Costellazioni satellitari per servizi di rete

Completamente off topic no… In assenza di un 3d trasversale di questi temi si puo’ parlare nei 3d dei singoli operatori, che sia quello di Starlink o OneWeb o dell’ipotetica rete di Besoz.

Ho qualche perplessita sul creare prematuramente un 3d generale separando i post perche’ la riorganizzazione dei contenuti non viene perfetta e si rischia che non abbia successo perche’, come succede sovente, si crea il nuovo tema dopo che i principali argomenti sono stati detti e nessuno ha piu’ nulla da dire.

Piuttosto come lettore mi e’ utile se ogni tanto qualcuno fa un recap, e quando posto ogni tanto cerco di farlo. Cosi’ si sintetizzano in modo piu’ ordinato i temi emersi, magari in un 3d parallelo. E poi magari quando ci sono i contenuti per farlo, qualche articolista ci scrive un pezzo.

Pero’ non butterei un secchio di acqua gelata su questa discussione, che stava diventando interessante, senza essere sicuri che futuri contenuti verranno scritti altrove. Meglio disorganizzati e con ripetizioni che mai postati.

Se nei prossimi anni le reti dati satellitari LEO diventeranno un tema importante, il 3d dedicato verra’ di conseguenza e non morira’ di fame.

Tutte opinioni personali.

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Per rianimare il 3d faccio un recap sui vantaggi tecnici che le reti satellitari potrebbero avere rispetto a quelle terrestri sulle trasmissioni a lungo raggio, aggiungendo qualche nuova info. Come al solito correzioni e integrazioni sono benvenute e necessarie.

Nel seguito quando parliamo di velocita’ ci riferiamo al ping time, ovvero il tempo per mandare un messaggio e ricevere una risposta alla destinazione. Es. un ipotetico ping time per Alpha Centauri sarebbe di circa 9 anni… Comunque non ci riferiamo al transfer rate (volume di dati al secondo) , questa chiamiamola capacita’, al contrario delle pubblicita’ Tim e Vodafone :slight_smile:

  • in base ad uno studio linkato nei post precedenti le reti dati satellitari in orbita bassa sarebbero piu’ vantaggiose in termini di velocita’ sopra i 3000km di distanza (analogamente all’aereo e’ batte il treno AV sopra i 500km). Questo e’ dovuto ad alcuni fenomeni:

  • la velocita’ della luce nel vuoto e’ il 47% maggiore rispetto a quando e’ trasmessa nel vetro delle fibre ottiche

  • il routing via terra spesso e’ molto inefficiente, ad esempio tra Europa ed estremo oriente spesso si passa dal Nord America (non c’e’ una fibra transiberiana per motivi politici, suppongo).

  • sul corto raggio e nelle zone densamente popolate la fibra sembre comunque imbattibile. Tra Londra e Parigi il ping time “premium” e’ di 4 millisecondi. Inoltre aggiungendo fibre e’ possibile aumentare la capacita’ e la densita’ delle utenze a dismisura.

  • L’altro ovvio vantaggio delle reti satellitari e’ la copertura totale del globo incluse aree rurali, oceani e deserti fino ad una certa latitudine massima (salvo orbite polari che pero’ sarebbero meno efficienti in termini di distribuzione spaziale dei satelliti addensandoli ai poli. Es. i primi satelliti Starlink arriveranno fino a 53° per massimizzare la copertura delle aree piu’ urbanizzate del pianeta).

  • Da non trascurare l’importanza delle comunicazioni da mezzi mobili o la possibilita’ di aggirare situazioni politiche particolari. E’ si vero che esistono le VPN e i sistemi di crittografazione, ma i volumi di traffico si vedono lo stesso, cosi’ come la possibilita’ di tagliare i fili.

  • Gia’ oggi le dimensioni del mercato delle telecomunicazioni sono gigantesche, stimate in 1200 miliardi di euro l’anno (altro link piu’ su). Se le comunicazioni satellitari, grazie a questi due vantaggi strutturali, se ne assicurano una fetta anche ridotta le risorse per fare lanciare qualche costellazione ci sono.

  • Da quanto sopra non e’ escluso che presto il backbone della rete globale sara’ in gran parte satellitare, grazie al vantaggio competitivo ineliminabile assicurato dalle leggi della fisica e dell’ottica in termini di velocita’ di trasmissione.

  • Perche’ questo avvenga e’ necessario che venga introdotta definitivamente la trasmissione dati via laser, di cui si vagheggia da decenni. Non e’ una cosa semplice e infatti i primi satelliti StarLink non l’avranno. Per gran parte delle connessioni tra un satelite e l’altro e’ necessario un puntamento attivo, non fisso, dei laser. Cose complicate da progettare e che si possono rompere.

