Tanto lo so già che tra un po’ se ne inizierà a parlare in un thread di lancio dove non c’entra niente, se volete parliamone qui in bar spazio, durante il corso dei suoi 4 anni di mandato.
Durante il suo primo mandato, Trump voleva far arrivare l’uomo su Marte entro il 2024, parlando proprio con un astronauta NASA. Ricordo che ha Musk al suo fianco in questo mandato, quindi qualche spinta ci sarà per spingere su qualche missione ambiziosa.
Quel che fece di nuovo è stato inaugurare le Space Policy Directive, ne fece 6, di cui la prima è stata molto discussa su questo forum, in quanto chiedeva un ritorno sostenibile dell’esplorazione spaziale, e ci siamo dilungati a lungo su cosa volesse dire quel sostenibile, visto che la NASA lo usa in una vasta serie di significati.
Il thread non deve essere fatto puramente di elucubrazioni, ne discuteremo con calma delle intenzioni dell’amministrazione durante il corso del mandato.
In realtà il thread dovrebbe essere rinominato “Elucubrazioni sullo Spazio dell’amministrazione Trump 2” considerando che il primo mandato di Trump ha impattato, a livello spaziale, su molteplici piani non ultimo la creazione della United States Space Force, avvenuta il 20 dicembre 2019.
A mio avviso questo secondo mandato, ancora più del primo, avrà un “raggio d’azione” spaziale che andrà ben oltre alla NASA.
Io direi di sgombrare il campo da altre considerazioni e concentrarci “freddamente” solo sulle implicazioni “spaziali” dell’elezione di Trump.
Partirei da alcuni dati.
Trump ha rilanciato l’idea di tornare sulla luna; addirittura voleva che l’impresa fosse eseguita entro il 2024,cioè al termine di quello che pensava fosse il suo secondo mandato.
Musk è a bordo di questo Trump 2; nel suo discorso della vittoria il di nuovo Presidente ha speso parole non irrilevanti per il patron di SpaceX.
Questo potrebbe indurre a pensare che non solo l’obiettivo luna non muterà (non sarebbe cambiato neanche con la Harris), ma che SpaceX potrebbe avere un maggior sostegno.
A questo punto un fiore all’ occhiello del Trump 2 potrebbe essere un Americano di nuovo sulla luna nel 2028,alla fine del secondo mandato,e Musk potrebbe avere il compito di realizzare questo obiettivo.
E’ possibile che,come l’altra volta,Trump tagli su ricerche sul clima e scienza.
ARTEMIS a questo punto potrebbe avere una fettina in più di finanziamenti,dato il suo ruolo di programma-bandiera Trumpiano ed il coinvolgimento di Musk (che dopo il suo importante sostegno nelle elezioni di sicuro passerà all’incasso)?
Credo che la prima cosa che farà il “Musk istituzionale” è sbarazzarsi, con un colpo di penna, di tutta una certa burocrazia.
Dunque “bye bye FAA”, almeno per il settore spaziale (per quello aeronautico resta e resterà imprescindibile) forse sostiuita da qualche altro ente “ad hoc”.
Dunque, forse abbiamo un altro elefante nel negozio di porcellana.
Stando ai media forse EM viene messo a capo di un nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa (un ministero di nuova creazione) il cui scopo tra l’altro e’ di ristrutturare le agenzie federali tra cui suppongo anche NASA e FAA.
A parte l’impercettibile conflitto di interessi e’ un argomento difficile da trattare ma anche da evitare.
Per questo la situazione che si sta creando non e’ ideale, perche’ qualunque decisione venga presa si potrebbe pensare che e’ frutto di un conflitto di interessi.
Comunque la nuova amministrazione si insedia a gennaio, quindi qualunque cosa decisa prima non dovrebbe riguardarla, salvo che non sia stata presa per compiacere chi arriva…
Poi qui di parla di Nasa ma di agenzie delicate ce ne sono anche altre, intelligence, militari…
Io penso che quello che rischia di saltare è il Lunar Gateway, perché non rientra negli interessi di Musk, che ora molto probabilmente avrà in mano la NASA.
Nel momento in cui usi Starship come lander verso la Luna (o verso Marte), e la Starship da sola è più grande di tutto il Gateway, che senso ha passare da lì e non andare invece direttamente sulla Luna?
Il gateway ha funzionalità in più che Starship non ha. È impossibile mantenere a metano una NRHO secondo me, ad esempio.
Poi è come dire sostituire la ISS con Starship, è il dentro che conta, che senso ha così?
Siamo in Elucubrazioni per cui ci sta fare previsioni e riportare speculazioni. Personalmente aspetterei di vedere i primi mesi di lavoro dell’amministrazione Trump per vedere cosa succederà.
Considerate che molto probabilmente il ruolo di Musk (che sarà affiancato da Vivek Ramaswamy, imprenditore e inizialmente un candidato dei Repubblicani) sarà esterno all’amministrazione Trump, proprio per limitare al massimo il conflitto di interessi. Nel senso: io (Musk) sono un consulente esterno, ti consiglio su una cosa (ed è quindi legittimo abbia i miei interessi) però poi la decisione la prendi tu (Trump).
Il lavoro di Musk e del DOGE sarà fino al 4 luglio 2026, comunque, almeno stando ai piani enunciati da Trump.
Puo’ essere di tutto, dalla pillola avvelenata (fare quello che taglia non migliora la popolarita’, chiedere a Cottarelli) a un ruolo formale qualsiasi per giustificare la sua presenza nelle riunioni dove potrebbe esercitare un’influenza informale.
