Il destino della ISS dopo il 2025

Citazione“Whatinfinite ISS” potrebbe essere un buon titolo.

Premessa:
Mi sono preso un po di tempo per leggere i link postati nell’altro 3d di Raffaele sui piani di dismissione della ISS (non mi si dica che non ho fatto i compitini), mi ero ripromesso di creare un nuovo argomento col titolo suggerito da Raffaele nella sezione Bar Spazio (per non inquinare quell’ottimo 3d), ma ho visto che le stesse mie curiosità e gli stessi miei dubbi erano già venuti a più di qualcuno già con questo 3d circa un anno fa.
Quindi resuscito questo argomento perchè per me vale la pena approfondire un po’ la questione, non fosse altro per imparare nuove cose…(logico che mi rimetto alle decisioni di moderazione qualora avessi infranto qualche regola del forum).

La questione del destino della ISS mi incuriosisce molto dal punto di vista del dopo fine vita operativa anche e perchè no, per una questione di romanticismo. Tenendo conto delle enormi dimensioni e della massa compresa tra 400 e 500 tonnellate che viaggiano a circa 27.400 km/h quindi una energia potenziale abbastanza elevata da prendere in considerazione, l’ipotesi alternativa al rientro atmosferico è comunque da non sottovalutare.

Facendo una velocissima ricerca in rete su alcuni dei maggiori oggetti spaziali che sono rientrati in atmosfera in passato, ho fatto delle personali e rapide considerazioni su le conseguenze che ognuno di essi ha potuto portare su la popolazione mondiale:

  1. Asteroide Chelyabinsk stimate circa 10.000 ton di massa;
  2. MIR 124 ton;
  3. Skylab 77 ton;
  4. Columbia 70 ton;
  5. Salyut 20 ton;
  6. Tiangong 1 8,5 ton;
  7. altri oggetti con massa sotto le 10 ton (UARS, vari secondi stadi, ecc).

Ora non considerando l’asteroide in quanto riportato solo come termine di paragone, e la MIR il cui rientro, seppur di notevoli 124 ton, fu “controllato” (per quanto possano controllarsi 124 tonnellate in caduta libera a 27k km/h); tutti gli altri rientri furono INcontrollati per cause di forza maggiore, e tutti sparsero detriti sulla superficie terrestre anche di dimensioni apprezzabili…
Nel caso dello Skylab qualche pezzo venne trovato in Australia, il Columbia si sparse nei cieli texani, La Salyut credo si frammentò sopra il Canada, per arrivare a tutti i bollettini di allarme che ricordo io per il possibile rientro di Tiangong 1 anche sull’Italia (sole 8,5 tonnellate)…

Il rientro brutale possibilmente incontrollato di ISS da circa 450 tonnellate potrebbe essere un evento unico nella storia dell’umanità e mai più replicato. Se questo avvenisse, potrebbe essere il più grande effetto pirotecnico causato dall’uomo o una grande catastrofe a causa della probabilità non nulla di avere dei detriti che giungono fino a terra…
Se già il rientro dello Skylab ebbe una notevole coda di polemiche, è facile aspettarsi una coda di polemiche 7 o 8 volte più grande in proporzione alla massa della ISS.

E mi chiedo:
E’ così facile pensare al rientro della Stazione Spaziale Internazionale in atmosfera perchè i costi non permettono altre soluzioni seppur creative di riutilizzo/ristrutturazione/riciclo ?

E’ proprio così semplice il rientro in atmosfera come unico ineluttabile destino?

Secondo me non hanno ancora ricevuto il preventivo del premio assicurativo che dovrebbero includere nei costi di dismissione…:sweat_smile:
Lungi da me dal fare polemiche, ma il “così è perchè ci hanno già pensato milioni di ingegneri” non è una risposta che mi soddisfa, apprezzo di più le fantasiose ipotesi da fantascienza che al contrario stimolano la mia fantasia e mi fanno riflettere :wink:

Enfasi mia:

Stai scherzando? Che c’entra un incidente con un rientro pianificato e controllato come quello che viene studiato per la ISS? Sarebbe anche il caso di approfondire quanto controllato o incontrollato sia stato il rientro dello Skylab.

