Difficoltà e declino di Boeing

La senzazione e’ che Boeing segua questo progetto di malavoglia e faccia “melina”, probabilmente fanno fatica a starci con i costi, e hanno pure la rogna del lanciatore tra motori russi che non si possono piu’ usare e motori besoziani che non si possono ancora usare.

D’altronde il contribuente USA giustamente paga e pretende di avere due lanciatori, non e’ che non puoi adempiere al contratto solo perche’ l’altro competitor funziona, anche se ci sono precedenti di investimenti pubblici che poi non si sono tradotti in un veicolo funzionante, non solo in campo spaziale, e non solo veicoli… e non ci mettiamo a fare l’elenco.

La nuova dottrina e’ che USA (e negoziando l’EU) possono dare aiuti di stato alle loro major, al contrario di quello che formalmente si diceva in passato… vedi Inflation Reduction Act e simili.

Se cosi’ che si mettano d’accordo con Boeing e che facciano volare con costi e livelli di sicurezza ragionevoli, non e’ necessario che sia un fulmine ma deve raggiungere l’obiettivo minimo.

L’impressione è che il punto non sia economico, ma di una azienda totalmente allo sbando dal punto di vista della catena direzionale, dell’organizzazione del lavoro e delle competenze dei responsabili.

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Che voi sappiate sta avvenendo un passaggio di tecnici da boeing a space x? Questo potrebbe spiegare il clima che probabilmente si respira all’interno del team starliner, in cui i migliori se ne vanno e chi rimane “fa quel che puo”.

La cosa che non riesco a capire è che qui si sta parlando della stessa Boeing Space che ha realizzato buona parte della sezione americana della ISS nonché lo straordinario X-37B.

Cosa è successo negli ultimi 10 anni per giustificare questo disastro (e ci metto anche la parte di aviazione civile)???

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Ho visto di recente questo documentario (disponibile anche in italiano).
Ovviamente tratta del caso “737 MAX” ma mi è sembrato molto interessante per capire come l’evoluzione societaria della Boeing abbia avuto notevoli ripercussioni sui suoi processi industriali:

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Succede che son passati dal “Costruire aerei, guadagnandoci” al “fare soldi, costruendo aerei”…

Differenza forse sottile ma sostanziale…

Vorrei fare un doveroso distinguo: se è vero che la crisi in casa Boeing ha colpito la divisione Spazio e quella velivoli civili, quella velivoli militari continua a marciare in maniera regolare, ed a sfornare ancora ottimi prodotti (pensiamo allo F-18E/F Super Hornet oppura alla sua versione da guerra elettronica).

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Muilenburg.

Il settore aerospaziale richiede investimenti a lunghissimo termine, le cose che vanno ancora bene sono dovute a investimenti di molti anni fa, prima che qualcuno si mettesse a bruciare il futuro tagliando gli investimenti che avrebbero dato frutti ben dopo la prossima semestrale e sfilacciando la cultura aziendale premiando in base a una diversa valutazione del valoree.

Il fenomeno non e’ recente, non esclusivo di Boeing e neanche degli USA.

Un sistema economico che permette la nascita di nuovi attori e non li stronca nella culla pero’ si rigenera, entro certi limiti.

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C’é un’altra grana che ritarda ulteriormente la consegna dei Boeing 787, relativa all’errato dimensionamento di uno spessore (uno “shim”) che doveva correggere un errore dimensionale. Lo spessore stesso è sbagliato, così l’attacco di una parte collegata allo stabilizzatore ha tolleranze errate, e l’assemblaggio richiede troppa forza. Articolo in https://www.seattletimes.com/business/boeing-aerospace/boeing-discovers-another-quality-flaw-on-787-delaying-deliveries-again

Queste a mio modesto avviso sono grane di cultura aziendale. In generale problema doveva uscire prima, ed è nella sensibilità degli operatori capire che c’é qualcosa che non va prima che un ispettore in un controllo di routine se ne accorga. Ovviamente non è facile, la sensibilità sul lavoro non si insegna… ma tanti casi di questo tipo bloccano un’azienda.

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Io ho una intrpretazione un po’ diversa.

Boeing ci ha messo del suo, questo è certo. Ma la mia impressione è anche che Boeing per Starliner stia ricevendo da NASA un livello di scrutinio estremamente più alto di quello che ha ricevuto SpaceX qualche anno fa.

