JUICE inizia a prendere forma!

Finalmente il primo grande passo verso il completamento del modello di volo è stato fatto.
Dal sito di ESA:
L’assemblaggio del modello di volo della missione JUICE di ESA è iniziato a settembre, con la consegna della struttura primaria del veicolo spaziale, seguita dall’integrazione del sistema di propulsione che consentirà alla missione di raggiungere e studiare Giove e le sue lune.

https://sci.esa.int/web/juice/-/-5-juice-begins-to-take-shape

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Vorrei tanto riuscire a vedere i pannelli solari di Juice che sono in integrazione a Leonardo Nerviano, 97m2 di pannelli più grandi di Rosetta. Sono anche lì quasi pronti alla integrazione alla struttura.

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Spettacolo!!!

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Non vedo l’ora di vederli anch’io :grinning:
Per io momento mi tocca ancora un po’ di EM

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Consegnato in Germania il primo dei 10 strumenti. Si tratta dello spettrografo nell’ultravioletto UVS, che rappresenta il contributo NASA a questa missione.

Photo credit: SwRI

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Adesso aspettiamo gli altri 10 :slight_smile: (in realta’ gli strumenti sono 11 perche’ PEP-Lo e PEP-Hi si dividono lo space wire ma sono due struementi diversi)

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PEP sono 6 strumenti, 2 in low e 4 in hi:

A quanto ne so pure il JDC è stato integrato.

Qui si vede lo schema funzionale (rozzo ) dello strumento PEP. Come si vede l’alimentazione per PEP-Hi e PEP-Lo e’ differente.
JoEE, JENI, JEI,JDC,NIM e JNA sono dei sensori non si interfaccinao con la piattaofrma direttamente.

Come si vede qui a pagina 19 https://indico.cern.ch/event/720794/attachments/1630891/2622581/JUICE_radiation_measurement_instruments_TorgeirPaulsen.pdf
I primi due hanno una loro DPU e gli altri quattro un altra DPU in questo senso possono essere considerati due strumenti differenti.

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Video appena sfornato da ESA sulla missione JUICE.

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JUICE e’ arrivato a Friedrichshafen

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I Lavori continuano!
"Nel corso degli scorsi sette mesi, i tecnici hanno completato l’integrazione del sistema di propulsione chimica: questo include i grandi serbatoi del propellente, i serbatoi del pressurante, il motore principale e i propulsori di controllo dell’assetto, insieme a tutto l’hardware di controllo della pressione e di distribuzione del propellente, oltre a tutti i tubazioni e supporti necessari per hardware termico e cablaggio (cavi elettrici).

JUICE è arrivato a Friedrichshafen per l’integrazione.
Nell’aprile 2020, dopo aver completato con successo i test di collaudo del sistema di propulsione, la struttura è stata caricata su uno speciale trasportatore stradale, per la consegna durante la notte alle strutture del centro di integrazione satellitare Airbus a Friedrichshafen, Germania.

Il modello di volo del veicolo spaziale è ora entrato nella sua fase di assemblaggio e integrazione. Ciò comporta l’integrazione del cablaggio, delle coperte termiche interne e degli elementi rimanenti della struttura: grandi pannelli esterni e staffe secondarie della struttura utilizzate per supportare diverse unità.

Seguirà l’integrazione e il collaudo della piattaforma e delle unità elettroniche interne del payload. Il prossimo in linea sarà l’integrazione di unità esterne come antenne, appendici dispiegabili e unità di payload esterne. La fase finale del processo di assemblaggio e integrazione sarà la chiusura della struttura e il completamento del suo hardware di protezione termica.
https://sci.esa.int/web/juice/-/-6-start-of-assembly-and-integration-for-juice

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Anche lo strumento RIME (Radar for Icy Moon Exploration) , prodotto da Thales Alenia Space, continua a prendere forma.
(Foto scattata pre-pandemia, tra i protagonisti anche un membro del forum in visita a Thales :slight_smile: )

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Il primo episodio della serie The Making of JUICE e’ disponibile.
Questo è il primo episodio di una serie, in cui lo spettatore viene portato dietro le quinte dell’industria spaziale europea, della tecnologia spaziale e della comunità scientifica planetaria intorno alla missione JUICE.

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Veramente bruttina e molto 70’ la sede ESA in Olanda :grimacing:

È uscito anche il secondo episodio della serie.

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Forse è passato in secondo piano, anche se c’è scritto nel tweet originale di Leonardo, ma i pannelli solari prodotti dall’azienda sono i più grandi ai costruiti per una sonda interplanetaria: 85 metri quadrati in totale, arrivati dopo 4 anni di sviluppo.

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E ora li testiamo.

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Sembra che anche il radar di profondità sia pronto.

Edit: non conosco la fonte e non so se è una notizia di archivio o fresca

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La foto è vecchia (ci sono anch’io) è per questo che manca il distanziamento sociale. Per il resto attualmente sono in parental leave ma comunque non potrei commentare :sweat_smile:

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