ISSpresso: caffé espresso in orbita

Esatto. E’ di quel “tecnicamente ragionevole” che noi qui stiamo esattamente parlando; se quel dispositivo enorme fosse fatto solo per il caffé, ragionevole non lo sarebbe. Ogni metro quadro sulla iss costa miliardi di dollari ai contribuenti, ogni dispositivo milioni, ogni Watt é utile tanto che il riscaldatore di cibo a bordo ne usa pochissimi. Tanto che un forno decente (che alzerebbe molto di più il morale), non può essere installato. Tu hai pure evidenziato che l’Espresso lo beviamo quasi solo in Italia, gli americani bevono il caffé americano e i russi quello alla turca; io italiano doc, avendo a disposizione caffé di altro tipo o un buon Nescafé (ne esistono di ottimi), non avrei sentito necessità dell’espresso italiano fatto con la pressione. Io avrei sentito nostalgia di una bella pizza calda appena sfornata, quella si, assolutamente.
Comunque per me la discussione é logicamente risolta; poiché le capsule per il caffé sono solo 12, quella “scatolona” elettrica pesante e ingombrante é stata fatta per studiare qualcosa d’altro, la storia dell’ISSpresso é soltanto una trovata pubblicitaria e mediatica. Sam mentre beve il caffé é stata una delle foto che più ha girato il pianeta, sono contento per l’Italia e per la nostra simpatica “rappresentante”.

Lo spazio di ISSpresso sulla ISS è uno di quelli costati meno ai contributenti in quanto finanziato in gran parte delle aziende private coinvolte nel progetto. Le cialde dovrebbero essere in tutto 14.

14 cialde… per ora. Visto che il test ha avuto successo nulla vieta ora di mandarne delle altre, a parte il buon esito delle missioni Progress intendo

Ho letto che in realta’ le ore di lavoro sono circa 26 a settimana… e’ vero?

26 ore sembrano poche
fosse vero bene han fatto ad avergli fornito una chitarra

Qual’è la fonte di questo numero? La NASA pubblica le schedule quotidiane delle attività, ora sono da mobile e non posso verificare ma ricordo che in altri periodi se escludevamo i briefing/debriefing, le attività di manutenzione/cleaning e le attività scientifiche, rimanevano non più di una manciata di ore al giorno di “spare time”, più ovviamente pasti e sonno. A occhio (ma vado a memoria) oltre le 35 ore settimanali di attività “non-libere”…

Fact-checking:

Poi naturalmente ci possono essere eccezioni giornaliere, in un senso e nell’altro ebasta dare uno sguardo agli OSTPV. :ok_hand:

42 ore settimanali non sembrano tante

Scusa tu quante ne lavori?? :smiley:

A quanto ho letto non c’è solo il caffè, ma anche tè, brodo e bevande calde.

Sicuramente di più
E non sono certo l’unico.
Ció che sorprende è il lavorare così poco all’interno di un ambiente che per come lo si puó percepire qua a terra dovrebbe essere pieno di stimoli e attività.
Invece fatte le 2 ore finali del pom via a fare cyclette o le attività fisica necessaria loro benessere.
Sempre se l’articolo dica il vero

“Sicuramente di più” perché fai tonnellate di straordinari o perché il tuo contratto prevede più ore (dubito)?
Già le 40 ore settimanali italiane sono fra le più alte in europa, lo “standard” europeo è nettamente più basso e oltre a questo c’è la tradizione tutta nostrana che se non fai mille ore di straordinario fermandoti a “fare chiusura” tutte le sere fino a notte sei un fannullone… all’estero questa mentalità è quasi universalmente percepita come incapacità di organizzare il proprio lavoro e eseguire le tue mansioni nei tempi richiesti… ma qui si va troppo OT…

Tutto un altro discorso meriterebbero i tempi massimi di lavoro per mansioni ad alta criticità e con richiesta di alta concentrazione per periodi prolungati come queste… paragonare le tue millemila ore di lavoro (non so che mansione tu abbia) o quelle di un qualsiasi altro nostro CCNL con un lavoro come questo è decisamente inopportuno… saliresti mai su un aereo il cui pilota è al quinto giorno di lavoro consecutivo con 8 ore lavorate al giorno nei precedenti 4 giorni?

