (traduzione letterale di “Van Allen belt”)! In italiano si chiama fascia. La sigla mostra le immagini di una missione sbagliata (una successiva all’Apollo 11) montate sopra l’audio della voce di Neil Armstrong (dell’Apollo 11). Andiamo bene.

Minoli inizia a parlare di “serie di dubbi inquietanti”. Inquietanti, Minoli, soltanto se uno non si documenta, e il suo programma non aiuta certo i telespettatori a documentarsi. OK, ormai è chiaro: non si fa storia, si parla di complottismo.

Si parla di “edizione italiana” del documento filmato: allora non è un programma prodotto dalla Rai, ma qualcosa di comprato altrove. Non è il famoso (o infame) documentario della Fox. Riguarderò la registrazione e prenderò nota dei nomi degli autori.

Parla Ralph René, “scrittore scientifico”. Qualifica curiosa: cosa significa? Ecco la sua scheda nella Wikipedia: guarda caso, sostiene anche che gli attentati dell’11 settembre siano un complotto. Non sembra aver scritto nulla di scientifico che giustifichi la qualifica. Perché presentarlo con un titolo così altisonante? Sul suo sito vende libri che “dimostrano” la falsità degli sbarchi lunari.

René mostra una foto di passeggiata spaziale di Gemini 10 che sarebbe state artefatta prendendo un’immagine di un’esercitazione a bordo di un aereo (il celebre Vomit Comet usato per simulare l’assenza di peso). Finalmente una “prova” originale, da studiare a fine programma.

Aggiornamento: la foto è questa, e ritrae Michael Collins. Secondo René, una delle immagini del trittico (quella di mezzo) è presentata falsamente come immagine di passeggiata spaziale in un libro di Collins (non dice quale, mi pare). Ma Jim Oberg, grande debunker spaziale, scopre di che libro si tratta e scopre anche che il libro non presenta la foto dicendo che si tratta di una passeggiata spaziale, ma dice chiaramente che è fatta a bordo di un aereo da addestramento all’assenza di peso. Come le altre mostrate accanto. Anzi, nel libro Collins dice chiaramente che non ci sono foto della sua passeggiata spaziale. René s’è inventato tutto.

Ancora le ombre convergenti (se la superficie non è piana, le ombre devono essere convergenti)! Ancora la roccia con la C (perché un bravo attrezzista marca ogni roccia con una lettera, ma gliene bastano 26)! Ancora i reseau mark (le crocettine) che scompaiono, e persino le stelle che mancano, quelle che persino Mazzucco di Luogocomune.net dice che giustamente non devono esserci. Tutta roba vecchia e rifritta.

Fin qui sono state presentate le “prove” complottiste. Viene finalmente citato Phil Plait di Bad Astronomy, ma non gli viene dato spazio per parlare. Parla invece Ernst Stuhlinger, collaboratore di von Braun. Non dice nulla di costruttivo, ma semplicemente che “si è fidato”.

La teoria complottista presentata è che gli astronauti siano rimasti in orbita terrestre per otto giorni (e ovviamente i russi non se ne sono accorti).

Parla Richard West, dell’ESO. Uno spezzone di programma tedesco dell’epoca dell’allunaggio: un “esperto” nega che Armstrong abbia detto la famosa frase “un piccolo passo per l’uomo…”. La prova? Lui non se la ricorda. Ma Minoli, suvvia, andiamo a sentire le registrazioni RAI e vediamo se è vero, no?

Gli interrogativi: i reticoli ottici (reseau marks o fiducials) che scompaiono dietro gli oggetti (che noia: lo sa qualsiasi fotografo che una linea sottile davanti a un oggetto chiaro viene “mangiata”). Finalmente parla un fotografo, Michael Light, autore del bellissimo Full Moon (che ho e consiglio), che critica i complottisti. Di nuovo la roccia con la C: ma quale C, è un pelucco! La Nasa, dicono, rifiuta le richieste di vedere i negativi. Certo, se le domande dei complottisti sono queste, li posso anche capire.

Altra “prova”: le illustrazioni NASA hanno le stelle, le foto no. Accidenti, che mega-prova! Per fortuna questa, almeno, viene sbufalata. Il programma dice che nessuna foto delle stelle è stata scattata dalla Luna (falso: Apollo 16, tramite telescopio, mostrata qui).

