Io la domanda “Ma Musk colonizzerà marte?” la ho fatta a Roberto Ragazzoni, la sua risposta è stata ottima, purtroppo non vi posso dire nulla però, visto che è una cosa personale…
Se anche fosse per me e’ una tattica suicida, e senza giustificazione. A che serve?
Perche’ spararle grosse e fare la figura (dal mio punto di vista) del matto?
Non e’ che lo si debba giustificare per forza ricorrendo a voli pindarici. Musk e’ una persona adulta e ad un certo punto le sue affermazioni, reiterate, vanno anche prese per buone, per come le dice.
SpaceX ha accumulato un patrimonio di fiducia, rispetto e ammirazione enormi grazie agli innegabili enormi risultati delle tecnologie sviluppate da SpaceX attorno alla famiglia dei Falcon 9 e Heavy, soprattutto per il recupero degli stadi.
Musk gode anche, per ora, di un vero culto della personalita’ (guardate la sezione commenti dell’articolo e ve ne accorgerete), ma la realta’ dei fatti non cambia a seconda del numero di fan che accumula.
Ribadisco che per me e’ padronissimo di bruciare un fantastiliardo di dollari per il suo sogno marziano, ma questo articolo fa emergere i tratti di una figura quasi farsesca.
Speriamo che SpaceX e la sua eredita’ tecnologica siano in grado di sopravvivere a queste sparate, e soprattutto ai soldi buttati in un progetto che, ad andare di lusso, dovra’ crearsi da zero un nuovo mercato sostenibile.
Altrimenti quelle ditte aerospaziali che oggi stanno faticosamente rincorrendo un vettore eccezionale per affidabilita’ e innovazione come il Falcon 9, non dovranno far altro che restare alla finestra e, tra qualche anno, spartirsi i resti di questa fantastica azienda.
Legge della controversia, espressa magistralmente dallo scrittore di fantascienza Gregory Benford, nel romanzo “Timescape” (1980):
«Passion is inversely proportional to the amount of real information available.»
traducibile in:
«La passione (leggi accanimento nelle discussioni) è inversamente proporzionale alla quantità di informazioni disponibili»
Secondo me stiamo sopravvalutando tutti le dimensioni di Boca Chica.
Qualcuno ne sopravvaluta i costi, che secondo me non saranno bassi come Musk ha detto tempo fa, ma neanche cosi’ alti da accoppare aziende valutate decine di miliardi (centinaia se ci mettiamo Tesla) che sono cifre enormi.
Qualcuno (Musk che lo dice e Berger che gli crede) ne sopravvaluta la capacita’ produttiva, i numeri che hanno sparato non si fanno in quelle strutture.
E di modi ragionevoli in cui l’industria spaziale puo’ aprere nuovi mercati sostanziosi potrebbero essercene.
Quello delle telecomunicazioni e’ gia’ emerso, e tutti continuano a pensare che SpaceX ha fatto solo il riutilizzo del booster, ma l’architettura Starlink, gia’ in gran parte provata, a me lascia a bocca aperta e non ha meno implicazioni.
Altri mercati potrebbero emergere, alcuni li immaginiamo e non li diciamo, altri non li immaginiamo neanche.
Se i costi non sono cosi’ alti, i volumi non saranno quelli iperbolici sparati in intervista, e le applicazioni, ragionevoli, ci saranno, costellazioni in primis ma molto altro, forse non sara’ la fine di SpaceX.
E comunque una cosa che ha tutte quelle competitive edge tecnologiche e leadership di mercato non fallisce, viene venduta da chi si e’ indebitato a chi sa come fare buon uso di quegli asset.
E comunque io accendo la TV e non vedo altro che spot di auto elettriche.
E comunque fare il matto e’ una tecnica di marketing e di promozione della valorizzazione di un’azienda che funziona, “Stay hungry. Stay foolish” lo aveva detto un altro mezzo matto che a me 'sta pure molto antipatico ma in borsa quota parecchio anche dopo morto.
Ripeto, noi stiamo sereni e procuriamo i popcorn, poi vediamo se funzionano e che ci vuol fare con queste SS…
Certo, il punto è che (almeno personalmente) non è in dubbio il fatto che prima o poi SS+SH voleranno e funzioneranno.
