Expedition 63 Mission Log

6 maggio 2020

Oggi l’astronauta NASA al comando della Stazione Spaziale internazionale ha configurato gli assistenti robotici volanti, oltre a preparare un veicolo cargo statunitense in vista del suo rilascio, fissato per la settimana prossima. I due ingegneri di volo della Expedition 63 di Roskosmos hanno approfondito le evolute tecniche fotografiche spaziali e fatto l’inventario delle apparecchiature elettroniche.

Chris Cassidy, che è al suo terzo viaggio nello spazio, ha messo a punto i tre assistenti robot cubiformi, così da essere pronti per l’inizio delle successive attività. L’astronauta NASA, nonché capitano della marina militare degli Stati Uniti, ha messo le batterie nuove in questi dispositivi all’avanguardia, che sono in fase di test per la loro capacità di spostarsi in autonomia dell’interno della Stazione che di assistere piccoli carichi utili.

Una navicella di rifornimento statunitense lascerà lunedì la Stazione, dopo aver trascorso circa 3 mesi agganciata al modulo Unity. Alle 18:00 di lunedì 11 maggio la navicella Cygnus NG-13 di Northrop Grumman verrà liberata dalla morsa del braccio robotico Canadarm2, completando la sua missione di approvvigionamento della Stazione.

Cygnus NG-13 non contiene al suo interno solamente rifiuti, infatti Chris Cassidy la sta preparando per le sue missioni secondarie, ovvero la ricerca sulle fiamme spaziali e la messa in orbita di un gruppo di CubeSat. Una volta che Cygnus avrà raggiunto una distanza di sicurezza dal laboratorio orbitante, un piccolo distributore di satelliti collocato sul portello, eietterà un paio di nano-satelliti. I satelliti di ricerca grandi quanto scatole di scarpe studieranno i modi per migliorare le tecniche per la comunicazione nello spazio e i sistemi di mappaggio GPS.

Nel segmento russo, i cosmonauti Anatolij Ivanišin e Ivan Vagner si sono concentrati sulla loro lista di mansioni per mantenere operativa la Stazione. Anatolij Ivanišin, che per lui questa è la terza missione sulla Stazione, ha iniziato la giornata con Ivan Vagner studiando le tecniche per individuare e riconoscere con precisione i punti di riferimento così da migliorare le osservazioni della Terra.

Anatolij Ivanišin ha poi trascorso il resto della giornata prendendosi cura delle apparecchiature del supporto vitale e dei sistemi di comunicazioni. Ivan Vagner, alla sua prima visita al laboratorio orbitante, ha fatto l’inventario dei dispositivi elettronici e controllato la connessione alla rete dei 5 moduli russi.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/05/06/robotics-cargo-mission-and-photography-keep-station-crew-busy/

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Nuovo tweet di @RikyUnreal

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7 maggio 2020

L’equipaggio della Expedition 63 monitorerà lunedì la partenza di una navicella di rifornimento statunitense e darà il benvenuto a quella giapponese che arriverà due settimane più tardi. Nel frattempo, i tre inquilini della Stazione Spaziale Internazionale stanno configurando il laboratorio orbitante per le operazioni delle navicelle e portando avanti gli studi in microgravità.

Per il veicolo cargo Cygnus della Northrop Grumman è quasi terminato la sua permanenza sulla Stazione, ormeggiato al modulo Unity. I responsabili del braccio robotico Canadarm2 sulla Terra si occuperanno sia del distacco di Cygnus da Unity sia del suo rilascio alle 18:00 italiane di lunedì. Il comandante della NASA Chris Cassidy porterà a termine domenica l’installazione dello SlingShot, un distributore di piccoli satelliti alloggiato nel portello di Cygnus.

Sarà possibile vedere la telecronaca in diretta di NASA TV del rilascio e della partenza a partire dalle 17:45 italiane di lunedì 11 maggio. Cygnus NG-13 rientrerà distruttivamente nell’atmosfera terrestre sopra l’Oceano Pacifico entro la fine del mese, per una sicura me ardente dismissione.

Il Giapponese è fiducioso di lanciare il 20 maggio la sua nona missione di rifornimento della Stazione, mandando in orbita il veicolo cargo H-II Transfer Vehicle-9 (HTV-9). Esso decollerà dal Tanegashima Space Center e impiegherà 5 giorni prima di raggiungere il laboratorio orbitante. Una volta arrivato nelle vicinanze della Stazione, sarà catturato dal Canadarm2 e agganciato al modulo Harmony per i prossimi due mesi.

