OCO (Orbital Carbon Observatory) è stato lanciato alle 10:55 italiane (1:55 della costa ovest americana) a bordo di un vettore Taurus XL.
Il motore Castor 120 del primo stadio, il secondo stadio Orion 50SXLG, il terzo Orion 50XL e il quarto Orion 38 dovevano portare in orbita il satellite deputato al controllo delle dinamiche dell’anidride carbonica nell’atmosfera terrestre.
Il decollo è avvenuto al centro della finestra di lancio dalla rampa SLC-576E della Vandenberg Air Force Base in California e tutto andava per il meglio, fino a quando la mancata separazione del fairing di copertura del carico obbligava a dichiarare il fallimento della missione.
In un primo tempo l’ogiva era risultata sganciata, ma giunti in orbita il controllo missione ha rilevato l’anomalia.
Fra un paio d’ore è prevista una conferenza stampa.
Infatti il fairing avrebbe dovuto staccarsi a circa 3 minuti dal lancio… portarsi dietro quel peso per altri 5 minuti ha impedito il raggiungimento della velocità orbitale (almeno così hanno dichiarato i responsabili NASA)
Da quale punto di vista… un peccato per la perdita di questo specifico satellite, oppure, un peccato inserirlo nella classifica dei fallimenti per una “sciocchezza” (non nel senso ironico, ma intesa come causa relativamente superficiale) come la mancata apertura del fairing?
Un ruolino veramente poco invidiabile. Purtroppo sembra che spesso questi satelliti scientifici medio-piccolo debbano affidarsi a vettori che non sono proprio il top del mercato, coi risultati che ne conseguono. Mi viene in mente il Rockot, responsabile del fallimento del nostro Cryosat e che sta creando problemi anche a Goce (TT per il lancio!)
Speriamo che con Vega la musica cambi.
Che peccato! Sono comunque un mucchio di soldi e anni di lavoro… e con tutte le diatribe sul riscaldamento globale, è un’occasione perduta per fare maggiore chiarezza
Non ci voleva assolutamente. Speriamo almeno che l’analogo programma giapponese fila liscio. Comunque il lanciatore stavolta sembra non centrare nulla.