Magari potrebbero anche genuinamente utilizzare le sue capacita’ di problem solving, visto che i problemi da risolvere non mancano. Sulla CNN c’e’ un articolo in cui dicono che potrebbe non essere una buona scelta di business perche’ di cose da fare per gli interessi dei suoi azionisti ne ha gia’ tante. E, aggiungo io, perde anche troppo tempo sui social network, cioe’ sul suo, in polemiche sterili da cui farebbe meglio a stare fuori.
Pero’ come per altre cose siamo ancora alle dichiarazioni che potrebbero non essere fattibili e avere seguito.
Prima di gennaio 2025 c’e’ un sacco di tempo.
Per saltare di pal in frasca, non del tutto, chissa’ se rimettono Bridenstine.
Eh no… la ISS serve per fare scienza che altrove non si potrebbe fare, il Gateway no.
Gli esperimenti su Gateway sono pochissimi, la scienza su Gateway è al fondo delle priorità, perché la maggior parte degli esperimenti che potremmo fare sul Gateway, possiamo già farli sulla ISS, quindi non serve andare fino a laggiù.
La stazione in NRHO serve principalmente in ottica esplorazione, ma se Starship può andare avanti e indietro “da sola”, a quel punto la stazione di posta in NRHO non ha più molto senso.
Quello che dici è vero, secondo me, ma tagliare il Gateway potrebbe minare la collaborazione con ESA, JAXA e CSA. Notoriamente queste agenzie pagano i voli dei propri astronauti costruendo hardware spaziale per la causa comune (ISS e Gateway). Se resta solo Starship bye bye astronauti non statunitensi.
Non mi preoccuperei di questo dettaglio visti gli anni luce che mancano da qui ad un sistema stabile di viaggio per la luna, ammesso e non concesso che possa mai esistere
Ci avevo pensato anche io inizialmente, pensando ad IHAB ed ESPRIT, ma non è detto che sia così. Se sono voli commerciali, si può pagare semplicemente il biglietto a Mr. Musk e andare… È vero che ESA e JAXA storicamente hanno pagato con la costruzione di parti del sistema, ma non è detto che questo non possa cambiare. Vedi cosa stanno facendo ESA e gli stati membri “piccoli” con le missioni Axiom
E potrebbero anche esserci altri modi di pagare, per esempio fornendo un servizio sulla Luna o su Marte che gli USA non hanno (telecomunicazioni, data relay, GPS, missioni cargo, etc), o ancora finanziando e sviluppando gli esperimenti scientifici sulla superficie. Insomma, non devi per forza sviluppare il veicolo di trasporto per partecipare al programma, potrebbero esserci altre opportunità
Lo pensavo anche io fino a un po’ di tempo fa, ma ora il Super Heavy va su e giù come se niente fosse… Manca ancora un bel po’ ad un sistema stabile di viaggio per la luna, ma non necessariamente anni luce
Ha senso.
Se Starship funziona,adoperarla per lanciare gli equipaggi lunari rende obsoleto ed inutilmente costoso SLS.
Ricordiamo però che il carrozzone è stato tenuto in piedi dal Congresso per assicurare posti di lavoro in zone elettorali,e non si vede perchè mai il Congresso dovrebbe tagliare la spina,a meno che non si vogliano colpire feudi Democratici.
Di Trump si può legittimamente pensare ciò che si vuole.ma recentemente sui media sto sentendo cose piuttosto esagerate su Musk,solo perchè è un suo sostenitore.
Se Elon avesse sostenuto la Harris oggi si parlerebbe di lui come di un “supercriminale alla Lex Luthor”?
Ma davvero,davvero??
Quello che abbiamo visto con Starship è (per usare un eufemismo) molto promettente,e di sicuro finanziare il progetto darebbe risultati enormemente superiori rispetto ad altre scelte.
Se la FAA verrà eliminata o ridimensionata nel settore spaziale non credo sarà una grande perdita…anzi…
Sono d’accordo che ci sono metodi migliori per portare Orion in BLEO, ma Starship per un ritorno sostenibile verso la Luna non me lo riesco proprio a immaginare.
Non c’è niente di modulare, l’architettura non è minimanente efficiente per questo tipo di missioni, non hanno ancora mai provato un minimo di tencologie necessarie per arrivarci oltre TLR3.
SpaceX non ha mai costruito habitat spaziali, non ha mai costruito laboratori spaziali.
Ok per trovare qualcosa di più adatto al trasporto, ma qualcosina di buono il Gateway ce l’ha, e in Starship non ci vedo proprio niente.
E poi di attività scientifiche che non si possono fare in LEO ce ne sono tante, l’ambiente è diverso, esposto alle radiazioni cosmiche e più silenzioso a frequenze più basse. Il Gateway sarà il promotore di queste attività scientifiche. Prima deve essere costruito, ovvio che ancora non ci siano tanti piani.
Starship sarà un ottimo vettore per LEO. Oltre LEO perde praticamente tutte le potenzialità.
Cerchiamo di rimanere in tema budget NASA dei prossimi 4 anni però, non il solito thread su Starship. E ricordate che Trump potrà pure essere il presidente degli Stati Uniti, ma la sua proposta per il finanziamento della NASA ha valore legale zero. Completamente. È solo un’opinione che il Congresso non è tenuto a seguire (anzi, molte volte si è discostato).
Trump può invece nominare l’amministratore della NASA, che effettivamente può essere della stessa linea politica del presidente. Ha margine di uilizzo dei fondi assegnati dal Congresso, ma è quest’ultimo che decide lo spaccato di alto livello (quanto dare a SLS, quanto all’astrofisica…).