E' morto un altro "pezzo" di storia

Ottima ricostruzione di quel periodo.Bel lavoro insieme a quello dell’amico Kruaxi di fatti storici ben esposti.
Ciao da Jolly Rogers

Caro Giulio, posso essere più o meno d’accordo con te su molte delle cose che hai detto, ma non su questa.
La storiografia anglosassone negli ultimi anni, guarda caso a partire dalla morte di Hirohito, ha avuto facile gioco nel dimostrare come l’imperatore, ben lungi dall’essere un semplice ‘simbolo’ in mano alla casta militare, come furono gli imperatori durante i secoli dello shogunato, fu in effetti colluso, sostenitore e, spesso, ispiratore dell’espansionismo militare nipponico.
La ‘favola’ che vedeva Hirohito, animo gentile travolto dagli eventi, tale era appunto…
Uno dei tanti prezzi pagati a scapito della verità, nell’ottica di scopi… come dire… più importanti…

Salute e Latinum per tutti !

Grazie a tutti per gli approfondimenti sempre precisi ed interessantissimi.

Vado un po’ OT.
x J.R. o chi lo sa - Ma in caso di zombie “civile”, se è veramente un guasto alle comunicazioni di bordo, ci sono procedure per comunicazioni visive, oltre al “battito d’ali”?

Purtroppo non posso ‘postare’ un breve filmatino da me registrato mentre uno dei ns piloti ne parlava… Ad uso ‘privato’ me lo concesse, ma chiese espressamente la non diffusione… :colonial:
J.R. ti spiegherà tutto nei dettagli comunque ! :wink:

Salute e Latinum per tutti !

Le procedure in caso di “zombie” civile sono molto complesse, non basta solo sbattere le ali davanti all’aereo per fargli capire di seguirlo.Nel malaugurato caso di dirottamento il pilota militare cerca in tutti i modi di far cambiare la rotta alla potenziale minaccia per arrivare anche ad usare il proprio armamento se non segue le direttive che agli intercettori provengono da terra.Per capirsi, se dopo piu’ volte l’ intruso non desiste dai suoi intenti, gli intercettori prima sparano una raffica davanti a loro a scopo intimidatorio, poi se dopo diversi avvertimenti non succede niente, si passa a sparare brevi raffiche sui piani di coda e se proprio dice maiala i piloti si trovano in quelle situazioni a cui mi riferivo sopra.
Ciao da Jolly Rogers

Grazie.
Quindi se i piloti sono nella reale impossibilità di comunicare, è sufficiente che assecondino le manovre degli intercettori…

Esatto, il segnale che il pilota ha capito le intenzioni dell’intercettatore sono l’estrazione del carrello quando vicino all’aeroporto, l’abbassamento dei flaps e una prua leggermente a cabrare.
Ciao da Jolly Rogers

Caro Kruaxi,

Non sapevo che negli ultimi tempi la storiografia sulla figura dell’imperatore si è arricchita di nuove opere o studi che portano in questa direzione, cercherò di documentarmi.
Resta il fatto che una cosa è ispirare una politica di espansione militare e un’altra mettere in atto una serie di crimini di guerra tanto feroci da reggere il confronto con quelli nazisti.
Sullo sfondo poi c’era una lunga storia di rivalità economico commerciale con gli Stati Uniti, che i Giapponesi avevano tentato di risolvere con una breve campagna militare, così come avevano fatto con l’impero cinese prima e i russi poi.
Solo che questa volta davvero peccarono di Ubris, e ne pagarono lo scotto…

Le stellettine che ancora mi porto addosso all’avatar mi costringono a guardare da vicino questi topic “caldi”.
Per conto mio non e’ necessario “limitarsi” piu’ di tanto negli interventi.
Siamo comunque nella sezione corretta, e le parti in discussione mi sembrano, prima che competentissimi esperti, gentiluomini di prim’ordine.

E’ un argomento interessantissimo e lo state portando avanti da signori.
Complimenti a tutti. Volevo solo dire questo.

Ahi! Prima Von Braun, adesso Tibbets. Stiamo sempre a fare i processi. Giudicare il passato con gli occhi di oggi è uno sport poco proficuo.
Tibbets sganciò la Bomba e sapeva cosa sganciava. Lo stesso tutti sapevano, perché un aereo ed una bomba per una città?
Ma tibbets era uno di quelli che ha arrostito migliaia di giapponesi anche prima, sganciando spezzoni incendiari sulle case di altre città, fatte di carta e legno. Lì invece non doveva farsi scrupoli morali.
E la tempesta di fuoco provocata per la prima volta dai bombardieri inglesi su Amburgo e poi cercata ad arte per distruggere altre città tedesche?
E non mi si dica che l’atomica è l’atomica…
Quanto al Giappone, è vero che prima dello sgancio il Giappone contattò l’URSS perchè facesse da mediatore, ma i russi se la presero comoda ed a mio giudizio si limitarono solo a “passare” la richiesta agli alleati, senza tentare di mediare.
Fu proprio l’Imperatore ad autorizzare l’avvio di colloqui informali, mentre il Giappone si preparava alla guerriglia. Poi arrivò Hiroshima. Ma i giapponesi non potevano accettare una resa incondizionata con incriminazioni per l’imperatore. Se non ricordo male fu in generale Mac Arthur a suggerire di non incriminare l’imperatore, a patto che le sua colpe fossero espiate da altri. I giapponesi infatti avrebbero accettato qualsiasi cosa tranne che una condanna di qualsiasi genere all’imperatore. Nel frattempo però era arrivata anche Nagasaki, per cui i giapponesi furono sollecitati a non inserire altre clausole nel trattato. E, nel frattempo, l’URSS aveva dichiarato guerra al Giappone: non poteva farlo prima? Preso tra due fuochi il Giappone sarebbe crollato molto prima. Insomma, anche i russi furono dei gran furboni.
A ben guardare dalla IIWW nessuno ne esce troppo pulito. Quindi c’è poco da processare. Piuttosto siamo noi che dobbiamo smetterla di credere ai miti della propaganda politica.

