Distinguerei tra veicoli che utilizzano hardware russo e veicoli che utilizzano hardware prodotto in stabilimenti che, purtroppo, non possono piu’ produrre perche distrutti o senza rifornimenti o elettricita’ o mano d’opera.
Nel secondo caso l’impatto c’e’, inevitabile.
Nel primo caso le attivita’ in corso potrebbero proseguire. Ma i progetti e i piani futuri cambiano eccome. Qualcosa e’ successo.
Potremmo vedere cose fino ad oggi escluse. Che so, gli OneWeb lanciati con i Falcon, giusto per spararne una. E perche’ no, dai soldi al competitor, ma se e’ il modo piu’ semplice ed economico rimasto per andare in orbita ha comunque senso, ci sono molti esempi nell’industria. D’altronde gia’ qualcuno e’ stato costretto a servirsi di lanciatori “concorrenti” prima della crisi, figuriamoci ora.
Mi chiedo se c’e’ qualche piano di espatriare di corsa tecnici e personale specializzato dei settori piu’ sensibili dall’Ucraina verso l’occidente. Non risolve il problema di forniture a breve ma potrebbe eccorciare i tempi di recupero, e portarsi via gli skill migliori, se disponibili a espatriare, sicuramente male non fa alle economie di destinazione.
Pare che sia ufficiale il ritiro del personale dalla base di Kourou.
Sempre secondo Rogozin, e quindi prendere con le pinze, anche Venera 9 ha avuto un minimo impatto: nessuna presenza di strumenti americani. Erano due, la data di lancio è nel 2029 e tempo per sostituirli ce n’è. NASA ha inoltre due missioni per Venere.
In cross-posting, il team tedesco che gestisce lo strumento eROSITA del telescopio X Spektr-RG hanno messo proattivamente l’apparato in modalità sicurezza, di fatto spegnendo la raccolta dei dati scientifici.
I tweet a supporto di questa notizia sono vari, uno è stato ripreso dallo scienziato e conduttore della trasmissione britannica “The Sky at Night” Chris Lintott.
Confermato anche da Katya Pavlushchenko, che cita Roogozin nella sua partecipazione ad un podcast su youtube. Rogozin dice che i tedeschi hanno informato Roskosmos che hanno avuto istruzioni di “spegnere eROSITA”, e che spera non accada.
L’Antonov AN-225 Myria, l’aereo creato per trasportare lo shuttle sovietico Buran, e’ andato distrutto oggi.
Fonte affidabilissima: il Ministro degli esteri ucraino Kuleba.
Una grande perdita non solo a livello di “simbolismo” per quanto riguarda il campo aereonautico, ma anche una perdita per quel settore logistico che sfruttava le capacità uniche che poteva offrire questo veivolo… Temo che putroppo questo conflitto segnerà le relazioni occidente russia per un pò di tempo. L’impatto a livello spaziale è ancora da valutare, ma al momento le aspettative non sono rosee.
Sto seguendo l’ evoluzione della situazione geopolitica tra russia e ucraina. I toni si sono alzati di molto da parte degli europei mentre gli americani si sono defilati. Come riflesso nelle politiche spaziali potremmo avere più contrasti tra roscosmos ed esa rispetto a nasa. Va bene che esa e unione europea sono due istituzioni distinte ma i paesi membri più pesanti ci sono tutti… Domani si parleranno esa e roscosmos ma non sono molto fiducioso sull’ esito.
Era l’unico 225, la versione ingrandita del “classico” 124 Ruslan (di cui ci sono decine di esemplari sparsi nel mondo)…
Quelli usati solitamente sono gli An-124, difficilmente un satellite od una sonda necessitano delle doti del 225…
Esiste anche un secondo esemplare incompleto, praticamente solo la struttura della fusoliera, ma essendo immagazzinato nello stesso aeroporto vallo a sapere in che stato è…
Scott Manley fa una carrellata delle news settimanali per poi arrivare a quella dolorosa. Una veloce e puntuale panoramica sulle interazioni ESA - Roscosmos. Con il suo punto di vista che si può riassumere con
Il mriya è uno splendido aereo ma ormai è un monumento… E’ difficile che l’ anotonov lo possa ripristinare perchè è un azienda in via di disfacimento. Ha prodotto gli aerei cargo più grandi al mondo ma non ha nuovi ordini… E’ anche vero che nessuna altra azienda ha mai proposto una collaborazione per riprendere la produzioni di aerei di grandi dimensioni.
Nell’era dell’informazione questa carenza radicale di immagini e testimonianze verificabili da ambo le parti è anacronistica e rende difficile capire chi dice cosa, se è vero e perché. La ISS e le agenzie spaziali sono interessanti per noi e pochi altri a livello di opinione pubblica. Per moltissimi sono anzi uno spreco di risorse quindi usarle come leva per un conflitto mi sembra francamente poco utile per entrambi. Quando ci sono in mezzo persone che scatenano guerre tutto è possibile ma impegnandomi l’unico scopo realistico di usare la iss in questo contesto è proprio usarla come arma e la cosa è troppo inverosimile per poterci credere io stesso.