Ogni giorno, i dati che vengono trasmessi dai satelliti corrispondono alla mole di 11 terabyte.
Il futuro è anche nella gestione di questo flusso di dati in maniera sicura per un mercato in espansione.
Qui se ne parla con un imprenditore che ha portato la sua esperienza maturata in Nortrop Grumman, al servizio di questa nuova società che gestisce per conto terzi (università o privati) tutta la parte di ricezione e consegna dati.
Sulla questione detriti. Alla domanda se l’aumento di satelliti potrebbe portare a problemi di sovraffollamento congestione, lui risponde “sarà il caso di preoccuparsene sono quando avverrà qualcosa”
Come oggi faceva notare @signaleleven in Podcast, le large constellation stanno ponendo un problema che è sotto gli occhi di tutti, ma non gestibile senza una regolamentazione universalmente riconosciuta. E questo forse davvero porterà a fasciarci la testa solo quando ce la saremo rotta.
Al momento regolamentazione più completa è quella della FCC americana. E rimasta invariata sulle policy di deorbiting degli ultimi 2 anni, ma
l’ultima versione redatta penalizza fortemente tutta la parte cubesats. A meno che non controllabili tramite thrusters.
Apre fortemente però alle costellazioni massive. (poi metterò anche il link)
Deriva in larga parte dal decalogo NASA, ma ovviamente adattato agli scenari di sfruttamento dello spazio futuri.
La gestione del traffico spaziale sta creando una nuova macchina che si prospetta essere elefantiaca.
La parte di satellite tracing e avoidance management al momento sembra sotto gestione della nuova Space Force.
Di sicuro questo non aiuta alla accettazione di una comunità di intenti da altre nazioni con accesso allo spazio…
L’unica cosa che consola (è questo consola si legge come rassegnati) è che al momento le costellazioni massive sono a solo appannaggio delle compagnie private USA.*
Ricollegando invece al discorso di @Monzi sullo sfruttamento delle risorse lunari, Artemis, ed i finanziamenti a Spacex:
Proprio in questi giorni la Cina ha mostrato al mondo (cosa che ha sempre centellinato) il suo nuovo razzo, con la sua nuova capsula ponendo l’accento sulle altitudini che verranno raggiunte e sulle sperimentazioni di nuovi concept (vedi lo scudo gonfiabile)
Due entità che si trovano in una situazione quantomeno particolare.
E se la soluzione a tutto, fosse nel coinvolgere tutti alla creazione del Lunar Gateway?
*Credo personalmente, sia giusto che i possessori di un sostanzioso numero di satelliti contribuisca anche alla ricerca per le tecniche di mitigazione non solo dei disturbi ottici.