Io ho avuto un negozio, ne lavoravo 10-12 al giorno. E come me tanti liberi professionisti…

Scusa Alberto ma tu sei un moderatore o un agitatore? :stuck_out_tongue: :grin:

Oh bè io oltre che una lavoratrice sono una mamma e non ho orari, sono sempre in servizio, infatti a me 14 cialde basterebbero sì e no per tre giorni :wink:

Per il resto quoto Albyz!

La storia dell’esplorazione spaziale ha già ampiamente sperimentato le conseguenze dello stress e di un carico di lavoro eccessivo per professionisti che svolgono attività ad alta competenza e concentrazione, e a cui vengono affidate le vite di altre persone e macchine dal costo immenso. Fra queste conseguenze ricordo la collisione fra un veicolo automatico e una stazione spaziale e la perdita di controllo di una stazione spaziale.

Nessuno dei due :wink:

dispiace che non hai quotato l’altra parte del mio messaggio
vabbè
a parte sindacalisti in cerca di clienti quasi tutti possono testimoniare che le 42 ore lavorative alla settimana sembrino poche
nè credo , questo per rispondere ad amoroso , che le leggi della fisiologia umana differiscano per gli astronauti
detto ciò se il programma per i lavoratori della ISS prevede questo avranno i loro motivi
potrebbe essere che quello che viene descritto come " Daily systems operations " e “Planning and coordination” è da intendersi cmq come attività lavorativa
personalmente mi sorprende che in ambiente altamente tecnologico pieno di novità altamente competitivo e senza la possibilità fisica di allontanarvisi si concentrino solo 42 ore alla settimana sulle attività lavorative
neanche i negozianti che pur lavorano almeno 60 ore alla settimana ,e a parte le feste comandate , hanno mai due pieni giorni festivi a settimana
certo è che considerando anche le non sfruttate ore di sonno ,dell 8,5 ore di sonno a schedulate , effettivamente ne hanno tanto tempo a disposizione
meglio per loro

Al di là della label “moderatore”, che è più una questione “amministrativa del forum” (la capacità di spostare/accorpare topic, etc…) non c’è scritto da nessuna parte che un moderatore non abbia il diritto a dire la propria opinione. Altrimenti stiamo zitti e vi lasciamo parlare da soli.

Ciò detto, invece di fare oziosamente i conti della serva alle ore lavorate degli astronauti, neanche fossero in linea di produzione a fare tondini di metallo, dove se fai mezz’ora in più ne fai 300 in più, si potrebbe dare uno sguardo alla schedule di un astronauta, e vedere che il tempo libero-libero, se si vuole dormire, si raccoglie in quelle 3-4 ore serali. Paolo ha già fatto esempi delle conseguenze di un burnout in orbita. Io aggiungo lo sciopero dello Skylab. Sarà stata colpa dei sindacati pure quello.

Onestamente confrontare il lavoro di un negoziante con le ore schedulate per esperimenti e manutenzione di una stazione orbitante sembra un esercizio davvero improduttivo, anche se lo si fa per 45 ore.
E lo dice un amministratore provocatore (che si è appena censurato)

Cheers.

Il commento derivava dal fatto che qualcuno diceva che gli Astronauti “lavorano tanto”. Secondo me lavorano “il giusto”, come dice Amoroso, altrimenti se lavorassero di piu’ potrebbero fare degli incidenti anche mortali. Ci sono un paio di riferimenti tratti dalla wikipedia che dicono come un team di sei persone fornisca 160 ore uomo a settimana per gli esperimenti, la media diventa circa 26 ore, ecco da dove viene il numero. Dopo il lavoro, non deve necessariamente esistere solo l’ozio; gli astronauti rinchiusi nella ISS non hanno “commute” ovvero vivono e lavorano nello stesso ambiente, la maggior parte di noi spreca almeno un paio di ore al giorno a muoversi avanti ed indietro. Loro sono obbligati a fare la ciclette per combattare l’atrofizzazione, ma la maggior parte di noi fa esercizio fisico. Devono contribuire a fare manutenzione alla ISS, ma anche io arrivo a casa alla sera e devo passare l’aspirapolvere o pulire il cesso. Dopo questo ragionamento, credo che la loro vita lavorativa sia ben bilanciata.

Il pensiero che “lavorando oltre” contribuisci a fare degli incidenti mortali vale anche per il guidatore di un pullman che guida in autostrada, o un guidatore di un autotreno con rimorchio, entrambi limitati a 8 ore ma pagati 4 soldi. Con questo non voglio dire che bisogna far lavorare le persone oltre le otto ore, ci mancherebbe, ma solo che gli astronauti lassù lavorano “il giusto”.