Considerazioni sulle opportunità di volo italiane ASI

Ciao a tutti!
Per prima cosa complimenti ai due nuovi astronauti italiani, che sono sicuro dimostreranno al meglio le loro qualita’!

Pero’, per prevenire trionfalismi inopportuni a riguardo della politica spaziale italiana, proprio in questo momento di trionfo mi sembra giusto mostrare anche una altra luce, fondata sui dati di fatto degli anni passati.

Dal 1998, anno di costituzione del Corpo Astronauti Europei, l’Italia aveva diritto ad avere 4 dei 16 astronauti del corpo costituito. In realta ce n’erano solo 3 (Guidoni, Nespoli, Vittori).
Per colmare tale vuoto, nel Luglio 2001, l’ASI (Presidenza De Julio) bandi un concorso per un posto di astronauta Italiano nell’ambito del Corpo Astronauti Europei per missioni di lunga durata. A tale selezione (che vedeva in commissione anche Guidoni) hanno partecipato oltre 200 candidati, sottoposti a vari step (inglese, colloquio psico-attitudinale, visite mediche di ogni tipo, ulteriori colloqui psicologici, giochi di ruolo).
Alla fine sono rimasti tre finalisti che, inviati al Centro Astronauti Europeo a Colonia, hanno ottenuto la certificazione al volo spaziale. Dei tre, e’ stata fatta una graduatoria finale, che il Presidente dell’ASI avrebbe dovuto ratificare.
Ora, questo passo finale non e’ mai avvenuto, e l’Italia in questi anni ha continuato ad avere 3-Guidoni (nel frattempo Parlamentare Europeo) =2 astronauti invece che i 4 di cui avrebbe avuto diritto.
Quindi, prima di applaudire la politica spaziale italiana, ci penserei un attimo…oltre a chiedere conto di quanto e’ costata la selezione suddetta alle casse statali.
Motivi possibili per tali conclusioni:

  1. il Presidente ASI era diventato il Prof.Vetrella (dapprima commissario straordinario) (si sa che e’ di nomina governativa, e nel Autunno 2001 Berlusconi diventava Presidente del Consiglio), e l’interesse per mantenere lo status quo italiano nel corpo astronauti era probabilmente decaduto;
  2. nessuno dei 3 finalisti era appartenente all’Aeronautica Militare: difatti, i piloti erano stati ad uno ad uno eliminati nei vari step della selezione, cosa sicuramente non gradita ai vertici dell’arma.

Ora, ai giorni nostri, tra ASI e AMI (Aeronautica Militare Italiana) e’ stato siglato un accordo preciso e formale che prevede un certo numero di missioni in appannaggio ad astronauti appartenenti a AMI.
Quindi, non mi stupisce il fatto che i nostri due nuovi astronauti selezionati da ESA facciano parte di AMI, tenuto conto delle 3 opportunita’ di volo per ASI (una a Vittori e una ad ognuno dei due nuovi astronauti?). Il Commissario ESA e’ stato molto chiaro nella sua introduzione, ne hanno scelti 6 invece che 4 tenendo in conto le opportunita’ di volo italiane (cio’ vuol dire che gli astronauti italiani voleranno SOLO in queste missioni). E’ questo un successo? Mi sembra di no…anzi. Quelle missioni erano gia’ in nostro appannaggio…mancava solo la volonta’ politica di sfruttarle, e gli astronauti AMI per poterlo fare.
In relazione all’opportunita’ di avere astronauti militari oppure no, personalmente penso che avere astronauti scienziati sia meglio, se non altro perche’ il compito prevalente, durante la permanenza di 6 MESI nello spazio, sara’ quello di fare esperimenti scientifici (ora che la Stazione e’ completata). Oltre al fatto che il pilotaggio ed il comando del vettore sono appannaggio del Paese proprietario del vettore…E’ complesso addestrare un astronauta con un background di pilota militare (anche con una laurea) a fare ricerca, conducendo al meglio esperimenti scientifici. Si, anche le scimmie possono premere un bottone, ma l’interpretazione di cio’ che succede e la messa in atto di azioni immediate puo’ comportare la riuscita o meno di un esperimento, e questo non si impara con l’addestramento per astronauta (per motivi di tempo…).
Ripeto, nessuna polemica con i vincitori, anzi, ma occhio ad applaudire troppo la politica spaziale italiana…o a voler negare i condizionamenti esistenti legati all’Aeronautica. Nella speranza che i prossimi astronauti italiani (presto Nespoli e Vittori non voleranno piu’…) non debbano per forza essere in forza ad AMI.

