Costellazioni satellitari per servizi di rete

Non ho detto che sarebbe un processo indolore.

Devo solo osservare che il design di un Satellite starlink, cosi’ com’e’, con il suo pannello solare singolo e il suo motore a kripton, quindi con un investimento di sviluppo gia’ in gran parte coperto, power supply, attitude control e propulsione inclusi, potrebbe forse fare da piattaforma per montarci sopra altri tipi di strumenti invece che i laser e i transpoder di comunicazione. E con il FH potrebbe essere lanciato, in moddo altrettanto massivo, in orbita lunare o solare o dove opportuno per fare da sonda o da osservatorio. E che forse per SpaceX potrebbe essere un altro business salvo che EM in un tweet ha detto che lo vuole fare (aggiungo io perche’ coerente con la missione aziendale dichiarata).

E ti diro, sono abbastanza sicuro che parecchi, nella comunita’ che frequenti, stanno pensando qualcosa di simile e magari stanno avendo o rispolverando idee… ma ovviamente non si sbottonano in questo momento.

Quindi sara’ doloroso ma le cose cambieranno e ci saranno nuove opportunita’, come sempre succede.

Panta rhei.

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Purtroppo il “lego spaziale”, anche quello frutto delle migliori intenzioni, non funziona.
Strumenti astronomici operati in orbita sono completamente diversi, per dimensioni, massa e capacità, da quelli al suolo.

Spero si possano trovare soluzioni pragmatiche, internazionali e condivise, perché il problema potrà solo peggiorare con l’aumentare del numero di satelliti.

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Beh almeno sappiamo che SpaceX é aperta e disposta a fare il possibile…

L’orbita bassa non sarebbe comunque troppo sporca per i satelliti per l’osservazione radio?
Ci sarebbero i satelliti della costellazione nelle orbite più alte che trasmettono verso terra e le stazioni di terra che trasmettono verso l’alto :thinking:

infatti, @poweruser, devi andare almeno in L1, ma a quel punto forse è meglio il lato B della Luna. Per semplici motivi di raccolta di energia servono antenne di decine di metri, e tanto vale metterle il più possibile distanti dalle sorgenti di disturbi. A terra sei schermato dall’orizzonte (salvo quello che ti vola sulla testa), nello spazio sei esposto a tutto tondo, e la LEO non è certamente una buona scelta.

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In riferimento a quanto scritto sopra, dopo qualche verifica vedo che l’orbita lunare bassa (LLO) , per vari motivi, e’ instabile.

Quindi anche ammesso che sia possibile sosituire il F9 con un FH (che bisogna vedere se basta) non e’ detto che sia semplice sfruttare la schermatura della Luna con uno o piu’ veicoli in LLO.

Questa e’ solo un elemento di complessita’ che sono riuscito a identificare, ma ovviamente ce ne saranno miriadi che mi sfuggono.

Pero’ esistono delle LLO con inclinazioni particolari, dette " Lunar frozen orbits" che sono relativamente stabili che richiedono relativamente poco propellente per essere mantenute.

Comunque mettere degli osservatori in LLO non sarebbe un progetto a basso costo e non sono ovviamente in grado di valutare se forse non sarebbe meglio lasciar perdere LLO e usare uno shade come altri telescopi spaziali in progetto/costruzione.

E scusate se condivido i giochi di lego, lo so che potrebbe essere sterile se non come esercizio e per cultura personale.

Considerando “l’esplosione” del mercato della fibra ottica e del 3/4/5G non so quanto questo servizio possa funzionare nei paesi del cosiddetto primo mondo, magari il discorso cambia per zone come il Sud America, L’Africa e alcuni paesi dell’Asia.

Si prepara l’asta per l’accesso alle stazioni si terra per il downlink dei dati generati dalle large constellations

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Amazon inizia l’iter di autorizzazione al lancio di 3.236 satelliti.

Analisi delle possibili interferenze alle comunicazioni da parte delle large constellations:

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Nel frattempo brutte notizie per LeoSat :

https://advanced-television.com/2019/11/13/leosat-gives-up-on-project/

Per babbo natale tra 10 anni sarà dura…

Anche Apple vuole entrare nella mischia.

Fra poco non ci sarà più spazio!

Apple di quattrini ne ha.

Del resto Amazon e Google (che ha una partecipazione in SpaceX) erano gia’ della partita.

Apple credo sia per sistemi di emergenza/localizzazione/bassissimo bit rate

Per usare una costellazione LEO a banda larga serve un antenna paragonabile a quelle per il WiMAX ed in generale per FWA. Non è per comunicazioni mobili

La fisica ha dei limiti invalicabili

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2 messaggi sono stati spostati in un nuovo Argomento: Il mercato dei servizi di deorbiting

Ho trovato questo podcast che focalizza su constellations e space economy

Io lo posto con il mio aggregatore, va da sé che lo trovate con i vostri preferiti.

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Il nuovo studio ESO valuta l’impatto delle costellazioni satellitari sulle osservazioni astronomiche

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Ogni giorno, i dati che vengono trasmessi dai satelliti corrispondono alla mole di 11 terabyte.

Il futuro è anche nella gestione di questo flusso di dati in maniera sicura per un mercato in espansione.

Qui se ne parla con un imprenditore che ha portato la sua esperienza maturata in Nortrop Grumman, al servizio di questa nuova società che gestisce per conto terzi (università o privati) tutta la parte di ricezione e consegna dati.

Sulla questione detriti. Alla domanda se l’aumento di satelliti potrebbe portare a problemi di sovraffollamento congestione, lui risponde “sarà il caso di preoccuparsene sono quando avverrà qualcosa”

Come oggi faceva notare @signaleleven in Podcast, le large constellation stanno ponendo un problema che è sotto gli occhi di tutti, ma non gestibile senza una regolamentazione universalmente riconosciuta. E questo forse davvero porterà a fasciarci la testa solo quando ce la saremo rotta.

Al momento regolamentazione più completa è quella della FCC americana. E rimasta invariata sulle policy di deorbiting degli ultimi 2 anni, ma
l’ultima versione redatta penalizza fortemente tutta la parte cubesats. A meno che non controllabili tramite thrusters.

Apre fortemente però alle costellazioni massive. (poi metterò anche il link)

Deriva in larga parte dal decalogo NASA, ma ovviamente adattato agli scenari di sfruttamento dello spazio futuri.

La gestione del traffico spaziale sta creando una nuova macchina che si prospetta essere elefantiaca.
La parte di satellite tracing e avoidance management al momento sembra sotto gestione della nuova Space Force.

Di sicuro questo non aiuta alla accettazione di una comunità di intenti da altre nazioni con accesso allo spazio…

L’unica cosa che consola (è questo consola si legge come rassegnati) è che al momento le costellazioni massive sono a solo appannaggio delle compagnie private USA.*

Ricollegando invece al discorso di @Monzi sullo sfruttamento delle risorse lunari, Artemis, ed i finanziamenti a Spacex:

Proprio in questi giorni la Cina ha mostrato al mondo (cosa che ha sempre centellinato) il suo nuovo razzo, con la sua nuova capsula ponendo l’accento sulle altitudini che verranno raggiunte e sulle sperimentazioni di nuovi concept (vedi lo scudo gonfiabile)

Due entità che si trovano in una situazione quantomeno particolare.

E se la soluzione a tutto, fosse nel coinvolgere tutti alla creazione del Lunar Gateway?

*Credo personalmente, sia giusto che i possessori di un sostanzioso numero di satelliti contribuisca anche alla ricerca per le tecniche di mitigazione non solo dei disturbi ottici.

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