Expedition 60 Mission Log

Oh grazie @LuckyFive.
A proposito di esperimenti, leggendomi quelli di Luca mi è sorto un dubbio di livello credo 1.0.
Ora, Luca ha la sua missione Beyond con all’interno un tot di esperimenti. Ma anche gli astronauti non-ESA hanno le loro “proprie” missioni con un nome?
E in ogni caso, gli esperimenti che fa Luca… li fanno anche gli altri, no? Oppure sono di ESA e guai a chi glieli tocca?

2 Mi Piace

@PherosNike non ho tante conoscenze a riguardo e non potrò darti una risposta esaustiva. Penso dipenda molto dalla durata dello studio/ricerca e da che tipo di “collaborazioni” hanno con le altre Agenzie spaziali. Pensa un po’ agli esperimenti della JAXA oppure dell’Agenzia Spaziale Canadese che per forza di cose hanno un loro rappresentante sulla Stazione con meno frequenza; talvolta li iniziano loro e poi li lasciano in eredità alla NASA, più di rado alla Roscosmos, oppure sono gli altri a farli per loro. Se ci fai caso il loro addestramento tratta anche esperimenti in corso o nuovi delle altre Agenzie anche se in minor quantità. Certi studi si posso svolgere o solo nel Columbus (es VEG-04A) oppure nel Kibo perché dispongono delle attrezzature specifiche.

2 Mi Piace

Proviamo a chiedere a @Buzz.

2 Mi Piace

5 Luglio 2019

In attesa del loro storico lancio, il prossimo equipaggio che raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale è arrivato al sito di lancio nel Cosmodromo di Bajkonur durante il giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti.

I nuovi componenti dell’Expedition 60 ovvero Andrew Morgan, Luca Parmitano ed Alexander Skvortsov stanno svolgendo l’ultima parte della loro preparazione alla missione in Kazakhstan. I tre sono arrivati il 4 Luglio contando i giorni che mancano alla loro partenza il 20 Luglio verso la Stazione nel giorno in cui 50 anni prima la NASA fece allunare i umani sulla Luna per la prima volta.

Andrew Morgan andrà nello spazio per la prima volta e si unirà ai suoi colleghi della Classe Astronauti della NASA del 2013, che si trovano sulla Stazione da Marzo. Luca Parmitano è alla sua seconda missione. Alexander Skvortsov, che guiderà la missione sul veicolo spaziale Sojuz MS-13, farà la sua terza visita alla Stazione Spaziale.

Tornando sulla Stazione, i tre membri dell’Expedition 60 in orbita hanno continuato la ricerca e svolto della manutenzione. Christina Koch ha campionato il sistema del supporto vitale per i microbi mentre Nick Hague ha svolto la manutenzione ad una speciale fornace scientifica. Alexey Ovchinin ha controllato i sistemi della parte russa della Stazione e monitorato lo studio sull’esposizione alle radiazioni.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2019/07/05/new-crew-in-final-preps-before-historic-july-20-launch/

5 Mi Piace

L’aspetto fisico non viene trascurato sulla Stazione in particolar modo quando devi accogliere i rari “ospiti”. Ok ho scherzato un pochino però ci hanno dato un “taglio” vero, e non finto, ai capelli. Spero che i capelli di Christina Koch siano solo bagnati e non opera di un divertito Alexey Ovchinin. Si esatto @RikyUnreal sto pensando a te con SpaceHumor!

Ricordo che Terry Virts affermò che tagliare i capelli a Samantha Cristoforetti fu la cosa più difficile che lui abbia fatto perché aveva paura dell’irascibilità delle donne italiane.

6 Mi Piace
1 Mi Piace

8 Luglio 2019

Quest’oggi i tre membri dell’Expedition 60 in orbita intorno alla Terra hanno portato avanti diverse ricerche sulla biologia e svolto la manutenzione alle tute spaziali statunitensi per le EVA. I prossimi tre residenti della Stazione Spaziale Internazionale si trovano in Kazakhstan al Cosmodromo di Baikonur dove stanno aspettando il loro lancio che li porterà alla loro nuova casa nello spazio tra meno di 2 settimane.

Lunedì mattina gli astronauti della NASA Christina Koch e Nick Hague hanno preso dei campioni del loro sangue e li posizionati all’interno di una centrifuga. Dopo di ciò sono stati riposti in un freezer scientifico per le successive analisi che saranno svolte dagli scienziati sulla Terra.