Il comandante della NASA Chris Cassidy ha predisposto oggi i dispositivi di comunicazione con HTV-9 che sono collocati nel modulo nipponico Kibo. I sistemi di comunicazione di prossimità (Proximity Communication Systems, PROX) inviano e ricevono le informazioni del veicolo riguardo la sua posizione e la velocità durante le fasi di approccio e avvicinamento.

Quest’oggi due cosmonauti sono andati avanti con la loro lista di mansioni e di ricerche scientifiche nel segmento russo. Anatolij Ivanišin ha preso una telecamera per fotografare l’interno dei moduli Pirs e Poisk, così da poterli ispezionare accuratamente. L’esperto cosmonauta ha poi manutenuto gli utensili elettrici e le apparecchiature del supporto vitale. Ivan Vagner, invece, ha iniziato la sua giornata con la pulizia delle ventole e dei filtri. Poi, nel pomeriggio, ha fotografato gli effetti delle catastrofi terrestri e studiato i modi per migliorare l’identificazione e la localizzazione mentre fotografa gli obiettivi sulla terra.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/05/07/crew-preps-for-u-s-and-japanese-cargo-missions/

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8 maggio 2020

Il veicolo cargo Cygnus della Northrop Grumman continua ad essere preparato in vista del rilascio di lunedì e della prosecuzione della ricerca scientifica, prima di essere distrutto verso la fine di maggio. Nel mentre, i due ingegneri della Expedition 63 si sono assicurati l’operatività della Stazione Spaziale Internazionale, il Comandante si è preso oggi un giorno di riposo.

L’astronauta NASA Chris Cassidy si è oggi rilassato, prima di lavorare durante il fine settimana ad un veicolo cargo statunitense, per far sì che sia pronto al suo rilascio robotico di lunedì alle 18:00 italiane. NASA TV trasmetterà in diretta queste operazioni a partire dalle 17:45.

Il veterano dello spazio ha trascorso la settimana caricando Cygnus NG-13 con i rifiuti e preparandolo ad ulteriori studi. Poco dopo la sua partenza, scoppierà un incendio controllato all’interno della stiva di Cygnus, così da portare avanti la ricerca sulla prevenzione degli incendi nello spazio. Poi, alcuni piccoli satelliti di ricerca, meglio noti come CubeSat, saranno messi in orbita dal veicolo, in modo da migliorare le comunicazioni spaziali e la tecnologia per il mappaggio GPS.

I responsabili robotici hanno anche agganciato all’esterno di Cygnus il popolare, ma adesso non più funzionante esperimento HDEV (High Definition Earth Viewing), per essere smaltito. HDEV ha raggiunto il suo limite operativo lo scorso anno, dopo 5 anni di servizio durante i quali ha condiviso immagini in diretta della Terra con oltre 300 milioni di persone. Cygnus NG-13 rientrerà entro la fine del mese nell’atmosfera terrestre per un’ardente ma sicura dismissione sopra i cieli del Sud Pacifico.

I cosmonauti Ivan Vagner e Anatolij Ivanišin hanno iniziato il venerdì studiando come il cuore si adatta ad una speciale tuta che riduce l’accumulo di sangue e di liquidi nella testa di un astronauta a causa della microgravità. Si sono anche alternati con uno studio in corso che intende migliorare la rilevazione e la localizzazione degli obiettivi da fotografare sulla Terra.

Anatolij Ivanišin, che ha sulle spalle due precedenti missioni sulla Stazione, ha aggiornato l’inventario con le merci da poco consegnate dalla Progress MS-14. Ivan Vagner, che invece è alla sua prima esperienza, ha preso le letture delle radiazioni e ispezionato le finestre del modulo di servizio Zvezda.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/05/08/cygnus-ready-for-science-after-departure-commander-takes-break/

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Aggiornamento da @RikyUnreal via Twitter

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Da @RikyUnreal, via Twitter

Configurazione della ISS dopo la partenza di Cygnus NG-13.

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12 maggio 2020

Un veicolo cargo giapponese si appresta ad approvvigionare l’equipaggio della Expedition 63 proprio mentre una navicella di fornimento degli Stati Uniti ha concluso la sua permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale. I tre inquilini della Stazione si stanno inoltre preparando ad accogliere tra due settimane due astronauti del Commercial Crew Program.

