L-441: Perché qualche volta parliamo russo a Colonia

chissà se sia una lingua complicata da parlare e da capire

certo che sta cosa di parlare ancora in russo suona veramente strana
è ovvio che ne hanno tutti i diritti e alcune ragioni

Il russo è una lingua molto complessa che richiede impegno per studiarla.

Il russo, come la maggior parte delle lingue slave, necessita di approfondite conoscenze di grammatica in quanto praticamente tutto (persino i nomi propri) viene declinato, praticamente come avviene per il latino. Oltre a ciò si somma il problema della traslitterazione dal cirillico ai caratteri latini. Per contro però si deve dire che una volta imparata una lingua slava è relativamente facile impararne un’altra, in quanto le somiglianze non solo di vocaboli ma anche grammaticali tra le lingue di quel ceppo sono notevolmente maggiori rispetto alle somiglianze tra le lingue di ceppo neolatino (italiano, francese e spagnolo) o a quelle tra le lingue anglosassoni (tedesco, olandese e inglese).

Alle difficoltà ricordate da Vittorio si aggiungono quelle, per gli astronauti, di dovere imparare la lingua in tempi molto stretti e ai massimi livelli di comprensione della componente ascoltata e parlata.

Perchè?

in una struttura dove si convive in pochi metri cubi avere anche l’obbligo di sapere due lingue oltre alla propria ,in molti casi , mi sembra un anacronismo medioevale
anche se ne dubito , speriamo serva a qualcosa o almeno non crei troppi danni

Ma… scusa…
Metà della stazione è russa, metà americana, qualche laboratorio europeo o giapponese.
Ma la Soyuz è russa, e senza di essa non si va su. Vuoi rischiare di non capire un messaggio, una scritta, un qualcosa magari in un momento di emergenza? o di non poter parlare con un controllo missione, un soccorritore, e così via?
A me sembra ovvio che il russo sia obbligatorio, esattamente come l’inglese.
My two cents… non parlo russo, ma troverei molto interessante doverlo imparare. E la conoscenza di una lingua ti dice anche molto sulla mentalità della gente che la parla.

IKI1ODO, se tu fossi una ditta Italiana che fornisce servizi per raggiungere l’orbita da vendere sul mercato internazionale, in che lingua metteresti tutte le etichette e quale useresti per le comunicazioni? L’Italiano? Obbligheresti tutti i clienti ad impararlo?

Per quanto riguarda il Russo, costa sicuramente di piu’ ed e’ meno sicuro obbligare tutti gli astronauti ad impararlo invece di tradurre tutti i manuali nella lingua franca che e’ l’Inglese. Davvero pensate che l’uso del Russo non sia imposto per pure motivazioni politiche??? La cosa triste e’ che tutti questi giochi non fanno che rallentare e rendere piu’ costoso l’accesso allo spazio. Ci sono solo 3 persone in orbita bassa e non c’e’ nemmeno un piano concreto per portarne piu’ di 6, tutti inpiegati governativi il cui training e’ costosissimo, direi che l’approccio avuto fin’ora non e’ che stia dando dei bei frutti…

Sì. I sistemi Soyuz, le infrastrutture di supporto e le relative procedure hanno origini lontane nel tempo in era sovietica. Tradurre la mole imponente di documentazione accumulata in diversi decenni, e formare in inglese il numeroso personale che parla solo russo, avrebbe costi astronomici e tempi lunghi. Forse costa meno fare imparare il russo agli utenti dei sistemi Soyuz, cioè le agenzie spaziali che usufruiscono di questi servizi.

