Non penso siano programmi brutti o belli, sono semplicemente due corsi di studio diversi… per cui non puoi pensare che tutto quello che c’è da una parte ci sia anche dall’altra… molte applicazioni, anche di semplice matematica sono mirate per il corso di studi che si sta facendo… per cui è possibile che si conoscano cose in più e altre si siano tralasciate.
A mio parere se ci sono delle differenze puoi stare certo che te li metteranno negli esami di debito… per cui non penso sia tanto un problema se ce la puoi fare o no ma soprattutto se vorrai “sopportare” il debito che ti verrà dato o no.
P.S.
Onestamente i problemi di Neumann o Dirichlet non ho la più pallida idea di cosa siano… :?
Per la cronaca sono dei nomi che indicano le tipologie di condizioni al contorno in un problema differenziale chiamato “problema ai limiti” (una ODE o una PDE) , per cui l’unicità della soluzione è garantita secondo opportune condizioni al contorno, ovviamente se l’equazione differenziale è stazionaria (altrimenti servono anche le condizioni iniziali). Ad esempio in un problema di secondo ordine le condizioni di Dirichlet impongono il valore dell’incognita sul bordo del dominio, mentre le condizioni di Neumann impongono il valore della derivata prima sul bordo…
Non oso immaginare di cosa state parlando visto che io da buon studente del quinto anno dello scientifico sto tranquillo a fare i miei problemi di massimo e minimo e l’analisi dei punti di non derivabilità :-".
Per carità alla fine non possono essere cosi terribili come sembra adesso visto che ci si arriva poco per volte a quelle “cose” là.
zeon89…da ingegnerando informatico ti posso dire che anche se arrivando alla fine dell’istituto tecnico e dopo i primi esami di analisi mi sembrava che, un po’ per volta, fosse tutto fattibile…beh, ora anche le ODE (punto piu’ “alto” della matematica pura del mio corso) mi urtano parecchio e non a caso e’ uno dei 3 esami che mi mancano…
…non volevo spaventarti eh?
(prima che gli ingegneri aerospazzini dicano che non siamo veri ingegneri, voi non avete teorie su corpi, campi, e strutture algebriche esoteriche )
Questo non dovrebbe essere un problema troppo grosso visto che io studio ingegneria aerospaziale alla sapienza e fino adesso ne in analisi 1 ne in analisi 2 ho mai sentito nominare la trasformata di Fourier, in vita mia l’ unica volta che l’ ho incontrata è stata alle superiori in elettronica e in sistemi.
cmq dite che è fattibile in ogni caso??ba sarò io che mi faccio troppi problemi!
in ogni caso mi dovrei scegliere 3 esami dai vari pacchetti formativi che l’università offre e in sostanza sono:
1)materiali
2)strutture e analisi di vibrazioni
3)autocad e analisi FEM
4)fluidodinamica fisica tecnica e gasdinamica
allora io pensavo di fare il 4 ma poi sto pensando che se passo li ad aerospaziale ci sono mille esami su fluido/aerodinamica e gasdinamica e mi sembra un po uno spreco di tempo.
Poi ho pensato ai materiali, ma i materiali da costruzioni sono molto molto diversi da qualli usati in ambito spaziale/areonautico. Poi ci sono le strutture e le vibrazioni che anche quelli sarebbero interessanti ;sennò la mia preferita è l’analisi FEM e i corsi CAD, credo che un ingegnere debba sapere buttare giù un progetto anche di massima su un calcolatore no??
Io sceglierei fluidodinamica/gasdinamica perchè così entri nell’ottica di aerospaziale e magari ti sarà più utile in futuro… oltre al fatto che gasdinamica è una bella materia
esattamente… proprio venerdì ho fatto compito sulle derivate studio di funzioni e punti di non derivabilità… però mi incuriosiscono tutti sti nomi e teoremi!!!
Salve, mi chiamo Reventlov e vorrei dare la mia risposta alle domande poste da Squidario all’inizio di questa serie di messaggi. Diciamo un parere dal “di dentro” del settore spaziale
Ho visto che qui bazzica qualche studente o ex del Polimi. Bene mi associo alla lista. Se vogliamo il mio percorso è stato molto lineare dalla fine del Liceo… Ho scelto Ing. Aerospaziale perché avevo visto che c’era l’indirizzo Spazio al Polimi. Non ero particolarmente interessato all’aeronautica ma avevo da molti anni la passione per lo spazio e l’astronomia. E questo per l’università.
Ad essere sincero non mi sono mai stressato troppo al pensiero “troverò lavoro in questo settore?”. Ogni tanto ci vuole un po’ di incoscienza nella vita unita alla capacità di sognare che le cose che vogliamo alla fine accadano.
Pertanto quando ho cominciato a cercare lavoro non ho mandato CV a destra e manca ma solo per quello che avevo studiato. Non che ci siano tantissime possibilità in effetti. Ma alla fine il mio primo lavoro è stato in una ditta che fa satelliti e ed ero proprio contento. E’ stato solo un anno perché quando il contratto è scaduto non mi è stato rinnovato (raccomandato in arrivo incluso nella storia, visto che siamo in Italia…).
Poi sono “emigrato” in Germania trovando lavoro sempre nel settore spaziale nel principale centro di controllo spaziale tedesco vicino Monaco di Baviera. Nel frattempo è passato già qualche anno… ora sono in trasferta, diciamo, in Italia presso un altro centro di controllo per la missione Galileo…
Ecco il mio messaggio, caro Squidario, è: se ti piace davvero l’argomento, se te la cavi con matematica e fisica, se hai voglia di passare qualche altro anno sui libri allora buttati pure in questa avventura e la scelta DEVE essere tua. Non dei tuoi genitori. Il lavoro si trova se lo cerchi davvero. certo in Italia ci sono stipendi da fame, ma questo è un altro discorso…
mi accorgo sempre di + che questa filosofia sembra essere quella giusta!! se una cosa ti piace in qualche modo ci arrivi anche se sembra nell’immediato lontana ed irraggiungibile.
Mettiamola così Squidario…è bene essere coscienti del fatto che nella vita non tutto è possibile e anche il nostro sogno più importante potrebbe non realizzarsi mai. E soprattutto l’insegnamento più importante che ho avuto dalla vita è stato che a vlte le cose a volte cambiano all’improvviso e la vita prende una direzione che non avremmo mai immaginato…
Premesso ciò, dico che se ti piace davvero alzare la testa e osservare il cielo stellato, e pensare che ci sono cose che si muovono lassù e tu vorresti dare il tuo contributo, allora vai avanti, convinto!
x AJ : mi sono laureato nel 2001. (poi un anno buttato col servizio militare…)