Costi del programma Apollo/costi della guerra in Vietnam.

The U.S. was spending roughly the entire $25-billion cost of the Apollo Program every 10 weeks to wage war in Indochina.
“Gli Stati Uniti stavano spendendo all’incirca 25 bilioni di dollari,l’intero costo del programma Apollo,ogni 10 settimane per fare la guerra in Indocina”.

Questa frase è tratta dal’ultimo articolo del blog “Beyond Apollo”,dedicato alla cancellazione delle ultime due missioni lunari.
http://beyondapollo.blogspot.com/
La guerra in Vietnam è durata per gli Stati Uniti sette anni (contro i quattro della II guerra mondiale ed i tre della guerra in Corea).
Oltre ad aver provocato migliaia di morti Americani (e centinaia di migliaia Vietnamiti),ed non essere approdata a nulla (Il Vietnam del Sud fu occupato dal Nord nel 1975,senza che questo portasse al temuto “effetto domino”,ossia la caduta di tutta l’Asia in mano comunista) ha avuto conseguenze incalcolabili sulle società occidentali.
Un esempio tra i tanti:
La grande crisi petrolifera degli anni 70 che uccise la modernità (ossia l’ottimistica idea di un progresso continuo)è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi del gregio deciso dal cartello dei produttori arabi per recuperare le perdite dovute alla svalutazione del dollaro,conseguente alla guerra in Vietnam.
Purtroppo non si può dire che la lezione sia stata imparata. :angry:

Senza il Vietnam 2001 odissea nello spazio non sarebbe stato solo un bel film…quantomeno per quanto riguardava la stazione spaziale e la base lunare

oddio, le previsioni del modernismo, erano alquanto ottimistiche!

anche senza nessun’altra guerra, probabilmente non saremmo oltre il motore nucleare a fissione per medio-piccoli vascelli e qualche aereo suborbitale.

certo con tutti quei finanziamenti in più non dubito che saremmo in molti settori molto più avanti di oggi, ma allo stesso modo molte tecnologie di oggi derivano dalle guerre… (aimè)

resta che l’opinione pubblica è troppo cecata e troppo pilotata per vedere che anche da noi si spendono milioni e milioni d’euro per fare quella che chiamano “gità” ( con morti ) fuori paese e poi tagliamo scuole, ospedali, ricerca…

se fossimo più capaci di far valere il buonsenso…

La guerra del Vietnam non ha portato nessun miglioramento tecnologico.
E’ stato solo un affare delle industrie USA che vendevano al governo milioni di pezzi. L’evoluzione si è avuta sì in campo bellico, ma solo per mantenere il livello con l’URSS. Alla fine l’armamento del soldato USA era appena superiore a quello dello stesso soldato alla fine della II WW. Nelle jungle vietnamite il carro armato era pressochè inutile. Solo aerei ed elicotteri si rivelarono utili. Ma che progresso si poteva ottenere contro semplici fanti che per lo più si nascondevano in gallerie?
Le due cose, Vietnam ed Apollo, oltre che per i costi possono essere confrontate sulla pianificazione e sulla decisione nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Il primo è stato un fiasco clamoroso, il secondo un successo ancora poco riconosciuto.
Il primo è stato gestito da politici, il secondo da tecnici. Il primo non comportava rischi, per chi dirigeva la baracca, nel secondo un fallimento e ci si trovava alla porta pronti via. Nel primo c’era solo un mucchio di disillusione; di gente buttata lì per fare cosa non lo sapeva. Nel secondo c’era solo gente motivata che si sbatteva per raggiungere i risultati. Una differenza colossale ed il risultato è sotto la vista di tutti.
Il Programma Apollo può essere criticato come si vuole, ma alla fine, alla luce della storia e dei tempi, è stato un successo totale. Molti questo non lo digeriscono. Cercano appigli per criticare, ma la realtà resta. Per la prima volta l’umanità è riuscita a fare qualcosa di veramente grande ed importante.
E dimostratemi il contrario.

La chiusura del programma Apollo è stato uno dei più grossi errori di quegli anni.
A vedere i progetti per AAP,i vari riadattamenti del Saturno(alcuni si legge con la capacità di portare una capsula verso Marte)viaggi verso Venere,stazioni in orbita lunare e terrestre,winged Apollo e Gemini…ci sarebbero spin off tecnologici inimmaginabili,nonchè un proseguire di questa corsa allo spazio anche dei Russi,che non sarebbero stati a guardare e avrebbero portato a compimento anche alcuni dei loro ambiziosi piani.
Provate a pensare ad un Apollo Soyuz un po’ diverso e più vicino a quanto pianificato,su Skylab,una stazione internazionale già nel 1975 e primo passo verso una cooperazione che si sarebbe raggiunta nel 2000.Nonostante i pezzi pronti,si preferì lasciarli in un museo…
Senza il Vietnam forse non ci sarebbe stata la necessità di un veivolo riutilizzabile di quella portata,concettualmente sbagliato e forse non ancora pronto per i tempi.

