Mi scuso se e’ un po’ fuori contesto, ma, con riferimento al precedente messaggio, ho trovato questo articolo che riguarda la materia oscura :
Hubble in transito.
Una cascata galattica non la vogliamo postare?
https://www.nasa.gov/image-feature/goddard/2020/hubble-views-a-galactic-waterfall
E immagine relativa:
Hubble farà un censimento delle giovani stelle vicine a noi:
http://spaceref.com/astronomy/hubble-launches-large-ultraviolet-light-survey-of-nearby-stars.html
Cose belle per gli appassionati di meccanica orbitale, Hubble ha osservato un centauro migrante:
http://spaceref.com/comets/comet-2019-ld2-atlas-found-to-be-actively-transitioning.html
Si tratta di una cometa di tipo Centauro che è diventata JFC. Un corpo celeste ghiacciato che orbitava tra Giove e Nettuno, ora gira nei pressi dell’orbita di Giove (tecnicamente un JFC, Jupiter Family Comet, ha un periodo minore di 20 anni).
Da un punto di vista astronomico, la cometa è passata da una zona fredda a una più calda del sistema solare, che di fatto l’ha accesa, non sarà mai visibile ad occhio nudo, ma Hubble può venire in nostro soccorso con foto come questa:
Da un punto di vista di meccanica orbitale, questa migrazione è uno dei tanti esempi di instabilità delle orbite nel lungo periodo. Migrazioni di questo tipo avvengono spesso e ci impiegano milioni di anni.
La scoperta di un esopianeta che orbita molto distante dal centro del suo sistema stellare:
https://www.nasa.gov/feature/goddard/2020/hubble-pins-down-weird-exoplanet-with-far-flung-orbit
Ecco l’immagine fornita da Hubble
Che mi lascia davvero un grosso dubbio: come fa un esopianeta a 700 unità astronomiche dalla stella più vicina a essere visibile con la sensibilità di questo telescopio? Giusto per fare un esempio, solo per capire le distanze, Plutone è a 40 au.
Anzi, sinceramente pensavo che nessun esopianeta potesse essere osservato direttamente con Hubble.
Forse il pianeta è più luminoso nell’infrarosso ma non mi pare che Hubble arrivi molto in là in questa zona dello spettro.
L’articolo lo spiega, almeno in parte. Tanto per cominciare, le stelle centrali sono due e molto luminose. Poi il pianeta ha una massa pari a 11 volte Giove, quindi particolarmente grande. E sicuramente è stato osservato nel vicino infrarosso. Essendo l’orbita estremamente lenta, non c’è rischio di mosso anche per esposizioni molto lunghe!
Edit: secondo wiki il pianeta è anche molto caldo, ben 1800 K !
Dava indizi, non lo spiegava, chi non è esperto di osservazioni non l’ha capito (tipo me).
Anzi fino a ieri pensavo che ancora non avessimo nessuna immagine diretta di un esopianata, e li conoscessimo solo ai transiti e alle perturbazioni gravitazionali (e pochi altri metodi indiretti ancora).
“Poi il pianeta ha una massa pari a 11 volte Giove”
mamma mia… e pensare che Giove da solo ha una massa equivalente a tutto il resto del sistema solare (stella esclusa). Un pianeta monstre. Che universo folle e affascinante…
Vero. Giove non è una “stella mancata” come si dice a volte, ma questo si avvicina maggiormente ad una nana bruna. Le nane brune convenzionalmente hanno una massa da 13 a 80 volte Giove.
Non ha quindi massa sufficiente per accendere reazioni nucleari, ma è caldo per la semplice energia di contrazione gravitazionale. Un oggetto strano, anche per l’orbita molto elongata e inclinata rispetto al disco protoplanetario delle due stelle al centro del sistema.
Immagini dirette di esopianeti sono state fatte anche da terra, al VLT e al Gemini South telescope:
con un pianeta così caldo e grande non mi stupirei se ci fosse qualche luna attorno ad esso con condizioni adatte alla vita piuttosto che attorno alle stelle
Fa pensare al “pianeta” Pandora di Avatar!
Hubble punta gli occhi vicino casa, questa volta l’obiettivo è Nettuno, e osserva le sue tempeste:
http://spaceref.com/neptune/dark-storm-on-neptune-reverses-direction-possibly-shedding-a-fragment.html
Hubble è l’unico strumento che riesce a osservare Nettuno nel visibile con questa definizione, questa è la quarta tempesta osservata dal 1993.
Nettuno è l’ultimo pianeta del sistema solare, il più freddo, abbondantemente sotto i -200°C, ma nonostante ciò è il pianeta che ha i venti più forti, a volte superano i 2.000 km/h, un esempio (credo) unico di venti supersonici.
Ciò fa ben capire la vastità del sistema solare, cioè uno strumento come Hubble non riesce a dettagliare maggiormente un nostro “vicino”. Pensare alle dimensioni del resto della galassia è difficile anche solo con la nostra immaginazione
Direi di no, dal 2018 con VLT tramite MUSE e lo specchio secondario adattivo (progettato e prodotto dalla ditta con cui collaboro anche se purtroppo non per questi progetti) si ottengono risultati comparabili.
Perché:
- probabilmente grazie a tempi di esposizione più lunghi
- è visto nell’infrarosso, e un gigante gassoso è più caldo di Plutone ( −233 °C), molto (Giove −121 °C, Saturno −130 °C): HD 106906 b 1.500 °C.
- potrebbe avere anelli come Saturno a favore di telecamera
- è grosso: stimano sia 11±2 MJup (masse gioviane)
- per quanto sfuocato Hubble vede Plutone (foto) riusciendo a cogliere molti più dettagli
Un bel grappolo di buchi neri di piccole dimensioni:
A causa di un errore software, ieri Hubble è andato in safe mode.