Salve,
non mi pare di aver letto qui commenti trionfalistici, ma solo una gran sfilza di auguri di buon lavoro e qualche messaggio affettuoso di chi tra noi conosce personalmente Samanha Cristoforetti. :slight_smile:

Sue rispettabili e discutibili opinioni, specie la 2, che non mi pare adeguatamente supportata da plausibili motivazioni.

Potrebbe riportare gli estremi di questo documento, del quale non ho mai sentito parlare? E’ possibile visionarlo?

E’ inesatto. Questo lo dice lei, non Dordain.
Dordain ha detto chiaramente solo una cosa: che le future missioni siano frutto di accordi bilatarali, o che derivino dai programmi ufficiali ESA, TUTTI gli astronauti che le condurranno sono e dovranno essere parte del Corpo Astronauti Europeo. Il resto è una sua libera interpretazione.

Io credo che le selezioni si debbano basare su meccanismi chiari, uguali per tutti i partecipanti degli stati membri, e che selezionino i migliori rispetto a quei requisiti.

Per quale motivo l’AM non dovrebbe avere voce in capitolo?

Mi scusi, come le è stato risposto oggi sul blog della Di Giorgio, con il massimo rispetto le vorrei dire che l’essere uno tra gli esclusi da precedenti selezioni non la rende la persona più adatta a giudicare equamente la situazione.

Come ben sai tante cose sono cambiate nei programmi internazionali dal '98 in avanti soprattutto per quanto riguarda la ISS… nulla di quello che era previsto a fine anni '90 è stato mantenuto negli anni successivi e nel post-Columbia (prova ad andare a vedere i rookie di queste ultime missioni shuttle di che classi erano).

Quindi, prima di applaudire la politica spaziale italiana, ci penserei un attimo…oltre a chiedere conto di quanto e’ costata la selezione suddetta alle casse statali.

Stiamo parlando di una procedura avvenuta 10 anni fa… ne dobbiamo parlare per forza qui e ancora oggi?!

Motivi possibili per tali conclusioni: 1) il Presidente ASI era diventato il Prof.Vetrella (dapprima commissario straordinario) (si sa che e’ di nomina governativa, e nel Autunno 2001 Berlusconi diventava Presidente del Consiglio), e l’interesse per mantenere lo status quo italiano nel corpo astronauti era probabilmente decaduto; 2) nessuno dei 3 finalisti era appartenente all’Aeronautica Militare: difatti, i piloti erano stati ad uno ad uno eliminati nei vari step della selezione, cosa sicuramente non gradita ai vertici dell’arma.

Opinioni personali senza alcun fondamento…

Quindi, non mi stupisce il fatto che i nostri due nuovi astronauti selezionati da ESA facciano parte di AMI, tenuto conto delle 3 opportunita’ di volo per ASI (una a Vittori e una ad ognuno dei due nuovi astronauti?).

Nespoli ha già la prima.

Il Commissario ESA e’ stato molto chiaro nella sua introduzione, ne hanno scelti 6 invece che 4 tenendo in conto le opportunita’ di volo italiane (cio’ vuol dire che gli astronauti italiani voleranno SOLO in queste missioni).

