ISSpresso: caffé espresso in orbita

Io devo ancora capire perché hanno mandato su quel “coso”

Ufficialmente per fare il caffè, scientificamente per analizzare i flussi di fluidi a temperatura diversa ed il comportamento delle emulsioni.
Anche il fatto di non avere convezione è stato un grosso problema progettuale della dissipazione del calore.

Perché gli astronauti sono anche esseri umani e agli esseri umani piace il caffè. Se poi al dilettevole si unisce anche l’utile, come in questo caso, il gioco è fatto.

Pensa che hanno anche mandato una chitarra ed altri oggetti assolutamente inutili dal punto di vista operativo della stazione spaziale, non mi pare il caso di scandalizzarsi tanto per la macchinetta del caffe’, oggetto che in ogni ufficio/stabilimento/luogo di lavoro e’ il primo ad essere installato dopo che hanno fatto la gettata di cemento per il pavimento

Come é già stato notato, in realtà non si tratta solo di concedere un piccolo lusso agli astronauti (che in modo hanno tutto il diritto di bersi un caffé :slight_smile: ) ma anche di un esperimento utile per lo studio della dinamica dei fluidi nello spazio e trovo interessante anche il discorso della stampante in 3D. Questo infatti potrebbe essere qualcosa di rivoluzionario in futuro per gli abitanti della ISS

e poi va beh un po’ di sano made in Italy (e non mi riferisco all’espresso ma ai produttori della macchina) ci sta nella missione di Samantha :slight_smile:

Ma veramente la tazzina è stata stampata sulla ISS?

Le tazzine dovrebbero essere un esperimento della NASA. Credo che siano state stampate sulla terra e mandate sulla ISS su Dragon, insieme con ISSpresso.

Anche perchè non è facilissimo stampare un oggetto a tenuta di liquidi e gas caldi, con la tecnica FFF usata sulla ISS.
Per il resto, penso che il supporto psicologico dell’equipaggio sia molto importante; anche con cose fondamentalmente superflue, come il caffè. Che comunque dà meno effetti collaterali dell’alcool etilico…

Ma se gli astronauti passano troppo tempo alla macchinetta del caffè arriva una cazziata dal mission control? ;D

Non è un problema, credo che siano arrivate non molto più di una dozzina di cialde.

Superflue??? :stuck_out_tongue_winking_eye: ricordiamoci che lassù devono lavorare…

Che sfortuna si sa che i primi caffè sono sempre cattivi

Già, altro che superflue… Vivono 6 mesi confinati in spazi chiusi, ogni cosa che migliora il loro umore è tutt’altro che superfluo imho…

Confermo, le 0g cup sono state fatte a Terra (forse occorre cambiare leggermente il senso della frase nell’articolo).
Sono in tutto 6, di dimensioni diverse per adeguarsi agli “standard” europei e americani di caffè, se cercate su youtube sta uscendo un sacco di materiale NASA su questa particolare tazza.

Ah beh se la macchina Lavazza spaziale serve per esperimenti sui fluidi emulsionati nulla da dire, ma se serve solo per il caffé…
Umore? La regola varrebbe anche x le sigarette elettroniche, ingombrano pure meno! Mandiamone un pacco sulla ISS :point_up:
La chitarra invece mi trova sostanzialmente meno ostile: non é un cassone che ingombra sporgendo nel modulo (viene collocata dietro una paratia), é leggera, non é una droga, non consuma energia.
Perché tutti siamo assuefatti al caffé e lo consideriamo normale e pure benefico; la mia esperienza invece é negativa, tanto che io l’ho soppresso.
Sono esagerato? FOrse…

Livio io non bevo caffe’ se non raramente. Non sono contrario, ma se sparisse dalla faccia della terra rimarrei apatico. Questo non toglie che alla maggior parte della gente piaccia molto, e mi pare di capire che a Samantha piaccia veramente tanto. Sono pero’ estremamente sorpreso che abbiano mandato solo 12 cialde. Cos’e’, una forma di tortura basata sul “pleasure-denial”???

Riguardo la storia della stampa 3D per le tazzine: ma che senso ha? Non si puo’ fare una normalissima iniezione in uno stampo? Adesso sembra che per essere avveniristica una cosa debba necessariamente essere “stampata in 3D”

Ovviamente se lo scopo fosse stato solo far bere il caffè, avrebbero fatto prima a mandare pacchi di Pocket Coffee ;D

Livio, non sono d’accordo, a parte gli scherzi su quanto mi piaccia il caffè (americano, nel mio caso, quindi l’ISSpresso mi interesserebbe poco!): la chitarra dal mio punto di vista (suono la chitarra e il piano a tempo perso) è un oggetto completamente superfluo. Potrei lavorare lontano da casa 1 anno senza mai toccare uno strumento musicale. Senza bere caffè ce la farei, ma non mi farebbe piacere. Gli uomini e le donne sulla ISS non sono pionieri avventurieri spediti in orbita con il solo compito di far funzionare la baracca e portare a casa le pellaccia…sono lì per lavorare, e lavorano tanto, in condizioni difficili e spesso alle prese con esperimenti complessi nelle branche più disparate, in aggiunta alle operazioni di gestione e manutenzione della ISS, di per sé non semplici, lontano da casa e letteralmente lontano da tutto il mondo. Se fossero li solo per guardare da Cupola e fare video divertenti sarei d’accordo con te: manderei anche un ukulele e un accordion e niente caffè! Ma dal mio punto di vista di lavoratore, se c’è un modo tecnicamente ragionevole di far loro avere del caffè, è sacrosanto che ce l’abbiano.

Prima di giudicare frivoli progetti come ISSpresso, vi ricordo che le agenzie spaziali partner prevedono probabilmente anche dei programmi di utilizzo industriale e commerciale della ISS. Se il benessere psicologico ed emotivo degli astronauti vi sembra poco importante consiglio anche di rivedere la storia delle stazioni spaziali, delle missioni di lunga durata, delle operations, e dell’esperienza pluridecennale del programma spaziale sovietico/russo.