Conflitto in Ucraina e sue ripercussioni sullo spazio

Concordo. In un contesto nel quale continuiamo a comprare il gas russo pensare che si abbandoni la ISS è pura fantapolitica

Non cambierà nulla

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Sembra che al momento, il problema più grosso sia per la produzione Antares e Vega.

La notizia non è ancora confermata al 100.

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Eh gia, ero venuto proprio a riportare questa news che mi è apparsa pochi minuti fa su un paio di profili IG di ambito astronautico che seguo.
Speriamo venga smentita, ma considerando il tutto c’è da temere invece il peggio :frowning_face:

Fra l’altro è da ricordare che già a fine gennaio, prima della escalation, presso il sito produttivo della Yuzhmash era già capitato qualcosa …

Mi ero dimenticato di AVUM
Grossissimo problema per l’Italia
VEGA-E è lontanissimo e necessita di validare VEGA-C per gli stadi inferiori
Spero vivamente che quanto scrive Jonathan McDowell non sia vero…

NG-17 è stata lanciata appena in tempo :open_mouth:

Cygnus ha portato su una valanga di rifornimenti, come acqua, cibo, vestiti di ricambio, etc. oltre a un sacco di materiale per espermenti.

Ma non durano in eterno, anche NG-18 è previsto sia stra-carico. Speriamo che da qui ad Agosto si riesca a rimettere la situazione a posto e a lanciare se ha ritardo :expressionless:

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La situazione degenera

“In risposta alle sanzioni dell’UE contro le nostre imprese, Roskosmos sta sospendendo la cooperazione con i partner europei nell’organizzazione di lanci spaziali dal cosmodromo di Kourou e ritirando il suo personale, compreso l’equipaggio di lancio consolidato, dalla Guyana francese”

Qui un fantaprogetto su come potrebbe essere la ISS senza il segmento russo.

Il thread è lungo, ma ne consiglio la lettura.

Space Pete é uno che ne sa, ma imho ci vorrebbe più tempo a metterlo in atto, che a vedere la fine di questo scempio

La soluzione Dragon, comunque non è esente da problemi per i payload esterni

Peccato che abbiamo appena scritto due post più sopra che Cygnus senza l’Ucraina non va da nessuna parte :roll_eyes:

Io consiglio di evitare di partire per la tangente e di calmare gli animi.

Massima solidarietà per il popolo ucraino, ma al di là di questo non credo che nessuno farà scoppiare una guerra mondiale, né che la stazione verrà fatta a pezzi. Nel mondo di Twitter tutti i politici devono fare mega dichiarazioni, ma poi nella realtà sanno che devono continuare a mandare fior di Euro verso la Russia, sennò stiamo tutti al freddo, senza energia elettrica e magari anche senza grano per la pasta.

Quindi lascerei perdere gli allarmismi catastrofisti e piuttosto analizzerei la cosa in maniera più moderata: realisticamente, che impatto avranno sulla ISS questi avvenimenti?

  • Ritardi nei lanci, quindi impatto al Flight Plan e di conseguenza possibili ritardi anche nella ricerca scientifica che facciamo a bordo (NB: se Cygnus ritarda, possibile che la NASA debba chiedere ai Russi di lanciare rifornimenti con la Progress, come si faceva qualche anno fa?)
  • Niente più equipaggi “incrociati” per qualche tempo, dopo il ritorno di Vande Hei. Quindi impatto sulla rotazione degli astronauti e cosmonauti
  • Che si farà con l’addestramento di Cosmonauti ed Astronauti, che in continuazione viaggiano tra USA, Russia, Europa e Giappone per il loro addestramento prima del lancio? L’equipaggio a bordo è integrato e ognuno viene in parte addestrato per l’intera stazione
  • Ritardi negli accordi per l’estensione al 2030 (ci si aspettava un annuncio dalla Russia nel 2022)
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Intervista a Rogozin: https://www.roscosmos.ru/34245/
Non so quando sia stata fatta l’ intervista ma si parla anche del futuro della iss lato russo. Rogozin aspetta l’ analisi tecnica per capire se valga la pena spendere soldi per fare grossi lavori di hardware sul lato russo oppure iniziare a costruire la nuova stazione. IMHO tra sanzioni e tensioni politiche la iss sarà deorbitata in 3 anni circa. Questi 3 anni li sto conteggiando non come possibilità di vita della iss ma come periodo per “smaltire” le tensioni geopoliche. L’ interconnessione industriale tra le aziende aerospaziali è impressionante.

Se ne parla anche qui

https://www.forumastronautico.it/t/la-iss-e-le-crisi-politiche/28738/80?mobile_view=0

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Sottoscrivo al 109%.

Le illazioni sono tante e Rogozin IMVHO va preso con due paia di pinze, dato che il carattere esuberante lo conosciamo da anni.