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Assolutamente no! All’altezza di 20km da rientro pianificato è diventato un oggetto di 70 tonnellate che si vaporizza in atmosfera, saró cinico ma questo è quello che accadde.
Stesso discorso per skylab: rientro controllato o incontrollato che fosse alcuni oggetti si schiantarono in Australia (zona di Perth se non ricordo male)…ammettere che fosse controllato con questi effetti credo che fosse controproducente per chi controllava…:wink:

Non bisogna trascurare il pericolo potenziale di lasciare in orbita 500 tonnellate di stazione a fare da monumento comunque.
Parliamo di moduli che possono , magari a causa di impatti o esplosioni dovute a cedimenti di serbatoi o impianti sotto pressione, generare nuvole di detriti. Non oggi ma magari tra decenni per carità.
Esplosioni di secondi stadi inerti in orbita non sono rarissimi per esempio.
Capisco il romanticismo ma parliamo di una mina vagante orbitale che potrebbe, con l’età avere dei cedimenti strutturali dovuti magari a forze di rollio che si possono instaurare per vari fattori.
Insomma qua si rischia di creare una nuvola di detriti che possono inibire l’utilizzo dell’orbita terrestre a certe quote.
I detriti poi possono colpire altri detriti o satelliti con un effetto a cascata, In pratica la sindrome di Kessler .
Io non rischierei.
Porre fine all’astronautica sul pianeta Terra per un pò di sentimentalismo mi sembra un tantino eccessivo! :stuck_out_tongue_winking_eye::rofl::rofl:

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Credo di poter interpretare la domanda di @amoroso commentando un attimo su due dei metri di paragone che usi nel tuo ragionamento.

  1. a livello di metodo di discussione, è scorretto mettere sullo stesso piano il rientro incontrollato di un oggetto di grande massa con uno controllato. E’ un pò come paragonare pere e mele.

  2. Columbia e Skylab furono entrambi due rientri incontrollati anche se diversi tra loro.

Il Columbia si è disintegrato dove si è disintegrato perché viaggiava lungo una traiettoria su cui era stato portato deliberatamente nel contesto della normale manovra di rientro verso il KSC. Le note vicende lo hanno disintegrato ma questo non era ovviamente uno scenario capitato a caso. Un incidente è cosa ben diversa da lasciar ricadere in atmosfera un oggetto di grande massa per ragioni non meglio specificate.

Lo Skylab era di fatto alla deriva dopo la fine del programma Apollo, ed è rientrato senza che gli americani avessero un mezzo per andarlo a risollevare/cambiarne l’orbita. Qui sì, si è stati fortunati perché è stato di fatto un rientro solo parzialmente controllato e quanto è arrivto a terra è cascato nel deserto dell’Australia, in zone praticamente disabitate, anche se il target originario era la famosa zona cimitero nell’Oceano Indiano. La separazione della stazione in grosse parti è avvenuto più tardi del previsto Lo shuttle era in ritardo e non esistevano dal lato USA capsule equivalenti alla Progress (che invece è stata usata per controllare la deorbitazione della MIR).

Insomma, come già detto, ci sono motivi seri per non considerare uno spreco la deorbitazione della ISS ma anzi una misura necessaria per tutelare la vita di chi ci abita e lavora (invecchiamento di strutture, materiali e impianti), delle future missioni spaziali in orbita bassa (evitando la generazione di detriti derivanti dalla frammentazione di vecchie componenti) e anche di chi sta a Terra (evitando il rischio di un rientro controllato andandola a deorbitare quando ancora è tutta di un pezzo e agganciabile da veicoli spaziali adatti).

Infine, due parole sul concetto di semplicità/complessità. Come ho cercato di spiegare nell’alltro thread, niente nelle cose spaziali è semplice per via dell’unicità dell’ambiente in sé stesso, totalmente alieno e inospitale per l’uomo e le sue capacità sviluppate con l’evoluzione su un pianeta… con peso e atmosfera, e perché viste energie e masse in gioco si deve per forza scegliere il miglior compromesso per operare in maniera sicura per tutti fino alla fine.

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Bhe è sempre una questione di potenziali/probabilità/rischio…ecc l’impatto fortuito o l’esplosione accidentale fa parte del possibile, ma potrebbe accadere tra un minuto come non accadere mai, l’esplosione dovuta a invecchiamento invece non credo possa essere presa in considerazione poichè credo che la Iss non verrebbe lasciata totalmente in abbandono senza scaricare eventuali serbatoi a rischio…
@Lucio di la verità sei un fan di Gravity? :grinning:

Quindi la vuoi depressurizzare prima di parcheggiarla? Perché di questo si tratta. Non la vedo una manovra facile da apertura dei rubinetti…

Non ho visto Gravity ma si parla spesso di inquinamento orbitale. Tutte le agenzie stanno correndo ai ripari.
Le esplosioni di cui parlavo non sono fatti fortuiti come ad esempio l’impatto con un detrito o una meteora. Rischio comunque non trascurabile per una struttura di quelle dimensioni. Ricordiamoci che l’orbita della ISS è stata modificata diverse volte nella sua storia per evitare impatti con resti di satelliti. Una struttura abbandonata non fa queste correzioni.
Le esplosioni a cui mi riferivo sono quelle in cui incappano, non così raramente, i secondi stadi dei missili in orbita come rottami da diversi anni. Questi oggetti oltre al degrado dei materiali sono sottoposti a repentini cambi di temperature con punte estreme. Questo provoca un aumento della pressione di residui di carburante, o anche altri gas più inerti, che può portare a cedimenti strutturali e esplosioni.
E’ come per gli edifici, se li abbandoni prima o poi crollano.
Tanto per fare una metafora marinaresca: la ISS abbandonata in orbita non è un relitto in fondo al mare da visitare per il godimento di fortunati e danarosi sommozzatori, ma più un iceberg lanciato ad alta velocità sugli oceani.

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Parto dalla fine: come non essere d’accordo con quanto sopra :slight_smile: , peró qual’è il “miglior compromesso”?

Qui peró non è tanto questo il punto che volevo discutere, so bene delle differenze tra I vari casi, ma il mio voleva essere un richiamo agli effetti post esplosione non pre frammentazione, I detriti non hanno mai fatto danni fin’ora ma con una massa almeno 10 volte più grande dei casi accaduti il rischio che gli effetti collaterali possano causare danni credo che cresca apprezzabilmente e non può essere trascurato (I cinesi con tiangong dicevano che sarebbe stato solo un grosso fuoco d’artificio, …secondo me la sorte vuole bene ai cinesi)

Io ho una domanda ingenua, ma e’ da fare.

Cosi’ come e’ stata assemblata, non ci sono parti o moduli che potrebbero giustificare di essere recuperati prima di deorbitare il resto? Ovvio il disassemblaggio e’ di per se pericoloso e complesso, se fattibile il che probabilmente non e’. Mi chiedo se potrebbe essere fatto in modo robotico, il che potrebbe migliorare l’economicita’ dell’operazione.

Anche se non disassembrata, comunque, c’e’ sempre da ipotizzare che alcuni degli esperimenti in corso e del materiale contenuto al suo interno potrebbe essere salvato e recuperato. Essendo oggetti di massa inferiore e piu’ facilmente movimentabili e’ meno imoprobabile che ci sia ancora qualcosa di buono che vale la pena di salvare.

Poi bisognerebbe utilizzare un veicolo automatico che invece di deorbitare va ad agganciarsi a una nuova stazione, per trasportare il materiale.

Ok, il trasloco spaziale ci mancava, forse era meglio se lo postavo nell’altro 3d, quello meno serio.

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Inoltre (e questo rispondo per tutti gli ultimi post), stiamo discutendo sempre su un eventuale abbandono totale come appunto I secondi stadi o I relitti in fondo al mare…ma questa non è una possibilità perchè presto o tardi rientrerebbe da sola in atmosfera. Io vorrei invece aprire una discussione su altri futuri come ho letto in qualche post che qualcuno avrebbe riutilizzato alcuni moduli o che magari qualche privato ne avrebbe fatto un hotel…si parla tanto di turismo spaziale :smile:

:rofl: …ma se siamo già nelle chiacchierate astronautiche del bar spazio della sezione off-topic, quale altro 3d meno serio mi è sfuggito?:sweat_smile:

C’e’ un elemento di enorme valore dell’attuale ISS. Quello politico. E’ stata creata in un’epoca in cui i rapporti tra le nazioni erano meno deteriorati. Il mio timore e’ che se la dismettono, ogni blocco fara’ la sua. Invece sarebbe auspicabile che anche la prossima stazione spaziale internazionale sia di tutti, magari non escludendo i Cinesi e gli Indiani questa volta.

