Il Presidente Obama concede i diritti minerari lunari alla Moon Express

Il 25 Novembre 2015 verrà ricordato come un giorno storico dalla Moon Express. Infatti Mercoledì scorso il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha posto la sua firma sulla proposta di legge che riconosce e promuove i diritti della società Moon Express ad esplorare, estrarre e possedere le risorse provenienti dalla Luna.

Personalmente trovo tutto questo ridicolo. La Luna non è certo di proprietario degli Stati Uniti; perché qualcuno dovrebbe chiedere il permesso a loro per il suo sfruttamento?

Con il passare degli anni, come è già successo sulla Terra, ci saranno delle guerre proprio per tali situazioni e per un possibile colonialismo planetario.

Si che esistono delle leggi in merito allo spazio però…non penso che abbiano valore. La Luna, come gli altri pianeti, ora sono di tutti e di nessuno allo stesso tempo.

Chi prima arriverà e ne prenderà ne sarà il proprietario.

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A differenza delle agenzie spaziali governative, per le società private che un giorno sarebbero arrivate sulla Luna, c’era bisogno di una serie di regolamentazioni in materia di diritti di sfruttamento del solo lunare. Con questo atto si concedono tali diritti. Questo naturalmente non significa che la Luna sia diventata di proprietà di un privato o di un singolo paese. :wink:

Onestamente sono un pò perplesso anch’io.
Mi sembrava di aver capito che la Luna ricade sotto un trattato internazionale che ne dichiara il “non possesso” da parte di alcuna nazione. Questa concessione mi sembra un pò improbabile… con che diritti il governo degli Stati Uniti può decidere chi sfrutta un territorio che non appartiene a nessuno, al di là del fatto che per ora nessuno ci può mettere piede?

Anche il trattato che impedisce alle nazioni di esercitare giurisdizione sugli oggetti celesti è nei fatti abbastanza simbolico.
Non so dire se questa decisione sia legalmente valida, ma nel momento in cui la tecnologia e l’economia rendono il concetto realistico e fattibile (e non so se siamo già a quel punto ma ci stiamo arrivando) allora ben vengano gesti, simbolici o meno, per riaprire la discussione a riguardo ed arrivare ad una regolamentazione (o ad una assenza di regolamentazione, per i liberalisti) che non sia solamente simbolica.

Alcune precisazioni, la legge appena approvata non mira a legittimare la sovranità di un Paese su un corpo celeste quanto piuttosto a regolare i rapporti fra le varie società americane che dovessero essere coinvolte. Quindi la legge non permette al “primo che arriva” di vantare alcun diritto di proprietà del suolo occupato, quanto piuttosto protegge legalmente la società “prima che arriva” rispetto ad altre società americane arrivate in un secondo momento che volessero invocare gli stessi diritti sulla stessa area.
Ovviamente la legge è solo un primo passo verso una regolamentazione completa di questo settore, anche perché attualmente sotto tale legge ricadono esclusivamente società con sede legale negli USA, l’obiettivo è dichiaratamente quello di sensibilizzare gli altri Paesi a legiferare con clausole simili di reciprocità sullo stesso argomento.

Questo è l’ultimo comma della legge:
SEC. 403. DISCLAIMER OF EXTRATERRITORIAL SOVEREIGNTY.
It is the sense of Congress that by the enactment of this Act, the United States does not thereby assert sovereignty or sov- ereign or exclusive rights or jurisdiction over, or the ownership of, any celestial body.

Qui la legge completa:

Sono in disaccordo con la solita politica americana di colonialismo spaziale, la luna appartiene a tutto il mondo ma purtroppo la politica degli affari segue dei percorsi differenti

Grazie per il contributo fondamentale alla discussione…

Dovremmo mettere tutti la luna come avatar per risolvere appieno queste discussioni…

Beh d’altronde se auspichiamo che presto o tardi lo sfruttamento economico delle risorse spaziale sia realtà dobbiamo prima o poi prevedere un inquadramento normativo per queste attività che vanno oltre la finalità scientifica/esplorativa. Se affermiamo che tutte le risorse minerarie spaziali debbano rimanere per sempre “di tutti” e non sfruttabili commercialmente allora dobbiamo avere ben chiaro che stiamo rinunciando a sviluppare attività economiche spaziali…

Abbiamo aggiornato ufficialmente l’articolo, e ve ne facciamo partecipi.

Aggiornamento post-pubblicazione - 29 novembre
Il contenuto dell’articolo ha sollevato alcune interessanti discussioni che ci spronano a fornire ai nostri lettori maggiori informazioni sul contesto in cui nasce il comunicato stampa.

Come spesso facciamo, abbiamo adattato e ripubblicato il comunicato stampa di Moon Express fidandoci in buona fede nel suo contenuto, basandoci anche sul fatto che fosse stato ripreso da altre fonti anglosassoni cui spesso attingiamo.

Purtroppo si è rivelato essere un errore: spinti dai commenti dei lettori ci siamo imbarcati in un’attenta lettura della norma, che in effetti non solo non riporta alcuna “preferenza” espressa da Obama nei confronti di Moon Express, ma nemmeno nomina l’azienda californiana in modo generico.

