un progetto di 40 anni , ok rivisitato e migliorato ma sempre vecchio e consolidato ,deve essere sicuro
non parliamo di un oggetto in sviluppo alla ricerca del limite ,si tratta di una vecchia utlitaria
può esplodere un prototipo non una golf di venti anni fa appena uscita dall’officina
ed esplode dopo 6 secondi , perplessissimo
devono chiarire subito
E’ pur sempre un aggeggio complicato, e come tutti gli aggeggi complicati c’e’ una probabilita’ che qualcosa vada storto, anche se si usano componenti “consolidati”.
Secondo me siamo abituati troppo bene e oggiorno se non c’e’ una qualche diavoleria sperimentale o un primo stadio che atterra su una piattaforma si da tutto per scontato.
non ci siamo per nulla
in 40 anni la tecnologia ha fatto passi da gigante , un razzo del genere l’unico appeal che può avere , oltre al costo , è la sicurezza
non ne ha altri
in mare se una tecnolgia funziona può essere utlizata per secoli , altrimenti amen
perdonami, detto che se dovessimo confrontare il numero di pezzi prodotti per le costruzioni aerospaziali e quelle navali il rapporto starebbe a 1/1.000.000 almeno, la differenza fra un motore a razzo e uno marino che si pianta è che il primo fa BUUUM e il secondo ti fa cercare i remi.
in campo aerospaziale nonostante l’ingegnerizzazione spinta siamo ancora a numeri da produzione artigianale, solo pochi giorni fa SpaceX ha celebrato la produzione del centesimo motore Merlin, e loro ne usano 10 per ogni lancio…
sarebbe bello che questi motori possano diventare affidabili (proporzionalmente) come quelli delle nostre automobili, ma stiamo parlando ancora, a 50 di distanza, della tecnologia più sperimentale e avanzata che conosciamo per mandare oggetti o persone nello spazio.
Stiamo parlando di motori costruiti 40 anni fa e mai usati. Non di motori utilizati da 40 anni. Comprati negli anni 90 e riadattati. Comunque esplodono anche i proton, gli shuttle e altri missili moderni e collaudati. Sono ordigni complicati e la completa affidabilità è difficile da ottenere.
Per quale motivo?
Tecnicamente non credo. Sono gestiti da SpaceX e Boeing con altro materiale non coinvolto in questo incidente.
Forse politicamente ma non credo.
Ecco perche’ si chiama ingegneria aerospaziale e non ingegneria navale.
quel coso un appeal ce lo ha solo per il fatto di essere un razzo che spedisce roba nello spazio, una cosa innaturale, molto costosa e molto difficile da fare.
Mi permetto di presumere che tu non faccia parte degli addetti ai lavori… capiresti quanto non sia banale maneggiare queste tecnologie seppur “vecchie di 40 anni” e ormai “consolidate”
Quando in una sala controllo missione (come a Kourou) partono applausi e strette di mano non lo fanno per circostanza o perche’ sono in diretta e voglino fare i fighi, ma perche’ chi ci sta dietro sa che lanciare qualcosa, anche la piu’ semplice e’ una cosa tremendamente non banale come invece oggigiorno puo’ sembrare, le strette di mano sono vere, calorose e liberatorie.
Siamo abituati male? secondo me si, ed e’ solo merito del buon lavoro di chi fa quel mestiere. Riducendo i fallimenti al minimo hanno fatto si che ci sembrino scontate cose che in realta’ non lo sono.
certo che si parla sempre razzi , un fattore di rischio è presente
non maneggio razzi ne tecnologie marine
detto ciò dico solo che se ci affida a tecnologia di 40 anni , l’unico requisito che questa deve avere è l’affidabilità
non è stato preso per fare ricerca , o per come fanno i russi per riutilizzare vecchi icbm che altrimenti marcirebbero
non so se mi riesco a spiegare , è troppa la distanza tra la scelta imprendtoriale che Orbital ha fatto scegliendo questo mezzo e ciò che hanno maluguratamente ottenuto con questa esplosione
purtroppo per loro
Ho capito cosa vuoi dire, un sottositema di propulsione per la sua complessita’ raggiunge una affidabilita’ che non puo’ essere paragonata a quella di un sottosistema meccanico qualunque. Dato anche dal fatto che stiamo parlando di produzioni prototipali… Tra un Vulcain 2 o un Aj-26 la differenza di affidabilita’ e’ minore rispetto a quella a cui siamo abituati a pensare quando si fanno altri esempi di prodotti sviluppati a 40 anni di distanza.
Infatti la cosa mi ha stupito,anche perchè di solito Leonardo è realizzato da redattori e giornalisti ben preparati.
Sospetto anch’io vi sia qualche sottotesto politico.
Eliogabalo, te lo ripeto. Quei motori non sono il frutto di 40 di esperienza. Sono stati costruiti alla fine degli anni '60 ( quindi con 10-15 anni di esperienza di volo spaziale) per il programma lunare russo (il missile che li usava nei pochi lanci che ha fatto è sempre esploso quasi subito) , inizio '70 se va bene e accantonati nei magazzini fino agli anni '90 quando sono stati comprati dagli americani e riadattati ai carburanti americani e ammodernati nell’elettronica.
Quel che intendo dire è che quei motori non sono il frutto di 40 di evoluzioni e prove ma sono praticamente un usato (poco sicuro mi par di capire) riadattato e modificato da gente diversa da quella che l’ha costruito e progettato riadattato a carburanti e compiti diversi da quelli per cui era nato. non il massimo direi, ma ha volte funzionano.
In questo video, da circa 25 secondi fino ai 33 secondi, si vede chiaramente del fumo uscire dalla parte centrale a sinistra del razzo. C’entrerà qualcosa con l’incidente?
Lucio devo aver scritto veramente male se non riuscito a far intedere che intendevo vecchi di 40 anni e come tali vanno giudicati
anche la borsa sembra bastonare le scelte di orbital x ora -18 , ma va bè prevedibile
al di là dele valutazioni tecinche ,è sicuro non è sicuro è complicato non è complicato ,se si fa questo tipo di scelta è inevitabile che un fallimento del genere vale doppio
mi viene da affermare che a space x un guaio del genere sul medio periodo costerebbe meno
spero che in Orbital riescano a circostanziare velocemente l’accaduto