Elucubrazioni sulla NASA e lo spazio nell'amministrazione Trump 2

Beh sì, però a sto giro i repubblicani hanno la maggioranza al congresso e al senato (È vero che il partito non è necessariamente univoco). Ed è possibile che (finalmente, dopo che lo speriamo da più di 10 anni) vedremo un aumento del budget significativo, se è vero che la nuova amministrazione vuole rilanciare l’industria domestica.

Per tutto il resto, hai ragione, io non sto dicendo che Gateway è inutile, e come te non sono convinto che Starship sia una valida soluzione. Stavo cercando di immaginare il punto di vista di Musk, che probabilente avrà molta influenza sulla presidenza :slight_smile:

D’altronde stiamo elucubrando: in che direzione andrà la NASA se è guidata da qualcuno vicino a Musk?

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Come scrive giustamente @Buzz il Lunar Gateway aveva un senso nell’ottica, relativamente classica, dell’architettura Constellation fatta da Orion-SLS-Lander (tradizionale).

Ora l’avvento di Starship, la quale prima o poi andrà a regime (fosse pure unmanned e già sarebbe una rivoluzione) ha scardinato questo paradigma, vuoi per le sue immani capacità di carico, vuoi per la riutilizzabilità, vuoi per la modularità, ecc.

Questo però non implica l’automatica cancellazione di Orion/SLS/Gateway, nemmeno nell’amministrazione Trump a trazione Musk.
Sicuramente ci saranno dei cambiamenti, ma è presto per capire quali saranno ed in quale direzione.

L’unica cosa (e torno a ripeterlo) che mi aspetto a breve è uno snellimento di “certe” procedure burocratiche che stanno rallentando il programma di sviluppo di Starship, il quale è legato a doppio filo con Constellation, Starlink, DoD, USSF, USMC, DARPA e chi più ne ha…

Io non riesco a immaginarmela un’architettura per un ritorno sostenibile sulla Luna con Starship. Non che la critico, non capisco come funzionerà.
Il problema principale che vedo è che non è modulare e che è una navetta progettata principalmente per LEO.
Il Gateway fornisce supporto logistico da NRHO (visibilità totale con la Terra per il 100% del tempo) ed è una base per un laboratorio in ambiente esposto allo spazio profondo. I moduli appositi vengono costruiti piano piano dai vari vendor, con tutta la predisposizione per i laboratori e l’infrastruttura necessaria.

Con Starship, come può essere sostituito questo? Bisogna preparare tutto prima e mandare la Starship già pronta? Non si usa Starship per il supporto dall’orbita e si sta solo sulla Luna?

Servono un sacco di cose oltre allo spazio volumetrico.

Quello che penso io del nuovo programma, è che ci sarà una redistribuzione delle forniture, senza privilegiare Boeing, che ha la fetta più grossa. SLS è fondamentale solo per il trasporto passeggeri tra Terra e NRHO. Al momento è previsto anche il trasporto cargo, ma per quello già esistono soluzioni alternative. L’inefficienza grossa è SLS non il Gateway. Se il capo del DOGE deve evidenziare gli sprechi, ci vedo in testa SLS.

Sono contrario invece alle obiezioni che il Gateway serva solo per completare l’architettura precedente. Il Gateway ha un grosso valore scientifico e logistico. NRHO è un posto di partenza unico per lo spazio profondo, questa è una cosa che sicuramente in futuro verrà sfruttata. Da NRHO a Marte (o asteroidi NEO, NEA, Apollo, …) è veramente un passo in termini energetici.

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Come ho scritto ieri: sono d’accordo sul valore logistico, ma il valore scientifico non è granché (per lo meno, da quello che vedo e sento dai colleghi).

Scusa ma Starship non è stata selezionata per fare da lander dal Gateway alla superficie Lunare? Quindi in qualche modo fin sulla luna ci devono arrivare… e a quel punto che senso ha fermarsi in NRHO a raccogliere gli astronauti? Non se li possono portare da Terra?

RIpeto: sono d’accordo con te che SpaceX deve ancora dimostrare di essere in grado di fare una starship abitabile. Sto genuinamente cercando di elucubrare su che direzione potrebbero prendere nei prossimi mesi

Il Gateway Lunare non serve solo per la Luna. Il Gateway Lunare serve per lo spazio profondo. Per la Luna, Marte e gli asteroidi principalmente. Con il Gateway lunare in futuro possono essere assemblate sonde marziane troppo grandi per essere spedite da Terra, per esempio. Oppure il Gateway potrà essere una risorsa per lo sfruttamento degli asteroidi tra 20 anni.

Se consideri il Gateway solo per l’obiettivo di andare sulla superficie della Luna allora sono d’accordo che può essere sostituito.

Come ad esempio citato qui:

For those destinations farther into the solar system, including Mars, NASA envisions a deep space transport spacecraft. […] The transport would take crew out to their destination, return them back to the gateway, where it can be serviced and sent out again.

Il Gateway sarà il dimostratore di questa capacità tencologica.

Quello che può fare una stazione in NRHO, che non può fare una missione diretta sulla superficie è:

  • base BLEO con comunicazione ininterrotta con la Terra;
  • testbed in un ambiente uguale allo spazio profondo (gravità e radiazioni);
  • base logistica oltre l’orbita terrestre, sia per il recupero da deep space sia per l’invio di sonde più grandi.
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Ok, è quello che penso anche io. Significa che si usa il gateway come “stazione di posta”, il che significa avere un’astronave che fa la spola tra NRHO e Marte, e un’altra astronave (Orion) che fa la spola tra NRHO e la Terra.
E tutto questo serve perché evita di fare lanciatori troppo grandi o lanci troppo frequenti, ovvero funziona bene con le limitazioni di SLS.

Ma dal punto di vista di Musk, che pensa di poter lanciare due Super Heavy uno dopo l’altro dalla stessa torre nel giro di poche ore (vedi MechaZilla), allora forse il Gateway non ha più molto senso.

Ancora una volta: non stiamo disquisendo dell’utlità del Gateway, e non sto parlando del mio punto di vista. Sto cercando di mettermi nei panni di Musk; stiamo elucubrando su che direzione prenderà la NASA sotto l’amministrazione Trump 2, con Musk come consulente con molta influenza.

Dal punto di vista di Musk, ha senso il Gateway?
Questa è la mia domanda :slight_smile:

Una stazione in NRHO, sì, fa da deposito di metano e ossigeno. Se rifornisci in NRHO porti molto più carico che da LEO per andare su Marte. Non sarà il Gateway, sarà solo due silos uniti con un motore per la stabilizzazione, ma una cosa in NRHO farebbe gola anche a lui per i suoi sogni marziani.

La verità è che non ho mai pensato che Musk abbia interessi BLEO. Lo fa solo per facciata, per accaparrarsi dei contratti. Non ha mai fatto niente che possa ritenersi un passo oltre l’orbita terrestre. Sono almeno 6 anni che si parla di Starship e non si sa assolutamente niente del trasferimento di carburanti, mentre acchiappa al volo tranquillamente un sigaro di cento metri.
Penso che non vedremo mai la Starship sulla Luna, ma i soldi li ha già presi. Starship piena di Starlink invece la vedremo prestissimo.

Permettimi di dissentire ma non è così.

Il sistema Starship/Booster (o Super Heavy) è difatto un sistema modulare e lo ha già dimostrato con il gran numero di modifiche “in corsa” ed il fatto che siano previste diverse varianti della stessa Starship (Booster, Lunar HLS, militari…) in grado di copire diverse specifiche con una discreta adattabilità del design alle diverse esigenze.

Il fatto stesso che stia per debuttare la 2.0 con IFT-7 (la S-33 è già pronta) la dice lunga sull’adattabilità del progetto ai cambiamenti.

Per un volo di Starship/LHS dalla Terra alla Luna e ritorno, esistono diversi scenari possibili.
Ad esempio HLS che ritorna in LEO si rifornisce dai Tanker e si aggancia alla Starship per il cambio equipaggi, oppure (viceversa) la Starship che raggiunge in LLO HLS ed effettua le stesse operazioni. Oppure… non lo so, ma la fantasia degli ingegneri di SpaceX mi ha abituato alle sorprese.