Più tardi Christina Koch ha lavorato sulle due tute statunitensi pulendo i circuiti di raffreddamento e sostituendo dei componenti. Inoltre ha innaffiato le piante che stanno crescendo all’interno del laboratorio europeo Columbus per la seconda parte dello studio sull’agricoltura nello spazio chiamato VEG-04A .

Nick Hague ha portato a termine le attività della messa in orbita dei CubeSats della scorsa settimana ritraendo all’interno del laboratorio giapponese Kibo il distributore di satelliti. Dopo di ciò ha provato le nuove luci LED regolabili installate in tutto il laboratorio orbitante con lo scopo di migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio.

Il Comandante Alexey Ovchinin si è dedicato principalmente alla manutenzione dei computer e la pulizia del laboratorio nella sezione russa della Stazione. Verso la fine della giornata, l’esperto cosmonauta ha approfondito le tecniche di allenamento e fotografato dei punti di riferimento sulla Terra.

Tornando sulla Terra per la precisione al Cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan, i nuovi tre residenti della Stazione stanno svolgendo l’ultima parte del loro addestramento prima del loro lancio il 20 Luglio. Il Cosmonauta Alexander Skvortsov guiderà gli astronauti Andrew Morgan e Luca Parmitano all’interno del veicolo spaziale Sojuz MS-13 nel viaggio di 6 ore verso la Stazione Spaziale Internazionale.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2019/07/08/biology-spacesuit-work-while-new-crew-trains-for-launch/

3 Mi Piace
3 Mi Piace
1 Mi Piace

ISS Daily Summary Report – 08/07/2019

NanoRacks CubeSat Deployer (NRCSD) Hardware Removal : A conclusione delle attività del NRCSD-16 , l’equipaggio ha rimosso e riposto il distributore di satelliti dal Multipurpose Experiment Platform collocata sul tavolo scorrevole del Kibo Airlock . La scorsa settimana il distributore ha messi in orbita con successo tutti i suoi 7 satelliti. Il NanoRacks CubeSat Deployer è un sistema indipendente per la messa in orbita di piccoli satelliti dalla Stazione Spaziale Internazionale. Il sistema viene trasportato in orbita all’interno della sezione pressurizzata dei veicoli di rifornimento per la Stazione, utilizza l’airlock del modulo Kibo come struttura per l’allestimento delle operazioni e viene caricato con i CubeSats già a Terra.

Lighting Effects : L’equipaggio ha configurato un di luce utilizzando lo Human Research Facility (HRF) PC1 ed eseguito una lettura dei valori ambientali. La ricerca Lighting Effects studia l’effetto della sostituzione delle luci con lampade fluorescenti con a quelle LED regolabili in intensità e colore (temperatura). Lo scopo è quello di determinare se le nuove luci possono migliorare i ritmi circadiani, il riposo e la capacità cognitiva.

Medical Proteomics : L’equipaggio della Sojuz MS-12 ha preso parte al quarto prelievo di sangue del Medical Proteomics dell’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). Esso valuta il cambiamento delle proteine nel siero del sangue, nelle ossa, e nei muscoli scheletrici dopo un volo spaziale e sostiene l’identificazione delle proteine relative all’ osteopenia . Combinando i risultati dei topi da laboratorio nello spazio, degli astronauti e dei familiari sulla Terra, si possono identificare le proteine collegate all’ osteopenia utilizzando la più recente tecnica per l’analisi proteomica. Si prevede che l’uso di proteine marcatrici relative all’ osteopenia possano essere d’aiuto in futuro a sostegno della salute degli astronauti ma anche dei familiari che soffrono di osteoporosi sulla Terra.

Repository : Nick Hague e Christina Koch continueranno fino a mercoledì la raccolta dei campioni di sangue e/o urine per il 120° giorno di volo. Il suo scopo del Repository è quello supportare la scoperta scientifica che contribuisce alla nostra conoscenza fondamentale nell’ambito dei cambiamenti fisiologici dell’essere umano e l’adattamento ad un ambiente in microgravità e fornisce opportunità uniche per studiare in toto i cambiamenti della fisiologia umana che abbraccia molte missioni.

VEG-04 check and MMD : L’equipaggio ha svolto un controllo di routine delle piante, le ha innaffiate il giusto e pesato con Mass Measurement Device le foglie staccate. Analogamente a quanto riferito la scorsa settimana riguardo uno dei sostrati di crescita, è stata segnalata una piccola area alla base delle piante con della muffa su 9 degli 11 sostrati di crescita. E’ stato chiesto all’equipaggio di ripulire la muffa e di innaffiare le piante prima di raccoglierle domani (9 Luglio). a ricerca VEG-04A si concentra sull’impatto della qualità della luce e del fertilizzante sulla crescita delle colture a foglia per una crescita di 28 giorni, sicurezza alimentare microbica, valore nutrizionale, accettabilità del gusto da parte dell’equipaggio, e i benefici comportamentali complessivi per la salute di avere piante e cibo fresco nello spazio.