Non capisco. Questa mole imponente di documenti viene trasportata nella Soyuz ad ogni volo? Io resto del parere che le etichette e la documentazione che gira in volo possa essere facilmente traducibile. Non si tratterebbe di far imparare l’inglese a tutti quelli che lavorano nel campo, ma solo ai CAPCOM o alle persone che parlano direttamente con gli astronauti; anzi trovo molto pericoloso per la sicurezza degli astronauti che debbano parlare Russo in condizioni di emergenza. Soyuz a parte, la meta’ Russa della ISS non ha radici cosi’ lontane ed avrebbero potuto farla in Inglese, non trovo altra spiegazione che motivazioni politiche. D’altra parte quando un aereo della Lufthansa atterra in Russia qual e’ la lingua che viene usata con la torre di controllo? L’imposizione del Russo e’ anacronistica, non credo durera’ molto nell’era post-Soyuz.
Io avevo anche considerato prendere baby sitter Russa e di mandare i bambini alla scuola Russa, ma ora come ora non ritengo in futuro sara’ una componente determinante tale da giustificare l’onere.

inzomma
la ISS è un insieme di proprietà di diverse nazioni ,tutte importanti e significatve
abitata da un’altrettanto variegato ed eterogeneo equipaggio
per il buon funzionamento di una struttura di questo genere l’unica cosa obbligatora è poter comunicare facilmente all’interno di essa
questa condizione la si ottiene se si utilzza un solo idioma

poi se a qualcuno va di imparare il russo o lo swailhi prego si accomodi , studiare male non fa

Non vedo nessun male nel fatto che vi sia stato un accordo squisitamente politico alla base del mantenimento del russo a bordo della ISS. Trovo anzi perfettamente comprensibile che non si sia voluto calpestare anche l’orgoglio di persone che le stazioni spaziali, signori e signore, se le sono inventate per primi.
Meta’ stazione e’ progettata e costruita in russia da tecnici russi. Perche’ mai deve essere l’inglese la lingua franca a bordo?
Non credo nemmeno che 3 anni di addestramento intensivo all’uso della lingua russa non siano sufficienti a gestire situazioni di emergenza, per lo stesso motivo per cui a non anglofoni viene consentito di volare sui mezzi americani: gli astronauti studiano, imparano, e gestiscono i problemi in una lingua piuttosto che un’altra.
Non mi pare, per dire, che Parmitano abbia iniziato a smadonnare in italiano quando gli si e’ riempito il casco di acqua.
Insomma, non sara’ la situazione ideale (perche’ non parlare italiano, lingua cosi’ musicale, visto che oltre il 40% del volume abitabile e’ costruito a Torino) per le opinoni di tutti, ma e’ un compromesso imho logico e del tutto onesto.
Altrimenti ditemi, perche’ tutto in inglese e non tutto in russo?

Marco, il perche’ va ricercato nella storia; che piaccia o no, e’ una lingua con evidenti problemi di pronuncia, l’Inglese e’ la lingua internazionale; come dicevo lo usano anche gli aerei quando atterrano in tutto il mondo. La situazione di Parmitano non c’entra nulla con il Russo, infatti usava una tuta Americana ed il capcom era Americano (che almeno per ora, usa l’Inglese). Il fatto e’ evidente: tutti conoscono l’Inglese (anche i Russi) da ben prima di applicare per diventare astronauti, quindi questo ragionamento di far imparare loro il Russo e’ non solo una perdita di tempo con l’addestramento che potrebbe essere usato in modo piu’ utile.

Io ho lavorato in Germania e si usava molto pragmaticamente l’Inglese in tutto l’ufficio. Sono sicuro che anche i tecnici che hanno costruito una parte del volume abitabile della ISS nei pressi di Torino usavano l’Inglese.

Come ultima nota vorrei sottolineare che si tratta del 40% del volume abitabile della parte Americana della stazione, quindi il 20-25% circa. Anche per quanto riguarda gli inventori delle stazioni spaziali, dire che sono stati i Russi e’ magari tecnicamente vero ma lo Skylab era talmente piu’ grande ed e’ stato abitato per talmente piu’ tempo (oltre che essere la stazione spaziale migliore di sempre).

Nella pratica l’uso del russo non si è rivelato in alcun modo un ostacolo in situazioni d’emergenza, per esempio la collisione della Progress con la Mir. L’astronauta NASA Mike Foale, che era a bordo in quel momento, prese anzi l’iniziativa dando ai colleghi cosmonauti suggerimenti essenziali per ristabilire l’assetto e il controllo della stazione.

Boh, io tutta 'sta discussione non la capisco…

Il russo è la lingua ufficiale nel settore russo della stazione. L’inglese è la lingua ufficiale del settore internazionale. Questo per ragioni pratiche E politiche (e non ci vedo niente di male). La russia ha una storia nel campo spaziale comparabile con gli stati uniti (luna a parte). Se in altri settori sicuramente il russo non è oggi così rilevante, secondo me lo è ancora nel campo spaziale umano. Tutti i moduli, le capsule e l’hardware a bordo del settore russo della ISS affondano le radici in un passato in cui si usava solo il russo. Non ho mai visto nessuno lamentarsi dell’“allumage Vulcain - decollage” durante i lanci di Ariane 5…

Se poi vogliamo parlare di situazioni di emergenza sul lato russo, mi sento decisamente più sicuro sapendo che i tecnici a terra sono di madrelingua russa e lo sono anche 3 dei 6 astronauti a bordo. Parlare in russo, mi sembra solo la soluzione più logica.

Poi, boh… capisco che si fa per parlare, però…

Su questo ti do torto, io non lo sopporto, e non si può sentire! :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

Sul russo credo ci sia anche un motivo politico locale sulla stazione1: se tutti sanno sia russo che inglese, a bordo ci sono persone che parlano tutte russo ed inglese non è facile una comunicazione “criptata” tra componenti russi o tra componenti americani, tutti sanno che tutti capiscono tutto, quindi anche solo battutine in un ambiente in cui lo stress è potenzialmente dietro l’angolo non sono facilmente fattibili, il sapere le due lingue quindi è sicuramente un bene.

Raffaele

Nel caso si fosse deciso di adottare l’inglese come lingua unica per la ISS, per farsi un’idea dei costi e dei tempi ecco un elenco parziale delle aziende, organizzazioni e istituzioni russe che avrebbero dovuto in misura più o meno grande tradurre la propria documentazione e formare il personale in inglese:

  • aziende produttrici del lanciatore e delle capsule Soyuz/Progress, con i relativi fornitori e contractor
  • aziende produttrici dei moduli destinati all ISS, con i relativi fornitori e contractor
  • aziende produttrici del lanciatore Proton utilizzato per il lancio dei moduli destinati alla ISS, con i relativi fornitori e contractor
  • gestori delle infrastrutture di Baikonur destinate ai lanci verso la ISS (hangar di assemblaggio e checkout, infrastrutture delle rampe e relativa logistica)
  • rete di tracking
  • squadre di recupero ed emergenza
  • infrastrutture di addestramento e personale di Star City che segue gli astronauti non russi
  • istituti di medicina spaziale che seguono gli astronauti non russi

Quando la collaborazione sovietica alla ISS venne formalizzata all’inizio degli anni ‘90, inoltre, alcuni moduli poi utilizzati per la ISS erano già stati costruiti e destinati alla stazione spaziale Mir2. L’adozione dell’inglese come lingua unica avrebbe imposto la traduzione di molta documentazione già preparata e, ancora, la formazione del personale all’inglese.

Sempre a proposito di documentazione, molte delle informazioni tecniche sulla Soyuz e i veicoli russi sono nella testa di numerosi ingegneri e tecnici che conoscono solo il russo, alcuni dei quali anziani, consultati all’occorrenza.

Tutto questo non esclude che le motivazioni politiche dell’impiego del russo siano politiche, ma dà un’idea della complessità pratica delle operazioni per adottare una lingua unica.

…considerando poi che la parte USA non è ancora stata in grado di passare al SI esattamente per gli stessi motivi… la scelta Russa non mi sembra così isolata…

Vieni in chat qualche volta a seguire i lanci “live” e vedrai tutti gli improperi lanciati a quelli li’ che parlano in Francese… ma dai questo e’ il peggior controesempio che potevi pescare! :smiley: