Ancora due immagini di domenica,
La stessa macchia solare, questa volta nella luce del calcio ionizzato (riga Ca-K). In questa particolare riga spettrale si vedono bene le zone di attività magnetica attorno alla macchia. Telescopio 80ED, filtro Lunt Ca-K, barlow, camera DMK41.
Il ciclo solare 25 continua ad aumentare di intensità, con le prime macchie estese, anche se per ora con fenomeni limitati. Questa è la AR2786, ripresa ieri da Rivalta. Al telescopio era uno spettacolo.
Questa settimana abbiamo avuto un flare X2, per la precisione un X2.25, il record di questo ciclo solare 25: https://www.spaceweatherlive.com/en/archive/2022/04/20/xray.html
Era dal 6 settembre 2017 che non si vedeva un flare simile, allora il valore raggiunse X9.33.
Sentite caldo? A guardare il numero di macchie previste, direi di godervi la temperatura che c’è ora.
A parte gli scherzi, non c’è correlazione tra numero di macchie e temperatura sulla Terra, state tranquilli.
La botta del 28 ottobre 2021 l’hanno sentita bene ExoMars Trace Gas Orbiter, Curiosity, Chang’e-4 lander, Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e Eu:CROPIS.
Intanto il ciclo corrente (il 23esimo) ha superato il precedente come numero di macchie e flusso radio, presentando dati esattamente doppi rispetto alle previsioni e forse anticiperà il massimo previsto di diversi mesi. Stay tuned!
C’è una macchietta grande quanto quella di Carrington https://spaceweather.com/archive.php?view=1&day=09&month=05&year=2024
L’esplosione è diretta verso la Terra, ma è molto meno potente di quella di 200 anni fa. Ci sarà comunque una tempesta geomagnetica. Se uscite portatevi l’ombrello di Faraday.
beh, a questo punto … protuberanze di ieri (bellissime, veramente molto estese) e la macchia che sta facendo un flare dopo l’altro, la AR3664, ripresa ieri alle 14 nel bel mezzo di un flare M8
Ho ripreso il Sole anche oggi, magari stasera posterò un’altra immagine. Tutte le riprese sono fatte in H-alfa, telescopio Lunt LS60T, barlow, camera ASI183MM
Attività solare di oggi. La grande macchia AR3664 è estesa circa 200.000 km, ovvero 15 volte il diametro della Terra. Sta emettendo esplosioni (flares) di continuo, e probabilmente il materiale espulso colpirà la magnetosfera terrestre tra sabato e domenica, innescando una forte tempesta geomagnetica.
Nell’immagine si vede un pennacchio scuro che si stacca dalla macchia in basso a destra. L’oggetto cambiava forma molto velocemente, su tempi del minuto, e probabilmente è materiale emesso (un CME, espulsione di massa coronale).
Vedremo nel weekend, si potrebbero avere aurore boreali anche a basse latitudini.
Le altre immagini sono di protuberanze, sempre di oggi.
Telescopio Lunt LS60T, barlow, ASI183MM. Elaborazione Avistack2, Registax6, GIMP.
Sulla pagina FB “Chi ha paura del buio” leggo che questi brillamenti di notevole intensiva hanno causato l’attivazione dei protocolli di protezione per le infrasttutture elettriche in nordeuropa, è previsto qualcisa di simile anche per la ISS?