La camera HiRISE ha fotografato una serie di cambiamenti sulla superficie marziana molto particolari.
Gli scienziati del California Institute of Technology in Pasadena ritengono che queste possano rappresentare la più evidente prova della presenza di acqua allo stato liquido dopo le immagini della sonda Phoenix.
Si tratterebbe di aqua salata che si scioglie al calore estivo dell’equatore marziano e che salirebbe alla superficie.
Cmq, più che di acqua salata si tratterebbe di una vera e propria salamoia piuttosto concentrata. In alcuni punti infatti la temperatura è troppo bassa perchè possa esserci acqua allo stato liquido, anche in estate. La presenza di molti sali minerali sarebbe la spiegazione più probabile, visto che il punto di congelamento si abbassa.
I TG hanno suonato la grancassa, con soliti ammiccamenti alla presenza di vita.
Ma la notizia è la pubblicazione su Nature dello studio, perchè qualche indiscrezione preliminare l’avevo già sentita a riguardo…
Più propriamente hanno visto l’effetto di un liquido che cola dalle pareti. Non sanno definire ancora la natura di questo liquido.
Che vi sia coinvolto un fluido salato in questi processi, è determinato dal fatto che la stagionalità, cambiamenti di luminosità e di distribuzione di latitudine fanno pensare a un’impossibilità che l’anidride carbonica formi questa brina, in quanto le zone coinvolte sono troppo calde; di contro, anche l’acqua pura non può essere coinvolta, perchè alcuni di questi crateri sono in zone troppo fredde perchè l’acqua non salata possa sciogliersi.
Il team resta comunque molto prudente, infatti quello che si è trovato sono i segni di un flusso di liquidi, le caratteristiche portano a quello, ma resta il fatto che non è direttamente l’acqua che è stata osservata, bensì gli effetti.