Ma lo potrebbe fare in una piattaforma nel mare, e comunque sarebbe utile anche fra una base attrezzata e un’altra, che diventerebbero collegate fra loro molto velocemente. Varie basi sparse per il mondo creerebbero una rete, alla quale si aggiungerebbero le piattaforme galleggianti.
Infine, in scenari estremi, che non voglio neppure nominare, potrebbe anche atterrare con viaggio a perdere (senza ritorno) su una zona pianeggiante, o un piazzale qualsiasi preesistente oppure preparato il giorno prima. Il vantaggio strategico è notevole.
Non so mi sembra anacronistico. Siamo nel 2021 gli USA veramente vogliono tornare ad essere una potenza militare aggressiva basata sui numeri? Spero vivamente di no, ci sono attori molto più potenti rispetto a 50 anni fa e la tecnologia consente di mettere in ginocchio un paese senza schierare 200 carri armati. Confido che questa cosa non porti all’ennesima dimostrazione di forza degli americani e se così fosse spererei vivamente che musk non ne faccia parte.
Scusami ma in quale mondo vivi?
La visione (questa si anacronistica) degli USA come “potenza imperialista”, tanto cara ad un certo tipo di “intellighenzia terzomondista”, cozza con la realtà dei fatti dove la Difesa costituisce un capitolo fondamentale per quella nazione e non solo.
Soprattutto con una potenza cinese rampante, non solo in senso economico ma (negli ultimi anni ancora di più) in senso militare con una politica spesso aggressiva e non dimentichiamo che la Cina Comunista è sempre un regime assolutamente non democratico.
Quanto al discorso “duale” di SS l’una ipotesi non esclude l’altra. Musk è una persona pragmatica, aldilà delle sue boutade geniali, e dunque sa di aver bisogno non solo dei fondi ma anche del sostegno politico del mondo militare.
Quanto alle spese militari tout court vorrei ricordare che una parte non indifferente del PIL del nostro paese è rappresentato proprio da tecnologia legata alla Difesa, può piacere o no ma è così, non si dice spesso ma siamo tra i migliori al mondo.
E migliaia di famiglie italiane traggono il loro reddito grazie alle aziende legate al mondo della Difesa…
La stessa cosa accade negli Stati Uniti e non vedo per quale motivo ci si debba scandalizzare tanto più nel 2021.
Penso che discutendo del programma Constellation si intraprendano strade più politiche che scientifiche…d’altronde, l’Ares IV/V non sono altro che il design di base dello Space Launch System…Constellation non è morto proprio del tutto, anzi…di quel programma potrei direi che è rimasto tutto, eccetto la filosofia dietro…con Constellation si pensava in grande, rendering spettacolari di missioni assurde…(come dimenticare, SIGH, la Orion con quei meravigliosi pannelli solari stile Phoenix Mars Lander?) i veicoli per lo sbarco su marte?Il modulo lunare Altair? Penso abbia fatto sognare in cuor di tutti più quello che i vary Dynetics, Blue Moon e derivati…Ora c’è rimasto l’hardware, un super missile, un modulo di comando…ma poi? Niente Altair.
Questo sì, ma ridurrebbe la flessibilità del sistema perchè aggiungerebbe delle tappe. Considerando che gli USA hanno basi e avamposti un pò dovunque, senza contare i vari CSG presenti in tutti gli oceani, la capacità di proiezione non gli manca.
Mi viene da pensare che Starship potrebbe essere usata per il trasporto ultra rapido di carichi relativamente piccoli e dall’elevato valore in situazioni particolari. Una sorta di corriere espresso, mentre il grosso dello USTRANSCOM sarà l’ “azienda traslochi” con i più convenzionali e capaci aerei cargo come C-5 e C-17 e arriverà in un momento successivo.
Gli ultimi 20 anni di guerra non hanno insegnato nulla? purtroppo i “boots on the ground” serviranno sempre, e lungi da me difendere certe loro azioni (sopratutto in medio oriente), ha perfettamente senso che gli USA mirino a proteggere i loro interessi nel mondo.
Lo stesso si può dire del Programma Apollo. Purtroppo l’esplorazione spaziale, a maggior ragione quella manned, è imprescindibile dalla politica e dai fondi pubblici (almeno per il momento). L’abbiamo visto pure con il Commercial Crew Program. Ok, adesso SpaceX sta vendendo biglietti a destra e sinistra a clienti che non sono la NASA, ma senza l’investimento fatto da quest’ultima (e tutto il supporto e aiuto tecnico), tutto ciò non sarebbe stato possibile.
Quoto, io sono sempre stato molto affascinato dai concept del mezzo a propulsione nucleare che sarebbe stato utilizzato per le missioni con equipaggio verso Marte.
Mi sembra che questo thread sia ormai andato completamente OT…
Il fatto che il Darpa finanzi un progetto non vuol dire che pensi ad un suo uso militare diretto, anzi è cosa abbastanza rara
Quanto agli interventi militari USA dopo la seconda guerra mondiale, la guerra di Corea (1950 - 53) è sostanzialmente finita in pareggio e le altre si sono concluse con un disastro, militare e/o strategico…
Beh insomma, è vero che non tutti i loro progetti hanno avuto un effettivo uso bellico, ma il loro scopo è espressamente quello di sviluppare tecnologie utili per la sicurezza nazionale.