Questa è una tua invenzione, Dordain non ha mai detto nulla del genere… forse ti conviene riascoltare le sue parole e/o fare due somme sulle opportunità di volo assegnate/rimanenti…

E’ questo un successo? Mi sembra di no…anzi. Quelle missioni erano gia’ in nostro appannaggio…mancava solo la volonta’ politica di sfruttarle, e gli astronauti AMI per poterlo fare.

Mi spieghi cosa centra AMI con l’accordo ASI-NASA?

In relazione all’opportunita’ di avere astronauti militari oppure no, personalmente penso che avere astronauti scienziati sia meglio, se non altro perche’ il compito prevalente, durante la permanenza di 6 MESI nello spazio, sara’ quello di fare esperimenti scientifici (ora che la Stazione e’ completata).

Forse non hai letto i curriculum delle persone scelte e ti sei fermato alla prima riga… non sono SOLO piloti AMI…

Oltre al fatto che il pilotaggio ed il comando del vettore sono appannaggio del Paese proprietario del vettore…

E’ complesso addestrare un astronauta con un background di pilota militare (anche con una laurea) a fare ricerca, conducendo al meglio esperimenti scientifici. Si, anche le scimmie possono premere un bottone, ma l’interpretazione di cio’ che succede e la messa in atto di azioni immediate puo’ comportare la riuscita o meno di un esperimento, e questo non si impara con l’addestramento per astronauta (per motivi di tempo…).

Potrebbe anche essere complesso addestrare uno scienziato a vivere per 6 mesi a bordo della ISS e saperne gestire i sistemi… e visto che stai parlando da persona direttamente coinvolta la tua opinione non è imparziale…

Ripeto, nessuna polemica con i vincitori, anzi, ma occhio ad applaudire troppo la politica spaziale italiana…o a voler negare i condizionamenti esistenti legati all’Aeronautica. Nella speranza che i prossimi astronauti italiani (presto Nespoli e Vittori non voleranno piu’…) non debbano per forza essere in forza ad AMI.

La tua vicenda passata non ti autorizza a screditare ogni azione venga presa oggi in ambito manned da ASI e/o ESA, se hai subito un torto in passato, mi spiace con tutto il cuore, ma è inutile e totalmente controproducente (anche e soprattutto per la tua immagine) continuare a rivangare su un’episodio che anche se “triste” è avvenuto ormai un decennio fa, con molta acqua (e responsabili) passati sotto i ponti…
Ti invito quindi a continuare nella partecipazione a questo forum ma senza ribadire ulteriormente questa tua frustrazione non sopita in tutti i tuoi interventi (3 sul forum e 3 identici) futuri.

Buona continuazione

Propongo di spostare altrove la discussione

Ora, ai giorni nostri, tra ASI e AMI (Aeronautica Militare Italiana) e’ stato siglato un accordo preciso e formale che prevede un certo numero di missioni in appannaggio ad astronauti appartenenti a AMI.
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Potrebbe riportare gli estremi di questo documento, del quale non ho mai sentito parlare? E’ possibile visionarlo?

Come ho detto sul blog della Di Giorgio, per mia fortuna faccio ricerca in ambito spaziale.
Circa un mese fa, ASI ha convocato la comunita’ scientifica italiana per presentare le future opportunita’ di volo di Vittori (sulla carta…perche’ ad oggi l’unico assegnato ed in addestramento e’ Nespoli) legate agli accordi con NASA. A fronte dell’accordo bilaterale ASI-AMI (il nome esatto e’: Accordo Esecutivo per la Collaborazione nell’Attività di Volo Umano Spaziale), siglato se non ricordo male nel 2008 dal commissario Saggese (uno dei primi suoi atti…), AMI ha diritto ad un certo numero di opportunita’ di volo per astronauti ESA-AMI. Ho fotografato la slide relativa, per cui posso sicuramente fornire “le prove” di cio’ che dico, che cmq dovrebbe essere pubblico (ma non pubblicato su web…). Il link dell’evento e’: http://www.asi.it/it/news/a_roma_il_workshop_sul_volo_umano_spaziale

Riguardo a cio’ che ha detto Dordain, bhe, invito a riascoltare l’inizio della conferenza stampa: hanno deciso 6 astronauti invece di 4 a fronte della valutazione delle opportunita’ di volo ESA e ASI. Mia interpretazione: gli astronauti italiani voleranno solo in quelle…ma spero di sbagliarmi.