  • In certi settori, come il trading, finanziario la maggiore velocita’ ha un valore economico enorme. Chi va piu’ veloce spolpa chi va piu’ lento. Se i satelliti dimezzano i ping time per gli utenti premium questi ultimi possono pagare bene.

  • Anche il gaming richiede comunicazioni veloci. Certo, possono pagare molto meno della finanza, ma potrebbero essere molti utenti. Peraltro 300 millisecondi di ritardo durante una telefonata al proprio fornitore in Corea sono tutt’altro che trascurabili quindi anche le comunicazioni tradizionali sono coinvolte.

  • Non parliamo di futuri utilizzi della rete che richiedono comunicazioni veloci. Telepresenza, realta’ virtuale, lavoro a distanza… per operare iin un posto a 10mila km di distanza come se fossi li serve tanta banda e tanta velocita’, ma potrebbe cambiare il concetto stesso di presenza fisica in un posto rivoluzionando il lavoro, l’industria, la produzione di valore. Ma e’ difficile prevedere le killer application del futuro che saranno affamate di velocita’ e banda.

Per finire qualche numero “vero”. Di seguito uno dei tanti siti che permettono di visualizzare il ping time tra coppie di citta’ in tutto il mondo. Giocandoci un po’ sono evidenti i fenomeni di cui sopra.

Ho estrapolato alcuni ping time per Milano (deve c’e’ il MIX che collega la rete all’Italia) ma il discorso e’ molto simile per qualunque citta’ italiana.

Milan
Amsterdam 19.858ms
Auckland 318.436ms
Copenhagen 34.574ms
Dallas 127.126ms
Frankfurt 12.641ms
London 31.351ms
Los Angeles 154.173ms
Moscow 63.065ms
New York 94.351ms
Paris 16.653ms
Shanghai 245.619ms
Singapore 259.695ms
Stockholm 45.202ms
Tokyo 284.724ms

Ripeto: sono andato un po’ a braccio, correzioni e osservazioni sono benvenute.

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è una visione molto realistica, uno o più backbone alternativi. In questo, tornando al discorso precedente, vedo molto sensato il tutto, e nel mondo degli esports che sta portando un giro di soldi spaventoso anche questo sposta milioni di dollari in un battito di ciglia, per non parlare giustamente della finanza dove con l’avvento del trading online non immagino nemmeno che strategie siano in fase di sviluppo per sfruttare i delay tra i sistemi di comunicazione per spostare capitali da paura
Continuo invece a non vedere la connettività del singolo, ci sono troppi limiti

Per il singolo dipende dal contesto, secondo me.

Una antenna phased array domestica o veicolare Starlink ci dicono che sara’ piatta e avra’ le dimensioni di una scatola per la pizza, e ovviamente non la puoi portare in tasca o indoor.

Anche per chi abita in un condominio in citta’ proabilmente non si giustifica, ma non escluderei una antenna condominiale per aggirare le tariffe degli operatori terrestri… ma qui entriamo nel campo delle dinamiche di mercato e di oligopolio.

Per chi abita invece in zone non dico isolate ma un po’ meno densamente popolate con i costi che aveva sparato EM la scatola della pizza sul tetto non e’ del tutto fuori luogo.

Inoltre le torri delle reti 4g e 5g non si vede perche’ non dovrebbero avere anche delle antenne e connessioni satellitari per ridondanza o anche per migliori performances e magari in certi casi minori costi rispetto a ponti radio a microonde terrestri. Non servirebbero il singolo, ma tecnicamente saresti a solo un hop di distanza dal satellite. Stesso discorso per reti TV e radio digitale, o reti dati private (una azienda collega due sedi per telefonia e dati via satellite).

Poi non pensiamo solo alle caratteristiche tecniche che sono trapelate di Starlink.

Questo 3d e’ su tutte le possibili reti satellitari. Quindi anche quelle in radiofrequenza cellulari satellitari.

A mio modo di vedere e’ abbastanza ovvio che se non la rete 5g, magari con quella 6g i dispositivi mobili oltre ad essere multibanda potranno fare il roaming e collegarsi a cellule sia terrestri che satellitari.

Se le celle satellitari hanno meno capacita’ per km quadrato sara’ il softwware a gestire il routing e a non fartele usare quando sei in citta’.

Se telefoni da Manhattan ovviamente ti colleghi ad una micro cella terrestre. Se prendi la macchina e vai in campagna allora lo smartphone si colleghera’ alla cella satellitare, dove c’e’ abbastanza capacita’ e quindi non torna conto fare le torri. Senza contare che sono ancora moltissimi i punti senza copertura, soprattutto in altri continenti. Non esiste solo l’Europa.

Tutto questo sara’ verosimilmente trasparente per l’utilizzatore. Fa tutto il tuo dispositivo mobile, tu semplicemente vedi che hai campo anche quando vai a fare trekking in montagna.