Extravehicular Mobility Unit (EMU)s 3006 and 3008 Maintenance : L’equipaggio ha svolto sia la filtrazione ionica e del particolato sia la manutenzione biocida del circuito di raffreddamento della tuta EMU e dell’Airlock. inoltre è stato rimosso e sostituito il Water Line Vent Tube Assembly (WLVTA) dell’EMU 3008, seguito da un controllo delle eventuali perdite che viene fatto periodicamente come manutenzione preventiva.

https://blogs.nasa.gov/stationreport/2019/07/08/iss-daily-summary-report-7082019/
#iss-daily-status-report

3 Mi Piace

9 Luglio 2019

Il programma di lavoro odierno dell’Expedition 60 ha riguardato soprattutto le ricerche biomediche e l’agricoltura spaziale. Gli studi sulla Stazione Spaziale Internazionale stanno aiutando gli scienziati, i medici e gli ingegneri a pianificare le missioni umane sulla Luna, su Marte ed oltre.

L’astronauta della NASA Nick Hague ha iniziato il suo martedì mattina a raccogliere dei campioni di sangue e di urina per un paio di studi sulla scienza della vita. I suoi campioni di sangue sono stati comparati con quelli dei topi da laboratorio nello spazio, con quelli di altri astronauti e con quelli dei familiari sulla Terra per i cambiamenti nell’espressione proteica. Un altro studio invece sta comparando i copioni biologici presi prima, durante, e dopo un volo spaziale.

L’ingegnere di volo NASA Christina Koch ha preparato una telecamera a 360° per registrare le attività di giardinaggio sulla Stazione. L’equipaggio sta registrando per un anno le esperienze coinvolgenti e cinematiche da condividere con le persone sulla Terra.

Oggi durante pomeriggio era il tempo del raccolto nel modulo Harmony del laboratorio orbitante. Nick Hague e Christina Koch hanno raccolto delle piante simili all’insalata dopo 28 giorni di crescita, riposto dei campioni per le analisi e assaggiato il resto. La ricerca di botanica VEG-04A sta valutando la possibilità di far crescere del cibo fresco nello spazio per sostenere le missioni di lunga durata degli astronauti.

L’allenamento in microgravità è fondamentale per mantenere in salute i membri dell’equipaggio e garantire il successo delle missioni nello spazio. Il Comandante della Stazione Alexey Ovchinin ha trascorso la mattinata di martedì a studiare l’efficacia degli esercizi nello spazio. Nel pomeriggio, si è spostato nel laboratorio dove a svolto della manutenzione al sistema del supporto vitale sostituendo dei componenti.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2019/07/09/space-health-and-station-gardening-fill-todays-research-schedule/

4 Mi Piace

10 Luglio 2019

Quest’oggi l’equipaggio dell’Expedition 60 ha configurato diversi hardware scientifici che monitorano il cervello e l’esposizione alle radiazioni. Inoltre i residenti in orbita hanno avuto tranquilla giornata di controllo dei dispositivi di sicurezza e manutenzione dei laboratori della Stazione Spaziale Internazionale.

Gli astronauti sperimentano il cambiamento del flusso sanguigno quando vivono in microgravità che può causare stordimento o svenimento al momento del ritorno sulla Terra. La ricerca Cerebral Autoregulation sta misurando i tracciati di questi flussi sanguigni per capire la regolazione della pressione del sangue nello spazio. Questa mattina l’ingegnere di volo Nick Hague ha preparato lo strumento per l’esperimento che potrebbe aiutare i medici a curare e prevenire questi sintomi.

Dopo di ché ha assemblato i componenti per una telecamera ad alta definizione che verrà collocata all’esterno della Stazione durante una futura spacewalk. Inoltre lui e la sua collega Christina Koch, astronauta della NASA, hanno installato dei cavi per le comunicazioni e svolto dei controlli vocali a supporto dell’arrivo dei prossimi commercial crew vehicles .

L’esposizione alle radiazioni è un’altra preoccupazione per chi lavora nello spazio per mesi oppure anni. Durante il pomeriggio Christina Koch ha consegnato al Comandante della Stazione Alexey Ovchinin una serie di dosimetri, o rilevatori di radiazioni, che li installerà nella parte russa della Stazione. Diversi studi stanno monitorando la radiazione neutronica e la differenza nell’ambiente radioattivo quando la Stazione orbita intorno alla Terra.