Si parla delle pellicole e del calore che avrebbe impedito le foto. Anche questa è una vecchia storia. Le pellicole lunari, Minoli, stavano nel vuoto, che è un pessimo conduttore di calore, mica per nulla si usa il vuoto nei thermos. La fotocamera che li conteneva era riflettente, respingeva gran parte del calore del sole, c’era poco contatto fra fotocamera e pellicola.

Parla Marcello Coradini (ESO) e spiega come si fa la protezione termica sulla Luna e nello spazio. Sandwich di neoprene, mylar e altro materiale (poi lo aggiungo) per rivestire capsule, strumenti e tute. Nessun problema.

Le impronte degli astronauti vicino al LEM sono una “prova”: non dovrebbero esserci, perché il LEM dovrebbe aver spazzato via tutta la polvere col motore d’allunaggio. Philip Plait spiega come mai è rimasta polvere sotto il LEM: mica atterra in verticale, scende in diagonale e spegne il motore prima di toccare il suolo (ci pensano gli ammortizzatori ad attutire la caduta, che è a 1/6 della gravità e accelerazione terrestre). La polvere deve esserci. Finalmente un po’ di dibattito.

Parla Gernot Geise (forse lo stesso tipo già visto prima che non ricorda la frase di Armstrong), anche lui “scrittore scientifico”. Questo il suo sito. Complottista tedesco. I soliti dubbi sul modulo lunare. Armstrong e il famoso incidente del simulatore LLTV. Non sarebbe mai stato collaudato. Mica tanto: fu portato in orbita per collaudi (Apollo 9, Apollo 10), anche se non fu ovviamente possibile collaudare l’allunaggio.

Il documentario parla di “raggi radioattivi” ed “emissioni radioattive” dal Sole, che avrebbero fritto gli astronauti lunari. Probabilmente una traduzione letterale di “radioactive rays”, ma mi suona dannatamente impropria. Anzi, mi sa tanto di Atlas Ufo Robot: “Raggi radioattivi! Alabarda spaziale!!”. Esperti in ascolto, non sarebbe più giusto parlare di radiazioni?

Si parla delle fasce di Van Allen (o saranno cinture? bretelle?), che sono pericolose per le loro radiazioni. Si dice che solo i moduli lunari hanno attraversato le fasce: e il modulo di comando, e il terzo stadio, e il modulo di servizio? Lasciati a casa? Ma chi è l’ignorante che ha scritto questa roba? Plait: i veicoli erano schermati, ovvio: chiede almeno una fonte bibliografica che dimostri le affermazioni dei complottisti, secondo le quali gli astronauti non avrebbero dovuto sopravvivere al passaggio nelle fasce.

Rischio radiazioni: prevedibile e arginabile. Si parla di Von Braun. Una foto con Disney presentata come se fosse un indizio di una collaborazione per il falso! E’ proprio vero che una volta toccato il fondo si può sempre provare a bussare. Le “immagini simboliche” del cinema sono “stranamente” simili a quelle degli sbarchi, e questo è un altro motivo di sospetto. Accidenti, che prove possenti. Non è che per caso le immagini simboliche del cinema erano una logica previsione di quello che sarebbe stato fatto/visto negli sbarchi reali?

L’incidente del 1967 (Apollo 1, tre astronauti morti sulla rampa di lancio durante un’esercitazione) sarebbe la ragione per cui si sono fatte le missioni finte. Perché è ovvio: quando una cosa non funziona, non la si riprogetta da cima a fondo e si fa in modo che funzioni. No, si affitta di corsa un set di Hollywood per fare una grande finta e si spera che non se ne accorga nessuno e nessuno spifferi.

Il programma dice che le foto Apollo 11 fanno pensare a un teatro di posa, mancano di profondità. Sono “troppo simili” a quelle fatte durante le simulazioni. Non è che magari è così perché le simulazioni erano fatte bene, visto che c’era in gioco il successo della missione?

Oh, no, ancora la foto di Aldrin che scende e sarebbe troppo illuminato. Ma guardate il suolo sullo sfondo: è bianco da tanto che è stato sovraesposto per riuscire a esporre correttamente Aldrin. Il suolo lunare è grigio scurissimo.

Ah, i dipinti degli artisti non corrispondono alle immagini della Luna! Ecco la prova schiacciante! Ma allora perché gli scenografi della Nasa, quelli che avrebbero girato in studio le avventure lunari, non hanno fatto la Luna finta uguale ai dipinti degli artisti per non allarmare nessuno?