Mi scusi, come le è stato risposto oggi sul blog della Di Giorgio, con il massimo rispetto le vorrei dire che l’essere uno tra gli esclusi da precedenti selezioni non la rende la persona più adatta a giudicare equamente la situazione.
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Come ho gia’ ribadito altrove, “escluso” non e’ un termine corretto. Quello corretto e’ “finalista di concorso Astronauti ASI”, visto che la procedura non si e’ mai conclusa. Comunque, sono io il primo ad affermare che inutile piangere sul latte versato, edi infatti in questi anni non l’ho fatto. Pero’ il passato non si puo’ cancellare, nel bene e nel male, con un colpo di spugna.
Con cio’, ribadisco tutta la mia stima nei confronti dei due nuovi astronauti italiani.

Carissimo Caporedattore,
per chiarezza vorrei fornire qui notizie certe ed accertabili (spero sia questo il fine di questo forum…).

A fronte della partecipazione bilaterale al MOU ASI/NASA, ASI ha diritto alle seguenti opportunità di Volo Umano Spaziale a valere sulla quota di voli NASA:

  • un astronauta italiano sul volo del primo MPLM e su due voli addizionali Space Shuttle di breve durata (Art. 11, par. 2 MoU);
  • un astronauta italiano come membro di un equipaggio di lunga permanenza ogni cinque anni, con un numero minimo assicurato di tali opportunità di volo di almeno tre (Art. 11, par. 1 MoU), rideterminabile a due sulla base del nuovo periodo di durata degli equipaggi su ISS (6 mesi).

Ad oggi, a fronte delle opportunità di Volo Umano Spaziale cui ASI ha diritto sulla quota di voli NASA, in forza del MOU ASI/NASA, sono già state effettuate le seguenti missioni:

  1. Partecipazione dell’Astronauta italiano membro del Corpo Europeo degli Astronauti Umberto Guidoni all’equipaggio della Missione Shuttle di breve durata STS 100 (2001), in qualità di Mission Specialist; in deroga all’Art. 11, par. 2 del MoU, la missione è stata effettuata non sul primo, ma sul secondo lancio MPLM;
  2. Partecipazione dell’Astronauta italiano membro del Corpo Europeo degli Astronauti Paolo Nespoli all’equipaggio della Missione Shuttle di breve durata STS 120 (2007), in qualità di Mission Specialist.

La terza di breve durata dovrebbe essere appannaggio di Vittori, anche se l’assegnazione non e’ ancora stata fatta.

Il 26 luglio 2006 il Presidente ASI e il Capo di Stato Maggiore della Difesa hanno sottoscritto l´”Accordo quadro tra il Ministero della Difesa e l’Agenzia Spaziale Italiana per la collaborazione nell’ambito delle attività spaziali mediante la realizzazione di programmi e studi di comune interesse”.

Nell’ambito delle previsioni dell’Accordo quadro, il Presidente ASI e il Capo di Stato Maggiore dell’A.M. hanno sottoscritto il 7 luglio 2008 l’Accordo esecutivo tra l’Aeronautica Militare Italiana e l’Agenzia Spaziale Italiana per la collaborazione nell’attività’ di Volo Umano Spaziale.
L’Accordo Esecutivo, in particolare, ha per oggetto la reciproca collaborazione per la pianificazione, definizione e realizzazione di una missione congiunta di utilizzo di uno o più voli tra le opportunità cui l’ASI ha diritto in forza del MoU con la NASA.
Il progetto congiunto include un programma di esperimenti, l’assegnazione di un astronauta proveniente dall’AM, il supporto alle operazioni mediche e il piano di comunicazione.