Purtroppo da QUALUNQUE guerra nessuno ne esce pulito,e te lo dice uno che e’ un militaroide guerrafondaio (Kruaxi ne e’ testimone ).Non per fare retorica ma quando si ricorre alle armi vuol dire che la politica e il buon senso hanno fallito e che la barbarie ha preso il sopravvento.Giudicare OGGI fatti e personaggi di piu’ di 60 anni fa’ è sempre un problema, perche’ si rischia sempre di adoperare pesi e misure diversi.Con questo non giustifico nessuno, e ad esempio a riguardo dei Russi mi posso limitare a constatare che per sia prima che durante la guerra sono stati dei grandi opportunisi.Prendete ad esempio il famoso patto che Stalin ed Hithler siglarono e che porto’ poi a quella che fu chiamata la “stana guerra”:la Germania invase si la Polonia, ma la Russia dichiaro’ Guerra alla Finlandia e cosi’ si spartirono i territori che a loro interessavano.Poi da ambedue le parti incominciarono le tensioni per alcune zone di confine nell’odierna Polonia e il tutto sfocio’ poi nell’operazione Barbarossa che porto’ la Germania ad invadere la Russia ( scusate se ho condensato brevemente molti fatti storici ).Per tutta la guerra l’alleato russo si comporto’ ambiguamente, ricevendo armi e materiali quando la loro produzione non era sufficente, salvo poi “arrangiarsi” (come ho specificato in un altro post ) tipo il caso dei B 29 che atterravano in emergenza in Russia di ritorno dalle loro missioni sul Giappone e poi venivano catturati e reimmessi nella loro aviazione.Il tutto chiedendo sempre agli alleati di aprire nuovi fronti cosi’ da alleggerire la pressione Tedesca sul fronte orientale.
Comunque l’intenzione non e’ di processare Tibbets per il suo operato, anzi la discussione su questi argomenti è per me di grande interesse.
Ciao da Jolly Rogers.

Non me ne vogliate se aggiungo un concetto che sembrerà “cerchiobottista” per riprendere un termine usato dal nostro amministratore qualche tempo addietro e che riprende in parte quello che ha dichiarato Ares Cosmos nel post precedente:
in tutte le guerre, giuste o ingiuste che siano si possono registrare da tutte le parti coinvolte delle atrocità inimmaginabili; la guerra, per definizione, non può essere condotta in modo “pulito” e asettico. Ci sono state varie convenzioni firmate per tentare di “disciplinare” le guerre (quella di Ginevra sui POW è un esempio) ma tutte sono regolarmente disattese, in modo più o meno sistematico.
Francamente penso che ricercare il giusto assoluto o l’errore assoluto non sia possibile.
Sappiamo bene che in tutte le guerre vi sono atrocità commesse da tutte le parti in causa. Essere a conoscenza di questi episodi è utile per i fini storici e per evitare, se possibile, di ripetere gli stessi errori in futuro, ma farne una “classifica” è veramente inutile, a cosa dovrebbe servire? A dire “Tizio era più cattivo di Caio”?

Ci farebbe stare meglio saperlo?.

Da un punto di vista politico spesso le guerre hanno vincitori, da quello umano hanno solo dei perdenti.
Modifico a posteriori la mia frase perchè poteva essere potenzialmente fraintesa:

Da un punto di vista politico spesso le guerre lasciano un vincitore ed uno sconfitto; da quello umano invece lasciano solo due sconfitti.

Il concetto che hai espresso è esattamente quello a cui miravo: non esistono GUERRE SANTE o GUERRE SPORCHE, ma solo GUERRE, dove massacri e distruzioni si alternano con le vedove e gli orfani di entrambi gli schieramenti.
Una cosa di cui mi piacerebbe parlare caso mai sarebbe sulle regole di ingaggio e su come condurre tale avvenimenti quando non ne sia possibile farne a meno.
Ciao da Jolly Rogers.

Solo per la cronaca: era Dresda, non Amburgo.

Salute e Latinum per tutti !

