Elon Musk avanti tutta: BFR su Marte, Luna e Terra

Esatto, mi rendo conto di aver mal formulato il quesito, per esempio si fa presto a dire orbita lunare, ma quale? :wink:

Quello che riesco ad immaginare è che con Starship operativa sarà possibile ridurre i tempi di trasferimento nel Sistema Solare in modo significativo, quello che non riesco è di quantificare questo dato, solo una vaghissima idea.

Assolutamente no, non con l’attuale tecnologia propulsiva.

Quello che potrebbe consentire Starship in futuro è l’aumento significativo del payload (carico pagante) in orbita terrestre, lunare e marziana nonché sulla superficie lunare e marziana (anche grazie alla tecnica del “rifornimento in volo”), dovrebbe anche consentire un certo detrimento dei costi associati la cui è entità è allo stato attuale difficilmente prevedibile.

Come scrive @marcozambi per ottenere una drastica riduzione dei tempi di trasferimento interplanetaria (al momento) non c’è altra via che la propulsione nucleare, la quale consentirebbe di allungare i periodi di spinta ed i relativi delta-v, questo permetterebbe di svincolarsi dalla logica delle “ellissi di trasferimento alla Hohmann” le quali sono a basso impatto energetico ma con elevati tempi di percorrenza.

11 Mi Piace

No, il vero game-changer di Starship sarà il carico pagante che sarà capace di portare in giro per il sistema solare.

4 Mi Piace

The U.S. Air Force has provided $48M to research Starship point-to-point cargo delivery (FY 2022)

https://www.saffm.hq.af.mil/Portals/84/documents/FY22/PROCUREMENT_/FY22%20DAF%20J-Book%20-%203600%20-%20AF%20RDT%20and%20E%20Vol%20I.pdf?ver=a35F0g2uNXu_Lvw3-WRg4A%3D%3D

a pagina 305-306

5 Mi Piace

I militari sembrano aver preso sul serio questa cosa del point to point. Me l’avessero chiesto 1/2 anni fa non ci avrei scommesso un centesimo. Anche il recente articolo di War on the Rocks, IMHO seppur fin troppo ottimista nei toni, riflette un certo interesse da parte dei militari e think tank ad essi associati a Starship.

3 Mi Piace

Un po’ di numeri.

Una SS in versione stage singolo (senza SH) potrebbe viaggiare a Mach 20 con 10mila km di range (fonte un tweet di EM). Profilo di missione in fondo simile ai test gia’ fatti, ma con traiettoria ottimizzata e ovviamente molti piu’ stress per la struttura, ma non siamo lontanissimi dalla verifica di fattibilita’.

SS va rifornita con 1200t di propellente di cui pero’ solo poco piu’ di un quarto e’ metano, il resto e’ LOX che costa pochissimo perche’ prodotto sul posto dall’aria.

Ora SS ha un volume pressurizzato superiore a quello dell’A380 che brucia 250t di kerosene che in teoria costa molto di piu’ del gas naturale liquefatto.

Quindi con conti molto spannometrici si vede che i costi energetici per far viaggiare merce con una SS non sono cosi’ abominevolmente superiori a quelli di un jet commerciale di ultima o penultima generazione, pur andando 20-30 volte piu’ veloce.

Il problema sono i rischi, i vincoli normativi, i limiti di emissione di rumore, il sorvolo di zone abitate e tante altre cose che pero’ i militari verosimilmente possono bypassare un po’ piu’ facilmente rispetto agli utilizzi civili.

Non e’ insensato che mettano sul tavolo 48M per andare a vedere se ne esce qualcosa di interessante.

Oltretutto questa cifra e’ una bazzeccola per il DOD, tanto per fare un confronto e’ un quarantesimo (1/40) del costo di UN SOLO esemplare di B-2 Spirit.

2 Mi Piace

Ma quelli logistici temo proprio di si. Il JP-8 lo puoi tenere in una cisterna in un hangar a temperatura ambiente per giorni senza problemi, il metano per Starship va raffreddatto e quindi ti servono tutte le infrastrutture annesse. Tutte cose che se operi da una FOB potrebbero risultare problematiche (e vulnerabili).
A meno di non pre-selezionare alcune basi adibite all’uso di Starship, ma che per forza di cose ridurrebbero la flessibilità del sistema.

A me viene in mente anche un altro, spesso citato a dire il vero: il fatto che una cosa in arrivo a quelle velocità con una traiettoria suborbitale possa essere scambiato dal nemico per un ICBM, col conseguente rischio di una successiva escalation.

Una precisazione. Il metano liqufatto (LNG) viene gia’ utilizzato persino per i trasporti su strada.

Qui uno studio con le quote di mercato per gli USA.

https://freightliner.com/blog-and-newsletters/natural-gas-trucks-vs-diesel-trucks/#:~:text=While%20LNG%20is%20much%20cheaper,CNG%2C%20which%20means%20less%20weight.&text=Unlike%20diesel%2C%20the%20cost%20of,than%20diesel%20–%20and%20relatively%20stable.

Molti sono scettici, l’LNG costa piu’ del metano compresso (CNG). E’ incentivato dal governo USA ma si tratta di una tecnologia provata e gia’ ampiamente utilizzata. Quindi la logistica si puo’ fare. Non so se il futuro dell’automotive e anche dell’aviazione sara’ almeno in parte l’uso di combustibili criogenici, ma e’ una cosa che esiste, c’e’ gia’ un’industria. Ovviamente non so neanche se i Raptor possono bruciare normale LNG commerciale iperraffreddato, ma per quanto ne so puo’ darsi.

Si, ma un conto è usarlo negli USA dove hai tutta una rete di infrastrutture, un conto è usarlo dall’altra parte del mondo da una base operativa avanzata, in cui devi portare tutto. E visto che parliamo di usi militari, bisogna anche tener conto di altre cose, come la vulnerabilità del sistema.

1 Mi Piace

se il nemico è quello contro cui stai usando un veicolo del genere, è a tutti gli effetti un ICBM e può venire abbattuto anche facilmente vista la sezione e la bassissima velocità di rientro.
Mi sa più di modo per far arrivare fondi a spacex come per starlink che non una prospettiva reale di uso militare di un siluro del genere

L’interesse dei militari infatti e’ come mezzo di trasporto quando si suppone che la base di destinazione sia sicura e attrezzata. Durante il volo balistico prima del rientro nell’atmosfera l’intercettazione e’ molto piu’ difficile. Durante lo skydive quando viene giu’ come un palloncino e’ impallinabile a volonta’, ma posso supporre che non pensino di farlo in territorio ostile.

Questa discussione c’era gia’ stata, avevo azzardato l’ipotesi che durante il volo suborbitale SS possa rilasciare dalla cargo bay altre testate/veicoli che seguono una diversa traiettoria di rientro… E allora si che diventa temibile anche per attacchi. Ma questa e’ una mia fantasia, per ora i militari lo stanno valutando come trasporto.

1 Mi Piace

Condivido, Anche se di stagnazione nel vero senso del termine non possiamo parlare…sono arrivato a pensare che tutto ciò che sta accadendo oggi, anzi dal 2000 circa in poi in NASA sia un lungo, lunghissimo (e lentissimo) processo per un futuro più radioso e un raggiungimento di conoscenza e tecnologie non dettato dalla fretta e dal primeggiare, ma dal far bene le cose. La vera stagnazione si potrebbe dire che è quella in cui si è ritrovata la Russia dopo il lancio delle Phobos 1/2 alla fine degli anni '80 e con i terribili insuccessi di Mars96 e Phobos/Grunt… la stagnazione di Nasa probabilmente finirà del tutto (o quasi) con i lanci ,le missioni operative di Orion ed SLS,con la certificazione al volo umano di Starship e del CST-Starliner vittima di infiniti ritardi…insomma c’è da essere ben più che ottimisti oggi,e in quanto al lavoro ben retribuito direi che è più che meritato visti i risultati raggiunti a livello scientifico in questi 2 decenni.

1 Mi Piace

Onestamente non credo date le caratteristiche di volo ipersonico di SS.
Mi spiego meglio: lo Shuttle (il quale pur essendo stato pensato per scopi diversi era suscettibile di una funzione militare operativa) tanto che il cosiddetto “crossrange” era uno dei fattori fondamentali per effettuare atterraggi in più siti, partendo dallo stesso punto in orbita, oppure rilasciare qualcosa strada facendo e poi cambiare traiettoria, a tal scopo aveva un rapporto L/Dipersonico = 1,5
Praticamente un corpo portante un po’ più performante.

SS invece non dispone di superfici aerodinamiche tali a garantire un buon (ma nemmeno un discreto) crossrange, pur non disponendo di dati ufficiali (SpaceX non ha rilasciato nulla in merito) è lecito attendersi un L/Diper tra 0,5 e al massimo 1.
Questo significa una traiettoria di rientro molto “rettilinea” assimilabile a quella di un rientro balistico, decisamente poco idonea a rilasciare roba durante il rientro e cambiare strada.

