Cosa ascoltarono veramente i fratelli Judica-Cordiglia

Ciao a tutti,
mi stavo facendo un giro in questa board gustandomi soprattutto i numerosi interventi riguardanti le famose registrazioni dei fratelli Judica-Cordaglia (da ora JC per semplicità).

Faccio un piccolo resoconto di quello che ho capito, nel caso correggetemi.

I fratelli JC, famosi per essere stati i primi ad ascoltare - in quanto radioamatori - le trasmissioni dei primi satelliti americani/russi ad un certo punto incappano in questa registrazione di pochi secondi di un “rantolo” di un presunto cosmonauta in orbita negli ultimi secondi della sua vita, frutto di un tentativo russo di stabilire il record del primo uomo in orbita (record poi stabilito dal grande Yuri Gagarin) ma, purtroppo, andato male.

Adesso, al di la delle teorie cospirazioniste delle quali sinceramente non mi interessa nulla, visto che evidentemente quel rantolo non poteva essere veramente di un cosmonauta “perso” nello spazio, si sa cosa ascoltarono veramente i fratelli JC? Quel famoso “rantolo”, era un vero rantolo captato da una trasmissione di terra o più semplicemente un disturbo radio mal-interpretato?

Grazie in anticipo per le info :slight_smile:

Mike_Edit: ho corretto il cognome nel titolo, l’ho notato solo ora.

Cosa ascoltarono veramente forse non lo sapremo mai, ammesso che fossero in buona fede. Penso che dobbiamo tenere presente due fatti incontestabili:

  • In quel periodo eravamo in piena guerra fredda, e in Occidente erano in funzione diversi programmi di “disinformazione” per gettare discredito sull’Unione Sovietica che, ovviamente, si comportava nello stesso modo riguardo all’Occidente.
  • Dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica sono stati aperti innumerevoli archivi ed intervistate centinaia di persone: non è possibile che un fatto così clamoroso come un astronauta perduto possa essere tuttora tenuto nascosto, troppe persone coinvolte dovrebbero tacere. Vedi per esempio le ultime interviste a Valentina Teleskova che racconta episodi allora tenuti nascosti come il vero andamento del suo unico volo.

su questo concordo, non credo minimamente alla storia del cosmonauta abbandonato infatti, la mia domanda è dovuta al fatto che leggendo cosi tanti fatti storici mi è venuta la curiosità di sapere cosa realmente stessero ascoltando.

Immagino che un controllo incrociato con data ed ora della registrazione ed un elenco dei probabili satelliti in orbita a quella latitudine sia impossibile vero?

E’ già stato fatto da alcuni utenti del forum in passato, e dovrebbero esserci i risultati in alcune discussioni, purtroppo non si riesce ad essere sufficientemente precisi con i dati orbitali di allora per poterne trarre delle conclusioni… Quello che si può avere con certezza è l’elenco per ogni “evento” dei satelliti presenti in orbita, ma di questi è difficile sapere con precisione all’ora indicata quali stessero effettivamente nel cielo di Torino.

Ti consiglio leggere, se non lo hai già fatto, tutto quanto è stato scritto (tanto!!) negli scorsi anni in merito proprio in questa sezione del Forum.

La teoria più verosimile è che i due fratelli torinesi siano stati vittime (più o meno inconsapevoli) di un grande gioco di disinformazione a danno dell’URSS. Dato che è stato appurato il coinvolgimento dell’allora servizio segreto italiano SIFAR (che aveva nel suo capo Gen. De Lorenzo più di un punto di contatto con l’allora capo della CIA Allen Dulles) non è difficile immaginare che i “rantoli” captati dai due fossero opera di mistificazione.

Nulla di più probabile è che loro captassero registrazioni di suoni emessi non da satelliti russi bensì da quelli americani (CORONA, MIDAS, SAMOS ed altri) le cui date di transito sembrerebbero (il condizionale è d’obbligo) compatibili con i transiti su Torre Bert più che non i satelliti sovietici allora in orbita.

Se poi aggiungiamo che, spesso, gli Judica-Cordiglia (come loro stessi hanno più volte ammesso) erano allertati “prima” di un lancio sovietico, cosa che allora era impossibile alla CIA dell’epoca dato l’elevatissimo grado di segretezza che circondava il programma spaziale russo, per cui era possibile rilevare un satellite russo in orbita solo “dopo” che era stato lanciato, allora i conti tornano.

Gli unici lanci di cui gli americani erano a conoscenza “in anticipo” erano - ovviamente - quelli loro stessi.
Questa è una circostanza su cui nessuno, all’epoca come ora, sembra davvero averci ragionato sopra.
Se consideriamo che in quel periodo, lo stesso del cosidetto incidente della “baia dei porci” a Cuba, la CIA praticava una politica di disinformazione particolarmente aggressiva, non risulta poi tanto fantasiosa l’ipotesi che si siano serviti di un paese alleato, ma sufficientemente vicino all’URSS (anche politicamente data la presenza del PCI) per operare una disinformazione che sarebbe apparsa immediatamente “poco credibile” se fosse stata attuata direttamente dagli americani stessi.