Ti ringrazio per l’attenzione alla mia reputazione…ma non preoccuparti. La mia vicenda passata mi autorizza a tenere gli occhi aperti, ed evitare che altri piu’ giovani debbano trovare gli stessi ostacoli “oscuri” come quelli da noi incontrati, tutto qui. Nessuno e’ frustrato, non preoccuparti…e’ solo che a volte si tende a dimenticare in questo tempo di notizie flash che durano un giorno, ed allora e’ meglio portare alcuni elementi in piu di riflessione. Se ti ho turbato, me ne scuso.

Nell’accordo quadro che tu citi, i cui estratti si trovano sul sito ASI e che stavo leggendo, si parla di “una missione congiunta di utilizzo di uno o più voli tra le opportunità cui l’ASI ha diritto in forza del MoU con la NASA”. In seguito si parla dell’accordo raggiunto nella persona di Vittori, proveniente da AMI. Non si fanno accenni ad accordi ulteriori o a vincoli che ASI avrebbe verso AMI in futuro. E fin qui non trovo nulla di disdicevole nel portare avanti un progetto di collaborazione tra i due enti ASI-AMI.

Non vedo tuttavia il nesso tra altre missioni, che non vengono menzionate e che secondo te sarebbero assoggettate alla logica dell’accordo quadro. Per ora l’accordo è stato portato avanti nella persona di Vittori, non di altri astronauti selezionati, solo ieri, attraverso un bando europeo, pubblico e di cui spero nessuno metta in dubbio la correttezza.

Premetto che conosco Samantha e ho in famiglia un militare dell’aeronautica. Credo che in questa discussione sia importante chiarire eventuali conflitti di interesse, o situazioni che possano influenzare il giudizio.

Parlando di mentalità scientifica mi aspetterei un modo diverso di affrontare il problema. Mi aspetterei che si analizzasse una vasta casistica di astronauti confrontando le prestazioni di piloti e scienziati in varie situazioni della vita nello spazio come fare ricerca scientifica, reagire in situazioni di stress e alto rischio, pilotare, lavorare in gruppo, sopportare le privazioni, ecc.

Esiste qualche studio del genere su cui discutere? In assenza di dati non si possono trarre conclusioni molto diverse da opinioni. Le opinioni sono rispettabili e hanno grande valore emotivo, ma poca utilità pratica.

Ho letto molte di queste opinioni nei commenti sul blog Storie spaziali di Claudia Di Giorgio. Le motivazioni per preferire gli scienziati ai militari/piloti che ho letto sembrano più che altro razionalizzazioni di pregiudizi. E le evidenze aneddotiche sono, appunto, aneddoti. Parlando di aneddoti, perché Neil Armstrong, che ha pilotato aerei militari in azioni di combattimento in Corea ed è anche stato abbattuto, viene considerato un astronauta civile?

L’opinione che ammiro di più è quella dell’utente che, con la massima franchezza, ha ammesso che i militari gli sono antipatici. Lo ammetto, mi è simpatico.

Altre opinioni che ho letto da chi preferisce gli scienziati mi sembrano per la verità poco scientifiche e più simili alla “logica di Giacobbo”, es. chi sostiene che Parmitano sia stato favorito perché nato nella stessa città del ministro della difesa, o chi deduce pressioni dell’Aeronautca Militare nella selezione di Samantha dalla presenza di militari alla presentazione dei nuovi astronauti. Qualcuno ha anche letto i fondi del caffè?

Qualche spunto di riflessione. Siamo sicuri che il processo di formazione di uno scienziato negli ambienti accademici, nella ricerca e nell’industria fornisca tutte le qualità professionali richieste a un astronauta? E possibile che molti scienziati siano scartati dalle selezioni per astronauti perché hanno "solo" solide basi scientifiche ma non altre qualità richieste per questo ruolo? E possibile che la formazione ricevuta dai militari sia più ampia? Quanti conoscono realmente il tipo di formazione ricevuta dai militari?