Questo elemento vale piu’ di qualunque esperimento o pannello solare di seconda mano.

PS: Riguardo a quale dei due 3d usare, e’ stata una confusione mentale mia, mi era sembrato piu’ serio questo di quell’altro :smiley: Prendono forma i piani ufficiali per le procedure di rientro della ISS - #51 di indaco

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Che dire, ho cercato di spiegarlo per tre lunghi post.
Se non ci sono riuscito, ammetto di aver finito le parole :slight_smile:
Ma tanto per ribadirlo un’ultima volta, la deorbitazione.

Attenzione che i singoli elementi restano sostanzialmente lattine di alluminio. Non è che la massa delle pareti sia diventata dieci volte maggiore e quindi improvvisamente sopravvive tutto al rientro. Facendola rientrare orientata nel modo corretto si possono esporre da subito i moduli nel punto più fragile.
La sola cosa che ci si attende sopravviva al rientro sono eventuali resti di serbatoi in titanio e i massivi giroscopi.

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Credo che la collaborazione si sposterà sul gateway. I russi hanno espresso interesse per il progetto. ESA è già a bordo cosi come il Canada e il Giappone. I prossimi 2-3 anni saranno fondamentali a riguardo.

Stanno tergiversando con NAUKA apposta per mandarlo direttamente al gateway :grinning:

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Avendo dichiarato di essere duro di comprendonio ho la scusa per sentirmelo dire più volte…:crazy_face:

Ora a parte le battute t’invidio (non è una provocazione) per la sicurezza con cui sostieni alcune decisioni prese da altri (giornalisti) in fase di dichiarazioni (siamo nella fase del “Caro Amico,…”) in un tempo così lontano dall’attuazione che sappiamo tutti quante volte saranno cambiate…

Tecnicamente, lo hai detto anche Tu, le cose non sono semplici in qualsiasi direzione si decida di andare.

Chiudo qui, non perchè mi sono convinto della bontà della scelta dal punto di vista tecnico, ma perchè rimarebbe tutto ciò che non è tecnico (politica, soldi, ecc) di cui ne faccio volentieri a meno :wink: :blossom:

PS però le mie domande sono rimaste senza risposta

magari XD
Peccato sia troppo ciccione per portarlo fin la su. Solo SLS potrebbe portarlo in orbita intorno alla Luna. Nauka pesa oltre 20 tonnellate.

Nessuna provocazione, non ti preoccupare. A dire il vero il mio vero obiettivo quando mi imbarco in queste discussioni è meramente divulgativo. In altre parole, non cercavo tanto di cambiare la tua opinione, quanto di mettere nero su bianco alcuni ragionamenti e punti che potranno essere utili spunti per chi si farà le tue stesse domande in futuro.

Personalmente, non sono un giornalista (che poi, mica è un peccato :stuck_out_tongue: ) anche se scrivo su AstronautiNEWS per passione. Cerco di non basare le mie opinioni solo su fonti di seconda mano e soprattutto non sul mio “istinto”, che in questo campo ho imparato essere spesso cattivo consigliere.

Le mie “sicurezze” si basano su almeno un venticinquennio passato a seguire le cose spaziali prima come appassionato e poi, negli ultimi sette, come impiegato nel settore spaziale delle operazioni. C’è certamente chi ne sa molto più di me, ma i concetti base li afferro.

Un importante passo da fare, se si è davvero interessati a capire i meccanismi di questo fantastico mondo, è investire tempo e fatica nel leggere le tante fonti primarie come i vari libri pubblicati da NASA (o altre agenzie spaziali) e/o le testimonianze degli astronauti e tecnici coinvolti.
Posso solo raccomandarti, senza voler essere spocchioso, di seguire lo stesso percorso, cioè leggere e studiare fonti solide, e basarti meno sull’istinto.

Infine, lo metto per iscritto un ultima volta: la ISS concluderà la sua vita venendo deorbitata in modo controllato perché è la soluzione più sicura e conveniente ad un grosso (in tutti i sensi) problema.

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Oltre a essere costruito per operare in orbita bassa. Per poter essere abitato in sicurezza nei dintorni della Luna dovrebbe essere pesantemente modificato: schermatura antiradiazioni potenziate ecc…
Insomma un’odissea con i tempi russi!

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