ciao
volevo chiedervi: ma i cibi degli astronauti sono del tutto disidratati? quali tipologie di cibi utilizzano? e in ultimo: si nutrono anche di pillole o è una credenza da sfatare?
spero di aver azzeccato la sezione!
grazie in anticipo
non è che non avessi trovato informazioni ma quelle che ho letto non mi parevano complete!
Pur non essendo un nutrizionista, ho avuto modo di vedere - per ragioni di lavoro - spesso e da vicino il cibo utilizzato dagli astronauti sia russi che americani.
Premettendo che non si sono mai nutriti di pillole, nemmeno agli albori dell’astronautica, il cibo degli astronauti si può suddividere genericamente in tre categorie:
Cibo fresco (confezionato o sfuso), come la frutta ed alcuni tipi di verdura
Cibo sottovuoto, fresco o secco
Cibo secco o disidratato, che viene reidratato con acqua calda o fredda a seconda delle esigenze
Se ti possono interessare avevo scattato alcune fotografie del “cibo spaziale” esposto al museo di Speyer.
Allego una fotografia che non avevo postato.
Sulla ISS gli astronauti si nutrono di cibi preconfezionati a Terra, disidratati o inscatolati, come ha ben illustrato Archipeppe; tuttavia, spesso, con un carico di rifornimento, vengono portati a bordo anche cibi freschi, accolti con felicità dagli astronauti, che provvedono a consumarli quanto prima.
grazie ad entrambi!
devo dire che i cibi della foto di quasar sembrano assai deliziosi!!
ci credo che all’arrivo dei cibi freschi si impazzisce di gioia.
Le uniche pillole che prendono gli astronauti nei voli di lunga durata sono degli integratori, se non sbaglio per la vitamina D… Archipeppe correggimi se sbaglio il tipo di vitamina
Quanto ai cibi gli americani preferiscono preparare tutto prima, anche considerando che gli astronauti hanno una dieta personalizzata e bilanciata preparata da un pool di nutrizionisti. Ogni astronauta ha il SUO cibo che deve durare per tutta la missione e che non può essere intercambiato con quello di altri (salvo situazioni di emergenza).
I russi sono meno meticolosi ed incedono spesso ai cibi freschi grazie alle Progress, indimenticabile la foto di un astronauta sulla Mir con un grosso cocomero in mano in cui vi era piantato (cosa inquietante) un grosso coltello…
però sarebbe logico chiarire che nello spazio, il senso dell’olfatto si attutisce. La mancanza di gravità fa sì che nel torace i fluidi si spostino dal basso verso l’alto, otturando i passaggi nasali. E un’atmosfera senza gravità, dove circola solo aria filtrata e riciclata, ha uno strano effetto sugli odori. Anche mangiare da bustine di plastica o scatolette tenute nella dispensa limita quei piaceri olfattivi che derivano da un cibo caldo.
Interessante questa discussione ma teniamo conto che questi discorsi sono tarati sulle esigenze della ISS . Farsi una carbonara è un problema sulla ISS ma sarà possibile su una base marziana o lunare addirttura utilizzando l’acqua presente in loco . Conservare un cibo su Marte potrebbe essere facilissimo date le temperature marziane ma bisogna vedre cosa comporta per un pezzo di carne una esposizione prolungata ai raggi UV che l’atmosfera marziana non riesce ad assorbire . Quello del cibo sulle basi marziane e lunari sarà un bell’argomento di ricerca
Vorrei aggiungere un dettaglio (sono puntiglioso). Quando si parla di cibo disidratato non si parla di disidratazione al 100%. In genere il cibo, una volta disidratato, contiene ancora circa il 60% dell’acqua che aveva all’inizio.
In termini di massa, un’astronauta consuma ogni giorno circa due chili e mezzo di cibo. Di questi 2.5 kg, 0.6 sono di massa secca, 1.15 sono di acqua già contenuta nel cibo deidratato e 0.75 sono di acqua aggiunta al momento per reidratarlo.
azz… mmm quasi quasi faccio un tentativo di cercarla sta foto…
comunque…per queste cose i russi stanno un passo avanti agli americani… io non sono un addetto ai lavori…ma ho visto che alla fine…con tutte le tecnologie obsolete… i lanci fatti senza la minuziosa attenzione ai parametri di lancio… cibi portati in orbita senza particolari restrizioni…(qua si parla addirittura di un comune “coltello” d’ausilio per i cibi…) e quant’altro gestito in maniera non proprio maniacale…non ci sono mai stati problemi… e badate bene… in tutte le cose per quanto attenti si possa essere…qualcosa può andare storto… quindi… ci vorrebbe che gli americani avessero una mentalità un pò piu vicina a quella dei russi… bà magari è che non riescono proprio!
azz... mmm quasi quasi faccio un tentativo di cercarla sta foto...
comunque...per queste cose i russi stanno un passo avanti agli americani... io non sono un addetto ai lavori...ma ho visto che alla fine...con tutte le tecnologie obsolete... i lanci fatti senza la minuziosa attenzione ai parametri di lancio... cibi portati in orbita senza particolari restrizioni...(qua si parla addirittura di un comune "coltello" d'ausilio per i cibi...) e quant'altro gestito in maniera non proprio maniacale...non ci sono mai stati problemi... e badate bene... in tutte le cose per quanto attenti si possa essere...qualcosa può andare storto... quindi... ci vorrebbe che gli americani avessero una mentalità un pò piu vicina a quella dei russi... bà magari è che non riescono proprio!