Paolo Amoroso

Tutto giusto, e allora?

Ti ringrazio per l'attenzione alla mia reputazione...ma non preoccuparti. La mia vicenda passata mi autorizza a tenere gli occhi aperti, ed evitare che altri piu' giovani debbano trovare gli stessi ostacoli "oscuri" come quelli da noi incontrati, tutto qui. Nessuno e' frustrato, non preoccuparti...e' solo che a volte si tende a dimenticare in questo tempo di notizie flash che durano un giorno, ed allora e' meglio portare alcuni elementi in piu di riflessione. Se ti ho turbato, me ne scuso.

Sono passati DIECI anni, e MOLTO è cambiato, non esiste più nessun bando di selezione astronauti ASI e la cosa che ti è successa non è in alcun modo ripetibile.
Ripeto, mi dispiace che sia accaduto ciò, ma finiscila di insinuare ogni sorta di maldicenza su quello che sta avvenendo OGGI in ESA (Agenzia Spaziale EUROPEA).
Come ti è più volte stato ribadito stai facendo interpretazioni completamente personali su un accordo CHIARO e DEFINITO fra due enti ITALIANI in una discussione che parla di una selezione EUROPEA.

Se sei venuto per fare dello squallido antimilitarismo condito da interpretazioni personali a puro titolo dispregiativo di accordi italiani ti chiedo di farla subito finita, hai solo da perdere.

C’e’ qualcosa che non va…
Tutti i post dal mio (VOCE FUORI DAL CORO) in poi sono stati rimossi…

Capisco che sentire una verita’ diversa dalla propria possa creare turbamenti, ma censurare dei post che non sforano i regolamenti del forum mi sembra un GRAVE errore.

Attendo risposte in merito.

Capisco che a fare polemica ti riesca piuttosto bene, ma se prima di scrivere ti guardassi intorno…
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=10816

Ribadisco anche il concetto, prima di spostare anche questa inutile provocazione, finiscila, e impara l’educazione di un forum pubblico.

Qui non ci censura. Come ti ha comunicato il caporedattore, i post sono stati trasferiti in una discussione a parte perchè non strettamente inerente alla notizia in oggetto (la nomina dei nuovi astronauti) ed invece attinente al nuovo titolo che è stato dato.

Capisco che possa fare strano entrare nella discussione e non trovare più i propri post e magari tra le miriade di altre discussioni è difficile trovare quella nuova creata.
Però prima di postare qualche accusa è bene chiedere informazioni in modo del tutto tranquillo.
Il tono usato, parlando di censura e altro, mi sembra indice di prevenzione nei confronti degli amministratori (quindi del forum)…
Personalmente, come penso molti altri utenti, ritengo interessanti tutte le voci, come quelle fuori dal coro, in quanto forniscono punti di vista diversi sugli argomenti e danno l’opportunità di farsi un’idea personale; l’importante è il tono e i modi che vengono usati, che devono sempre essere rispettosi!

Chiedo venia…non avevo capito che stavate trasferendo d’ufficio i miei post…
Ma secondo me erano piu’ inerenti qui…
Posso dirlo oppure creo problemi?

Carissimo, intanto gli anni non sono 10 ma 7 dalla conclusione della selezione (2002). La procedura in questione non e’ mai stata ne’ conclusa ne’ annullata…per cui come la definiresti? Che non esiste?
Nel merito, posso portare il mio contributo, in alcuni casi con interpretazioni personali, in altre con notizie certe e verificabili, senza fare “squallido antimilitarismo”. Non mi permetterei mai, nel rispetto di coloro che sono morti per la patria. Ma il mettere in luce punti non chiari, nella speranza che qualcuno li chiarisca, mi sembra un dovere di tutti. Oppure non si puo’ piu’ criticare quello che le istituzioni fanno? Mi spieghi in che modo avrei solo da perdere?

