Intendevo “boiata” perchè non ho la più pallida idea di quanto spessa sia la crosta sopra il possibile ghiacchio e quindi non so se con un impatto quest’ultima possa essere asportata e liberare quello che c’è sotto.
“seem to glow with an intensity out of proportion to the otherwise dark and dusky surrounding landscape” (Universe Today). Incredibile… specie considerando la luce bassa!
Azzardo che la crosta scura di Ceres possa essere sottile, dell’odine dei metri, fatta di polvere asteroidale catturata; questo spiegherebbe la bassa albedo. Bisognerebbe avere le immagini originali (Elisabetta?) per valutare le albedo relative delle macchie bianche e della crosta.
Su Universe Today c’è anche un’immagine ingrandita (even more impressive) :
Bada che il Sole non è bassissimo, il fondo del cratere è abbastanza illuminato. Se la macchia bianca fosse depressa mi aspetterei un bordo nero a sinistra; però la scala è ancora molto grande, siamo a due km per pixel. Il cratere è circa 1/10 del diametro di Cerere, che è di 975 km circa; la macchia sta in 6x7 pixel, quindi circa 12x15 km. Bisogna ancora aspettare qualche giorno. Si sa quale sarà la distanza minima di Dawn da Cerere?
Ma invece del “solito Marte”,una missione manned su Cerere?
Un Astronauta potrebbe “camminarci” o sarebbe necessario ancorarsi alla superfice o sorvolarla con qualche jet pack a causa della ridotta gravità?
Non mi risultava ancora che ci fossero centri commerciali su Marte! Già che devo comprare una lavatrice nuova, se mi ricordo questo weekend ci faccio un salto…
Davvero incredibile che il riflesso sia così forte anche se la sonda è ancora lontana dall’obbiettivo. Se alla fine si avrà la conferma che trattasi di ghiaccio o acqua allo stato liquido, si potranno avere dei risvolti concreti nelle missioni spaziali? Potrebbe essere la ragione per cercarlo in modo più marcato anche sulla Luna che ci è più vicina?