intendi che ogni sorgente variabile andrà classificata in una delle tipologie elencate, esatto?
Si’, classificazione e curva di luce.
Si’, fondamentalmente asteroidi, ma anche qualche transnettuniano, ma tutti oggetti conosciuti.
In questa release vengono rilasciate le misure astrometriche di questi oggetti. Tutte queste misure andranno a finire dentro il database del Minor Planet Center, e saranno usati per migliorare la stima delle orbite.
Gaia viene anche usato per scoprire nuovi asteroidi. Ma per far questo bisogna analizzare i dati giornalieri, in modo da poter osservare con dei telescopi da Terra per vedere se si tratta effettivamente di asteroidi.
Qualche informazione in piu’ su questo aspetto la trovate qui: http://sci.esa.int/gaia/58706-gaia-turns-its-eyes-to-asteroid-hunting/
indubbiamente sono una mole di dati che non possono non suscitare emozioni e in confutazione a certe malcelate idee contemporanee che l’ austronatica abbia esaurito la sua spinta propulsiva nel dicembre 1972 o al massimo nel 1979.
Il mio parere ovviamente viziato da bias: SPETTACOLARE.
Gran lavoro del team scientifico che sta costruendo una mappa tridimensionale sempre piu’ impressionante per potenza e qualita’.
Orgogliosissimo di giocare una piccolissima parte in tutto questo.
Grazie ai dati di Gaia ora sappiamo con certezza che Albireo è una doppia visuale e non un sistema binario. La componente più luminosa è infatti 71 anni luce più vicina a noi rispetto all’altra stella.
Ottimo… la cosa sembrava certa in quanto non si vede moto orbitale delle due componenti. L’ho detto ieri sera mostrando Albireo ai visitatori di una serata osservativa
Sto preparando un aggiornamento alla conferenza che avevo fatto tre anni fa su Gaia (MarcoZambi se ne ricorda di sicuro). La aggiornerò con le ultime scoperte… taaaanta roba!
Dopo che è uscito il DR2 l’anno scorso c’è stato un lungo vaglio su wikipedia per riscrivere la voce Stella di Barnard, a cui ho partecipato anch’io (ai tempi non seguivo ancora FA). Mi ricordo che avevamo deciso di scartare il valore della temperatura trovato da Gaia perché troppo alto, 3700K.
C’è qualche errore sistematico che va tenuto in conto leggendo i dati di Gaia? Ad esempio qualcosa che influisce la sua distanza ravvicinata e il suo moto proprio elevato, non so.
Ciao,
non so dire se ci sia stato un qualche problema per quella stella, pero’, come ho spiegato nel mio post piu’ sopra, la stima della temperatura nella DR2 e’ basata solo sulla fotometria integrata. Si tratta quindi di una misura molto meno precisa di quanto si possa ottenere tramite misure spettroscopiche.
Nella DR3, le temperature saranno basate sulla spettrofotometria, e saranno quindi molto piu’ robuste.
E’ passato giusto un anno dalla pubblicazione della Gaia Data Release 2, ed e’ forse il caso di guardare all’impatto di questa release.
Nei mass media si sente parlare poco di Gaia, ma l’impatto sulla comunita’ astronomica e’ stato fortissimo: ad oggi si contano 1200 articoli scientifici basati sui dati della DR2!
Qualche giorno fa si e’ tenuto all’ESTEC (il centro ESA in Olanda) un grande congresso sui risultati di Gaia. Trovate nell’articolo qui sotto un riassunto dei risultati che vi sono stati presentati. https://www.cosmos.esa.int/web/gaia/iow_20190418