Credo che Ares abbia ragione, la prima “tempesta di fuoco” innescata intenzionalmente dall’uomo fu scatenata dai bombarideri inglesi ad Amburgo la notte del 27 luglio 1943, durante l’operazione “Gomorra”.
Da quel momento in poi questo fenomeno, innescato da un mix di vento, fuoco e calore, si verificò in diverse occasioni sulla Germania prima ed in Giappone poi, Dresda fu l’esempio più famoso sia per le perdite umane, sia per il fatto che la città, all’epoca un vero gioiello culturale ed architettonico mitteleuropeo, non rappresentava un obiettivo militare particolarmente pagante.
Tornando al topic dei bombardamenti sul Giappone, pochi si soffermano sul fatto che il comando della USAAF scelse razionalmente di colpire direttamente i civili, preferendo distruggere la forza lavoro piuttosto che le infrastrutture.
Dopo poche missioni il bombardamento diurno di precisione (la dottrina standard degli americani in Europa) fu sostituito dal firebombing indiscriminato.
All’epoca come oggi molti vedono in questa decisione una forma di vendetta verso la popolazione giapponese, considerata razzialmente inferiore e responsabile della guerra.

Giusto per aggiungere un po’ di sale alla discussione, l’operazione Gomorra duro’ 4 giorni, in quell’occasione la RAF scarico’ un quantitativo di bombe convenzionali e incendiarie che sulla citta’ arrivarono a produrre temperature anche di 1000 gradi, con ca 30.000 morti tra la i civili.Questi erano bombardamenti che avevano come fine quello di minare il morale della popolazione, basti pensare che negli anni ‘42 e ‘43 gli alleati scaricarono sulla Germania 48.000 e 208.000 tonnellate ca di bombe, ma la produzione bellica tedesca non solo non diminui’, ma passo’ dalle 36.000 alle 72.000 tonnellate.Considerate che se oggi volessimo distruggere una fabbrica dell’epoca, invece di usare migliaia di aerei un solo F 16 armato di bombe Paveway IV o JDAM sarebbe in grado di essere piu’ letale di un bombardamento a tappeto.
Un’ultima considerazione sui giapponesi dell’epoca.Se prendiamo i film di guerra dell’epoca in questione, Holliwood ci fa vedere i tedeschi piu’ o meno come gli americani, con i dialoghi spesso tradotti al fine di essere compresi; nei film dove appaiono i giapponesi essi sono rappresentati spesso come animali che invece di parlare quasi grugniscono, con i loro dialoghi spesso neanche sottotitolati.Evidentemente il 7 Dicembre gli bruciava molto.
Ciao da Jolly Rogers.

Esattamente quello che volevo sostenere parlando della pregiudiziale razziale nel confronto tra le due civiltà in guerra tra loro. Il fatto è che non volevo sembrare l’antiamericano di turno. Parlando sempre di film di guerra, credo si dovrà aspettare il colossal “Tora Tora Tora” per vedere giapponesi ed americani equiparati non solo sul piano militare, ma anche in quello umano.
Ricordo che rimasi molto deluso qualche anno fa quando con il blockbuster “Pearl Harbor” i giapponesi tornavano ad essere degli alieni cattivi, senza alcuna parte umana nell’economia della storia. E’ stato molt ocoraggioso in seguitoi Clint Eastwood per aver avuto il coraggio di girare un intero film dal loro punto di vista, con “Letters from Iwo Jima”, non vedo l’ora di vederlo!

Premetto che io sono sicuramente filoamericano, pero’ certe cose e’ impossibile non notarle.Sul film di Clint Eastwood non mi esprimo perche’ non l’ho visto, Kruaxi mi sembra che me ne ha parlato molto bene, dicendomi pero’ che forse non era adatto a me.
Ciao da Jolly Rogers.

Confermo, l’avevo rimosso.
Pardon. :wink:

Salute e Latinum per tutti !

Grazie, Kruaxi. Dresda, non Amburgo. Scrivo di getto e dal lavoro, quindi non ho sottomano il mio “archivio”. Pardon. :flushed:
Vado Off topic, ma nell’estate del '43 Milano subì il più pesante bombardamento aereo della storia. Si salvò solo perché le case italiane erano in muratura e la tempesta di fuoco non si accese, complice anche l’afa delle notti di agosto. Il Cenacolo sarebbe evaporato, il duomo ridotto a rovine… chi è di Milano forse si rende conto della ferita mortale che sarebbe stata inferta alla città.
Anch’io ero una sorta di guerrafondaio e proprio per questo sostengo a spada tratta che le guerre sono l’ecatombe dell’umanità. Ovunque e comunque. :incazzato:
Tornando al topic, i “santi guerrieri” della propaganda politica continuano ad uccidere, da vivi come da morti. Da noi c’è l’annoso dilemma dei partigiani, dipinti come “buoni assoluti” e guai a dire qualcosa in contrario. Ancora non c’è l’idea di accettare le cose come stanno, no, biosogna sempre coprire tutto con il velo della propaganda e del moralismo a posteriori.
Di sicuro c’è una cosa: la storia non cambia, quel che è stato è stato, buono o cattivo che sia. Noi dobbiamo solo impedire che il peggio del passato si ripeta.
Ciao.!