E già questo evento scardinerà in maniera irreversibile l’attuale mercato mondiale dei lanciatori, nonché (ca va sans dir) quello legato al trasporto umano nello Spazio.
Quello che viene qui discusso è se le affermazioni di Musk siano solo il frutto di una sua fissazione infantile (perlomeno nelle modalità in cui le comunica) oppure fanno parte di un’accorta azione di maketing.
Onestamente non credo proprio che Musk sia “andato” nel senso in cui lo furono (o furono trattati da) Tesla e Hughes.
A mio avviso questa “strategia comunicativa” deve avere necessariamente un fine ultimo che, ad oggi, non è noto e nemmeno facilmente intuibile.
Tanto per dirne una Musk potrà pure fare il suo “show” ma la Shotwell mi risulta che sia una con i piedi (molto ma molto) per terra.
Dunque se non è davvero Marte, cos’è?
La Luna resta per me il candidato più probabile, ma potrebbe anche essere altro.
Starlink ed Tesla…si sta muovendo bene?
Starlink fortuna sua non è quotata (ancora…) ma i numeri di Tesla sono sotto gli occhi di tutti
Non sarebbe un male se mantenessimo la discussione sull’intervista di Berger, e non su altre imprese di Musk, che ne pensate?
Sono d’accordissimo. Infatti SpaceX non puo’ essere un “one man show”. Ci sono un mucchio di bravi ingegneri a lavorarci, o non sarebbe arrivata dove e’ ora.
Sulla “strategia comunicativa” allargo le braccia e rimango perplesso per dire poco.
Hai ragione e mi scuso
Ma il fine ultimo di queste interviste come dello show off di Boca Chica ha molto in comune con le altre imprese di Musk
Si tratta dell’IPO di SpX che in maniera organica (lanci tradizionali) non può più crescere semplicemente perché non ci sono satelliti da lanciare…
Ma alla fin della fiera,che cavolo ci va a fare Musk su Marte,perchè questa ossessione di colonizzarlo?
Capirei se l’obiettivo (davvero un grande obiettivo) fosse quello di costruire una flotta in grado di rendere di routine l’accesso all’orbita (la grande promessa mancata dello Shuttle),di assicurare un sistema di trasporto terra-luna capace di realizzare il sogno di basi lunari ed infrastrutture estrattive di minerali…ma colonizzare Marte!!
Mi pare una sogno infantile,scusate.
P.S.
Ma come è possibile raddoppiare gli “operai” al lavoro su Starship nel giro di un giorno?
Non si tratta di tecnici specializzati?
Specializzati, si ma nelle carpenterie metalliche…
Io sono d’accordo. La Luna e’ importantissima, forse piu’ di Marte, anche in prospettiva futura a lungo termine.
Pero’ per argomentare bisognerebbe abbandonarsi a voli pindarici, quindi mi astengo.
Ricordo solo alcuni fatti ben noti, entrando nella logica dellle dichiarazioni oggetto del 3d:
La Luna e’ molto grossa. Non viene ricordato spesso ma e’ il satellite con la gravita’ piu’ elevata del sistema solare piu’ o meno a pari merito con Io. Prima ci sono solo due o tre pianeti forse utilizzabili… Una gravita’ decente permette di muoversi e operare decentemente e avere una superficie solida al contrario degli asterodi.
Contiene quantita’ immense di materiali e metalli relativamente facili da portare via, perche’ pur avendo una gravita’ decente e’ comunque un pozzo gravitazionale non troppo profondo. Per lo stesso motivo e’ meno oneroso farci atterrare umani e riportarli indietro. Chi atterra sulla Luna ha speranze di rivedere la Terra da vivo.
Ha notevoli quantita’ di energia solare facilmente utilizzabile al contrario di Marte, e questa non e’ una cosa cosi’ comune. E’ nello sweet spot alla giusta distanza dal Sole nella fascia abitabile come la Terra,.
Sono possibili comunicazioni in tempo reale con la Terra e questo e’ un asso di briscola.
Sono possibili tempi di transito decenti dalla Terra e ci si abbronza poco durante il viaggio, e questo e’ un altro asso.