E’ tuo diritto.

Sono stati spostati perchè la discussione da te aperta era focalizzata su considerazioni legate al corpo astronauti, alle opportunità di volo ed ai rapporti ASI-AMI.

Questa discussione verte, invece, sull’esito di una gara pubblica in ambito europeo.

Non intendo proseguire una polemica sterile su opinioni personali prive di oggettività e/o riscontri reali.
Ti faccio solo notare che le opportunità che avranno e hanno gli astronauti italiani non sono solo e solamente quelle legate all’accordo ASI-NASA (come stai cercando di sostenere dicendo che tutti i voli degli italiani saranno questi), ma sino a prova contraria l’Italia è contribuente ESA e come tutti gli altri stati membri ha diritti e doveri…

Nella figura che stai facendo e hai già fatto da altre parti, ti ripeto, la tua è palese frustrazione per un’ingiustizia subita in passato ma che comunque non giustifica il tuo atteggiamento…

Carissimo albyz85, mi sembra che sugli accordi ASI-NASA e ASI-AMI ho fornito riscontri mooolto oggettivi (tratti da slides di ASI…). Basta solo volerli leggere per quello che sono. Quando ho espresso un commento personale, lo ho dichiarato espressamente.
Non ho capito invece se tu sei un pilota militare oppure no…il conflitto di interesse tuo spiegherebbe alcuni tuoi toni e interpretazioni sopra le righe…e anche la tua apparente frustrazione e chiusura mentale.

Permettimi di farti notare che le tue sono quasi tutte interpretazioni, non riscontri.

L’accordo quadro parla di una o più missioni in collaborazione tra ASI e AM, incarnandosi nella missione di Vittori, che poco dopo viene annunciata.

Non viene detto il numero di queste missioni di collaborazione. Potrebbe anche essere una soltanto, quella di Vittori. Che resta una missione di un astronauta ESA e come tale di contenuto encomiabile, vista anche la call for proposal di esperimenti che è stata effettuata durante quel meeting.

E’ tua opinione personale anche il fatto che gli astronauti italiani voleranno solo in missioni bilaterali NASA. Il direttore ESA J.J. Dordain non ha detto nulla di questo. Ha detto che ci sono, per gli italiani, queste opportunità in più. Non è mai stato detto altro.

Vorrei mettere la parola fine ad una discussione che. purtroppo, mi pare inevitabilmente portata verso uno sbocco solo polemico.

Jtkirk, mi posso solo limitare a ribadire che:

  1. negli accordi che ha citato non esiste un vincolo per ASI che obblighi l’agenzia a scegliere solo rappresentanti AMI come astronauti. Le riflessioni espresse poi dall’utente amoroso sono molto interessanti.

  2. in questa specifica selezione la" scrematura" dei candidati è stata fatta da un panel non già di derivazione ASI, ma europeo, che ha giudicato collegialmente le candidature degli aspiranti senza consenso preventivo dei rispettivi paesi (dichiarato anche questo chiaramente da J.J. Dordain nella conferenza stampa), alcuni dei quali sono rimasti addirittura sorpresi dal vedere propri connazionali nella rosa dei prescelti. O crede davvero che le “influenze” AMI riescano a scuotere e condizionare anche Francesi e Tedeschi ? :grinning:

  3. vedo con dispiacere che pur essendo lei una persona che è stata e magari è ancora impegnato in ambito spaziale, l’unico apporto che ha ritenuto di portare a questa comunità è stato sempre e solo polemico, e unicamente incentrato sulla procedura di selezione che non si è conclusa per il meglio. Naturalmente mi dispiace che le cose non siano andate bene, tuttavia mi consentirà di dirle che non mi pare costruttivo e rispondente allo spirito di questa community virtuale il comparire su forumastronautico.it solo quando ha occasione di (s)parlare delle procedure di selezione degli astronauti.

