Il quarto volo del New Shepard è in arrivo

Sono passati quasi due mesi dal terzo volo del New Shepard (2 aprile). Considerando che tra il primo (23/11/2015) e il secondo (22/01/2016) sono passati 60 giorni e tra il secondo e il terzo 71 (e avendo presente la dichiarata intenzione di Bezos di lanciare frequentemente), ci si potrebbe aspettare un nuovo liftoff nella prima decade di giugno.

Stavo meditando queste cose quando, a conferma, è giunta una dichiarazione di Bezos nella quale si dice che alla Blue Origin hanno appena ultimato la pianificazione della prossima missione e si svela la logica con cui vengono progettati i nuovi voli:

“Uno dei principi fondamentali della Blue Origin è che il veicolo più sicuro deve essere robusto e se ne deve conoscere bene il comportamento. Ogni nuova missione ci offre l’opportunità di imparare e migliorare i nostri veicoli e la loro modellazione. […] Nel nostro volo più recente, abbiamo eseguito sulla capsula manovre che ci hanno aiutato a caratterizzarne l’aerodinamica e a ridurre le incertezze del nostro modello. […] Nella prossima missione abbiamo anche in programma di mettere alla prova la capsula, atterrando con un paracadute volutamente danneggiato, dimostrando la nostra capacità di gestire in modo sicuro un tale scenario. Promette di essere un test piuttosto eccitante.”

“Vi daremo altre notizie sulla missione appena le avremo” conclude. Forse ciò significa che anche questa volta ci farà sapere a posteriori come è andata. Comunque al momento ancora non risultano comunicazioni alla Federal Aviation Administration in merito a restrizioni di volo sullo spazio aereo del Texas Occidentale, ove avvengono i test del New Shepard.

Altre info qui

:fearful: :star_struck:

Online si leggono titoli come “Bezos sta cercando di distruggere la sua capsula”, ma il modulo abitabile del New Shepard atterra con tre paracadute. Se non sbaglio, anche l’Apollo (si parva…) poteva ammarare in sicurezza con uno dei tre paracadute fuori uso.

Yes, apollo 15 ha avuto un paracadute che non si è gonfiato.

Launch. Land… Routine !

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Anche Bezos sta pensando ad Apollo 15! Lo ha fatto capire nell’ultima email pubblica, che vale la pena riportare per intero:

"Forse ricordate che la capsula Apollo 15 aveva un paracadute guasto al momento del suo ritorno alla terra, cosa che ha portato la nave di recupero USS Okinawa a comunicare a Worden, Irwin e Scott nel Modulo di Comando: “Avete un paracadute afflosciato. Preparatevi ad un impatto violento.”

Il malfunzionamento di un paracadute è uno scenario possibile anche per il sistema di recupero più accuratamente progettato, quindi un veicolo robusto deve poter far fronte a questa eventualità attraverso ridondanze e margini di sicurezza implementati in ogni sottosistema che protegge gli astronauti durante l’atterraggio. Il modulo per l’equipaggio del New Shepard è progettato per atterrare in sicurezza anche nel caso di un paracadute guasto.

Come ho già detto brevemente nell’ultima e-mail, stiamo proprio per fare questo test. Oltre che di paracadute ridondanti, la capsula è dotata di una struttura deformabile a due stadi, che assorbe i carichi all’atterraggio, e di sedili che utilizzano un meccanismo di assorbimento ad energia passiva, per ridurre i picchi di carico per i passeggeri. Come ulteriore misura di sicurezza, la capsula è dotata di un sistema di retrorazzi che si attiva a pochi centimetri dal suolo per abbassare la velocità a circa 0,9 metri al secondo al momento del contatto. Questa manovra finale produce la nube di polvere che si vede all’atterraggio.

Stiamo pianificando di testare le misure di sicurezza di cui la capsula è dotata nel prossimo “ri-volo” del veicolo, mettendo fuori uso intenzionalmente un paracadute pilota e uno principale durante la discesa. Ciò dovrebbe avvenire dopo circa 7 minuti e mezzo di volo ad un’altitudine di 7.300 metri.

Gli altri obiettivi per questa missione prevedono di continuare a studiare la nostra architettura riutilizzabile riutilizzandola (questo sarà il quarto volo dello stesso hardware), dimostrando ulteriormente la prevedibilità e la ripetibilità delle prestazioni del veicolo, e l’esecuzione di manovre di controllo del volo pianificate sul booster e sulla capsula, tramite le “pinne”, l’orientamento del propulsore e i thruster RCS. L’obiettivo è quello di osservare la risposta del sistema al fine di ridurre le incertezze del modello.

Quando la conosceremo daremo notizia della data del volo, che sarà probabilmente prima della fine del mese.

Gradatim Ferociter!

Jeff Bezos"

Il quarto volo si avvicina. Sul canale di Youtube di Blue Origin sono stati pubblicati i video che illustrano tre esperimenti che saranno a bordo del New Shepard. Il fatto che nel prossimo “volo estremo” la capsula abbia payload scientifici indica evidentemente che Bezos conta di recuperla intatta, anche con due paracadute su tre.

Three-Dimensional Critical Wetting Experiment in Microgravity (3D WETTING) è un’esperimento guidato dal Dr. Steven Collicott della Purdue University che vuole studiare le forme che i fluidi prendono in condizioni di microgravità. Si autopresenta come una versione avanzata di un esperimento già condotto con successo sulla ISS.

Effective Interfacial Tension Induced Convection (EITIC) realizzato in collaborazione dal Dr. John Pojman della Louisiana State University e dal Dr. Patrick Bunton del William Jewell College (Missouri) intende studiare le correnti convettive a zero G.

Microgravity Experiment on Dust Environments in Astrophysics-B (MEDEA-B) a cura della tedesca Technische Universität Braunschweig intende acquisire elementi per comprendere la formazione del sistema solare, studiando in microgravità la dinamica delle collisioni tra frammenti di polvere.

EVENTO STORICO! ( :stuck_out_tongue_winking_eye:)

Bezos preannuncia un webcast (su www.blueorigin.com) del quarto volo del New Shepard che avverrà venerdì 17 (negli USA non porta male):

se vuole iniziare a vendere la mercanzia è ora di cominiciare a mostrarla un pò meglio

Forse qualcuno del suo ufficio PR è finalmente riuscito a fargli comprendere come il fattore “visibilità sui media” abbia finora avvantaggiato solo la concorrenza (leggi SpaceX)… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Bezos ha twittato che Il lancio è stato rinviato a domenica 19, per una perdita nel sistema di pressurizzazione dell’azoto della capsula.

Il lancio avrà luogo alle 16:15 ora italiana.

Il webcast è qui, ma è già stato rimandato di 15 minuti:

Visto adesso in diretta! :star_struck:
Unico dubbio (ma credo sia solo una mia impressione) l’atterraggio “duro” a causa della simulazione di guasto ad uno dei paracadute.

Impressionante quanto tardi viene acceso il motore! Live davvero molto interessante! Uno spettacolo da vedere! :star_struck:

Articolo: https://www.astronautinews.it/2016/06/19/new-shepard-nello-spazio-la-quarta-volta-diretta/

10 secondi netti per passare dall’accensione alla fase di hovering, annullando la velocità di caduta (da T+6.51 a T+7.01), oltre ad una quindicina ulteriori per posarsi :star_struck:

Ciao,
qualcuno mi sa spiegare la differenza di velocità in caduta libera tra booster e la capsula?

Nel senso, il booster ha fatto tranquillamente in tempo ad atterrare, mentre la capsula era ancora bella in alto senza nemmeno avere azionato i drogue parachutes.

La sola forma dei due componenti (e la conseguente resistenza all’aria diversa) è sufficiente per giustificare questa differenza abissale, o mi sono perso qualcosa?

Yes, per calcolare la velocità terminale devi considerare l’area dell’oggetto esposta all’aria e la massa: a parità di superficie (la capsula e il booster hanno più o meno lo stesso diametro) più il corpo è pesante più cade velocemente. Al contrario a parità di massa, una superficie più ampia cade più lentamente.