Per molte applicazioni non serve ne’ la velocita’ ne’ la capacita’. E’ sufficiente essere connessi anche se con pochi byte al giorno.

Vedi le iniziative di tante piccole startup, come Astrocast, Hiber, Helios Wire, Myriota, Kepler Communication ecc… Alcuni hanno gia’ lanciato i loro cubesat su un F9 a fine 2018.

Anche queste sono reti dati satellitari.

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Non so se le reti satellitari, pur dense come quelle proposte, possano sostituire le fibre terrestri come backbone. I cavi in fibra trasportano flussi mostruosi, di decine di TB/s per cavo, mentre i link satellitari possono ambire nella migliore delle ipotesi a GB/s. Il laser, come già detto, non sta in piedi per comunicazioni spazio/terra e viceversa, ma solo per link intersatellite. Insomma, i dubbi tecnici mi restano, nello spettro radio semplicemente non c’è spazio per un canale da TB/s.

Secondo me rimane un grosso problema di banda, pensare di avere connessioni di singoli o di condomini con almeno (ma proprio come baseline) 50 Mbps in down e 5 Mbps in up a testa non mi sembra proprio ragionevole. Da mobile per ragioni fisiche, non c’è abbastanza potenza

Il lancio imminente, stando a EM, portera’ in orbita erattamente 1 TB di capacita’ trasmissiva:

https://twitter.com/elonmusk/status/1128834111878193155

Le antenne terrestri phased array sono direzionali, quindi permettono di moltiplicare la banda disponibile per il numero di satelliti in vista. Ovviamente gran parte dei satelliti non saranno in vista per un singolo utilizzatore, quindi gran parte della banda teorica andra’ sprecata non potendo essere sommata.

Pero’ il routing puo’ ottimizzare molto le cose. I primi hop dei pacchetti potrebbero essere instradati via terra verso antenne lontane per arrivare a coprire una superficie e un numero di satelliti molto elevato che complessivamente hanno una capacita’ elevata.
Inoltre solo certi tipi di traffico hanno bisogno di velocita’ di ping elevata, anche all’interno di una stessa sessione di un utilizzatore alcuni pacchetti potrebbero essere privilegiati (ad esempio le request di pagine) rispetto ad altri (che ad esempio spostano grossi file o fanno streaming e potranno viaggiare su un canale lento ma capace via terra).

Il discorso e’ che il collegamento satellitare si va ad integrare con gli altri canali, non li sostituise, e si prende una fettina di quei 1200 miliardi di fatturato o quello che sara’ tra qualche anno.

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Infatti, per esagerare dice 1 terabit, ovvero 125 GB, 2 GB per satellite (misurati come? Totale di tutti i flussi o throughput reale?) Mi sa che mancano ancora due o tre ordini di grandezza. Vedremo, ma l’opacità delle specifiche tecniche mi lascia sempre perplesso.

Mi sa che questa volta sara’ meno prodigo di dettagli tecnici.

Sono partiti tutti, incluso Besoz che sia sui servizi di rete che sul posizionamento di mercato retail e’ un colosso rispetto a SpaceX, e’ l’unico altro attore posizionato per fare lanciatori adatti al terzo millennio in tempi non lunghissimi, e si stanno anche contendendo il know how assumendo gli ex.

EM dovra’ tenersi un po’ piu’ stretti i suoi segreti industriali e le sue idee in futuro.

Gia’ stanno bisticciando online :slight_smile:

I dispositivi per fare ponti radio nell’ordine dei gigabit sono in libera vendita, ormai banali, non costano neanche tanto, non e’ fantascienza.

Per esempio gli ottimi AirFiber della Ubiquity superano ampiamente il gigabit di capacita’ e i 300km di distanza in comunicazioni terrestri:

https://www.ebay.it/i/273091802583?chn=ps

Pero’ non ho capito il tuo calcolo. Per avere la capacita’ che dice EM ci vorrebbero quasi una 20ina di GB per satellite, non 2 GB. Quindi ogni satellite dovrebbe ospitare parecchie antenne ad alto guadagno e trasmettitori di questo tipo. Considerato che pesano pochi kg l’uno a priori, da 'gnurant, non mi sembra impossibile, questo sono prodotti maturi per il mercato consumer.