Se pensate che la scelta giusta la fecero a inizio anni 60 con l’x20,ovvero una piccola navetta a metà fra una capsula e un aereo,da montare sopra un Titan…

Bisogna cercare di capire cosa è successo, cosa ha fatto cambiare improvvisamente il vento.
Io me lo chiedo da decenni e non ho una risposta ben definita.
Non so quanti di voi hanno vissuto quel periodo, io ero bambino, nel 1969 avevo 8 anni, quindi a volte credo di aver mitizzato il mio periodo di infanza. Però, a quei tempi, accendevi la TV e vedevi il Saturn V che decollava da Cape Canaveral o la capsula Apollo che rientrava ed ammarava. Vedevi documentari scientifici, nei TG c’era l’esperto di spazio, Tito Stagno, che con tanto di modellini spiegava i vari aspetti della missione, a scuola la maestra parlava delle missioni spaziali. Oggi accendi la TV e, almeno nel nostro paese, l’interesse è morbosamente sul caso di cronaca nera in voga al momento con tanto di modellini della casa dove si è consumato il delitto … che accidenti ci è successo?

:clap: :clap: :clap: Parole sante! Non posso che quotare al 100%. Io nel 69 di anni ne avevo 6, ma il mio pensiero è totalmente uguale al tuo!

Siamo decaduti.
Prima almeno c’erano i sogni, le idee… che poi fossero usati da altri per altri fini, ma almeno c’era gente sincera che credeva.
Oggi… c’è solo egoismo. I giovani vengono su già svuotati di sogni e di idee. Godi e non pensare a daltro, e l’industria del godimento fà affari d’oro.

“E mentre tu ti areni nel limbo del godimento, c’è chi arriva da lontano, vede che gli ha lasciato il posto e se lo prende. Hai voglia a tuonare contro lo straniero, che ti ruba un posto che non vuoi. Loro si rimboccano le maniche e piano piano ti sostituiscono. Quando lo capirai, tuonerai perché qualcuno ti liberi dello straniero, magari qualcuno straniero a sua volta, perché tu non puoi essere disturbato mentre consumi il tuo piacere.”
Questo è quello che ha demolito l’impero romano. L’assenza della partecipazione dei suoi cittadini alla vita pubblica ed alla difesa dell’impero, in tutti i sensi. Lasciavano proteggere i loro confini da barbari parenti degli stessi barbari che li volevano invadere… più stupido di così… è come lasciare le uova in custodia alla volpe.
Il guaio è che la nostra società è ormai ripiegata su sè stessa. Trova ricchezza depredandosi da sola.
Già alla fine dell’800, vedere Tziolkovsky ed il suo “Terra culla dell’umanità…”, la Terra era finita. Non c’era più Terra e per accaparrarsela bisognava fare la guerra a qualcun altro. Le due guerre mondiali nascono dall’esaurimento degli spazi, coloniali nella prima, “vitali” , come diceva Hitler, nella seconda. E oggi? La terza si è consumata nel regno dell’economia, della finanza. Ora che non c’è più un grande nemico esterno, si cerca quello interno.
Io dico sempre che per un portafogli che si riempie ce n’è uno che si svuota. E di portafogli che vengono mantenuti vuoti o che vengono svuotati ad oc ce n’è tanti. Troppi. E tutto perché manca un posto dove l’umanità possa espandersi e far fiorire la sua speranza e la sua creatività.
Si, per me il posto esiste, è lo spazio, ma forse io sono solo un residuato bellico di un epoca ormai terminata. Sarà, ma il grande sogno di questa nuova epoca qual’è? Lo spirito dov’é? Dov’è l’entusismo, la voglia, lo spirito di sacrificio?
Sono morti nelle foreste del Vietnam. L’ultima vera guerra. Una guerra degli USA, ma non solo. Era anche la nostra. Ha fatto da cassa di risonanza per molte cose. Ed è stata persa. Da tutti. Sia da coloro che l’hanno fatta, sia da chi ha partecipato indirettamente ad essa.
Quella guerra è stato un buco nero che ha prosciugato la linfa vitale della nazioone più potente del mondo e logorato due popoli che da quella guerra ne sono usciti esausti e delusi. I denari consumati per farla sono stati sprecati senza ritegno e non c’è altra fonte in grado di restituirli.
E nonostate l’errore di allora, eccolo ripetersi oggi, ma le guerre in Irak ed in Afghanistan sono guerre? Sono pure guerra di potere, di egemonia, guerra di secondo piano, che a noi possono apparire ciclopiche solo per la nostra contrarietà ad ogni forma di guerra, a prescindere. In queste guerre manca lo spirito, il senso. Sono solo guerre di logica economica. Anche queste però hanno contribuito a spegnere i pochi sogni rimasti. Chi si ricorda quanti progetti c’erano prima che Saddam invadesse il Kuwait, ve li ricordate? E parlo solo di spazio, e ricordate cosa è rimasto dopo? Ricordatevi di Hermès, sacrificata perché… non c’erano le tecnologie o perché i soldi servivano per bombardare l’Irak?

Ares Cosmos…

…posso stampare, incorniciare e appendere in camera questo tuo post?

Condivido in pieno :ok_hand:

amici anche lunakhod è con voi! purtroppo la realtà è che il mondo, ma sopratutto una buona parte dell’umanità si sta sempre più impoverendo (mentalmente intendo) non ci sono più stimoli, più ideali. io quel periodo fantastico lo vissuto e ne sono ben lieto! :disappointed:

anche se bisogna considrare che Apollo e Viet-Nam si sono sovrapposti e l’apice del primo è arrivato coll’inizio di crescita del secondo.
Al presunto senso di ppagamento dell’aver messo piede sulla Luna si è sovrapposto il dover impegnare uomini mezzi e risorse in un conflitto più ideologico, trategico che tattico,pratico.
Il Viet-Nam doveva servire come monito all’Urss per non espandere la sua influenza, doveva dimostrare all’Ex alleato che la potenza di fuoco statunitense era semprecompleta, piena in qualsiasi ciscostanza e territorio.

Aver raggiunto laluna così magnificamente ha dato un senso di completezza cheha fatto si nell’amministrazione che già dopo Apollo-11 iniziassero i tagli e i ridimensiomenti.

il falliemnto del Viet-Nam ha portato poi all’incertezza politica dell aGestione Carter culminata col fallimento abissale della liberazioen degli ostaggi in Iran, che in ambito spaziale si è proiettato nella fase finale della progettazioen dell shuttle, bellissimo ammaliante quanto vogliamo, ma senza un reale scopo.

Vorrei ricordare che nelle priorità della messa in servizio dell Navetta vi era la creazioen di gigantesche centrali elettriche solari che grandi come manhattan avrebbero fornito elettricità a basso costo per gli Usa(inizialmene), il challenger fu il colpo di grazia nella ua attuazione; il columbia che volò precedentemente il triste volo del challenger servì per dimostrare che era possibile costruire talicci in alluminio nello spazio, la base per edificare tali centrali.

Analisi perfetta. Purtroppo condivido anch’io.

La guerra in Vietnam è stata criticata più volte,in maniera giusta e sacrosanta,
da un punto di vista eminentemente progressista,
dal punto di vista di studenti,intellettuali liberal,pacifisti ,e da quellache è stata chiamata controcultura.

Ma anche se guardiamo la faccenda dal punto di vista dei moderati e dei conservatori
il consuntivo è catastrofico:
Catastrofica ricaduta sul bilancio USA,con conseguenze quali svalutazione,inflazione,soppressione della convertibilità dollaro-oro,aumento esponenziale del costo del petrolio,crisi economica,crisi energetica.

Gravissima perdita di prestigio degli Stati Uniti nel mondo,
divisioni con gli alleati,
aumenti di consenso per il comunismo,
Esaurimento dei fondi a disposizione delle forze armate,con successiva politica di austerity e diminuzione della potenza militare Amercana (pienamente riacquistata negli anni 80).

Crisi delle istituzioni,rivolte,sommosse,disordini,contestazioni.

Affossamento dei programmi sociali della “Grande Società” di Johnson.

Affossamento del programma spaziale Americano (cancellazione del programma AAP,cancellazione dei programmi di esplorazione lunare,delle stazioni orbitali,degli space tugs,degli shuttle interamente recuperabili).

Tutto questo per cosa?
Per far cadere il Vietnam del sud sotto il dominio del nord comunista nel 1975,e per scoprire che quell’area aveva tutto sommato scarsa importanza strategica nel grande giuoco della guerra fredda.

@carmelo pugliatti: condivito al 100% quello che hai scritto!

un particolare contesto storico-politico che almeno sotto alcuni aspetti poteva dare l’ idea di una strana attinenza fra l’ inizio del declino dell’ impero romano misto a quello napoleonico. ma il problema più importante è che non fu molto facile imparare dagli errori strategico-geopolitici commessi onde evitare di ripeterli ancora in futuro.