C’e’ pure l’acqua, una percentuale utilizzabile dei materiali nel sottosuolo pare che siano acqua… per non parlare dei crateri polari. Che volete di piu’?
I voli pindarici, le megastrutture, l’importanza militare in prospettiva… li lasciamo perdere.
E magari aggiungi pure che non disponendo di alcun ecosistema, la Luna è un candidato ideale per decentrare tutta una serie di produzioni che sulla Terra, a causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale, potrebbero non essere più praticabili in futuro.
Senza voli pindarici, insediamenti abitativi e produttivi sulla Luna sono tecnicamente possibile già oggi, anzi ieri o meglio ancora l’altro ieri.
E’ solo una questione di volontà economica, politica e di mezzi di trasporto.
Ad averci il giusto mezzo di trasporto, e SS sarebbe non dico perfetta ma quasi, la realizzazione di queste infrastrutture potrebbe avvenire in tempi molto più rapidi di quel che si può immaginare.
La NASA vorrebbe far atterrare astronauti su Marte negli anni 30, non ho letto da nessuna parte l’intenzione di rimanervi attivamente con un avamposto permanentemente abitato, Musk, io e Zubrin^_^ solo per citarne qualcuno, vorremmo che si mantenesse una stazione scientifica permanente che con il tempo troverà le motivazioni per diventare qualcosa di più.
Per riuscire in questa impresa NASA non sarebbe più sola con il suo costoso lanciatore ma potrà avvalersi della più economica e versatile Starships.
Se Starships non esistesse, l’America potrebbe accontentarsi del primato e concentrarsi su altro, come è stato fatto 50 anni fa con il programma Apollo!
Il progetto e la speranza di E. Musk è quello di esserci nel momento storico topico con un’alternativa economicamente vantaggiosa che possa far decidere la non fine del programma una volta piantata la bandierina.
Concretamente ci vorranno tanti trasportatori che in modo continuativo porteranno tutto ciò che sarà necessario alla permanenza degli astronauti sul suolo marziano.
Ecco, dal mio punto di vista ha tutto più senso quello che dice Musk, come rimanevo affascinato ascoltando Zubrin, altro visionario inascoltato.
La ricerca scientifica che potremmo fare direttamente sul posto con astronauti non è paragonabile a quella di nessuna sonda robotica.
Altra considerazione, Marte si è rivelato decisamente desertico ed inospitale ma nel nostro sistema solare non vedo mondi più ospitali, questo significa che o ci accontentiamo di Marte per fare esperienza multi planetaria o ci accontenteremo di rimanere sul nostro mondo fino a quando non riusciremo a raggiungere altri sistemi.
Ho letto l’articolo e Berger non mi sembra particolarmente abbandonato all’entusiasmo o un fanboy acritico. Il racconto ha semplicemente lo stile del reportage e della caratterizzazione dei protagonisti tipici della saggistica narrativa, molto popolare nel giornalismo degli ultimi decenni.
Vi fu in passato una rimostranza da parte di alcuni lavoratori di SpX a riguardo dei ritmi serrati imposti dall’azienda, se non sbaglio. No se ne è più sentito parlare forse perché con F9, FH e Crew Dragon hanno passato il grosso della fase di sviluppo.
Comunque imho, la magnificazione del personaggio fa anche da cassa di risonanza per mitizzare alcuni comportamenti, del tipo ti sveglio alle 1.00 AM solo perché mi girano le balle. Magari c’era qualcosa in più da discutere e a te giornalista hanno rilasciato una intervista, non una confessione.
Cosa mi ha fatto protendere nel pensare che l’articolo sia stato scritto da “entusiasta”, è stato il sottolineare con tanta enfasi che non voglia in cantiere il cognato scansafatiche.
Scusa, ma grazie al …, non c’era bisogno che me lo spiattellavi insieme al particolare inutile e stereotipato della t-shirt e della diet coke.
Gente che fa il colloquio la sera e la mattina deve presentarsi al lavoro… Ma va? Personalmente avrei sfruttato quelle righe per raccontare altri dettagli e, se proprio era richiesto il soffermarmi sul personaggio, mi sarei concentrato sui tratti distintivi fatti di espressioni e movenze.
