Dream Chaser: Lockheed Martin consegna a Sierra Nevada la prima struttura

Viene ancorata al meccanismo di apertura dello Shooting Star la coppia di pannelli fotovoltaici. Ogni ala è composta da tre moduli di celle solari ripiegati su se stessi, aventi con una lunghezza unitaria di 150 centimetri.

https://twitter.com/SierraSpaceCo/status/1696647177357930682?s=20

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La parte posteriore del Dream Chaser Tenacity in questo tweet di Sierra Space, in costruzione in vista del primo lancio.

Si tratta della sezione dove vengono alloggiati i serbatoi dei propellenti e dell’elio e dove verrà collegato il modulo cargo Shooting Star.

https://twitter.com/SierraSpaceCo/status/1699527935944999255?t=Ahyv79SErRi0GFWi3Mk0Tg&s=19

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Il profilo di volo del Dreams Chaser nelle missioni cargo

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Bel filmato! Certo che 7 navette tutte che si chiamano Tenacity… potevano ritexturarle un minimo!

Bello davvero. Avevo però dimenticato che non avesse un sistema di attracco automatico. Mia considerazione….mi sembra di tornare indietro. Nel caso le nuove stazioni spaziali avessero bisogno di missioni di rifornimento, senza braccio robotico sarebbe impossibile soddisfare qualsiasi tipo di richiesta. ( ovvio che hanno il contratto solo per ISS, ma da azienda lungimirante una pensatina c’è l’avrei fatta):face_with_raised_eyebrow:

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Uno strappo alla regola mi è concesso, rispondo alla tua affermazione senza dilungarmi eccessivamente. Altri veicoli cargo che adottano la modalità di attracco assistito - berthing - si stanno evolvendo in favore all’attracco automatico. il primo della serie è stata la Cargo Dragon di prima generazione, il prossimo anno dovrebbe avvenire il debutto di HTV-X (HTV-XG quando servirà il Lunar Gateway) con un’interfaccia di attracco compatibile con gli International Docking Adapter, discostandosi dal predecessore HTV che veniva afferrato dal Canadarm2. Inoltre in Northrop Grumman si sta vagliando l’ipotesi di una versione Cygnus in grado di attraccare autonomamente alle stazioni spaziali del futuro. Ho usato volutamente questi termini generici perché non è certo che lo step evolutivo diventi realtà e che effettuerà voli verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Capisco che possa sembrare un passo indietro considerando la direzione intrapresa dai veicoli di rifornimento che ti ho citato. Considera che Common Berthing Mechanism porta in dote un portello di grandi dimensioni, quindi è l’unica soluzione per portare all’interno dei moduli oggetti voluminosi che altrimenti non passerebbero dal ridotto passaggio del NASA Docking System. Dopo il ritiro di HTV, l’unico veicolo rimasto a servirsi del Canadarm2 è Cygnus e nonostante ciò svolge egregiamente il suo prezioso lavoro, trasportando beni che le altre navicelle cargo non possono. Per le esigenze della Stazione mantenere questa caratteristica con il Dream Chaser, diventa un sistema ridondante con Cygnus, ha i suoi benefici.

Quante cose non varcano la riservatezza degli uffici! Nulla ci vieta di supporre che in Sierra Space abbiano pensato all’implementazione dell’attracco automatico per il Dream Chaser. A maggior ragione quando dovrebbe essere un pilastro dei prossimi avamposti umani di società private.

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Infatti un ISPR Rack (come sono quelli a bordo del Columbus, incluso FSL sul quale ho lavorato) passano solo attraverso il portello “largo” del berthing, e non attraverso il portello stretto del NASA APDS…

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Grazie mille per la risposta davvero competente. Condivido tutto al 100%. Mi rimane la sensazione di un veicolo che non esprime tutto il suo potenziale :woman_shrugging:

Sulla carta ne ha eccome! In fondo si discosta dal design dei veicoli che sono stati impiegati negli ultimi decenni: è innovativo per certi aspetti, rivisto il concetto di spazioplano per altri, estremamente valido nella pratica per altri ancora. Forse sono ben alte e altre le aspettative quando si parla di spazioplani, perché tutti abbiamo vivido il ricordo dello Space Shuttle e il forte carico emotivo che trasmetteva. Oppure perché in molti si chiedono come sarebbe potuto essere oggi se progettato e sviluppato con le tecnologie moderne di cui disponiamo.

Posso capire il tuo stato d’animo Annamaria. Diamo tempo a Sierra Space di fare il primo lancio di Tenacity. Sono certo che dopo avremo un’opinione diversa dopo che l’azienda avrà dimostrato il valore del Dream Chaser. Dopotutto, tranne dei modelli prototipali, non l’abbiamo ancora visto la navetta nella veste definitiva di volo. Diciamo pure che è il primo veicolo della serie, ci sta che il progetto abbia margini di miglioramento, ma soltanto una missione completa di andata e ritorno dallo spazio può dire quale strada prendere. Infine è anche lecito aspettarsi una certa prudenza e poi ricordati che spesso le novità “grosse” non si vedono!

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Un breve video del collaudo funzionale dell’impennaggio di coda condotto a gennaio sul Dream Chaser. Dalle immagini si nota come timone e deriva siano un blocco unico, a differenza dello Space Shuttle che come gli aeromobili tradizionali sono due entità diverse: una fissa solidale al veicolo (deriva, appunto) e una mobile (timone). Nota tecnica: lo stabilizzatore verticale può ruotare di 30° a destra e altrettanti a sinistra rispetto alla posizione neutra.

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Video molto interessante, grazie LuckyFive.

Solo per mantenere vivo il ricordo di ciò che fu, ci tenevo a dire che l’impennaggio verticale del’orbiter del sistema STS era composto di tre parti, di cui due mobili.

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E’ il contrario :beers:

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Esatto, in aeronautica si dice deriva la parte fissa e solidale alla fusoliera, mentre si definisce come timone la parte incernierata e mobile per dare la direzione.

Lo Shuttle, in particolare, aveva un’alta deriva ed un timone “a forbice” costituito da due parti: una sinistra ed una destra che potevano operare sia in maniera concorde (direzione) sia in maniera discorde (aerofreno).

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Sierra Space ha completato con successo la sua prima Flight Operations Review presso lo Johnson Space Center della NASA.

Le attività, durate una settimana, sono state effettuate in preparazione della prima missione di Dream Chaser verso la ISS.

https://x.com/SierraSpaceCo/status/1717504368688152808?s=20

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D’altra parte il primo lancio di Vulcan si approssima e quindi, a seguire, anche il primo volo di Dream Chaser.

qualche fotina di Dream Chaser Tenacity diffusa da Sierra Space su X

https://x.com/SierraSpaceCo/status/1714679051594698937?s=20

https://x.com/SierraSpaceCo/status/1717298356454670531?s=20

https://x.com/SierraSpaceCo/status/1719362571713876020?s=20

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Tenacity è completata e a breve partirà per il Neil Armstrong Test Facility di NASA
https://twitter.com/SierraSpaceCo/status/1720078767270379878

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Dream Chaser Tenacity è stato posto in verticale presso il Neil Armstrong Test Facility della NASA a Sandusky Ohio.


verrà accoppiato all’appendice cargo Shooting Star per essere sottoposto ai test di vibrazioni nelle condizioni di lancio

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Nell’agosto 2022 Sierra Space aveva annunciato l’espansione della flotta dei Dream Chaser. Leggendo attentamente il comunicato stampa sull’avvio della campagna di test sul primo esemplare completo dello spazioplano, tra le righe, senza troppa enfasi, viene svelato il nome attribuito al fratello di Tenacity con matricola DC-102: Reverence.

Potrebbe essere definito o provvisorio, i dubbi sono legittimi non essendo stato diffuso in modo “deciso” da Sierra Space.

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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