E oltretutto questo è un programma dell’USAF, non della DARPA.
io ne ho due nel raggio di 5 km.
Mi raccontano i camioniti che il LNG consente un risparmio del 70% (SETTANTA) sui costi del carburante. Con un pieno di LNG fanno gli stessi km che con un pieno di diesel ma il costo è 1/3
Scusate se vado OT, ma qui per LNG non si intende il propano pressurizzato tanto da renderlo liquido (come il gas per accendini per intenderci), mentre in ambito astronautico il metano liquido (criogenico)?
LNG: Liquid Natural Gas. Si tratta proprio di metano liquefatto a temperatura criogenica. Tecnologia molto diversa dal GPL che alimenta molte automobili (ma nessun autocarro, che mi risulti).
Come scrivevo piu’ su, non so se i Raptor possono usare direttamente LNG commerciale ma e’ verosimile. Sicuramente va raffreddato ulteriormente per aumentarne la densita’ ma questa e’ una tecnica che SpaceX usa sempre. In ogni caso in teoria a tendere il metano potrebbe permettere anche un bel risparmio di costi rispetto all’RP1.
Poi mi pare di ricordare che per risparmiare ulteriormente EM in un tweet (che ora non cerco) ha detto che a tendere vorrebbe autoprodursi anche il metano con il processo Sabatier. La stessa cosa che vuol fare su Marte, ma fatto sulla Terra. Solo che se lo fa qui ribalta l’industria energetica, dopo aver ribaltato quella automotive e quella spaziale.
L’LNG non è normalmente puro metano, ma contiene anche tracce di propano e butano (~5%). Non sono per niente certo che sia una percentuale di “purezza” accettabile per i motori Raptor riutilizzabili, dove residui di combustione potrebbero essere un grosso problema.
I propellenti di un motore a razzo non sono intercambiabili a seconda del prezzo alla pompa e non sono stati scelti per un solo motivo, ma per una serie di caratteristiche tecniche attorno ai quali il motore viene progettato “su misura”.
Capisco sia naturale misurare la realtà con il metro del nostro quotidiano, ma qui non stiamo parlando di risparmiare sul pieno di un’auto dal punto di vista del reddito di una persona media. SpaceX per ora compra LOX e LCH4 in quantità letteralmente industriali. Un Falcon 9 porta circa 396 tonnellate di propellenti, che ipotizzando un un costo medio di 10 euro al kg, assommano a poco meno di 4 milioni di dollari. Non una cifra trascurabile, ma neanche un fattore che dimezzato porterebbe a un risparmio significativo.
Infine, SpaceX sta investendo ora per poter produrre ossigeno liquido e, se tutto andrà bene con un paio di noie legali, anche metano liquido direttamente a Boca Chica. Lanciando in serie razzi i cui costi di produzione unitari sono spalmati su decine di lanci, quelli dei propellenti avanno sicuramente un peso maggiore.
Nah, l’industria estrattiva per gas naturale e liquefazione dell’ossigeno esiste già da un mare di tempo. Musk pensa solo che produrselo da sé invece che comprarlo, date le quantità in gioco, sia più conveniente.
Infatti I Raptor usano Metano e non LNG come giustamente definito da @marcozambi, così come i BE-4 della Blue Origin, infatti anche se Blue Origin ha sempre affermato che funzionino a LNG Tory Bruno ha confermato che in realtà usano Metano. Ovviamente non si può mai parlare di Metano puro in quanto ci saranno sempre delle impurità seppur in percentuali molto basse, ma le percentuali sono ben diverse.
Comunque visto che l’ossigeno è praticamente gratis (è il trasporto che costa in pratica) e che comunque il metano costa sicuramente meno del Kerosene RP-1 per kg, potrebbe anche essere che un pieno carico di Starship/Super Heavy possa costare a SpaceX meno di un pieno carico di un Falcon Heavy o per lo meno avere un costo comparabile.
Secondo questo articolo dell’anno scorso, un pieno carico di Starship/Super Heavy dovrebbe costare circa $900,000, quindi relativamente poco, ma comunque troppo per voli commerciali P2P. Ovviamente la produzione propria cambia l’equazione.
Oltretutto non avrebbe dipendenze dal mercato per disponibilità e oscillazioni dei prezzi. Proprio in questi giorni Musk (in buona compagnia) sta commentando su Tesla e la mancanza di chip sul mercato, per quanto riguarda i costi delle materie prime sappiamo cosa sta succedendo. Sterilizzare questi problemi facendo tutto in casa è un vantaggio strategico non da poco.
Preciso solo che volevo testimoniare che il LNG è ormai una forma di carburante diffusa.
Pure il processo di purificazione del LNG per arrivare a LCH4 è conosciuto e diffuso.
Peraltro ci sono giacimenti in Texas che producono Gas con metano al 90%
Su Nasaspaceflight mi sembra che speculavano che volessero prodursi il metano in casa, ma che il pozzo presente nel sito di costruzione fosse di scarsa qualita’ o addirittura improduttivo, e che l’utilizzo del processo Sabatier fosse economicamente non competitivo con l’approvvigionamento da pozzi esistenti, tramite gasdotti o navi metaniere.