Che non ci siano mai stati problemi è una parola grossa. Anche loro hanno perso i loro astronauti, e anche loro hanno avuto parecchie anomalie. Che poi queste anomalie nella maggior parte dei casi si siano rivelate non catastrofiche è altrro discorso…
Per quanto riguarda gli americani, anche loro non è che siano poi così maniacali. Anche loro passano sopra ai requisiti di safety piuttosto spesso, quando gli fa comodo e quando ritengono che certi requisiti siano troppo strignenti
(...)... ci vorrebbe che gli americani avessero una mentalità un pò piu vicina a quella dei russi... bà magari è che non riescono proprio!
Guarda, un caso da manuale è quello della famosa “penna spaziale”, gli americani - nel pieno del programma Apollo - investirono non poche risorse in una penna ad inchiostro liquido che fosse in grado di scrivere senza problemi anche in condizioni di microgravità (oppure a testa in giù sulla Terra).
Il risultato è la famosa “Space Pen”, classico souvenir per qualsiasi appassionato transiti per il Kennedy o Hosuton.
I russi, molto più pragmaticamente, hanno continuato ad utilizzare delle semplici, economiche, e sempre funzionanti matite.
Buzz…mi hai tolto le parole di bocca!
Che i Russi abbiano regole meno ferree sono d’accordo, ma forse dipende anche dall’hardware che è meno complicato, o meglio dallo Shuttle che è molto più complicato e delicato di tutto il resto!
Per quanto riguarda il coltello…ok, non ci sono stati problemi, ma se a quell’astronauta veniva la voglia di accoltellare qualcuno, chi lo fermava?
Ahi ahi Peppe! Qui mi cadi! Quella delle matite è una bufala! Anche gli americani usavano le matite all’inizio, ma sia i russi che gli americani hanno smesso presto perchè le punte rotte di matita in assenza di gravità sono molto pericolose per gli occhi degli astronauti, e perchè la grafite è conduttore elettrico, quindi porta rischio di cortocircuiti.
Più che altro i russi si sono accorti che anche le penne normali funzionano
Io però in parte dicevo il contrario. Anche gli Americani non sono così stringenti come fanno credere, parola di uno che ci ha a che fare giorno per giorno. Certo, magari non arrivano a permettere di fumare e di bere Cognac come facevano sulla Mir…
Si certo Buzz!
Ho letto della tua considerazione sul “rilassamento” dei vincoli anche da parte americana, mi riferivo al quadro generale ed in particolar modo alle restrizioni di lancio dove gli americani si sono “scottati” un po’ con lo shuttle
Stai scherzando oppure davvero a te risulta che qualcuno abbia fumato sulla Mir?
In caso affermativo sarebbe una cosa clamorosa, dal momento che finora nessuno aveva ammesso di aver fumato una sigaretta (o altro se è pe questo) nello Spazio.
E come la metti con la cenere???
P.S. Per la storia della “matita spaziale” ammetto di esserci cascato anche io, pero’ all’EAC cosi’ me l’avevano raccontata…
Hehe, grazie ai consigli di “qualcuno” del forum ho iniziato a leggere Dragonfly, che riporta appunto del Cognac e del fatto che i russi usassero fumare nella Mir, facendo venire i coccoloni alla safety NASA…
vado al volo OT... ma... :roll_eyes: notizie certe di rapporti sessuali in orbita...ci sono state...? :fearful:
Questo no. Anche se ci vossero voci rimarrebbero ben limitate all’interno del crew office. La privacy degli asttronauti è inviolabile. Figurati che quando fanno esperimenti tipo blood sampling in Columbus per noi è vietato accendere le videocamere…
Questa storia del “sesso nello spazio” torna periodicamente a galla. In realtà nasce nel 1982 l’indomani del volo di Svetlana Savitskaya, seconda donna ad andare nello Spazio dopo la Tereskhova, a bordo della Salyut 7.
Inutile dire che la cosa non ha mai avuto riscontro, probabilmente è una storiella piccante messa in giro ad arte dai giornali occidentali per gettare discredito, o quanto meno qualche dubbio morale, sul programma spaziale sovietico.
Sebbene non sia impossibile che possa essere accaduta una cosa del genere, la mancanza di riscontro documentale relega il fatto nei cosidetti “rumors”. Il presunto rapporto sessuale nello Spazio della Savitskaya ne oscura il suo più grande primato, ossia quello di essere stata la prima donna a compiere un’EVA.
¨
Per quanto riguarda gli americani, la cosa mi sembra veramente impossibile considerando gli spazi a bordo dello Shuttle e comunque improbabile anche nell’era ISS.
Per quanto riguarda la storia del fumo, mi piacerebbe saperne di più.
Come ha reagito il sistema ECLSS, sono scattati gli allarmi dai sensori di fumo del sistema FDIR (o il suo equuivalente russo)???
E la cenere come è stata recuperata?
I filtri sono riusciti a smaltire la puzza di fumo?
Per quanto riguarda l’alcol questa è storia vecchia, è risaputo che i russi hanno sempre avuto a disposizione una modica quantità di vodka o cognac a bordo dei loro veicoli spaziali. Quanto agli americani lo ignoro ma credo che la NASA vieti agli astronauti di bere in servizio…