Cosa definisce e chi è un vero astronauta?

Quando I trasvolatori spaziali saranno così tanti da non poterli elencare, astronauta sarà solo chi vola di mestiere. Turisti o specialisti di missione saranno trattati alla stregua di passeggeri.
Come lo definiremo uno studioso che sale sulla stazione di Bigelow per una settimana di esperimenti? Astronauta, Specialista di missione, turista? Forse bisognerebbe rivedere la terminologia per il futuro.

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Non sono riuscito a trovare una discussione in cui se ne parli.
Il 20 luglio scorso (notare la data) la Federal Aviation Administration ha chiarito chi può guadagnarsi il distintivo le ali da astronauta per il Commercial Space Astronauts Wings Program.

In particolare, non basta essere su un velivolo che superi le 50 miglia (circa 80 km) di quota, ma secondo il punto C del regolamente bisogna:
“compiere attività durante il volo che siano dimostrate essenziali per la sicurezza o che contribuiscano alla sicurezza del volo umano”.

Quindi nè Branson nè Bezos possono avere la spilletta con le ali da astronauta, mentre i piloti di SpaceShipTwo e Beth Moses che come astronauta istruttrice si occupa della sicurezza dei passeggeri di Virgin Galactic se le sono guadagnate.

Questo escluderebbe anche chi vola per eseguire esperimenti scientifici e lavori a bordo non legati direttamente alla sicurezza.

Comunque non mi appassiona, mi ricorda la diatriba di un po’ di anni fa sulla definizione di pianeta quando in qualche caso i contenuti hanno ceduto il passo all’isteria.

Una definizione e un nome non cambiano la natura di qualche cosa, servono per l’immaginario umano, a meno che non ci sia qualche normativa o procedura legati alla qualifica, ma non mi pare questo il caso per molti che partecipano al dibattito.

Si puo’ piegare parecchio la realta’ con le definizioni. Se definisci drago qualunque rettile di grande dimensioni, allora i draghi sono esistiti nel cretaceo.

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Non facciamo confusione, che poi filosofando malamente su ste cose sicuramente si va OT.
La realtà “obiettiva” di cosa sia un astronauta o un volo spaziale non esiste. È frutto di una convenzione universalmente accettata, semmai. Quindi non stiamo cercando di storpiare una realtà altrimenti evidente a tutti.

Una definizione è semplicemente l’esposizione di una serie di attributi che identificano con esattezza una determinata cosa.
Il nome è l’etichetta che apponi alla cosa.

La FAA ha chiarito, in quel documento, quali sono gli attributi per ottenere una qualifica assegnata da essa stessa. Gli effetti di tale documento non vanno oltre il perimetro del territorio degli USA.

Inoltre, non esiste un copyright sul nome “astronauta”, e se la persona in discussione non possiede gli attributi stabiliti da FAA, semplicemente non può vantarsi del termine astronauta secondo le regole di FAA.

Chiunque, siano enti aeronautici/aerospaziali o aziende turistiche, può coniare i suoi attributi (cioè la sua definizione) di astronauta, e applicare l’etichetta astronauta a chi risponde ai suoi requisiti. Che valore ha l’etichetta “astronauta” applicata fuori dal contesto dove si esercita l’autorità dell’ente/azienda? Personalmente credo assolutamente nessuna.

Il punto della questione è quello di distinguere tra gli astronauti tradizionalmente intesi (figure quasi eroico/epiche selezionate da enti governativi attraverso severissimi processi selettivi, generalmente dotati di curriculum professionali e di studi fuori dalla norma e di caratteristiche psicofisiche eccezionali) da un “turista qualunque” in grado di comprarsi un biglietto per un volo al di sopra della linea di Karman/80km.
Questo perché accomunare le due figure ci pare ingiusto, e in un certo senso lo è. E naturalmente anche questa sarebbe una semplice convenzione.

Probabilmente una soluzione accettabile a questo problema è che un ente internazionalmente riconosciuto come la FAI decida e raccolga largo consenso su due cose fondamentali:

  • quale sia il criterio che identifica un “volo spaziale” (ad es. la quota, che sia la linea di Karman o gli 80 km, o il raggiungimento della velocità orbitale?)
  • se, quale e come conta il percorso per arrivare al volo di cui al punto precedente

L’opinione sempre interessante di Scott Manley al proposito.

