Finalmente un progetto realmente concreto e di alto profilo da parte dell’aeronautica russa. Il suo scopo dichiarato è di competere alla pari con gli americani F-22 e F-35. Secondo gli esperti è molto promettente.
A vederlo sembra un incrocio tra i caccia della serie Sukhoi 27 e l’F-22 americano.
Vediamo se questo prototipo porterà a qualcosa di operativo… se sì, penso che agli americani potrebbero venire i sudori freddi, visto che di F-22 ne hanno pochi, e pare con grossi problemi operativi…
La foto non è un granché ma consente di apprezzare le numerose differenze tra i due apparecchi. In realtà il T-50 sembrerebbe davvero un progetto “serio” a livello di furtività e di qualità costruttiva, non un accrocchio messo insieme cannibalizzando pezzi di altri velivoli (l’unica cosa che dovrebbe essere suscettibile di radicale modifica è l’impianto propulsivo).
I bene informati dicono che ha anche una capacità di carico (in stiva) ben superiore rispetto al Raptor americano.
PAK-FA (Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks Frontovoi Aviatsy, Sistema Aereo Futuro per l’Aviazione di Prima Linea).
Il velivolo, portato in volo lo scorso 29 gennaio dal test-pilot del gruppo Sukhoi Sergey Bogdan, presenta notevoli elementi d’interesse, come gli ugelli dei motori, in posizione distante fra loro e con spinta vettorata che garantisce una manovrabilità elevata e permette anche di ridurre la velatura degli impennaggi.
Inoltre, l’estesa superficie centrale (compreso il prolungamento caudale) è indice di una elevata capacità interna di combustibile.
Un particolare importante e poco noto risulta essere la completa mobilità della parte anteriore dell’estensioni del bordo d’entrata alare (LERX, sigla russa PChN), che esalterebbe la manovrabilità del velivolo ad alti AOA.
Però i propulsori hanno prese d’aria e scarichi convenzionali che costano sicuramente qualcosa in termini di furtività alle emissioni RADAR.
Quindi, il PAK-FA presenta sicuramente caratteristiche stealth, ma ben lontane da quelle del Lockheed Martin F-22 Raptor, il quale, attualmente, non conosce avversari di suo pari calibro.
Una cosa, però, mi stupisce: dopo molti anni in cui la Russia ha goduto di una certa autonomia in fatto di design di velivoli (vedi Fulcrum, Flanker), recentemente ha compiuto un passo indietro, tornando alla vecchia “politica dello specchio”, realizzando velivoli molto simili alla filosofia progettuale occidentale (vedi PAK-FA e Raptor molto, ma molto simili).
Qualcuno ha notato lo stesso pensiero ??
Attualmente dovrebbero esserci 145 caccia F-22 in servizio, e non ci sono previsioni di ulteriori acquisizioni. Pochini, direi. Tant’è che non si è ancora riusciti a pensionare completamente il mitico F-15 Eagle.
il PAK-FA è ancora un prototipo; l’avionica definitiva deve essere ancora integrata, così come i motori definitivi che probabilmente saranno molto diversi. Nella sua versione finale, secondo me, potrebbe davvero dire la sua, anche perché come da standard russi costerà molto meno del Raptor, con possibilità di grossi numeri produttivi, che a quel punto potrebbero volgere a suo favore la bilancia. Penso comunque che l’avversario di riferimento non sarà tanto l’F-22 (che è una mosca bianca, con così pochi aerei prodotti) ma l’F-35 che sarà la spina dorsale delle aeronautiche occidentali nel ventunesimo secolo. Non la vedo poi così scontata a favore di quest’ultimo…
Anni fa, assistemmo stupiti all’inedito rollout del Mig 1.42 (MFI, Multifunctional Fighter) che assomigliava tanto al nostro Tifone.
Poco tempo dopo, non se ne parlò più.
Anni fa, assistemmo al volo del Sukhoi S-37 Berkut, con le semiali a freccia negativa, che assomigliava tanto all’X-29.
Anche in questo caso, nulla più trapelò.
Stessa sorte per la navetta Buran, subito accantonata nonostante il progetto colossale intrapreso (vedi lanciatore Energhia e velivolo An-225, espressamente realizzati per Buran).
Mentre il Raptor già vola nei suoi reparti, il Pak-Fa è ancora allo stadio di prototipo (senza suite avionica e senza motori definitivi, è come se fosse un EAP con gli RB.199 dell’MRCA, si pensi ai tempi d’integrazione degli EJ-200…) e si pensa ad una entrata in servizio nei reparti della VVS nei primi mesi del 2015… semprechè non faccia la fine del fantomatico Mig 1.42.
un f22 costa (costi di sviluppò compresi) qualcosa come 400 milioni di dollari (!!!) (150 senza i costi di sviluppo) e non verrà venduto fuori dall’america malgrado le pressioni della lockneed
un t 50 probabilmente costerà meno di 86 milioni di dollari e già si parla di un grande mercato d’esportazione ( cosa che abbatterà per ripartizione numerica i costi di sviluppo ).
tra l’altro i russi non sono spendaccioni come gli americani ( non dopo il crollo dell’unione sovietica! ) e questo fa pensare che lo sviluppo sarà proseguito con la massima efficenza economica