Il motivo sarebbe semplice: SpaceX era la prima, c’era la fortissima pressione politica per tornare a lanciare astronauti dal suolo USA, e forse (ribadisco il forse perché sono solo mie speculazioni) gli hanno fatto passare qualche cosa in più pur di tornare a volare prima possibile.

Per fare un esempio: negli ultimi anni ho visto discussioni su anomalie della capsula Dragon, potenzialmente anche catastrofiche per l’intero veicolo, che se fossero state discusse al tempo di CFT sicuramente avrebbero bloccato e ritardato il lancio. Ma siccome siamo in servizio e la Dragon è l’unica che vola, si tende “naturalmente” (e anche giustamente!) ad accettare un fattore di rischio più alto, perché bloccare la Dragon oggi significherebbe fermare il programma ISS e un sistema che sta funzionado alla grande: da quando c’è la Dragon, abbiamo 4 astronauti USOS, crew time a bizzeffe e tantissima possibilità di fare ricerca scientifica. Se dovessero fermarla per 6 mesi o più sarebbe un disastro…

Per Boeing invece, per quanto sia urgente avere un secondo fornitore (per liberare dal giogo monopolistico di Musk), comunque è il “secondo”. Ritardare Starliner non ha effetti immediati sul programma ISS, e quindi si può cercare la “perfezione”, prendendosi di accettare solo dei rischi minimi…

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Concordo, in parte in quanto dal lato Starliner la fiducia è stata a mio parere “erosa” dal pasticcio col primo volo e dallo stillicidio di cose che sono saltate fuori col tempo.

Poi è vero che una Crew Dragon è esplosa al suolo, ma il punto è che forse anche alla luce di quell’incidente occorso alla capsula SpaceX, le procedure di certificazione si sono fatte più stingenti per chiunque sia venuto dopo.

Certo a livello di immagine e di profitto, il progetto CST-100 è stato davvero un mezzo disastro.

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Mah… non è che Boeing è interessata a vendere i suoi prodotti a nessuno di noi, loro vendono ai governi e alle multinazionali. L’immagine che il pubblico ha di Boeing ha ben poca influenza IMVHO. Io continuo a vedere un sacco di aerei Boeing negli aeroporti…

E come per SpaceX, non abbiamo piena visibilità di tutti i fondi che il governo USA riversa in Boeing, non solo attraverso NASA, ma anche attraverso i militari.

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Non sono del tutto d’accordo, c’è stato un momento in cui Dragon e Starliner erano in un “testa a testa” tanto che, ad un certo punto, si pensava che la Boeing avrebbe lanciato per prima.

Secondo il tuo ragionamento la NASA avrebbe deciso “ab initio” che la SpaceX lanciava per prima e da qui “un occhio chiuso su una serie di cose”, e qui non sono affatto d’accordo.

A mio avviso, quello che è successo è figlio da un lato degli errori di Boeing (e forse della stessa NASA?) più la pressione mediatica generata dal fatto che la stessa Boeing aveva avuto il doppio, rispetto a SpaceX, del contratto COTS (e poi i guai di Boeing con il 737Max). Se poi ci mettiamo l’esito quasi disastroso del primo volo ed i lunghi tempi di recovery della Boeing fino ad OFT-2, beh…

Dunque oggi possiamo affermare che la NASA sia disposta a far passar lisce certe cose a SpaceX perché è (di fatto) un monopolista, ma nemmeno è poi vero perché come dice lo stesso @Buzz la Dragon 2 va alla grande.

Ma nel periodo 2019-20 davvero la NASA poteva saperlo?

Lascio a voi tutti la risposta…

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Io rimasi molto stupito della attenzione posta dalla NASA sui “problemi” dei paracadute della Dragon, mentre la mancata apertura del paracadute dello Starliner duratne l’abort test sembrava passare sotto silenzio.
Eppure le criticità che evidenziava NASA (stress asimmetrici sulle cime) non potevano non esserci anche sui paracadute Starliner. Adesso invece vengono posti tra le questioni da risolvere.
IMHO mi sembra che fino al 2020 NASA poneva maggior attenzione al rookie della corsa allo spazio, sicuramente anche per la credibilità accumulata da Boeing.
Mentre ora i ruoli si sono invertiti, SpaceX ha un vantaggio di credibilità su Boeing.
E alla NASA ne tengono conto.
Credo che quanto dice @Buzz non sia poi lointano dal vero (hic et nunc)

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No, non è quello che ho detto.
Ho scritto che Boeing ci ha messo del suo, e sì, agli inizi SpX è stata chiaramente più veloce.
Inizialmente secondo me la NASA era più “permissiva”, sia per SpX e per Boeing. E kudos a SpX per essere riuscita ad arrivare per prima al volo, mentre NASA era ancora in quel modus operandi.

Sto parlando degli ultimi anni e degli OFT e CFT di Boeing, dove secondo me Boeing sta ricevendo uno scrutinio molto più dettagliato di quelli che ha ricevuto SpaceX quando è toccato a loro qualche anno fa.

E sto parlando delle anomalie che oggi ha SpaceX (che non arrivano al pubblico), e che NASA deve rivedere ed accettare per continuare a far volare le Dragon, e per cui secondo me sono più “permissivi” rispetto a Boeing. Da un lato forse si fidano di più di SpX, ma dall’altro lato sanno anche se se bloccano SpX oggi non c’è alternativa, quindi meglio accettare il rischio e andare avanti, mentre per Boeing è meglio fermarsi e non accettare il rischio.

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Ah ok, adesso mi è chiaro e rispecchia quello che ho scritto io alla fine del mio post.

Io sto dicendo che non è una questione di credibilità ma di priorità del programma e di pressione politica.
Se ritarda Starliner, l’impatto è non avere ridondanza di fornitori.
Se si ferma Dragon, l’impatto è fermare l’ISS.

E di conseguenza i rischi che accettano per uno sono molto diversi dai rischi che accettano per l’altro. E questo verso il pubblico fa sembrare che in SpX funzioni tutti perfettamente, mentre in Boeing sia tutto in malora. Mentre invece, per lo meno in parte, è perché (mia impressione, IMVHO) ricevono un trattamento diverso da NASA (pienamente giustificato da quello che ho scritto sopra).

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E’ chiaro che tu hai un osservatorio diverso rispetto a tutti noi, quindi sono sicuro che sia così.
Il punto, come giustamente riassumi, sta negli impatti. Da un lato una mancanza di ridondanza e dell’altro una perdita di accesso alla ISS con il ritorno ad una dipendenza dai russi che gli americani, oggi come oggi, non sarebbero disposti a sostenere non fosse altro che per un mero fatto politico.

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Certamente, non penso affatto che Boeing sia “da buttare”, tuttavia, sempre opinoni personali, le ultime disavvenutre in campo aeronautico o astronautico mostrano un certo trend.
Non so se definirlo “sloppyness”…

Guardando alla situazione di Starliner, sarà anche vero che la NASA passa col pettinino adesso rispetto ai tempi della certificazione della Dragon, ma anche tralasciando la questione cavi con copertura infiammabile, abbastanza sbalorditivo a questo stadio del processo di certificazione, anche la scoperta non rilevata prima di noie ai paracadute, probabilmente dovute (ipse dixit) a una presa dati registrata scorrettamente, mi sembra l’ennesimo sintomo di un momento poco felice per questa azienda.

E’ quindi verissimo che gli aeroporti sono pieni di Boeing, ma è pure vero che in certi settori del mercato aeronautico, a parte Airbus, non è che ci sia una concorrenza serratissima.

Spero si riprendano presto e che Starliner vada in orbita entro il 2023.

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Quando è esplosa la dragon hanno in brevissimo tempo individuato il problema, progettato le modifiche per risolverlo, costruito una nuova capsula e via di collaudo. C’è una differenza enorme con una azienda che si accorge (siamo sempre in attesa del come, a meno che non sia successo) che del nastro adesivo potrebbe bruciare in condizioni X e l’approccio è: se ne riparla tra un anno. Questo è il risultato macroscopico di una azienda in cui non c’è una catena di comando funzionante e in cui probabilmente in tanti punti ci sono persone qualitativamente non al livello che dovrebbero essere, e/o procedure inefficienti/sbagliate che portano a perdere il controllo su quello che stai facendo e di conseguenza ad annaspare quando c’è un problema…

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