Gli avrei anche chiesto di come questo design così assurdo del “thrust Puck” gli sia passato sotto il naso così facilmente e come mai (dopo anni a capo di industrie) solo ora gli viene da dire alle proprie maestranze “se una cosa non vi convince, disturbatemi direttamente con una mail…”
Mah.
Sarà la colonizzazione di Marte una fissazione di EM che porterà al nulla?
Boh grande come una casa. Se non altro è un giochino al quale sta facendo “partecipare” un pó tutti. L’incremento di lavoratori probabilmente dipana il dubbio che SS sia solo una manovra per distogliere i più da altre realtà (ipotesi dall’anima davvero complottista, senza offendere nessuno) e che stia davvero correndo per vedere qualcosa di concreto, prima di passare dalla porta con i piedi in avanti e poter lasciare una eredità fatta di almeno una SS funzionante e non solo di blueprint.
Credere ci crede davvero, ma i numeri che spara sono da prendere con le stesse pinze con cui prendiamo i suoi meme su twitter o i lanciafiamme tascabili.
Piatti della mia personale bilancia:
Da una parte ho la ormai consolidata tecnologia SpX fatta non solo di efficienza, ma anche di una freschezza di pensiero bellissima e dittatoriale*
Dall’altra la scommessa fatta su un impianto che sarà la base della colonizzazione multiplanetaria, basata sulla lavorazione dell’acciaio.
Nel mezzo Starlink, che non sarà certo l’uovo di colombo, ma di sicuro ha bruciato sul tempo tutti (tutti tutti tutti) e con qualcosa che ha dell’incredibile. Satelliti che vengono rilasciati a “mazzo”, cozzano anche un pochino tra loro e poi si ridispiegano nel giro di 3/4 settimane con precisione di manovra tale (almeno si spera) da poter coesistere in una serie di costellazioni di entità elefantiaca. Io li odio dal profondo del mio cuore, ma sono affascinanti e sarebbero da eviscerare (e porre ad attenzione comune) 100 se non 1000 volte più di SS.
*l’apertura del fairing del primo FH è storia della sboroneria più bella che si possa immaginare; il design della Falcon Crew e degli impianti logistici del pad di Cape Canaveral sono da museo. D’altro canto questi signori mentre giocano a kerbal space program in real life, stanno occupando in maniera coatta lo spazio orbitale. Che é cosa comune ed universale, non solo il backyard di Boca Chica.
Possiamo abbonarle come controparte “sregolatezza” della megaglia “genio”?
Io onestamente non vedo molta differenza con altra comunicazione fatta in passato.
Il punto è che non siamo i destinatari di questa comunicazione. I destinatari sono persone assolutamente non tecniche che devono venire a conoscenza del fatto che lui sta imbastendo questa impresa e che ci sta mettendo il massimo dello sforzo.
I numeri sono i soliti best-case-scenario che non vedremo mai… Non tanto perché non voluti o forse impossibili, ma perché magari nel tempo perderanno senso per variazioni al concept o delle reali esigenze.
In effetti l’ho trovato molto noioso come articolo… Non c’è nulla di nuovo per noi.
E’ da molto tempo che sostengo, con una serie di prove, che la SpaceX sia l’azienda americana più “russa” che ci sia. Questo perché è innegabile un “imprinting tecnologico” (per non dire vero e proprio travaso) russo ed ex-sovietico in molte delle soluzioni che si ritrovano nei vari Dragon, Falcon 9 e nemmeno Starship fa differenza in tal senso.
Mi spiego meglio.
Il cosiddetto “thrust puck” (così come lo ha definito Musk) non è che sia esattamente “piovuto dal cielo” in termini progettuali, un elemento assolutamente analogo (per forma e funzione) lo si ritrova, guarda caso, nel primo stadio dello sfortunato razzo lunare N-1 ( per chi non lo sapesse la controparte russa del Saturn V).
Nel mio disegno che allego, ho evidenziato con un tratteggio ed indicato con una freccia l’elemento strutturale dello N-1 che risulta analogo al “thrust puck” di Starship:
Probabile cambio nel tipo di acciaio da utilizzare per lo sviluppo di SS.
Non più il 301, ma altro tipo non specificato.
Se ne parla già qua: