Il Delta II di ULA si avvicina alla conclusione della sua gloriosa carriera. E’ in arrivo il suo 154° volo dal 1989, che sarà anche il penultimo (l’ultimo è programmato per il settembre 2018), venerdì 10 novembre tra le 10:47:03 e le 10:48:05 (ora italiana) dal SLC-2 di Vandenberg AFB.
Il payload, da recapitare in orbita eliosincrona, sarà costituito da JPSS-1. La sigla sta per Joint Polar Satellite System: si tratta di un satellite che nasce dalla collaborazione di NASA e NOAA e sarà dedicato al controllo ambientale e meteorologico. Dall’orbita polare passerà sopra l’equatore 14 volte al giorno, ottenendo due volte al giorno la completa copertura del globo. Ciò permetterà una maggiore accuratezza nelle previsioni dei fenomeni più gravi.
Il Delta II volerà in configurazione 7920-10, dove la prima cifra indica il tipo dei primo stadio (serie 7000), la seconda il numero dei booster laterali a grafite GEM, la terza la presenza del terzo stadio (in questo volo non c’è). Il 10 indica la misura, in piedi, del fairing.
A ULA non lo dicono, per scaramanzia, ma se questo lancio va bene, sarà il 99 successo di fila. Con l’ultimo volo del 2018 Delta II potrebbe concludere la carriera con una cifra tonda record di successi consecutivi.
Fino ad oggi gli unici fallimenti risalgono al 1995 (Koreasat 1) e al 1997 (GPS-2R 1). 2 su 153 è una discreta media. La lista completa si trova qui: http://www.spacelaunchreport.com/delta2.html
(Parliamo degli ultimi voli ma, in realtà, sembra che siano rimasti almeno 2 Delta II invenduti nei magazzini. Se ci sbrighiamo, con una bella colletta 82 $ di dollari li troviamo. E forse basta anche meno: vuoi che non ci facciano anche uno sconto di “fine serie”? )
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