Musk ha espressamente parlato di orbita per quest’anno e poi salta direttamente al 2023 per il volo intorno alla Luna con turisti a bordo…
ma ipotizzo che proverá prima il rientro, magari prima ancora di avere pronto il booster, e dopo il rifornimento in orbita. Per il rifornimento probabilmente gli serviranno due Starship e l’Heavy del tutto operativo.
Ma potresti aver ragione pure tu .
Certo quella del rifornimento orbitale sarà tutta da vedere…
Credo non ci sia nemmeno una simulazione. Però NASA ne ha scritto, quindi non è solo un tweet di Elon mentre fuma uno spinello…
Così come non c’è nulla, anzi meno, sul previsto rifornimento sul suolo marziano.
Scusate se sono OT, ma mi interessa la faccenda del rifornimento in orbita.
Essendo in orbita immagino che si sara’ in stato di microgravita’.
Quindi, non potendo spremere il contenitore pieno come un dentifricio, o come una siringa, per portare i liquidi nel contenitore vuoto, e posto che una pompa potrebbe non “pescare” per via dei gas che si formano e che possono trovarsi ovunque, per via della microgravita’, come faranno?
A me l’unica opzione che viene in mente, sempre che sia fattibile, e’ che tengano in accelerazione costante, anche se piccola, la coppia di navi, in modo da tenere il liquido “premuto” in una certa posizione, da cui verrebbe prelevato con una pompa, o semplicemente per “gravità”.
@archipeppe ha ragione. Russi ed europei hanno dimostrato di saper usare la tecnologia di trasferimento di propellenti in orbita (non criogenici) con le Progress e con ATV, dalle navicelle alla ISS.
Il trasferimento di propellenti criogenici non è ancora stato efficacemente dimostrato, anche se l’esperimento RRM di NASA è ancora in corso.
Come per moltissime altre cose mostrate da SpaceX in computergrafica, non è noto alcun particolare tecnico su come si trasformeranno in realtà.
Accelerare, in orbita, e farlo abbastanza a lungo da travasare il volume in propellente di una starship, causerebbe una variazione dell’assetto o dell’orbita stessa., per dirne una.
Ma senza informazioni ogni ipotesi è del tutto priva di fondamento.
Un endorsement fresco fresco di Zubrin a Musk, che prevede l’uomo su Marte entro il 2030 grazie a SpaceX. Ovviamente non c’è nessuna critica perché la loro linea di pensiero tira dalla stessa parte.
Chiedo per mia ignoranza: è scartata per via di difficoltà tecniche l’idea di un modulo serbatoio che possa staccarsi da un vettore e congiungersi con la starship?
Perché per forza travasare il fluido propellente?
Credo, ipotesi mia, che il rifornimento in orbita consente il rifornimento multiplo fino a riempire di nuovo i serbatoi.
Serviranno più starship tanker, o una sola che faccia su e giù più volte. Anche dieci!
Si potrebbe raggiungere lo stesso scopo con una serie di serbatoi esterni agganciati mano mano alla starship in versione pax o cargo ma evidentemente sarebbe un metodo più complesso o meno flessibile.
Un evidente effetto relativistico dovuto all’estrema velocità di pensiero di Musk simile al paradosso dei gemelli. Molto interessante. Chissà cosa ne penserebbe Einstein?
Io interpreto queste date dette da Elon come se fosse la sua aspirazione, e cioè che è pronto a fare tutto il possibile per ottenere quel risultato il prima possibile e questo prima possibile non sarà molto lontano da quello che si era prefissato come obiettivo, è un proposito, una visione di un percorso che non concede pause o rallentamenti.