Ritornando al quesito di Buzz sembra di capire che Musk non sia stato mai un grande fan del Lunar Gateway.

Il Gateway è modulare, i suoi moduli sono Solar Array, PPE
propulsion module, Solar Array, Canadarm3, robotic arm, ESPRIT-HLCS telecommunications,
HLS module, docking port, HALO logistics and habitat, ESPRIT-ERM, GLS ship docking port,
Fuel storage, Heat radiator, DST vehicle docking port, I-HAB, Utility docking port, Return shuttle docking port.
Vuoi attaccargli qualcosa in futuro? reingegnerizzi l’assetto, i sistemi, e attacchi. Vuoi cambiare un modulo? è un lavoraccio, ma lo puoi fare. Ok, magari Halo i I-HAB te li devi tenere per tutta la durata della vita del Gateway, sono troppo centrali.

Quali sono i moduli di Starship?

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E’ chiaro che abbiamo un concetto di modularità diverso.
E questo è il guaio che oggigiorno si utilizza la parola modulare in senso proprio o improprio senza assolutamente capire qual’è il contesto corretto.

Starship ha un DESIGN MODULARE è stata progettata in maniera tale da poter essere modificata, in tutto o in parte, aggiungendo o sottraendo elementi/sottosistemi. Questo è quello che in inglese viene designato come “modular way of thinking”.

Un esempio al volo: le sezioni in acciaio da 9 metri di diametro sono modulari, le puoi aggiungere o sottrarre a piacimento (no, in realtà non è così facile, ma lo è a livello concettuale), la prova provata sono le altezze variabili di Starship e Booster nel corso degli anni.

Assolutamente no.
Ogni singolo modulo è stato progettato per una funzione specifica e solo quella.
Ciò a cui tu fai riferimento (impropriamente) è LA MODULARITA’ DELLE INTERFACCE, che è ben altra cosa rispetto ad un progetto intrinsecamente modulare.
Non puoi prendere uno dei moduli e fargli fare il lavoro dell’altro, puoi (come giustamente scrivi) aggiungere altri moduli proprio perché le MODULARITA’ DELLE INTERFACCE te lo consente.

Ciò non toglie che la modularità delle interfacce (quella che in inglese viene chiamata Interface Commonalities) non sia una cosa buona anzi, consente a sistemi diversi di poter dialogare (interfacciarsi) tra loro pur avendo origine e progettazione diversa (pensiamo ai moduli russi ed americani della ISS).
Ma la modularità di progetto (Modular Design) è un altra cosa. E’ la possibilità di modificare il sistema, entro certi limiti (ad esempio per Starship i famosi 9 metri di diametro), per riadattarlo a nuovi scopi o per migliorarne le prestazioni.

Perdonatemi la digressione ma la ritengo necessaria per amore di chiarezza.

Ok, Mando un email per fare correggere.

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Ma certo è modulare perché, in senso letterale, è costituto da moduli (ognuno specializzato in una funzione specifica).
Ciò non implica un “design modulare”.
Ciò che li accomuna, o meglio che consente loro di connettersi, è una interfaccia standard.
Vedi il mio post precedente.

https://www.stsci.edu/largefiles/iwpss/2006918556verfaillie-charmeau.pdf

Se Starship andrà a regime,e secondo me non sarà domani ( in questo sul medio periodo ti do ragione) per la sua versatilità può essere usata per molteplici scopi.
Può lanciare componenti del gateway e costituire essa stessa una componente (sappiamo che una delle sue potenzialità è fungere da stazione tipo Skylab).
Gli equipaggi potrebbero raggiungere la Starship lander con un altra Starship…la chiave è il costo/riusabilità.
Se un architettura del genere costasse molto meno di SLS è ovvio sarebbe molto più sostenibile.
Sul breve-medio periodo però,se vogliamo tornare sulla luna entro il 2028-29, non vedo molte alternative a Orion/SLS.
Il Gateway non sarebbe inizialmente indispensabile per le primissime missioni di sbarco.
Secondo me Starship funzionerà e rivoluzionerà l’astronautica manned,ma non andrà a regime prima dell’inizio degli anni 30.
Allora si,si potrà mandare SLS (e forse Orion) allo Smithsonian.