Di qui il coinvolgimento - consapevole o meno - degli Judica-Cordiglia (che in quanto radioamatori erano il “soggetto ideale” per tale operazione) nell’affaire dei “lost cosmonauts”, grazie al volenteroso aiuto del SIFAR italiano.

Per il resto c’è poco da dire, gli archivi ex-sovietici sono oramai accessibili da quasi 20 anni in merito e non è saltato fuori nulla se non il disappunto sovietico per tutti i morti che gli venivano - ingiustamente - attribuiti nello spazio. C’è da dire - invece - che gli archivi americani in merito sono chiusissimi ed ancora coperti da segreto chissà per quanto.
Il che - ancora una volta - non sarebbe soprendente se fossero proprio loro all’origine della leggenda metropolitana dei “lost cosmonauts”…

Forse i primi in Italia.

Si, mi sono dimenticato di specificarlo :slight_smile:

@archipeppe - come al solito le tue risposte sono una cascata di informazioni, mi sono già letto la parte 1 e 2 dedicata ai lost cosmonauts ma appunto, proprio da quei due topic mi è sorto questo dubbio.

Grazie ragazzi per le preziose info.

Se sei interessato ad approfondire di consiglio il secondo libro pubblicato dai fratelli JC, è per molti versi una ripetizione dei fatti descritti nel primo pubblicato ma approfondisce più in dettaglio alcune fasi delle intercettazioni (non solamente quelle “discusse” ma anche quelle di satelliti conosciuti di allora e delle missioni umane) con un buon numero di foto, anche dei loro archivi e degli appunti sulle loro intercettazioni, cosa che nel primo era una grossa lacuna.
http://www.amazon.it/Banditi-dello-spazio-Dossier-Sputnik/dp/8877116595

Link salvato, su amazon ancora non è disponibile, ma proverò a cercarlo visto che sicuramente mi interesserà.

Ah già… non avevo visto… io l’avevo preso alcuni mesi fa su unilibro.it e sembra essere ancora disponibile… ma ti avviso che non sono campioni di velocità…
http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-judica_cordiglia_achille_judica_cordiglia_g_battista/isbn-9788877116598/banditi_dello_spazio_dossier_sputnik_2_.htm

grandioso, grazie :slight_smile: per curiosità quanto è il tempo di attesa medio delle loro spedizioni?

Per questo non mi pare di aver aspettato molto, il tempo indicato era veritiero… ma per altri acquisti in passato di libri che dovevano essere disponibili in realtà non lo erano e c’è voluto molto tempo per recuperarli…

Tempo fa ho sentito su un sito la registrazione del rantolo che mi sembrava più il sospiro di una pornodiva che il rantolo di un moribondo ( e questa fa pensare proprio ad una operazione di disinformazione ) A proposito di libri ricordo male o qualche tempo fa si annunciò un libro sui Lost Cosmonaut scritto proprio dal nostro Archipeppe ?

non lo so, so solo che se lo pubblica sarò il primo a comprarlo :smiley:

Onestamente non ho mai pensato a scrivere un libro sul tema.
Non ne varrebbe la pena.
Le mia teoria in merito l’ho esposta nel mio post precedente, ed è a mio avviso quella che fa rientrare tutti i pezzi del puzzle (per così dire) al posto giusto.

Quanto al rantolo non mi sento di entrare nel merito della questione, nel momento che si ammette di qualcosa fatto ad arte (sia pure captato in maniera per così dire “involontaria” dagli Judoca-Cordiglia) può essere qualsiasi cosa, il cosa poi non ha molta importanza.

Gli autori nelle pagine di questo appassionante volume raccontano una straordinaria avventura, vissuta in prima persona attraverso la loro stazione radio auto costruita, negli anni della guerra fredda sovietico-americana a partire dal lancio del primo Sputnik fino alla conquista della Luna. Sono episodi reali, molti finora rimasti segreti, vissuti dagli Autori quando scoprirono che in URSS molti lanci di veicoli spaziali, con uomini e donne a bordo, erano falliti disintegrandosi o disperdendosi nello spazio. Il tutto venne rigorosamente documentato con puntuali registrazioni di grida disperate, richieste d'aiuto e angosciosi silenzi. Con ingegnose metodiche identificarono un codice segreto criptato utilizzato in URSS nel settore militare che permetteva loro di annunciare esperimenti spaziali sovietici con 24-48 ore di anticipo. Immancabilmente un agente del KGB andò a trovare i fratelli Judica Cordiglia con strane proposte, presentandosi come giornalista dell'Agenzia di stampa sovietica TASS. Incontrarono anche agenti del SIFAR, il Controspionaggio Italiano, e si ritrovarono a Washington, seduti attorno a un tavolo ovale con agenti della CIA, NSA, Dipartimento di Stato e funzionari della NASA a dialogare sulle frequenze spaziali russe. Questo e molto altro ancora nel volume che intende svelare come questa intrigante raccolta di documenti riservati, tutti gelosamente conservati, possano suscitare ancora oggi grande interesse.