In generale, e con questo vorrei invitare amichevolmente a non continuare a discutere della sua passata vicenda, se ritiene di aver subito un torto, il Diritto offre ad ogni cittadino la possibilità di ricorrere in giudizio presso i tribunali amministrativi, civili e penali, dove potrà fare tutte le dichiarazioni che ritiene opportune firmandole con il suo nome e cognome.

Avviso poi fin d’ora che se il topic dovesse degenerare, non esiterò a chiuderlo, come previsto dal regolamento.

Caro Amministratore,

uno da il proprio apporto quando ritiene che possa essere utile darlo, cioe’ quando ha qualcosa da dire in merito… non penso ci sia una colpa in tale comportamento. Se poi cio’ che dico va nella direzione opposta a quanto pensato dalla maggioranza degli utenti del forum (sarebbe opportuno dichiararsi come appartenente ad AMI, se uno lo e’, oppure no, almeno si potrebbero inserire i commenti nella prospettiva corretta per chi li legge), faro’ la fine mediatica del grillo parlante… In ogni caso, penso di aver fornito informazioni oggettive utili a tutti gli utenti del forum per capire da dove vengono le opprotunita’ di volo italiane di cui tanto si parla, e l’accordo ASI-AMI. Senza polemica alcuna.

A questo proposito, spero che la discussione (non sulla mia vicenda, per carita’…citata solo per portare dei fatti e dei miei commenti ad essi relativi sul modo di procedere degli anni scorsi) ma su argomenti piu’ importanti e delicati, quali la realta’ dell’accordo ASI-AMI (e’ legittimo? e’ ben visto dalla comunita’ scientifica nazionale, che dovra’ orientare le proprie proposte di ricerca su temi cari anche ad AMI per poterle vedere selezionate? E’ tale accordo potenzialmente discriminante rispetto a astronauti non AMI?, quanto tale accordo ha influito sui risultati della selezione attuale nello screening dei candidati finali? Quanto potra’ influire nei prossimi concorsi astronauti? Siamo davanti ad un processo irreversibile di militarizzazione di ASI?), non si assopisca su questo forum, in questa od in altre Discussioni ad hoc.

Riguardo al commento di Amoroso, sembrera’ strano ma lo condivido, perche’ pone delle domande, non presenta delle verita’. In quanto scienziato, auspicherei un numero maggiore di miei consimili come astronauti, ma non per partito preso, ma per una riflessione sui compiti da svolgere sulla ISS (l’incremento a 6 consente di avere 3 persone che faranno ricerca praticamente a tempo pieno…). Se nel passato servivano eccome persone con un background militare e di volo, ora questo bisogno e’ secondo me minore.
Il tempo a disposizione per l’addestramento alla conduzione dei vari esperimenti e’ molto limitato, un conto e’ generare dei dati (cosa che gli astronauti fanno sempre), ma un altro conto e’ generare dei BUONI dati…utili per lo scienziato. A volte non e’ facile nemmeno a terra, figurarsi in orbita…il fatto di avere una persona che pensa con la testa di chi dovra’ utilizzare il dato, e non come mero esecutore, puo’ fare la differenza nella riuscita dell’esperimento (ergo utilizzabilita’ dei dati raccolti).

Ripeto, opinioni personali opinabili, non mi offendo se qualcuno la pensa al contrario. D’altro canto, sono consapevole che persone cresciute in ambito militare sviluppino doti sicuramente non nel bagaglio di un civile, quindi un bilanciamento e compenetrazione delle esperienze risulta probabilmente la strada giusta. Se pero’ tutti gli astronauti saranno AMI… questo bilanciamento non lo vedrei piu’, con le conseguenze negative del caso (oltre al messaggio quanto mai negativo per i giovani: “Se vuoi fare l’astronauta, devi arruolarti in AMI”…e se uno non vuole fare il militare perche’ ha una mentalita’ pacifista? )