Nessun astronauta NASA volerà su una navicella senza sistema di abort.
Starship è un sistema che è fantastico (se non oltre) per il LEO, ma è assolutamente senza senso per la Luna. Quello che faranno è un bruteforcing assurdo con 16 lanci di un SHLV per una singola missione lunare.
Questo punto da solo porta interrogativi enormi solo per eseguire l’attuale archiettura. Figurarsi andare a rimuovere Orion e SLS.

Starship di strada ne ha ancora da fare tantissima.
Per quanto riguarda il gateway, questo è legato a doppio filo con gli Artemis accord internazionali secondo i quali i firmatari procurano moduli e componenti per la stazione (spesso in cambio poi di un astronauta sulla luna). Andarlo a tagliare a tutta una serie di implicazioni ovvie. Per non parlare di tutto l’hardware già in costruzione. PPE, HALO, I-Hab e Lunar Link sono in costruzione e Lunar View (vecchio ESPRIT) con contratto assegnato e in fase di PDR.

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HALO ha passato da poco la CDR, quindi la costruzione è iniziata da poco.
Gli altri sono ancora pre-PDR, quindi siamo ancora lontano dalla costruzione.
Non sarebbe la prima volta che un progetto passa la PDR e poi viene chiuso.

In realtà HALO è bello che costruito e sta effettuando i test di stress prima di essere spedito in Arizona dalla NGIS per l’outfitting.

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Ma intanto Musk prende soldi dalla NASA per Starship in versione modulo lunare. E i soldi fanno comodo a tutti, quindi direi che LG resterà in auge fino a chè farà comodo a Musk, poi lo cassa.

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non dimentichiamoci che Space X ha vinto un contratto di 15 anni con un valore massimo di 7 miliardi di dollari per fornire servizi logistici al gateway, e i 331 milioni per il FH full expandable per lanciare HALO+PPE

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La mia piu’ grande perplessita’ e’ sui metodi produttivi.

Ma vi rendete conto che stiamo parlando di oggetti prodotti in un pezzo unico, per un’unica funzione? E dopo? Il programma dove va a parare?

La standardizzazione non e’ un’idea di Musk anche i veicoli di classe Mariner erano prodotti i piu’ esemplari, i Voyager erano, anzi sono, dei Mariner.

La cosa sbagliata e’ fare un unico veicolo fuoriserie, e poi basta. I veicoli vanno fatti in serie, e se il design e’ plastico e “modulare” ne fai diversi utilizzi su diversi esemplari per diverse missioni, non ritrasformi l’unico esemplare prodotto. Come i Mariner, come le SS, come pure gli stack Apollo. Non un veicolo/stazione ma una famiglia di veicoli/stazioni.

Io mi aspetto veicoli e stazioni che puoi parcheggiare in NRHO ma anche in LEO, GTO, L4,L5, e qualunque orbita terrestre o anche BEO, che pero’ fai in piu’ esemplari, customizzando ogni volta montando strumenti e moduli diversi in base alla missione. Allora si serve la modularita’, se fai un milione di Panda avere i sedili interoperabili e sostitubili per riorganizzare gli spazi interni la modularita’ serve, se fai artigianalmente un unico esemplare di Panda e la parcheggi su uno scoglio in Patagonia…mmmmm … forse serve meno.

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Scusate ma molti elementi di questa discussione mi sembrano fuori contesto…. Usando una allegoria… mi sembra che si corra il rischio di confrontare la motrice di un tir (starship allo stato dell’arte) con una roulotte da traino (gateway). Certo, al tir posso attaccare un enorme rimorchio abitabile, ma allo stato dell’arte starship è “”solo”” un potentissimo (e versabilissimo) vettore (probabilmente un termine troppo limitante) capace di sconvolgere il paradigma del volo spaziale…. credo che si stiano confrontando due sistemi (fra stato dell’arte presente e potenzialità future ) più che due architetture di missione con le loro potenzialità.…. Non so se mi spiego… :beers:

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