H-II Transfer Vehicle (HTV-9) è la nona missione cargo giapponese che dovrebbe partire il 20 maggio dal Tanegashima Space Center con un lanciatore H-IIB. Il veicolo cargo dell’agenzia giapponese (JAXA) consegnerà cibo fresco e provviste, oltre a nuovi esperimenti scientifici e batterie agli ioni di litio così da poter migliorare i sistemi d’alimentazione della Stazione,

HTV-9 raggiungerà il laboratorio orbitante il 25 maggio dove il Comandante Chris Cassidy e l’ingegnere di volo Ivan Vagner lo cattureranno con il braccio robotico Canadarm2. Dopodiché, da remoto, i responsabili sulla Terra agganceranno la navicella al portello inferiore del modulo Harmony, dove resterà ormeggiata per i prossimi due mesi.

Appena due giorni dopo, grazie alla navicella Crew Dragon di SpaceX, la NASA lancerà il primo equipaggio dagli Stati Uniti dal 2011. Gli esperti astronauti Bob Behnken e Doug Hurley raggiungeranno la Stazione in 19 ore, durante le quali testeranno i sistemi di bordo della Crew Dragon. Essa attraccherà il 28 maggio in modo automatico all’International Docking Adapter collocato sul portello anteriore del modulo Harmony (Nodo-2). Una volta che i boccaporti saranno aperti, i due si uniranno all’equipaggio della Spedizione 63 per intensificare le attività di ricerca e di manutenzione a bordo del laboratorio orbitante.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/05/12/japanese-resupply-ship-spacex-crew-dragon-nearing-launch-dates/

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13 maggio 2020

Oggi i robot “volanti” e gli esami ad ultrasuoni degli occhi erano in cima alla lista del programma di ricerca della Stazione Spaziale Internazionale. L’equipaggio della Spedizione 63 ha anche manutenuto una serie di apparecchiature da laboratorio e messo alla prova un dispositivo indossabile per il monitoraggio della salute.

Gli assistenti robotici fluttuanti, meglio conosciuti come Astrobee, sono stati controllati ancora una volta dal Comandante Chris Cassidy mentre ha testato la loro capacità di muoversi in autonomia nel laboratorio orbitante. L’esperto astronauta ha poi spento e agganciato i piccoli dispositivi cubiformi nel laboratorio Kibo dell’agenzia spaziale giapponese (JAXA).

Gli studenti sulla Terra potranno presto provare a “guidare” gli Astrobee grazie ad una competizione per il miglior programma di controllo dei dispositivi robotici. I ricercatori stanno anche valutando la capacità degli Astrobee di compiere le mansioni di routine della Stazione, in modo da lasciare più tempo all’equipaggio per le vitali ricerche.

Chris Cassidy si è pure occupato durante la mattina dei compiti ordinari, infatti ha “vestito” i panni dell’idraulico per svolgere alcuni lavori in Kibo. Il Comandante ha eliminato una perdita d’acqua e ispezionato le connessioni idrauliche nel sistema del recupero dell’acqua del laboratorio nipponico.

Nel pomeriggio, Anatolij Ivanišin ha esaminato gli occhi del Comandante utilizzando un’apparecchiatura ad ultrasuoni. Questo tipo di esame con gli input in tempo reale dai medici sulla Terra, permette di osservare lo stato di salute della retina, della cornea e nel nervo ottico.

Il cosmonauta russo ha iniziato la giornata sostituendo le bombole di carburante all’interno del Combustion Integrated Rack, grazie al quale è possibile studiare in sicurezza in microgravità i combustibili, le fiamme e i residui di combustione. Ivan Vagner, invece, ha lavorato nel corso della mattina ai sistemi d’alimentazione russi e poi ha eseguito la manutenzione dei serbatoi d’acqua nel modulo di servizio Zvezda. Poco dopo pranzo, si è attaccato al petto un dispositivo non invasivo (un monitor Holter che misurerà l’attività elettrica del suo cuore.

https://blogs.nasa.gov/spacestation/2020/05/13/flying-robots-ultrasound-eye-scans-top-science-schedule/

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Aggiornamento da @RikyUnreal via Twitter

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Una fotografia del programma ISS aggiornata a qualche giorno fa, in questa bella presentazione di Kirk Shierman

Fonte: https://www.nasa.gov/directorates/heo/nac-heoc

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