Non c’è il getto infuocato del motore, previsto da Von Braun sotto il modulo lunare. Ma perché dovrebbe esserci? E’ un gas che si espande nel vuoto. Confronto con le scie dei motori di manovra dello Shuttle. Coradini spiega che non si formano fiamme nel vuoto (e le scie dello Shuttle sono illuminate dal sole, solo questo le rende visibili).

Rocce lunari. Geise dice che sono state raccolte da sonde automatiche. Non presenta prove, Ma dice che le rocce dei musei sono false. Non ha prove. Ci dobbiamo fidare di lui, ovviamente.

Plait parla di “250 persone” (ma sospetto un errore di traduzione) che alla Nasa avrebbero dovuto sapere e partecipare al complotto.

Bob Gilruth vs von Braun. René dice che non c’era nessuna corsa alla Luna. Oh, le missioni N-1 sovietiche allora non esistono, i tentativi sovietici di arrivare sulla Luna sono falsi anche quelli? E come dicono i commenti qui sotto, se non c’era nessuna corsa, perché inventarsela e fare finte missioni?

Una frase di von Braun ad Armstrong in cui diceva “statisticamente dovresti essere morto” viene presentata come “prova” del falso sbarco.

Il telescopio del Paranà dovrebbe poter vedere i resti delle missioni sulla Luna.

Parla l’astronauta italiano Roberto Vittori, è in studio. Nessuna domanda attinente alle ipotesi di complotto. Interesse per il ritorno alla Luna per motivi energetici. Ops! Vittori dice che la Luna è un pianeta!! Orrore!!

Questa invece è la mail mandata a La Storia siamo noi:

Fine del programma. Che legnata galattica. Indirizzo e-mail per i commenti: lastoriasiamonoi@rai.it. Sito: www.lastoriasiamonoi.rai.it

Ho spedito questo e-mail a Minoli:

Egregio Sig. Minoli,

ho visto il suo programma "La Storia Siamo Noi" sulle ipotesi di complotto riguardanti gli sbarchi lunari. Trovo imbarazzante che un programma che ambisce a fornire informazione storica ai telespettatori propini stupidaggini (dimostrate da tempo come tali) come le "prove" presentate dai complottisti, dando loro rispettabilità immeritata, e le condisca con ulteriori errori macroscopici.

Anche se apprezzo il gesto di far parlare ogni tanto anche gli esperti di settore per sbugiardare le "prove", il programma ha lasciato senza risposta scientifica molte delle accuse complottiste. Accuse che una banalissima ricerca in Rete le avrebbe rivelato essere già state analizzate e smontate (e spesso rivelate come bugie intenzionali) da tempo. Provi a visitare Clavius.org, o anche soltanto il mio blog (http://attivissimo.blogspot.com), per farsene un'idea.

Il programma prende anche delle vere e proprie cantonate quando afferma che le stelle non furono mai fotografate dalle missioni Apollo (falso, consulti l'Apollo 16 o legga il mio blog) o che soltanto il modulo lunare ha attraversato le fasce di Van Allen (che sono fasce, non "cinture" come dice il programma): in realtà il modulo lunare viaggiò insieme al terzo stadio, al modulo di servizio e al modulo di comando (una bella differenza, direi). Errori di questo genere denotano un'impreparazione di base sull'argomento trattato. Non è questo che si pretende da un servizio pubblico.

Capisco che le ipotesi di complotto fanno audience, non comportano la fatica di documentarsi e sono più spettacolari delle spiegazioni scientifiche di come funziona realmente una missione spaziale, ma alimentare notizie e accuse false e lanciarle al grande pubblico senza dare pari voce alla smentita, specialmente quando la smentita è a portata di mano, come è una sconfitta per il buon giornalismo.

La saluto con l'augurio di una successiva puntata meno complottista che chiarisca anche le molte accuse lasciate in sospeso.

Paolo Attivissimo
Giornalista informatico
Lugano, Svizzera

Speriamo che serva.

Insomma, una trasmissione "riempitiva" tipica dell'estate, deludente, la cui caratteristica saliente è certamente la superficialità.

Appunto, figurati se la RAI si impegna per un “tappabuchi”, per di più se parla di “quella roba lì… dello spazio…”.

...Secondo voi, la riproposizione di questa puntata, ha a che vedere, almeno dal punto di vista mediatico, con il discorso dei presunti filmati persi dell'Apollo XI???