In ogni caso, laicamente, anche la notizia della sospensione dei lanci da Kourou è qualcosa che prima di tutto diventerà concreta una volta fatta una comunicazione ufficiale, e secondo, è qualcosa di facile da invertire se e quando le acque si saranno calmate (meh).

Viste le sanzioni in arrivo dall’Europa (e la Guyana è Francia), a me suona più come qualcosa della serie “non siete voi che mi cacciate, sono io che me ne vado - ma non per sempre eh, sospendo solo”, dato che per stare in Guyana credo che tutti i Russi necessitino almeno di un visto e di un permesso di lavoro/soggiorno.

Se ci pensate, il ritiro da Kourou significa perdere una delle poche fonti di entrate del programma spaziale russo. Sicuramente darà problemi ai lanci OneWeb e altri programmati sul Sojuz dalla Guyana, con relativo impatto economico, ma per loro secondo me sarà devastante dal punto di vista finanziario.

Bisogna vedere se e come la Russia potrà permettersi le spese vive di mandare Sojuz verso la ISS in modo sicuro e al ritmo teoricamente necessario per ricambi semestrali di equipaggio nei prossimi mesi e anni.
Ovviamente credo anche che sarà difficile vedere un turista spaziale andar su con una Sojuz in tempi brevi…

Sono tutti interrogativi aperti con fatti in evoluzione rapidissima, ma fatico a vedere uno scenario dove i russi ne escano rafforzati rispetto allo stato delle cose di un mese fa, per dire, quando si programmava di mandare la Kikina su con una Dragon…

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Bisogna augurarsi il meglio. Sempre.
Purtroppo è sempre più difficile escludere il peggio.
Tra l’altro mentre l’evacuazione rimane sempre possibile, il deorbiting senza la collaborazione russa potrebbe rivelarsi problematico. Tornerei a prendere in considerazione l’idea di alzarne l’orbita (non sarebbe in ogni caso urgente)
Un problema veramente serio, è che, in caso di guerra totale (improbabile, ma sempre meno) le basi di lancio USA ed Europee (Cape Canaveral, Boca Chica, Vanderberg, Kourou, … ) sono tutte vicino al mare e quindi indifendibili da attacchi missilistici da sommergibili …
Consiglerei (a scanso di equivoci) di sfruttare le capacità di Musk per costruire rapidamente una base di lancio, partendo da strutture già esistenti …

Distinguerei tra veicoli che utilizzano hardware russo e veicoli che utilizzano hardware prodotto in stabilimenti che, purtroppo, non possono piu’ produrre perche distrutti o senza rifornimenti o elettricita’ o mano d’opera.

Nel secondo caso l’impatto c’e’, inevitabile.

Nel primo caso le attivita’ in corso potrebbero proseguire. Ma i progetti e i piani futuri cambiano eccome. Qualcosa e’ successo.

Potremmo vedere cose fino ad oggi escluse. Che so, gli OneWeb lanciati con i Falcon, giusto per spararne una. E perche’ no, dai soldi al competitor, ma se e’ il modo piu’ semplice ed economico rimasto per andare in orbita ha comunque senso, ci sono molti esempi nell’industria. D’altronde gia’ qualcuno e’ stato costretto a servirsi di lanciatori “concorrenti” prima della crisi, figuriamoci ora.

Mi chiedo se c’e’ qualche piano di espatriare di corsa tecnici e personale specializzato dei settori piu’ sensibili dall’Ucraina verso l’occidente. Non risolve il problema di forniture a breve ma potrebbe eccorciare i tempi di recupero, e portarsi via gli skill migliori, se disponibili a espatriare, sicuramente male non fa alle economie di destinazione.

Pare che sia ufficiale il ritiro del personale dalla base di Kourou.

Sempre secondo Rogozin, e quindi prendere con le pinze, anche Venera 9 ha avuto un minimo impatto: nessuna presenza di strumenti americani. Erano due, la data di lancio è nel 2029 e tempo per sostituirli ce n’è. NASA ha inoltre due missioni per Venere.

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Un bell’articolo che riassume bene quello che è anche il mio pensiero

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Qui si specifica che Rogozin avrà un colloquio con ESA domani alle 14. Si parlerà sicuramente di ExoMars

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In cross-posting, il team tedesco che gestisce lo strumento eROSITA del telescopio X Spektr-RG hanno messo proattivamente l’apparato in modalità sicurezza, di fatto spegnendo la raccolta dei dati scientifici.
I tweet a supporto di questa notizia sono vari, uno è stato ripreso dallo scienziato e conduttore della trasmissione britannica “The Sky at Night” Chris Lintott.

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Confermato anche da Katya Pavlushchenko, che cita Roogozin nella sua partecipazione ad un podcast su youtube. Rogozin dice che i tedeschi hanno informato Roskosmos che hanno avuto istruzioni di “spegnere eROSITA”, e che spera non accada.

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Rogozin, sempre nello stesso podcast, ha affermato che le sorti di ExoMars 2022 / Kazačok & Rosalind Franklin saranno discusse domani in un meeting con ESA.

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