Expedition 67 Mission Log

Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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Le bellissime riprese ad alta definizione tramite GoPro dell’EVA russa dello scorso 28 aprile.

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Aggiornamento da @RikyUnreal via Twitter

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Stavolta sono in ritardo rispetto agli appuntamenti precedenti, per cui recupero subito gli arretrati. il 2022-05-03T22:00:00Z una nuova persona ha assunto il comando della Stazione, passando dalle mani di Thomas Marshburn a quelle di Oleg Artem’ev. Per chi si fosse perso lo scorso avvicendamento e le relative curiosità, questo è il post da consultare.

Tutti i grafici allegati qui di seguito sono aggiornati al 2022-05-03T22:00:00Z. Se avete curiosità diverse da quelle che hanno catturato la mia attenzione o domande alle quali non risponderò nel corso della trattazione, non esitate a chiedere :wink:

Individuale

Thomas Marshburn

L’astronauta della NASA Thomas Marshburn, il 54o comandante della Stazione, ha avuto il privilegio di guidare l’Expedition 67 per 36 giorni, tra il 29 marzo e il 4 maggio 2022. In termini assoluti 36 giorni non sono molti, ma sufficienti per salire sul gradino più basso del podio dei comandanti con meno giorni all’attivo. La statistica vede in testa (o all’ultimo posto, a seconda se si vede la tabella a parti invertite) la connazionale Shannon Walker con 12 giorni, seguita dal francese Thomas Pesquet con 33 e, appunto, Marshburn con 36. Medaglia di legno per il belga Frank De Winne con 45 giorni, che fino a 12 mesi fa “vestiva” la maglia nera di leader.

Anche l’ultimo ha la stessa dignità e importanza del primo, no?

Faccio pochi riferimenti all’età del comandante uscente, perché il dato è condizionato dalla durata variabile del mandato e ciò non permette di comparare i protagonisti con lo stesso metro di paragone. Stavolta faccio un’eccezione, siccome Marshburn ha iniziato la sua parentesi alla guida di Expedition 67 con il titolo di comandante meno giovane della Stazione. In modo analogo alla volta scorsa, vi ripropongono primi i sette comandanti in ordine decrescente d’età, però stavolta al termine dell’incarico. I nomi sono gli stessi, ma si scopre che Pavel Vinogradov è stato insieme a Marshburn, anche se per soli 24 giorni, l’unico over 60 alla guida dell’avamposto.

A proposito della premessa fatta pocanzi sulla variabilità dell’estensione del mandato, la sola variazione della posizione dei sette riguarda Jeffrey Williams e Fëdor Jurčichin. I due, all’inizio della loro Expedition, erano separati da appena un giorno (in più per Willams), tuttavia la durata maggiore dell’incarico per il russo ha sancito il sorpasso sullo statunitense.

Comandante Expedition Durata (giorni) Età N° incarichi
Thomas Marshburn 67 36 61 anni e 263 giorni 1
Pavel Vinogradov 36 120 60 anni e 24 giorni 2
Fëdor Jurčichin 52 92 58 anni e 256 giorni 3
Jeffrey Williiams 48 80 58 anni e 245 giorni 2
Peggy Whitson 51 53 57 anni e 127 giorni 2
Gennadij Padalka 44 87 57 anni e 90 giorni 4
Shannon Walker 65 12 55 anni e 341 giorni 1

Oleg Artem’ev

Il cosmonauta russo Oleg Artem’ev, nato a Riga (Lettonia) il 28/12/1970, è la 55a persona diversa al comando della Stazione e la 21a proveniente dal corpo cosmonauti di Roskosmos. Fino alla nomina di Artem’ev, nella storia dell’avamposto c’era un solo precedente di un comandante nato nel 1970 e mi sto riferendo a Chris Cassidy (Expedition 63).

Sempre restando nell’ambito delle date di nascita, dicembre è adesso il mese nel quale sono nati più persone divenute comandanti (8) e condivide questo particolare primato con agosto.

Spero mi perdonerete per la digressione fatta, era un fatto particolare che volevo condividervi. Ecco torno in riga, sull’onda del record di Marshburn mi sono chiesto: qual è stato il maggior (e minor) salto anagrafico nel passaggio del testimone tra due comandanti? A sorpreso, ma non poi troppa, l’avvicendamento tra Marshburn e Artem’ev è appena l’ottavo per differenza più grande, visti i 3774 giorni che li separano. Il record, con 4800 giorni di differenza, coinvolge un primatista per “età”, dunque se non è Marshburn, allora è il giovanissimo Sergej Volkov. L’allora trentacinquenne russo ricevette il comando da Peggy Whitson, che aveva poco più di 48 anni a conclusione della Expedition 16.

Dei 65 avvicendamenti al comandando validi sui 70 totali, i due comandanti più coetanei sono Oleg Skripočka (Expedition 62) e Chris Cassidy (Expedition 63) con la differenza minima record di 11 giorni.

Agenzie

Discorso agenzie. Nulla da segnalare, tranne che NASA grazie a Thomas Marshburn rosicchia 36 dei 192 giorni di margine che la capolista Roskosmos aveva sull’agenzie spaziale statunitense, sua inseguitrice.