A S S O L U T A M E N T E SI !

Io ho rivisto il filmato diverse volte e ho notato tante piccole piccolezze, diciamo “finezze giornalistiche” atte proprio ad aumentare il livello di mistero ed interprtare il più possibile tutto in funzione del complotto.

Inizia il programma. Complimenti al traduttore per la "cintura di Van Allen" (traduzione letterale di "Van Allen belt")! In italiano si chiama fascia. La sigla mostra le immagini di una missione sbagliata (una successiva all'Apollo 11) montate sopra l'audio della voce di Neil Armstrong (dell'Apollo 11). Andiamo bene.

PArola “Cintura” a mio avviso non scelta a caso ma studiata proprio per dare un impressione più “Violenta” nello spettatore perlomeno rispetto al termine “fascie” che risulta a mio avviso meno incisivo.

Parla Ralph René, "scrittore scientifico". Qualifica curiosa: cosa significa? Ecco la sua scheda nella Wikipedia: guarda caso, sostiene anche che gli attentati dell'11 settembre siano un complotto. Non sembra aver scritto nulla di scientifico che giustifichi la qualifica. Perché presentarlo con un titolo così altisonante? Sul suo sito vende libri che "dimostrano" la falsità degli sbarchi lunari.

Per quanto riguarda Renè un particolare che ho già citato in passato, lo “scrittore scientifico” afferma:
“HAnno spento i motori a tre metri di altezza! anche con la gravità ridotta di 1/6 la caduta sarebbe stata troppo veloce!”

evidente tipica perla complottista!
Palla sparata coscientemente(non ci credo che anche solo osservando le foto non si sia chiesto cosa sono le “contact Probe”), tanto elemetare quanto assurda, sputata con grande sicurezza!

Fin qui sono state presentate le "prove" complottiste. Viene finalmente citato Phil Plait di Bad Astronomy, ma non gli viene dato spazio per parlare. Parla invece Ernst Stuhlinger, collaboratore di von Braun. Non dice nulla di costruttivo, ma semplicemente che "si è fidato".

Ad entrambi non viene dato spazio, proprio per evitare che “chiariscano troppo”.

Sopratutto di Sthulinger vengono isolate frasi pressochè inutili solo perchè si prestano al supporto della teoria cospirazionista.

Parla Richard West, dell'ESO. Uno spezzone di programma tedesco dell'epoca dell'allunaggio: un "esperto" nega che Armstrong abbia detto la famosa frase "un piccolo passo per l'uomo...". La prova? Lui non se la ricorda. Ma Minoli, suvvia, andiamo a sentire le registrazioni RAI e vediamo se è vero, no?

Qui più che altro è l altro “scrittore scientifico” Gernot Gheise che Afferma con grande sicurezza “Armstrong non disse affatto la famosa frase sul piccolo passo per l uomo…”

A parte la scempiaggine di prova(per quale motivo la latitanza di questa frase dovrebbe essere prova di qualcosa??? boh??) vorrei sapere il suddetto come fa ad essere così sicuro della cosa.

Gli interrogativi: i reticoli ottici (reseau marks o fiducials) che scompaiono dietro gli oggetti (che noia: lo sa qualsiasi fotografo che una linea sottile davanti a un oggetto chiaro viene "mangiata"). Finalmente parla un fotografo, Michael Light, autore del bellissimo Full Moon (che ho e consiglio), che critica i complottisti. Di nuovo la roccia con la C: ma quale C, è un pelucco! La Nasa, dicono, rifiuta le richieste di vedere i negativi. Certo, se le domande dei complottisti sono queste, li posso anche capire.

Anche qui, l intervista a Michael Light viene messa giù in modo da evidenziare più i dubbi che le certezze(per la storia del cielo senza stelle non c era mica bisogno di scomodare lui…) tenendo buone frasi tipo “…Potrebbe essere una luce artificiale” osservando una foto del suo libro o “… un problema può essere stato il grande calore… Non so come abiano fatto a risolvere il problema!”

Altra "prova": le illustrazioni NASA hanno le stelle, le foto no. Accidenti, che mega-prova! Per fortuna questa, almeno, viene sbufalata. Il programma dice che nessuna foto delle stelle è stata scattata dalla Luna (falso: Apollo 16, tramite telescopio, mostrata qui).