Christina Koch ha iniziato la sua mattina controllando le maschere e gli estintori. Ha controllato l’equipaggiamento di emergenza per la corretta lettura delle pressioni e di eventuali segni di danneggiamento nei tubi e nei flaconi. Durante la sua mattina Alexey Ovchinin ha continuato la sostituzione di altri componenti del sistema di supporto vitale russo.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2019/07/10/crew-configures-hardware-to-monitor-brain-and-radiation-exposure-in-space/

4 Mi Piace

Alcuni esperimenti sono condivisi tra tutti, altri no. Dipende dal tipo di esperimento.

Per esempio gli esperimenti fisiologici, per loro natura, hanno bisogno di vari campioni per avere un risultato scientifico attendibile. Quindi vengono fatti da vari astronauti uno dopo l’altro, ripetuti esattamente nello stesso modo tra le varie expeditions.

Ci sono però alcuni esperimenti, per esempio quelli che riportano hardware a terra, che durano una sola expedition. In quel caso, è possibile che ci siano degli esperimenti che fa solo ed esclusivamente Luca.

Poi c’è la questione delle agenzie. Se l’astronauta vola per ESA gli esperimenti che fa sono di solito o di ESA o di NASA o JAXA. Gli astronauti che invece volano con missioni pagate da ASI, come è stato il caso di Samantha e di Paolo, tipicamente hanno alcuni esperimenti specifici della loro missione, pagati da ASI a NASA direttamente, e poi hanno altri esperimenti di NASA, ESA o JAXA, che di solito sono condivisi tra i vari astronauti.

Insomma, senza conoscere in dettaglio il manifesto degli esperimenti di Luca è impossibile dare una risposta :slight_smile:

9 Mi Piace

Grazie @Buzz.

4 Mi Piace

Scusa @Buzz però trovo interessante anzi curiosa questa domanda di @PherosNike a cui non hai dato una risposta. Tranquillo non sono così fiscale e pignolo per queste cose. Non conosco bene i meccanismi che stanno dietro alla scelta di ESA di dare un nome alla missione del proprio astronauta a differenza delle altre agenzia che ufficialmente non lo fatto. Provo a rispondermi da solo ed in caso aggiungi qualcosa o correggimi. A quanto ho capito di te @Buzz la tua opinione ha una certa “importanza” o comunque sei una delle persone più informate a riguardo.

Sicuro per la NASA e Roscosmos, non è necessario perché nella lista delle loro missioni (disponibile sui loro siti ufficiali in inglese) spunta rispettivamente la dicitura International Space Station e ISS e quindi ogni cosa che fanno rientra in questa voce. Rimangono fuori: JAXA, CSA-Asc ed ESA. Per le prime due non ho teorie o risposte plausibili mentre per la terza si. Come sapete l’ESA riunisce sotto un’unica dicitura tutte le Agenzie Spaziali dei stati membri e un astronauta “appartiene” prima all’Agenzia nazionale e poi viene “prestato” o affidato a quella europea. Quindi ad esempio Beyond non è altro che il nome della missione della propria agenzia nazionale che l’astronauta svolge per ESA. Spero di essermi spiegato.

EDIT: A sostegno di quest’ultima mia ipotesi ho trovato che in passato l’ASI e non solo hanno fatto dei concorsi per decidere il nome ed il logo della missioni. E’ successo per Samantha Cristoforetti, Andreas Mogensen, Tim Peake ed altri.

2 Mi Piace

Non c’è bisogno di scusarsi :slight_smile:

Che io sappia le missioni NASA non hanno un nome aggiuntivo, perché il nome della loro missione e quello della expedition. E infatti fanno sempre i poster e le patch relativi alle expeditions.

Cosa diversa potrebbe essere per gli astronauti di CSA e JAXA, però non ne sono sicuro

4 Mi Piace

Se CSA o JAXA assegnassero nomi alle loro missioni ne darebbero probabilmente ampia comunicazione e risonanza.

2 Mi Piace

Ringrazio sia te @Buzz sia @amoroso per la vostra disponibilità.