I ponti della Ubiquity fanno 10 km, non 300, e occhio a confondere GB e Gb - c’è sempre un fattore 10.
Non esiste banda radio satellitare dove infilare un troughput superiore a qualche Gb (bit)/secondo, semplicemente. Per cui, pur assumendo un continuo e capillare puntamento delle antenne e riuso delle frequenze, un singolo satellite non può avere più che quella banda lì. I geostazionari possono arrivare a un throughput complessivo di circa 2-4 Gbit/s, con 24 transponders da 155 Mbytes/sec l’uno. D’accordo che la tratta è più lunga (10 dB in più, ma anche antenne più grandi) ma il tutto richiede kW di alimentazione. Dubito che un satellite leggero in LEO possa avere un throughput simile, salvo avere stazioni di terra estremamente performanti - ma quante ce ne vogliono?
Insomma, continuo a non vedere nulla paragonabile ai 10 TB di un singolo cavo a fibra ottica. Forse con i famosi 4.000 o 20.000 satelliti, ma non vedo l’infrastruttura di terra per supportarli - discorso di Buzz di qualche mese fa.

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Tra l’altro EM ha richiesto le autorizzazioni per installare le stazioni di terra:
“SpaceX also submitted an application this year to operate 1 million “earth stations” in the U.S. These stations are “the ground based-component” of Starlink, essentially how people will be able to connect to SpaceX’s high-speed internet”

Qualcuno ha il link sottomano all’FCC filing per i satelliti?

EM ha detto “terabit”, non terabyte… e’ meno esagerato di quello che sembra. E’ vero nello stesso tweet ha dato anche una massa complessiva del payload che ci ha lasciato perplessi. Anche se con atterraggio su ASDS ho trovato qualche testo che da delle stime in quell’ordine di grandezza. Lo scopriremo piu’ avanti.

E si’, i ponti della Ubiqity fanno 300km di range: https://www.ui.com/airfiber/airfiber-11fx/

sulla pubblicità, sì :smiley: ma è un dato puramente teorico ed inutile, nessuno fa mai tratte superiori a poche decine di km in banda X, e qualche km in Ka
Tornando a noi, tu hai scritto 1 TB, e io ti ho fatto notare che EM parla di 1 Tb/s. Per cui torniamo ai 125 GB/s che dicevo io, 2 GB/s per satellite che, intendiamoci, è tantissimo. Devo andarmi a vedere il filing, capire che cosa hanno chiesto e ottenuto.

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Si adesso ho capito. Io ragionavo sempre in gigabit, non avevo colto che avevi cambiato unita’ di misura. Cecita’ selettiva.

Comunque che Starlink sia difficile non c’e’ dubbio. Io sono piu’ impensierito per le comunicazioni laser, con 5 transponder laser che devono puntare ciascuno un satellite con mount motorizzati… (o forse 2 su 5 sono fissi e 3 mobili). Comunque non so se e’ una cosa che e’ stata mai fatta.

I ponti radio sono piu’ simili a dati pubblicati da altri che esagereranno piu’ o meno come Musk. Poi teniamo anche conto che i ponti a microonde attraversano l’atmosfera per pochi chilometri, per il resto del viaggio sono nel vuoto. Non so, mi impensieriscono di piu’ i laser.

Ah, si… c’e’ un altro elemento su cui mi interrogo. Che tipo di motori hanno a bordo i satellitini che gli permette di alzare l’orbita autonomamente, come previsto, oltre che mantenerla nel tempo? Electrospray? Anche questa sarebbe una bella novita’.

Di cose che dobbiamo vedere per crederci ce ne sono parecchie.

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Alla fine ne e’ venuta fuori una gran bella discussione, ci sono stati molti spunti interessanti che secondo me, in parte, rispondono al perche’ di starlink.

Mi incuriosisce pero sapere dove EM trova i soldi per finanziare tutto il settore R&D per starlink… se le banche gli fanno credito sicuramente vorranno un piano di rientro/ammortamento…

Come personaggio “unico”, dovunque trova della “grana”, la investe in qualcosa… Quindi credo che Starlink sia sostenuta anche dai guadagni di Tesla, SpaceX ecc…

Nel pressKit di starlink e’ riportato che i satelliti sono dotati di propulsori ad effetto Hall ed usano Krypton come propellente da ionizzare…

Ti riporto l’stratto del presskit:
“To adjust position on orbit, maintain
intended altitude, and
deorbit, Starlink satellites feature Hall thrusters powered by krypton”.

Starlink Presskit

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Io non ho ancora capito che dispositivo di terra serve. Perché se serve un sistema fisso con parabola di puntamento…fine dei giochi. Oggi la gran parte usa mezzi cellulari…
Certo puoi puntare al villaggio africano o asiatico ma quanto soldi farai mai?

È più credibile Google/Facebook che regala la banda per tracciare i miliardi di cittadini del terzo mondo. Almeno li c’è un cliente

Verrà utilizzato un dispositivo con antenna phased array, quindi senza parti mobili. In pratica sono tante piccole antenne in microstriscia dove il puntamento del segnale da trasmettere viene effettuato mandando il segnale con una fase leggermente diversa tra a un’antenna e l’altra.

Se il sistema di per se dovrà rimanere fisso non te lo so dire ma penso che sia solo questione di software.

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