Anche su questo punto(cielo senza stelle), ri risolve si la questione ma si insinua subito il dubbio sul fatto che non sono state fatte foto al cielo…(Argomentazione idiota, oltre che falsa!)

Armstrong e il famoso incidente del simulatore LLTV.

Qui ce ne è una bellissima!
La frase “tre dei cinque modelli di prova erano caduti…”.
Lasciando palesemente intendere che i LLTV fecero un totale di 5 voli!
Questo è ciò che un non informato capisce da una frase del genere!

Non sarebbe mai stato collaudato. Mica tanto: fu portato in orbita per collaudi (Apollo 9, Apollo 10), anche se non fu ovviamente possibile collaudare l'allunaggio

Su questo punto l afferamzione inquietante “…Il LLTV era molto più sicuro dell effettivo modulo lunare…”

Si parla di Von Braun. Una foto con Disney presentata come se fosse un indizio di una collaborazione per il falso!

Esatto!
Cosa curiosa, si parla prima di Von Braun con Disney per inculcare il dubbio della falsità cinematografica e poi si racconta con fare sospetto l allontanamento e l affidamento degli allunaggi a Bob Gilruth come per lasciar intendere che la cosa fosse dubbia.

Dicendo addirittura che “…Sul sito ufficiale della NASA compaiono pochissime immagini di Gilruth e nessun insieme a Von Braun…” questo per insinuare non si sa bene quale sospetto!

In pratica prima si raffigura Von Braun come il “regista” e poi si lascia intendere che venne tenuto “all oscuro” della verità della farsa.

boh…

Non c'è il getto infuocato del motore, previsto da Von Braun sotto il modulo lunare. Ma perché dovrebbe esserci? E' un gas che si espande nel vuoto. Confronto con le scie dei motori di manovra dello Shuttle. Coradini spiega che non si formano fiamme nel vuoto (e le scie dello Shuttle sono illuminate dal sole, solo questo le rende visibili).

Corradini da una risposta degna del valore intellettivo della prova.
Una risposta per bambini di 2 anni, l unica possibile!

Rocce lunari. Geise dice che sono state raccolte da sonde automatiche. Non presenta prove, Ma dice che le rocce dei musei sono false. Non ha prove. Ci dobbiamo fidare di lui, ovviamente

QUi Gheise da il meglio di se!
Le roccie sono false, cioè sono vere, cioè sono vere solo quelle prese con sonde automatiche(quali queste sonde automatiche siano non è dato saperlo).
Il resto, quelle centinaia di KG che sono stati distribuiti ai musei di tutto il mondo sono FALSI!

MA come si fa a FALSIFICARE una roccia lunare???
Mandandone pure decine di Kg in giro per il mondo per giunta…

Plait parla di "250 persone" (ma sospetto un errore di traduzione) che alla Nasa avrebbero dovuto sapere e partecipare al complotto.

temo anche io… sopratutto temop che sia un errore voluto!

René dice che non c'era nessuna corsa alla Luna. Oh, le missioni N-1 sovietiche allora non esistono, i tentativi sovietici di arrivare sulla Luna sono falsi anche quelli? E come dicono i commenti qui sotto, se non c'era nessuna corsa, perché inventarsela e fare finte missioni?

Grazie Ralph Renè che ci reinsegni la storia…
Se non ci fossi tu a salvarci da questo abominio di disinformazione.

Il telescopio del Paranà dovrebbe poter vedere i resti delle missioni sulla Luna.

Sicuramente le immagini riprese dal telescopio, sempre che ci saranno(giustamente West dice “… I nostri studi non sono destinati a chi dubita dello sbarco sulla luna…”), non faranno tacere proprio nessuno, e questo è un dato di fatto!

Perlomeno finchè i mezzi d informazione avranno “questa concezione di informazione”!

Le prove dei complottisti ricordano quella famosa, vecchia, boutade americana: Il mio gatto è caduto dal ventesimo piano e non si è fatto nulla; se non ci credete vi faccio vedere il gatto

Salute e Latinum per tutti !

ma questa lettera alla rai??? la “facciamo”???.. :smiley:

E’ in stesura una bozza entro il fine settimana.
Intempestiva, lo so, ma il portalino mi ha preso gran parte del tempo libero :smiley:

Non fa nulla se la lettera è in ritardo, l’importante è muoverci ufficialmente a nome del forum e mettere la protesta agli atti.