Novità invece in casa Roskosmos. Anton Škaplerov (Expediiton 66) e Oleg Artem’ev stabiliscono un nuovo primato per l’agenzia, diventando la coppia di comandanti di Expedition (o frazioni di esse) non consecutive separata da meno giorni, 36 per l’esattezza. Il precedente riferimento apparteneva a Fëdor Jurčichin (Expedition 52) e Aleksandr Misurkin (Expedition 54) con 103 giorni di scarto, tanti quanti la permanenza al comando di Randolph Bresnik (NASA) nel corso di Expedition 53.

Nazioni

Confermo quanto detto nella prima parte del paragrafo “Agenzie” e per un quadro completo vi rimando al grafico a torta.

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Il video del passaggio di consegne

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Occhio che la statistica così è un po’ falsata, perché l’avvicendamento dei comandanti deve essere più o meno a metà tra USOS e RSOS. Poi NASA “concede” agli international partners di essere comandanti una volta ogni tanto.

Quindi il paragone corretto sarebbe 4131 giorni al comando per USOS contro i 3722 per l’RSOS.

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Giusto @Buzz, è pertinente la tua osservazione. Le statistiche che propongo, come di tanto in tanto ricordo, sono amatoriali e pertanto non sono “ufficialmente” riconoscite da organizzazioni/enti. Il discorso che faccio prescindere dagli accordi tra le agenzie che gestiscono la Stazione, mi limito a commentare i freddi numeri per fornire un quadro più ampio possibile. Questo approccio non esclude imprecisioni dettate dal compromesso, in quanto pongo sullo stesso livello Roskosmos, NASA, ESA, JAxA e CSA-ASC.

Anche il numero di frazioni guidate è a favore del segmento statunitense/internazionale: 38 totali -NASA (30), ESA (6), JAxa (2) e CSA (1) - contro le 32 del segmento russo, 33 con la parentesi di Oleg Artem’ev. Hai fatto comunque bene a mettere in risalto la questione dell’avvicendamento e il “debito” in termini di giorni di Roskosmos.

Quello che fornisco è soltanto uno dei tanti possibili punti di vista possibili. Ognuna delle cinque agenzie contribuisce all’avamposto in base alle proprie disponibilità e capacità. Ritengo che se c’è una gerarchia (differenziazione equa e proporzionale) per l’accesso alle risorse e per l’assegnazione di incarichi di responsabilità dettata dalla "sostanza"del contributo, ed è così, emergerà in modo naturale dai numeri anche senza esaminare il caso specifico tra ROS e USOS.

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Buon compleanno (il 14 maggio) a Jessica Watkins.

Jessica Watkins diventa l’astronauta americano più giovane (34 anni) a festeggiare il proprio compleanno in orbita. Il record precedente apparteneva a Dale Gardner che nel novembre 1984 ne festeggiò 36, tra l’altro proprio il giorno del lancio. Fra le donne invece Jessica è la più giovane in assoluto, strappando il primato a Tracy Caldwell, Samantha Cristoforetti e Kathleen Rubins che rispettivamente nel 2007, 2015 e 2016 ne festeggiarono 38 mentre erano in orbita. In ambito ISS si tratta del compleanno più giovane in assoluto, superando i 35 anni che Ivan Vagner festeggiò nel luglio 2020.

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Ecco perché non sono ancora stati pubblicati gli orari dell’EVA 54, pare che ERA abbia un problema da risolvere, prima.

Ma è un inside content di Zak.

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Imho, lo scrub della EVA era già nell’aria da tempo.

La data del 19 era ancora quella con Maurer in combo con un cosmonauta e (per quella che è la mia esperienza) le simulazioni della EVA vengono rilasciate almeno 10 giorni prima della sortita. In questo caso invece, non è stato pubblicato ancora nulla.

Tra l’altro, gia non compariva della timeline delle dirette NASA.

Non ho (ne voglio) accesso da “insider”, ma scommetto che alla peggio, si tratta di un ennesimo ingigantimento

Mettici pure l’arrivo di Starliner…

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L’unico cambiamento che avevo visto io in merito a questa EVA era stato il 2 maggio, quando è stata sostituita Samantha con Matveev. :pensive:

Sì, è un periodo un po’ complicato in vari aspetti.

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Era nell’aria la posticipazione di una settimana perché coincideva con il periodo di Boeing OFT2
Ora invece il ritardo è più lungo, per i motivi di cui parla Zak :wink:

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Almeno abbiamo la fortuna una di avere un Buzz come fonte attendibile, senza dover spendere tot$ per le conferme.

Mi mangio il cappello (ma solo la visiera, perché i paywall mi stanno antipatici)

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Durante la press conference per OFT-2, é stato annunciato che la EMU 3015 (quella che ha avuto il problema dell’acqua nel casco durante la EVA di Maurer) tornerà a terra con la CRS-25.

Non è stato detto se ci sarà un rimpiazzo a bordo della stessa capsula alla partenza.

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Al momento sino sospese le EVA, se non per casi si emergenza ( rimangono a bordo le 3004/3009/3014)

Con CRS verranno inviati altri 4 nuovi pad assorbenti per i caschi, aggiungendosi agli altri 16 già presenti a bordo.

Se non sbaglio, la prossime (81 e 82) erano programmate per Agosto, oer installare gli iROSA in arrivo con la CRS-25 appunto.

Chissà se manderanno su uno spare con la Cygnus NG-17…

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