Effettivamente ha un senso quello che dici e potrebbe essere lo stesso anche la Roscosmos, CSA-ASC e JAXA che non hanno una particolare necessità di dare un nome aggiuntivo alla missione del proprio astronauta. L’ESA invece si visto che fa capo alle agenzie spaziali nazionali dei Stati membri da cui “prende in prestito” gli astronauti. E’ l’unica macro-differenza che trovo tra le altre 4 Agenzie. Se vogliamo essere sicuri della risposta, l’unica sarebbe fare la domanda ai diretti interessati. AstroLuca ha risposto volentieri alle domande di @robmastri

1 Mi Piace

ISS Daily Summary Report – 10/07/2019

Cerebral Autoregulation: L’equipaggio ha raccolto gli oggetti e li ha sistemati in vita della sessione di sperimentazione nei giorni di giovedì e venerdì. Essendo lorgano più importante del corpo, il cervello ha bisogno di un grande ed affidabile apporto di sangue, così il cervello è in grado di autoregolare il flusso di sanguigno anche quando il cuore e i vasi sanguigni non possono mantenere una pressione sanguigna ideale. Questa indagine verifica se questa autoregolazione migliora nello spazio in un ambient con microgravità.

JAXA Education Payload Operation (EPO) Dry Run: In previsione dell’arrivo di un membro dell’equipaggio proveniente dagli Emirati Arabi Uniti verso la fine dell’Expedition 60, è stata preparata e controllata la JEM camera robot (telecamera a sfera). La Japanese Experiment Module (JEM) Internal Ball Camera è una telecamera panoramica fluttuante e controllabile da remoto, che aiuta l’equipaggio a controllare le operazioni all’interno del laboratorio Kibo. Simile a quelle acquistabili sulla Terra, questa qui si ricarica con un normale cavo USB ed offre la possibilità di vedere le immagini in diretta oltre a scaricarle per gli operatori da remoto.

Radi-N2 Retrieval : L’equipaggio ha recuperato gli 8 rilevatori e li ha spostati nel segmento russo della Stazione per elaborarne i dati. Lo scopo di questa ricerca dell’Agenzia Spaziale Canadese è quello di definire meglio l’ambiente neutronico della Stazione, stabilendo i rischi rivolti alla salute dei membri dell’equipaggio e fornendo le informazioni necessarie per sviluppare sofisticate misure di protezione per i prossimi voli spaziali. È stato riconosciuto che i neutroni costituiscono una frazione significativa (10-30%) dell’esposizione alle radiazioni biologicamente efficaci nell’orbita terrestre bassa. I bubble detectors utilizzati nell’indagine sono progettati per rilevare i neutroni e ignorare tutte le altre radiazioni.

Veg-04A Questionnaire: Martedì dopo il proficuo raccolto e la consumazione da parte dell’equipaggio delle foglie di mizuna, o senape giapponese, hanno compilato un questionario fornendo i dettagli dell’attività. La ricerca Veg-04A si concentra sull’impatto della qualità della luce e del fertilizzante sulla crescita delle colture a foglia per una crescita di 28 giorni, sicurezza alimentare microbica, valore nutrizionale, accettabilità del gusto da parte dell’equipaggio, e i benefici comportamentali complessivi per la salute di avere piante e cibo fresco nello spazio.

Redundant United States Crewed Vehicle (USCV) Communications (RUC) Cable: Quest’oggi l’equipaggio ha installato con successo e verificato il nuovo cavo RUC . In futuro il cavo fornira voice path redundancy durante una missione nominale e di emergenza dei veicoli per equipaggio statunitensi . La nuova configurazione convertito il Shuttle era Docked Audio Interface Unit (DAIU) a riserva del Russian Audio Interface Unit (RAIU) nel Audio Subsystem .

International Docking Adapter (IDA)3 Extravehicular Activity (EVA) Preparations: In previsione dell’Attività Extra-Veicolare per il montaggio del International Docking Adapter-3 che si svolgerà non prima del 15 Agosto, l’equipaggio ha assemblato una barra ed una telecamera esterna ad alta definizione . Inoltre hanno svolto un controllo del Node 2 Zenith IDA Control Panel durante il quale hanno inviato una serie di comandi al pannello e verificato lo status delle luci.

Portable Emergency Provisions (PEPS) Audit: L’equipaggio ha completato la revisione annuale e l’ispezione del Portable Emergency Provisions tra cui il Portable Breathing Apparatus (PBA), Quick Don Mask (QDM), Pre-Breathe Mask , Extension Hose Tee Kit e la manutenzione del QDM Harness . Il controllo e l’ispezione assicura che ogni fornitura di emergenza non abbia danni.

https://blogs.nasa.gov/stationreport/2019/07/10/iss-daily-summary-report-7102019/
#iss-daily-status-report

3 Mi Piace

@PherosNike mi sembra che avessi chiesto nella discussione Dragon CRS-18 se era necessaria una EVA per l’assemblaggio del IDA. Ecco qui c’è la conferma ufficiale!

2 Mi Piace