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Comunque i nuovi requisiti della FAA sono per l’assegnazione delle Astronaut Wings, non per l’assegnazione di titolo di astronauta che comunque non è regolamentato credo.

Occhio a non cadere nella trappola dei “4 civili nello spazio”.

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Io direi astronauti non professionisti. Anche Parmitano è un privato cittadino.

A me pareva fosse Tenente Colonnello dell AM…

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E quindi? Non è un privato cittadino? Che tipo di cittadino è?

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per tagliare la testa al topo, direi che non fanno gli astronauti di mestiere :mouse:

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Esatto. Non sono astronauti professionisti, cioè non percepiscono uno stipendio per questo lavoro, a prescindere che poi volino o meno nello spazio. Ed è la prima volta che un intero equipaggio è composto da astronauti non di mestiere. Questa è la novità.

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Come già scritto già in passato tutto questo andirivieni di persone “non professioniste” nello Spazio porterà ad una radicale revisione del termine “Astronauta” il quale, fino a qualche anno fa, indicava una ben precisa categoria di persone.

Delle due l’una: o sono tutti “Astronauti” in quanto “Viaggiatori Spaziali” oppure non lo è più nessuno tranne coloro che fanno “funzionare” i veicoli spaziali, in analogia a quanto già avvenuto nel mondo aeronautico. Dove, agli inizi, erano tutti “Aviatori” indipendentemente dal fatto che fossero piloti o passeggeri.

Il termine “Aviatore” è, di fatto, caduto in disuso sostituito appunto dal binomio pilota/passeggero per l’aviazione civile e generale oppure pilota/specialista (ad es. navigatore, RIO, ecc.) per l’aviazione militare. Alla fine si andrà verso una soluzione “linguistica” del genere, laddove magari il termine “Astronauta” delimiterà solo il campo di coloro che lo fanno in maniera professionale così come avviene per il termine “Marinaio”.

Personalmente credo che andremo verso un pilota spaziale/passeggero spaziale a seconda di chi fa cosa. “Astronauta” alla fine dei giochi resterà un termine arcaico per denominare i pionieri dello Spazio.

Rassegniamoci al fatto che stiamo vivendo il tramonto di un’epoca e l’alba di una nuova con tutto quello che ciò comporta…

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Ci sta leggendo anche Scott Kelly?

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Come definire i quattro a bordo di Inspiration4?

Un’opinione:

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Passeggeri spaziali.

Anche se hanno ricevuto un addestramento di base sul funzionamento della Dragon 2 nessuno di loro è un vero “pilota spaziale”.

D’altra parte la Dragon 2 funziona (Russian Style) in maniera quasi del tutto autonoma, in particolare la I4 non deve effettuare nessuna manovra di rendez-vous e docking e deve solo effettuare un rientro corretto al termine della missione.

Inoltre la definizione di “passeggero spaziale” include e quindi supera anche quella di “turista spaziale” che diviene una particolare sottoclasse.

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su questo sono perfettamente d’accordo

su questo invece no, sono addestrati a compiere ogni tipo di operazione e a prendere il controllo della situazione, pertanto sono in effetti piloti (forse solo 2 di loro Isaacman e Proctor), anche se probabilmente non dovranno farlo.

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Inoltre mi sembra che eseguiranno qualche sorta di esperimento medico in orbita, ed ognuno ha delle specifiche funzioni da espletare (es: la Arceneaux sara’ ufficiale medico), e pertanto tutti saranno in qualche modo responsabili della sicurezza della missione.

Se non ho capito male leggendo post precedenti, per Faa non e’ astronauta chi compie il volo senza alcuna responsabilita’.

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Ecco la novità di cui parlavo.

Concordo. Secondo me dobbiamo distinguere due “famiglie” di definizioni: una determinerà la grossa distinzione tra chi è stato nello spazio e/o in orbita e chi no (e qui un termine generico sarebbe d’obbligo - viaggiatore spaziale? - è bruttissimo, lo so).
L’altro insieme specificherà le mansioni del “viaggiatore” come già eravamo abituati in epoca Shuttle: Comandante, Pilota, Specialista di Missione, Specialista del Carico Utile, naturalmente con l’aggiunta della più recente categoria dei Turisti/Passeggeri spaziali.

*P.S. che poi, senza andare a cercare lo Shuttle, come giustamente diceva Archipeppe, possiamo rifarci ai diversi membri di equipaggio e passeggeri di un normale volo di linea.

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