E la guerra in Iraq quanto costa?

A me sembra ancora piu’ catastrofica.

Secondo un documentario risalente alla Prima guerra del Golfo, dalla voce della giornalista di TG Leonardo, con un decimo di quella guerra si rimetteva in piedi IN TOTO l’intero programma Apollo.
Non aggiungo altro su questo.
Sul resto vorrei far notare una cosa. Le decisioni sul futuro della NASA erano rpese dalla politica, ma dentro la NASA la politica non c’era. Leggendo il libro Apollo 13 si sente che il personale della NASA era qualificato, esperto e preparato. Era questo a fare la adifferenza. Non si arrivava al posto di Kranz solo con una buona spinta arrivistica. Insomma, la politica era fuori dagli affari interni della NASA.
Possiamo dire lo stesso per il Vietnam?
Possiamo dire che c’era gente qualificata quando versava carriolate di dollari nel corrottissimo governo del Vietnam del Sud sperando che così qualcosa arrivasse anche alla popolazione civile?
C’era gente che non capiva un’acca di come si gestiscono i soldi. Potevano prendere a calci nel sedere i politici locali imponendo loro una condotta che sul piano dell’opinione pubblica vietnamita avrebbe fatto più presa che aprire bordelli in ogni dove per i soldati USA. E ci si stupisce perché i Vietcong avessero più presa sulla popolazione?
Egli errori commessi ai danni della popolazione civile nelle ultime guerre?
Quando migliaia di profughi iracheni fuggivano verso le truppe occidentali in cerca di protezione per poi lasciarle nuovamente in balia degli orchi di Saddam?
Vedere i soldati USA sfilare davanti ala popolazione civile che con una mano saluta i soldati e con l’altra tiene in mano il kashnikov, che impressione può fare?
Per non dire della balla clamorosa per la seconda guerra, ovvero le armi di distruzione di massa che poi non c’erano. Delenda Cartago…
E ci stupiamo se ora l’Irak si comporta come un toro da domare?
Cose così pasticciate possiamo farle noi, che non siamo nessuno, ma chi può investire palate di soldi in intelligence… queste cose dovrebbe saperle. Ma a quanto pare chi gestisce queste cose non è nè preparato nè competente. Forse è uno dei tanti che pensa che un buon cazzotto risolve ogni problema. Sarà, ma non mi pare che sia vero… allora come oggi.

Sono perfettamente daccordo Ares Cosmos. Gli americani hanno un modo molto strano di gestire le alleanze.
Non dimentichiamoci che Hussein, sembrerà strano, ma salì al potere nel 1979 prendendo il comando del partito rivoluzionario, allora al potere, con idee progressiste, laiche e a favore della diffusione dei costumi occidentali nel paese.
Lo stesso Hussein fu spalleggiato dagli USA nella guerra contro l’Iran. Idem per quanto riguarda i Talebani prima alleati contro l’URSS poi nemici. Per quanto riguarda l’Iraq non dimentichiamoci che sentimenti antioccidentali possono nascera anche dall’embargo imposto da noi occidentali dopo la prima guerra del golfo. Embargo che ha provocato morti infantili per morbillo …Non a caso un certo Enrico Mattei sosteneva che il 75 per cento della ricchezza derivante dall’estrazione petrolifera avrebbe dovuto essere reinvestita nel paese creando benessere e salde relazioni tra noi occidentali ed i paesi produttori di petrolio.
A qualcuno però conveniva sul breve periodo molto di più sostenere e foraggiare dittatori locali.
Ovvio che sul lungo periodo questo ha provocato guerre e problemi di terrorismo che avrebbero potuto essere evitati guadagnadoci meno.
I

Ed è stata persa. Da tutti. Sia da coloro che l'hanno fatta, sia da chi ha partecipato indirettamente ad essa.

“A strange game. The only winning move is not to play.” (cit.)

Gran bel post (Risposta #7) Ares Cosmos. Ti giuro che però ci sono anche tanti giovani che ancora sognano e perseguono i propri ideali. Riguardo all’andamento generale della società però hai ragione, a te (/a voi) quali soluzioni ti(/vi*) vengono in mente per invertire questo andamento decadente?
E intendo sul piano di pianificazioni spaziali o puramente sociologico o politico (o…). Mi farebbe piacere sentire le vostre opinioni.
(anche se ho paura di rasentare l’OT, ma la vedo come una continuazione del discorso iniziato)

*= o gedit (ok questo è OT XD)

Bel film :slight_smile: