Partendo dalla segnalazione di Paolo A. che vi invito a leggere:
Faster, better, cheaper: oltre il giudizio superficiale
ho fatto alcune considerazioni su JWST.
Oggi penseremmo di realizzare lo stesso telescopio, con meno parti mobili da dispiegarsi nello spazio, potendo utilizzare perché no lo SLS. Per me è sempre stato un progetto molto, troppo ambizioso che a quanto ne so, non è previsto possa essere riparato, aggiornato o rifornito, come è stato invece fatto per Hubble, una volta che sarà in L2. Speriamo che vada tutto bene se no 10 miliardi di dollari (inizialmente previsti 3,5) e 20 anni circa tra progettazione e realizzazione andranno persi.
Per me troppo tempo e denaro anche per il successore di Hubble!
Cito un evento tra i molti che hanno causato ritardi e costi aggiuntivi, imbarazzante ma anche preoccupante sulla fragilità di un hardware troppo complesso; “durante i test acustici, diverse viti e rondelle si sono allentate dalle coperture dello schermo solare. Due non sono state trovate.” fonte le Scienze.it giugnio 2018.
Oggi c’è anche chi studia la possibilità di lanciare, magari con i nuovi ed economici vettori, grandi telescopi dal design modulare da assemblare nello spazio in quella nota zona dello spazio chiamata L2 la quale che non sarà troppo lontana dal Lunar Gateway con tutti i vantaggi previsti dall’avere una possibile base vicino al sito di assemblaggio.
“Faster, Better, Cheaper” credo che sia la strada giusta anche in previsione di telescopi sempre più ambiziosi o missioni molto audaci, una missione sul suolo di Marte con astronauti nei prossimi decenni non potrà esserlo, ma per il resto credo che sia l’approccio migliore o una via di mezzo, non come è stato pensato il JWST. Per approfondire :