Ci scusiamo dunque con i nostri lettori, e ci ripromettiamo, ogni volta che in futuro lavoreremo su comunicati stampa aziendali, di adottare delle policy di verifica più restrittive, a costo di ignorare quelli che non ci permettano una verifica puntuale delle affermazioni.

La sezione 4 dello “U.S. Commercial Space Launch Competitiveness Act”, dal titolo “Space Resource Exploration and Utilization Act of 2015”, mira in particolare a regolare i rapporti fra le varie società statunitensi che dovessero essere coinvolte in una futura campagna di colonizzazione o sfruttamento a scopi minerari.

‘‘§ 51303. Asteroid resource and space resource rights ‘‘A United States citizen engaged in commercial recovery of an asteroid resource or a space resource under this chapter shall be entitled to any asteroid resource or space resource obtained, including to possess, own, transport, use, and sell the asteroid resource or space resource obtained in accordance with applicable law,[b] including the international obligations of the United States[/b].’’

SEC. 403. DISCLAIMER OF EXTRATERRITORIAL SOVEREIGNTY. It is the sense of Congress that by the enactment of this Act, the United States does not thereby assert sovereignty or sovereign or exclusive rights or jurisdiction over, or the ownership of, any celestial body.

(grassetti NdR)

La legge approvata dal Congresso è quindi solo un primo passo, e a valenza nazionale, verso una regolamentazione completa di questo settore Come risulta chiaro dai paragrafi citati qui sopra, gli Stati Uniti intendono condurre le attività di sfruttamento delle risorse spaziali nel quadro delle norme e dei trattati internazionali, e non reclamano ma al contrario escludono di accampare implicitamente diritti su qualsiasi corpo celeste.

Lasciamo intatto il testo dell’articolo per completezza e trasparenza, anche se a questo punto riteniamo le affermazioni fatte da Moon Express riguardo un esplicito endorsement di Obama nei loro confronti frutto dell’ingegno del loro ufficio stampa e prive di fondamento.

M.Z.

Mi auguro che la legge preveda l’obbligo per il privato di preservare campioni di evidente valore scientifico.

Cioè in pratica la legge dice, in soldoni:
“se l’azienda X arriva per prima, l’azienda Y deve mantenersi a debita distanza”
e
“i materiali portati a terra da un’azienda privata restano proprietà di quest’azienda”

o ho interpretato male io?

Pare che questa notizia sia proprio uscita male, anche la Compagnia Italiana Aerospaziale ha capito che Obama concede i diritti lunari alla Moon Express (non mettono la fonte).
Grazie Marco per la specifica.


E’ stata una lezione che non dimenticheremo: abbiamo abboccato all’amo anche se facciamo davvero del nostro meglio (come sai bene anche tu :wink: ) per tenere alto il livello qualitativo degli articoli su AstronautiNEWS,
Non e’ facile, a volte, verificare approfonditamente tutte le fonti e questo comunicato stampa di Moon Express era stato scritto in modo molto convincente.
Cio’ non toglie che in futuro applicheremo una policy di verifica e uno stile di scrittura diversi, in questi casi, e se cio’ che vedremo non ci convincera’, non pubblicheremo.

La questione è molto complessa visto che lo sfruttamento di un territorio o corpo celeste deve non solo essere permesso ma anche regolarizzato nelle sue modalità. Immaginatevi un sistema di estrazione sulla Luna alimentato da un RTG che rilasci materiale inquinante, la società sarebbe colpevole? e quale tribunale ne avrebbe la giurisdizione? Problemi simili di extraterritorialità sono già stati trattati nel trattato Antartico che però non permette lo sfruttamento economico.

Articolo Reuters in merito: http://mobile.reuters.com/article/idUSKBN0TL02720151202#G8QlzTBpwCeFghT3.99

Possiamo girarla come vogliamo ma la legge in questione è frutto di una concezione proprietaria della natura; tale concezione ha portato ai disastri ambientali e sociali che stiamo vivendo attualmente sulla terra e non contenti di ciò vogliamo proporla anche per lo spazio extra terrestre.

Noto inoltre ache al momento esiste un trattato del 1966 delle Nazioni Unite di cui gli USA sono una delle nazioni depositarie che regola le attività degli stati nello spazio: la legge firmata da Obama secondo me viola lo spirito di tale trattato oltre a violare specificatamente l’articolo 2.

http://www.unoosa.org/oosa/en/ourwork/spacelaw/treaties/introouterspacetreaty.html

Annalucadino

Considerando quanto vengono rispettati i trattati internazionali, soprattutto quando ci sono grandi interessi economici in ballo e con pochi ‘‘players’’, questa legge mi sembra invece il minimo indispensabile.
Lo stesso trattato poi richiede che le società siano sottoposte alla legge e giurisdizione dello stato di appartenenza.
Articolo VI:
States Parties to the Treaty shall bear international responsibility for national activities in outer space, including the moon and other celestial bodies, whether such activities are carried on by governmental agencies or by non-governmental entities, and for assuring that national activities are carried out in conformity with the provisions set forth in the present Treaty. The activities of non-governmental entities in outer space, including the moon and other celestial bodies, shall require authorization and continuing supervision by the appropriate State Party to the Treaty. When activities are carried on in outer space, including the moon and other celestial bodies, by an international organization, responsibility for compliance with this Treaty shall be borne both by the international organization and by the States Parties to the Treaty participating in such organization.