E’ la trama del libro…ma sono tutte cose vere o mi devo aspettare fiumi di str****** ?? cosi giusto per sapere con che mentalità devo leggere il libro :smiley:

La roba della scoperta del canale crittografato russo, la visita del kgb…sono cose che mi rendono perplesso (e dubbioso, lo ammetto)

Personalmente ho trovato molto interessante la storia e comunque le tecniche utilizzate, al di là della vicenda dei Lost Cosmonauts che è solo una piccola fetta di quanto compiuto dagli JC ma che purtroppo è l’unica conosciuta ai più. Le vicende personali e quanto svolto in quegli anni sono indiscutibilmente grandi imprese per degli amatori con i mezzi che potevano avere… Ti consiglio di leggerlo come puoi leggere una normale biografia, per la questione dei LC potrai farti poi un’idea personale, ma ti accorgerai che è solo una piccola parte della loro storia che nulla toglie alla, a mio parere, interessante vicenda e a quanto compiuto dai fratelli torinesi in vari anni di attività radiantistica.
Non ti voglio dire altro, ma comunque la si pensi, se si vuole conoscere un argomento e lo si vuole affrontare dal punto di vista storiografico e rigoroso è imprescindibile leggere senza preconcetti tutte le fonti, e questo non vuol dire che solo perchè lo si sia letto si appoggi o avvalori incondizionatamente una teoria, sicuramente però si potrà dire di aver esaminato tutte le fonti e da quello essersi creati una propria idea.

Già dal trafiletto si capisce come, e perché, i due fratelli torinesi siano stati (e lo siano tuttora) vittime di un ben congegnato meccanismo di disinformazione.

I russi non annunciavano MAI via radio i propri lanci, tantomeno in maniera criptata, perché sapevano bene che gli americani avevno mezzi e risorse adeguate ad intercettare e decriptare le proprie comunicazioni radio.
I russi annunciavano sempre DOPO i propri lanci spaziali (e nemmeno sempre), gli americani scoprivano DOPO il lancio tracciando per via ottica, radar e radio l’oggetto in orbita, ma ignorandone la natura e lo scopo.

L’unica cosa che i russi facevano VERAMENTE 48/24 ore prima di un lancio era la sincronizzazione delle stazioni radio, dissemenate per l’immenso territorio dell’URSS (ed oltre), usando brani di musica classica come mezzo. Al massimo si poteva intuire di un lancio imminente, ma di COSA nessuno lo sapeva (satellite, test suborbitale, ICBM, razzo sonda o quant’altro).

La prova sta nel fatto che gli americani, per tracciare le attività spaziali sovietiche prima che avvenissero, avevano solo il mezzo ottico a disposizione. La prova sta sopratutto nell’immenso sforzo economico ed industriale fatto per sviluppare i satelliti spia classe CORONA, prima, ed i vari KENNAN, GAMBIT, HEXAGON ed altri ancora dopo. Inoltre nello sfortunato, e celeberrimo, volo di Francis Gary Powers sopra l’URSS, conclusosi con l’abbattimento del Lockheed U-2 (guarda caso di proprietà della CIA) che pilotava e con la sua cattura, uno degli obiettivi era proprio la base di lancio sovietica di Plesetsk:

http://en.wikipedia.org/wiki/1960_U-2_incident

Altri voli avevano come obiettivo la base di Baikonur.
Per inciso non è detto che gli americani avessero bisogno, per il loro programma di disinformazione, di avere sempre e comunque un satellite in quota nella data e nell’ora prevista (o meglio predetta agli Judica-Cordiglia) per l’intercettazione, bastava avere un U-2C della CIA che volava a 20 e passa Km di quota e quasi alla velocità del suono emettendo i segnali voluti.

Altro che wikipedia, basta farsi un giro su FA per imparare tonnellate di roba :smiley:

Grazie di tutto, ricarico la postepay e compro quel libro :slight_smile:

E infatti è di questo che si parla nel libro, non viene mai messo in discussione che i Sovietici non annunciassero i lanci, anzi molto è nato proprio da questo fatto, ma che questi fossero prevedibili con un anticipo di qualche ora è quanto sostenuto e confermato sia dagli JC sia da altre fonti affermate. :wink:

... bastava avere un U-2C della CIA che volava a 20 e passa Km di quota e quasi alla velocità del suono emettendo i segnali voluti.

Beh questo no, qualsiasi radioamatore anche dilettate sa che non si genererebbe nessun doppler (rilevabile) per velocità così irrisorie e la traccia nel cielo durante il tracking di un satellite non potrebbe mai essere assimilabile a quella di un aereo e viceversa.