2 Mi Piace

Ne convengo, SS per cambiare traiettoria dovrebbe fare boostback o burn aggiuntivi, molto molto dispendiosi… a meno che l’obiettivo non sia esattamente sulla linea tra la base di partenza e quella di arrivo. Potrebbero essere i veicoli/testate sparati fuori dalla cargo bay durante il volo suborbitale ad avere una certa capacita’ di cross range… ma non voglio far perdere altro tempo con una fantasia sterile.

Lo shuttle il cross range doveva averlo soprattutto per una cosa specifica: poter riatterrare al punto di partenza dopo una missione di ricognizione di una sola orbita. Data infatti la rotazione terrestre dopo un’orbita si sorvola una linea diversa da quella di partenza e l’idea era colmare quella distanza con le ali. Come mi pare gia’ discusso l’invenzione del CCD ha reso obsolete fin da subito le missioni di ricognizione di una sola orbita per lo Shuttle: le immagini potevano essere spedite via etere e non recapitate fisicamente.

Rimane da capire se mai SpaceX autorizzerà un (ipotetico) scenario del genere. Ha l’obiettivo di rendere l’umanità una specie interplanetaria e trasporta materiale per missioni di guerra? Non si tratta di satelliti per la ricognizione, ma potenzialente carri armati e tutto quanto ci va dietro.

Certo, le aziende che hanno un obiettivo e nel frattempo fanno tutt’altro ci sono e sempre ci saranno.

Casomai per l’argomento SS in versione militare si può aprire un topic dedicato. Oramai manxa solo quello per SS tanker e le abbiamo coperte tutte :stuck_out_tongue:

1 Mi Piace

Starship interessa ai militari per trasporto point to point da base/campo militare a base/campo militare. Un trasporto di questo tipo è svariate volte più veloce di qualunque altra cosa, e tutto ciò che porta ad un vantaggio sul nemico, è strategico in campo militare.

Starship non rientra comunque in scenari di combattimenti diretti, ricognizione o prime linee, ma di appoggio o linee di rifornimento. I soldi stanziati sono solo per contribuire allo sviluppo.

3 Mi Piace

Ma magari se servisse a rilasciare il carico in volo come pare:

Also, complete initial AFRL windtunnel testing to assess novel trajectories needed for air-drop capability, and high-speed separation physics.

Cioé
“Inoltre, completare i test iniziali della galleria del vento AFRL per valutare le nuove traiettorie necessarie per la capacità di lancio dell’aria e la fisica della separazione ad alta velocità”

magari lo si farebbe poco prima del belly flop quando è relativamente lenta con possibile traiettoria sicura laqualunque

Con quella capacità di carico non mi stupirebbe se Starship conservasse abbastanza carburante per un hoppe fino ad atterrrare in un luogo di recupero sicuro del mezzo

Il carico intanto finirrebbe a destinazione in luogp inidoneo all’atterraggio, come da ogetto dello studio di fattibilità:

Under contractand CRADA, partner with Commercial to test and demonstrate an initial one-way transport capability to an austere site

Austere site vorrebbe dire atterraggio su suolo non preparato?

Magari i militari la considerano più per la sua enorme capacità di carburante che per quella di carico
Un carico tanto urgente da esser mandato per razzo deve poter partire senza preoccuparsi troppo delle sbandate prese dal vento (quanti lanci normali scrubbati per il meteo!)

2 Mi Piace

Si, il “point to point” è solo uno degli aspetti presi in considerazione e probabilmente è il meno importante.

Ma perchè fare una piroetta del genere quando i militari hanno già direttamente le mani in pasta con Starlink? Non ha senso IMO.
E’ abbastanza evidente che il loro interesse è appunto per il ruolo cargo, ma non sono sicuro dello use case di un sistema del genere. E’ ovvio che, come un C-17, non opererà in zone contese o dentro bolle A2/D2, ma a differenza di questo ha bisogno di parecchie più infrastrutture, e questo ovviamente ne limita la flessibilità. Non può atterrare in una pista preparata alla buona nel nord della Siria, scaricare il suo carico e ripartire.
Se i militari ci stanno investendo, mi pare logico che i loro conti se li siano fatti e abbiano trovato un utilità per Starship, ma al momento questa mi sfugge e sono sinceramente molto intrigato.

Ahem… Constellation :cold_face:

1 Mi Piace