Lo Space Shuttle Program (SSP) terminerà ufficialmente il 31 agosto, circa un mese e mezzo dopo l’ultimo atterraggio di Atlantis.
Da quel momento lo Space Shuttle Transition and Retirement Office gestirà tutte le operazioni di manutenzione ordinare “post-flight” e le operazioni speciali di intervento per preparare gli orbiter all’esposizione negli spazi museali.
John Shannon (Shuttle Program Manager), in una nota ufficiale, dopo essersi congratulato con tutti coloro che hanno apportato il loro contributo in ogni fase del programma, ha dichiarato che ufficialmente dal 31 agosto lo Space Shuttle Program, e con esso tutte le attività attualmente in corso, gli impiegati, le commissioni, i gruppi di lavoro, gli uffici operativi (Program Boards, Program Requirements Control Board, Performance Evaluation Boards, Program Manager Reviews ecc…) verranno gestiti dallo Space Shuttle Transition and Retirement Office sotto la guida di Dorothy S. Rasco.
Lo Space Shuttle Discovery, veterano della flotta, ha concluso la sua ultima missione a marzo; una volta preparato per l’esposizione verrà trasportato allo Smithsonian National Air and Space Museum’s Steven F. Udvar-Hazy Center presso Washington.
Endeavour, che ha completato la sua ultima missione il 1 giugno, troverà posto al California Science Center a Los Angeles.
Atlantis, atterrato per l’ultima volta al KSC lo scorso 21 luglio, verrà messo in mostra presso il KSC Visitor Center.
Per chi è già sugli “anta” lo Space Shuttle, nel bene e nel male, ha significato molto. Il fatto che non sia riuscito a mantenere le promesse dei primi anni Ottanta (e soprattutto che si sia rivelato così pericoloso) è stata per me la più grossa delusione spaziale dopo l’assassinio del programma Apollo…
Così pericoloso?
Non sono brava a matematica ma n° di missioni shuttle/morti direi che dà un risultato più che positivo…
E poi era lo SHUTTLE non il treno Firenze Pisa
Credo che ci siano sport ( quaindi cose fatte per “diletto” ) MOLTO più pericolosi, ma se muore un pilota di F1 è accettabile, se muore un astronauta no?
Scusa, ma lo Shuttle inteso come Orbiter non era pericoloso, era critico (ecco il termine da usare) il sistema progettato: propellente solido, mese al pad, non sistema di fuga.
Gli incidenti sono occorsi solo per scelte umane scellerate che hanno violato i parametri di sicurezza: lanciare comunque col Challenger per non perdere le commissioni acquisite; considerare superficialmente il’impatto del detrito al Columbia.
Lo Shuttle volendo è stato un fallimento voluto, dimmi tu se crei un sistema, ma non sai cosa fargli fare è logico che prima o poi questo non esprima la sua potenzialità: allo Shuttle era stato chiesto in qualche cosa di anti economico: mettere in orbita satelliti, gli furono cancellati la costruzione della Stazione Freedom, l’edificazione dellla centrale elettrica solare orbitante ecc. ecc.
La vera decisione suicida delle ammisnitrazioni USA fu quella di non voler prevedere il successore, arrivando ad oggi col futuro nebuloso che leggiamo
Non voglio fare polemiche, ma che fosse pericoloso non me lo sono inventato io.
Penso che la morte per incidente di una persona, soprattutto se questa è provocata da considerazioni economiche di guadagno o di risparmio, che sia un astronauta o un pilota di F1, non sia mai accettabile.
Per risparmiare, lo Shuttle è stato costruito senza nessun tipo di dispositivo di sicurezza (tipo LES o simili) che fosse in grado di salvare l’equipaggio nel caso di un fallimento catastrofico. Inoltre la tecnica del “piggy-back” con il serbatoio centrale era potenzialmente fonte di guai fin dall’inizio: un’esplosione del serbatoio avrebbe causato inevitabilmente l’esplosione della navetta e la morte dell’equipaggio. Questo sistema se lo inventarono per risparmiare, e tutti e due gli incidenti sono stati resi catastrofici da questa particolare configurazione. Il che significava che qualsiasi incidente di una certa gravità avrebbe portato inevitabilmente alla perdita dell’equipaggio. Per questo dico che era pericoloso. Non è un caso che nei progetti di Shuttle di seconda generazione l’abitacolo doveva staccarsi tipo “aerospazioplanino” per salvare l’equipaggio da fallimenti catastrofici sia al lancio che al rientro.
Lo Shuttle doveva proprio essere un treno per l’orbita: poco costoso e sicuro. Ha fatto grandi cose e me lo ricorderò sempre con un po’ di nostalgia, ma purtroppo non ha mantenuto quello che aveva promesso.
Se ti riferisci a me, sto aspettando amazon per RR
Ma forse mi sono espressa male, perchè sono d’accordo con te non con Bubba.
Forse non lo dovevo proprio fare il paragone matematico
Va bene dire “per risparmiare”, ma nella sua accezione più ampia, per risparmiare soprattutto peso e payload, non tanto “soldi”, implementare un sistema di fuga reale su una macchina del genere sarebbe stato tecnicamente molto molto difficile se non impossibile mantenendo l’operatività così come era stata concepita… in realtà non è mai nemmeno esistito ne concepito un sistema tecnicamente realizzabile che lo potesse fare…
Beh non solo, come rilevato nei vari dossier di indagine post-incidente quella non fu l’unica causa e nemmeno forse la più significativa… come tutte le altre concause non sarebbe bastata, da sola, a provocare la tragedia… fu solo uno dei (tanti) filtri che non funzionarono…
Di rado un incidente grave ha una sola causa. Leggetevi “Truth, lies and o-rings” e RR, ovviamente. Alla fine un o-ring non ha tenuto o una piastrella del TPS ha ceduto, ma la storia a monte (forzature politiche, bypass dei pareri tecnici, problemi organizzativi, mentalità diffusa nell’organizzazione, difficoltà di comunicazione ecc ecc) è quello che ha permesso il verificarsi degli eventi.