Riassumo qui alcune dichiarazioni di Samantha Cristoforetti durante la diretta Q&A di ieri.
Riguardo ERA e la EVA in Orlan di Samantha: Appoggiato dal si in diretta di Ashbacher (e di un altro signore con accento inglese), l’attivazione di ERA è confermata. Sarà lunga la fase di commissioning. Si prospetta l’utilizzo del braccio con presenza per lo più russa al controllo sia in remoto che in stazione.
Samantha è gia addestrata per le Orlan, però al momento nulla è confermato. Nessun riferimento diretto alla situazione geopolitica, ma ad una questione di tipo tecnico, che rende la pianificazione più «fluida».
è risultato essere l’adattatore che permette l’aggancio della controparte russa dell’ APFR (Adjustable Portable Foot Restraint), già presente su Rassvet.
Installazione ed attivazione del pannello di controllo esterno per ERA
Rimozione delle cover dei PDGF su Nauka
Rimozione e ripiegamento del MLI presente sul gomito di ERA
Installazione 3 corrimano su ERA
Installazione del PfP
Speditissimi sulla prima task, un po di lacci da snodare/tagliare dalla copertura MLI…
Ma tanto i russi, ci passano di lama.
Non so se nominal, ma parecchi detriti all’apertura del portello stagno di Poisk. Alcuni dei quali sono passati molto vicino ad un pannello solare di Zvezda
Un supervisore ha osservato incuriosito il lavoro di Oleg Artem’ev e Denis Matveet dalla Cupola. Il comandante Thomas Marshburn ha dato sicuramente uno sguardo fuori con in mano la macchina fotografica. Chissà se anche l’equipaggio di Axiom-1 è stato inviato a fare lo stesso.
Sicuramente anche il terzo cosmonauta della Stazione, Sergej Korsakov, ha scrutato i colleghi in esterna dalle finestre di Zvezda, valutando i progressi della sezione posteriore di Nauka dove giace ERA.
purtroppo a causa del poco tempo a disposizione e di un PC che è buono solo per lo squaglio, non riesco ad anticiparvi con le solite immagini la prossima EVA russa n°53.
Posso però riassume brutalmente le fasi più interessanti:
Verranno rimosse le ultime coperture MLI da ERA (sono 2 sulla parte bassa del braccio, coprono gli end effector).
Verranno tolti i blocchi che tengono fermo il braccio a Nauka.
Si faranno le varie (molte) ispezioni ai componenti.
Verrano installate le ultime handrails.
Ma soprattutto, vedremo ERA muoversi per la prima volta!
Il primo movimento sarà quello della “mano” libera, che si fletterà di qualche grado.
Poi il braccio ruoterà nella sua interezza per iniziare a staccarsi da Nauka.
Infine, ci sarà un vero e proprio movimento completo, che porterà ERA ad agganciarsi ad un altro PDGF (dalla parte opposta a dove si trova ora), ma senza staccarsi da quello a cui si trova aggrappato al momento
Con l’amaro in bocca, vi allego solo la task list, sperando che questa ciofeca decida di collaborare in qualche modo.
La partenza del quartetto di Axiom-1 ripreso dalla finestra di Poisk da Sergej Korsakov. Banale definire la ripresa mozzafiato.
Qui il collegamento al post del canale Telegram di Korsakov. Vi consiglio di seguire tutti e tre i cosmonauti. Ogni giorno, chi più chi meno, pubblicano tanti contenuti e novità sulla vita di bordo, che spesso non si ha il tempo materiale di ri-condividere qui.
Tutto è andato come previsto ed ERA ha fatto il suo show.
Piccola task aggiunta, un controllo all’antenna KURS di Poisk (probabilmente non era perfettamente dispiegata, da qui il possibile motivo dell’attracco in manuale della MS21)
Dal canale telegram di Roscosmos, le parole di Denis Matveev dopo la sortita esterna. Accento sulla fatica dopo una intera giornata di duro lavoro in tuta Orlan:
Buongiorno Terra! O forse qualcuno ha già un giorno o una serata, ma la nostra giornata lavorativa inizia solo dopo la passeggiata spaziale.
Nei commenti, molti erano interessati al nostro benessere. La fatica dopo EVA, ovviamente, si fa ancora sentire, ma non tanto quanto dopo la prima uscita. Poiché le nostre gambe non sono quasi coinvolte e l’intero carico cade sulla cintura della spalla superiore, e la stessa tuta spaziale Orlan-MKS è piuttosto dura, mentre le spalle e le mani fanno male. L’esperienza insegna che in un paio di giorni tutto passerà
Ma ieri, insieme a Oleg e Sergey, abbiamo completato il compito più importante: abbiamo “svegliato” il manipolatore ERA!
In futuro dovrà installare, rimuovere e sostituire le apparecchiature al di fuori della stazione. Il manipolatore potrà inoltre sorvegliare la ISS con l’ausilio di videocamere, accompagnare gli astronauti durante le attività extraveicolari.
Ed ERA è anche diventato il primo robot che “cammina” intorno al segmento russo della ISS, che noi (spero tu) abbiamo osservato ieri!
Cosa succede agli occupanti della Stazione durante un reboost? Un video di ESA ce lo mostra e gli astronauti sembrano anche divertirsi per una lezione di sana scienza. Mentre la Stazione cambia il suo moto, accelera e si sposta in avanti, a causa dell’azione propulsiva della Progress MS-18, tutti gli oggetti non ancorati alla pareti restano “fermi”, nella loro condizione di moto rettilineo uniforme.
Le riprese non rispecchiano perfettamente la realtà, sono velocizzate di otto volte (8x). L’accelerazione e il delta velocità impressi dai propulsori di Zvezda, o una Progress agganciata al modulo di servizio, sono davvero piccoli per essere apprezzati se non in timelapse.
La Crew Dragon Freedom di Crew-4 mentre completa la sua rincorsa alla Stazione. Le riprese sono di Sergej Korsakov ben appostato nel modulo Poisk per filmare la scena. IDA-3, ossia la porta di attracco designata, non si vede da questa prospettiva, poiché è dietro la Struttura a Traliccio.
) il movimento di traslazione di ERA sui PDGF.
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