Come sappiamo, una capsula parte della missione ha riportato a Terra i campioni dell’asteroide Ryugu, mentre la sonda principale ha effettuato un flyby del nostro pianeta e ha cominciato ad allontanarsi sempre di più da esso. Come era stato anticipato, Hayabusa 2 entra quindi nella fase estesa della missione, con lo scopo di osservare due asteroidi, 2001 CC21 nel 2026 e 1998 KY26 nel luglio del 2031. Le particolarità soprattutto del secondo sono il ridotto periodo di rotazione, stimato in 10,7 minuti e la dimensione, circa 30 metri.
A questo scopo, erano state eseguite alcune TCM (Trajectory Correction Maneuver, manovra di correzione di rotta) già a dicembre, in concomitanza con il rilascio della capsula, mentre intorno al 2021-01-05T03:00:00Z sono stati accesi i tre propulsori ionici.
Dopo aver riportato a Terra i campioni di Ryugu con una capsula, la sonda madre ha effettuato una manovra diversiva per non impattare con l’atmosfera e ora è diretta verso altri due asterodi, 2001 CC₂₁ e 1998 KY₂₆.
Ci vorrà davvero tanto per arrivare, e sarà solo un sorvolo ravvicinato. Il primo sorvolo dovrebbe avvenire nel 2026.
Nel frattempo il sito è stato rinnovato e si può seguire in tempo reale traiettoria, distanza dalla Terra, velocità e accelerazione data dai motori a ioni.
Se volete potete mandare un messaggio alla sonda, la campagna termina il 10 gennaio 2023.
Il messaggio verrà salvato sul disco della sonda.
Avete a disposizione 64 caratteri alfanumerici:
Ah ok, stanno uscendo anche quelli, l’ultima occultazione dovrebbe essere il 27 marzo, la stima sull’occultazione del 9 marzo è di un diametro di 450 metri, inferiore rispetto ai 700 previsti prima, penso sia dovuto all’albedo maggiore:
Mi sono accorto solo ora che il prossimo obiettivo della missione, 2001 CC21, ha già una numerazione definitiva:
Quindi ora si chiama (98943) 2001 CC21. Non so se è il numero è stato assegnato prima o dopo l’occultazione di marzo (e non so come si fa a controllare). Comunque, visto che ha già una numerazione definitiva, può ricevere anche un nome.
Ecco un pannellino per monitorare stato della sonda, (ero sicuro di avervelo già postato ma non lo ritrovo), posizione dei prossimi obiettivi, stato dei motori, stato della trasmissione verso Terra. http://haya2now.jp/en.html
La comunicazione è giù oggi perché è in congiunzione solare.
Alla fine il nome scelto è Torifune.
Alcune associazioni sempre attente alle novità hanno già aggiornato il nome nei loro media, come questa, altre meno attente ai dettagli mantengono il nome vecchio, come questa.
E qui un lunghissimo e pesantissimo paper sulle caratteristiche di Torifune, di cui ancora non abbiamo mai visto nulla di più di un singolo puntino luminoso. https://arxiv.org/html/2501.15644v1
La sonda ha perso l’assetto e spento i motori. https://x.com/haya2_jaxa/status/1920765863931658581
Il problema era a una delle 4 route di reazione, che sembra sia stato ripristinato. Se tutto funziona bene, i motori si possono riaccendere entro fine mese.
Ricordo che la sonda usa motori a ioni per le correzioni di rotta, con impulso micrometrico e tempi di accensione di parecchi mesi.
Il secondo obiettivo della missione estesa sembra interessante.
1998 KY26 ha delle accelerazioni che non sono di tipo gravitazionale. L’ordine di grandezza è di qualche nanometro al secondo quadrato, usando unità di misura comuni (non so perché l’autore usi unità non standard). Se ho fatto i conti bene, è di crica 3,5 nm/s2, che è tanto. Per fare un paragone, la sonda Hayabusa2, che usa i propulsori a ioni, quando i motori sono accesi ha un’accelerazione non gravitazionale di 49 nm/s2. Praticamente l’asteroide ha un motore di circa un decimo di potenza. Solo che non ha un motore.
Sembra che 1998 KY26 sia molto più piccolo e ruoti molto più velocemente di quanto ipotizzato inizialmente.
L’articolo di Universe Today:
New research suggests that Hayabusa 2 may be limited to observing KY26 and that a touchdown is impossible. The asteroid appears to be much smaller, and also rotating more quickly, than thought. That could prohibit any contact. […]
The amazing story here is that we found that the size of the asteroid is comparable to the size of the spacecraft that is going to visit it!" - Toni Santana-Ros, University of Alicante.
[…] “However, 1998 KY26’s smaller size, faster rotation, and higher albedo present challenges for mission operations,” the researchers explain. For example, some of its instruments require long integration times that might not be possible with such a rapid rotation. But there’s six years until the spacecraft reaches the asteroid, so some planning may mitigate some of the challenges.
Il comunicato stampa di ESO:
We found that the reality of the object is completely different from what it was previously described as,” says astronomer Toni Santana-Ros, a researcher from the University of Alicante, Spain, who led a study on 1998 KY26 published today in Nature Communications. The new observations, combined with previous radar data, have revealed that the asteroid is just 11 metres wide, meaning it could easily fit inside the dome of the VLT unit telescope used to observe it. It is also spinning about twice as fast as previously thought: “One day on this asteroid lasts only five minutes!" he says. Previous data indicated that the asteroid was around 30 metres in diameter and completed a rotation in 10 minutes or so.